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Addestramento Chunin Armi e Tecniche Personali (Luglio/Agosto/Settembre 2014) Soysalserocubano

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Messaggio Da Admin Sab Set 13 2014, 09:28

Benvenuto al tuo addestramento per tecniche e/o armi personali.

In questo tipo di add c'è meno severità nella ruolata (questo non ti autorizza a scrivere male però) è permesso l' utilizzo di spoiler ed al contrario delle missioni o degli esami non è necessario riportare il proprio status ed equipaggiamento in quote, come non sempre si rispetterà l'ordine di turni. In parole povere dovrai limitarti ad eseguire al meglio le istruzioni che ti darò lungo tutta la durata dell' addestramento. Si potrà fare un solo addestramento del genere al mese, e solo nel caso le armi e/o tecniche personali siano state approvate dai Mod. Il grado massimo delle armi e/o tecniche che si potranno avere sarà quello del Ninja. (Se si è genin e viene approvata una tecnica chunin si dovrà attendere il passaggio di grado.)

Detto questo, ruola pure il tuo risveglio, l' arrivo nel luogo dove ti vuoi addestrare e su come apprendi le tecniche o come trovi (o costruisci) le armi. Puoi far si che ci sia un sensei (uno degli PNG del villaggio) che ti addestri.

La richiesta per questo addestramento è un unico post di 125 righe per una sola arma o tecnica e si avrà come esperienza quella che il regolamento prevede per tecniche chunin (80). Se si avranno più tecniche e armi da ruolare, esse andranno ad aumentare di 60 righe (anche in post diversi) ogni Tecnica o Arma che vorrai aggiungere e che aggiungerà l' esperienza di 40 Exp per ognuna (Valore massimo, non fisso).

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Messaggio Da Soysalserocubano Gio Ott 16 2014, 17:32

Una delle cose che amavo della vita del ninja era quella di poter viaggiare per i vari paesi e vivere tantissime avventure. Adoravo scoprire i posti a me sconosciuti e studiarne la loro storia. Avere conoscenze specifiche su terre sconosciute mi poteva aiutare a carpire i segreti su armi e tecniche che appartenevano ai villaggi ninja lì vicino. Molto spesso le essenze dei paesi erano infusi all' intero delle varie tecniche e armi ninja.
Da qualche giorno non avevo missioni o addestramenti da fare e il solito allenarmi non mi attirava tanto. Decisi di recarmi a trovare il mio amico Koji Otomugi visto che non lo vedevo da molto tempo.
A pensarci bene dopo che mi aiutò ad imparare le tecniche genin l'ho visto solo un paio di volte. L'ultima sicuramente quando festeggiammo la mia promozione a Chunin. Così andai a prendere qualche arma ninja e vestito con la divisa ufficiale del villaggio, in modo da sembrare figo, mi recai sotto casa sua. Lo intravidi mentre litigava con un uomo e mi avvicinai. Da quel che riuscii a capire dal discorso l'uomo aveva promesso a Koji delle piante medicinali rare ma si era presentato solo con un buono di una nota farmacia del villaggio dell'erba e una mappa dove trovare un'altra pianta molto rara. Finita la discussione Koji seppur contrariato si avvicinò a me salutandomi. Mi spiegò che la mappa serviva per arrivare in una zona particolare vicino al villaggio dell'erba ma per lui era quasi impossibile arrivarci. Così mi balenò nella mente l' idea di accompagnarlo a raccogliere la pianta e quando gliela proposi ne fu entusiasta. Prendemmo appuntamento per il giorno dopo in modo da prendere il cibo necessario per affrontare il viaggio. Dato che sarei stato assente per molti giorni approfittai della serata libera per uscire con Fujiko e spiegarle del mio viaggio improvviso.

La mattina seguente ci alzammo di buonora e ci incontrammo, carichi di cibarie e con gli zaini in spalla, alla porta est di Oto. Koji non era un ninja come me, quindi mi sentivo responsabile della sua vita.
Beh se non ci peno io a lui, chi altro potrebbe pensarci? Carico di dubbi e preoccupazioni m' incamminai insieme al mio amico per il villaggio dell'erba. Decisi di adottare una strada un po' più lunga ma che ci avrebbe evitato molti pericoli inutili. Koji aveva studiato bene la strada tanto che puntualmente arrivavamo a qualche piccola pensione per dormire la notte. Avendomi imposto un' eccessiva prudenza decisi di passare anche per una montagna poco abitata. Tutto il paesaggio mi sembrava irreale, forse perché abituato alla vita del villaggio. Per un istante sembrava di sognare; la mia mente viaggiava nel tempo trasportata dal leggero scroscio di un torrente in lontananza e degli striduli ma ritmati cinguettii degli uccelli. Mi pareva di vivere in un'epoca passata circondato dalla natura e dalla semplicità. Rimasi per un po' a fantasticare, ma i miei pensieri vennero interrotti dallo scorgere in lontananza il villaggio dell' Erba. Bene ci siamo.
Insieme al mio amico decidemmo di fermarci ad una pensione fuori del villaggio per poi andarci il giorno dopo. O meglio Koji sarebbe entrato nel villaggio, io mi sarei diretto da tutt'altra parte.

La mattina successiva ci salutammo fuori dal villaggio e come avevamo deciso la sera prima mentre lui svolgeva le sue commissioni io, munito della mappa, mi sarei recato sul monte vicino al villaggio a ricercare la pianta medicinale rara.
Certo che Koji non sa proprio concludere un affare! Se non c'ero io ora volevo vedere come la recuperava la pianta.
Avanzai a passo spedito fino alla base della montagna e diedi uno rapido sguardo al documento che avevo portato dietro. Bene di qua!
Iniziai a camminare su di una stradina abbastanza larga, non asfaltata, costeggiata a destra e a sinistra da grandi distese di verde dove capre, mucche, pecore e cavalli potevano passare le loro giornate a pascolare. Svoltai a sinistra e mi inoltrai in un piccolo sentiero roccioso bagnato da un rigoletto d'acqua che arrivava da chissà dove.
Tutto il sentiero era pietroso e scosceso e rendeva la salita molto faticosa. Mi bastò però fermarmi un momento e osservarmi attorno per avere una sensazione di benessere che si provava solo alla vista del bellissimo paesaggio che mi circondava. Un respiro profondo e ripartii. Mi assalirono mille profumi, uno diverso dall'altro ed era difficile distinguerli. Tutto questo era reso ancora più bello dalla rugiada mattutina che si era depositata sulle foglie e le faceva brillare alla luce del sole, che ormai era già alto e lucente, come fossero cristalli. Mi rimisi in cammino perché la voglia di arrivare alla meta e di ritornare da Koji era grande. Le rocce non erano completamente grigie, ma avevano varie macchie verdognole e marroni, forse tracce di muschi che c'erano vissuti sopra in un tempo precedente, o semplicemente la natura le aveva create così.
Mi girai e abbassando lo sguardo vidi un'immensa vallata che si spalancava sotto ai miei occhi. Ad attraversarla c' era un grande torrente impetuoso che sbatteva violentemente l'acqua sui massi che incontrava. Dopo oltre un' ora di cammino mi ritrovai davanti ad una grande caverna. Diedi una rapida occhiata alla mappa e decisi di entrare nella caverna dato che riportava che la piantina doveva trovarsi al suo interno.
Mentre mi aggiravo nella grotta notavo che era formata da rocce deformate scavate da corsi d'acqua piovana. C'erano enormi colonne che sostenevano rocce striate, mentre da buchi nel soffitto penetrava una luce che assumeva delle tonalità di luce verde e arancione. Da lontano intravidi un' altare illuminato da un getto chiaro di luce. Mi avvicinai all' altare e notai che ai suoi piedi c'era la piantina che cercavo. Un rapido sguardo alla mappa mi confermò che era proprio lei. Ma la mia attenzione si spostò quasi immediatamente su di qualcosa che risiedeva sull' altare: una strana spada.
Mi avvicinai ad essa per osservarla e notai un rotolo al suo fianco. Quest' arma era lunga all' incirca come una katana ma la sua lama presenta delle scanalature che sembravano create appositamente per bloccare spade o katane in uno scontro fra armi.
Con questa forma potrebbe risultare facile, una volta bloccata la lama avversaria, strapparla di mano.
Incuriosito avevo voglia di impugnarla ma prima di farlo diedi un' ulteriore occhiata in giro per assicurarmi che non c'erano trappole che potessero attentare alla mia vita. Molto lentamente la presi e iniziai a tirare qualche fendente nel vuoto. Sento che c'è un grande potere in questa spada penso che darò un' occhiata a quel rotolo per scoprire qualcosa in più.
Prima di guardare il rotolo decisi di prendere la piantina e depositarla nello zaino. Bene, ora tocca al rotolo. Presi con la mano destra il rotolo e lo aprii. Leggendolo scoprii che la spada era stata forgiata da un fabbro del villaggio dell' erba che riuscì ad infondere l'essenza stessa del villaggio in essa. Da quel che riuscii a capire dovevo conficcare la spada nel terreno e spendendo del chakra si poteva far crescere un'erba alta un metro e capace di rallentare l'avversario. Che potere intrigante.
Legata l' arma dietro la schiena decisi di andare ad allenarmi fuori dalla grotta speranzoso di far mio quel potere. Uscito dalla caverna notai un piccolo sentiero molto stretto alla destra della stessa e decisi di seguirlo. Mi ritrovai in un spiazzo arido che sembrava la cima di una montagna tagliata. L'area era circolare e il raggio doveva misurare quasi 60 metri. Dopo essere arrivato quasi al centro di quella area presi la spada che legata dietro la schiena e la conficcai nel terreno, rilasciando chakra in essa, lasciando la presa subito dopo l' innesto del chakra nell' arma, mentre attendevo che tutto intorno a me diventasse erba. Purtroppo non avvenne nulla e capii che avevo sbagliato ad utilizzarla. Pensavo che sarei riuscito subito a padroneggiare il potere che quell' arma possedeva ma mi sbagliavo di grosso. Non mi scoraggiai anzi, ero determinato a riuscire nell' impresa. Chiusi gli occhi e mi concentrai, tirando fuori dal terreno la spada. Quando mi sentii pronto conficcai nuovamente la spada nel terreno e rilasciai una grossa quantità di chakra in essa e attesi il tempo di composizione di un sigillo prima di lasciarla. Aprii gli occhi e nello spazio attorno a me sembrò muoversi qualcosa, ma alla fine tutto risultò immutato. Maledizione! Rifletti Kyiosuke, non farti prendere dalla foga. Dov'è che sbaglio?
Pensai per qualche minuto a come procedere per tentare di eliminare tutti gli errori compiuti. Decisi che questa volta avrei tentato l'approccio in maniera totalmente diversa. Nella mia testa stava prendendo corpo l'idea che il chakra immesso nella spada non dovesse essere rilasciato quando la spada era già conficcata. Poteva trattarsi anche di una semplice sensazione ma sembrava quasi che il terreno interferisse con l'afflusso di chakra che immettevo nell' arma. Potrebbe essere così, ora proviamo e vediamo se ottengo dei risultati migliori.
Restai qualche secondo fermo a fissare la spada in modo da stabilire un feeling con la stessa ma soprattutto per concentrarmi al massimo. Non avevo voglia di fallire ancora e volevo far progressi nell' utilizzo del potere appartenete a quell' arma. Iniziai ad incanalare chakra sentendolo fluire dal mio braccio destro, passare alla mia mano destra e arrivare dritto nella spada. Una volta certo di essere arrivato al livello di chakra che desideravo immettere, conficcai con veemenza la spada in terra. Restò conficcata per il tempo necessario a comporre un sigillo mentre continuavo ad immettere chakra, poi lasciai la presa. All'improvviso dal terreno fuoriuscì dell'erba alta pochi centimetri che ricoprì una superficie circolare di raggio pari a circa 5 metri mentre io mi trovavo al centro di questa distesa d'erba. Sorrisi amaramente. Ero riuscito a tirar fuori qualcosa dalla spada ma ero ben lontano dallo stadio finale della tecnica. E' pur sempre un risultato che mi indica i progressi fatti! Devo riuscirci.
Tirai fuori la spada dal terreno ed iniziai a studiarla, calcolando che dato la sua lunghezza doveva essere immersa tutta nel terreno. Dopo la breve pausa che mi ero involontariamente preso, in cui l'erba si era ritirata, ero pronto a riprovare ad impadronirmi della tecnica. Avevo la spada ancora ben salda nella mano destra e confluii in essa una grande quantità di chakra, anche maggiore rispetto all' ultima volta, e la conficcai con forza nel terreno. Questa volta decisi di attendere il tempo sufficiente per comporre 2 sigilli prima di smettere di irrorare chakra e rilasciare la spada. Sembrava che questa fosse la soluzione giusta perché subito iniziò a comparire un manto erboso con fili alti ognuno oltre il mezzo metro. L'area ricoperta era sempre a forma di cerchio ma stavolta il raggio della stessa era molto superiore a quello della prima volta, all' incirca 15 metri. Respiravo affannosamente. Ero vicino alla riuscita del Jutsu ma avevo consumato una grossa quantità di chakra fino a quel momento e sapevo che ne avrei dovuto usare molto di più per raggiungere il risultato sperato. Decisi che una pausa mi avrebbe solo potuto giovare, così tirai fuori la spada dalla terra e mi sedetti a riposare proprio nel punto dove avevo provato più volte a far mia la tecnica.
Restai fermo per circa 20 minuti prima di decidere di riprovare. Non era solo la voglia di padroneggiare il potere della spada che mi spingeva ad accelerare i tempi, non volevo che Koji dovesse aspettarmi troppo ma soprattutto non volevo che si preoccupasse. Mi alzai di scatto afferrando la spada con la mano sinistra ed iniziai ad incanalare una quantità spropositata di chakra.
Questa volta non fallirò! Oltre allo scorrere del chakra percepivo come se l'arma stesse avendo una reazione all' immissione dello stesso e capii che ero sulla strada giusta. Sorrisi prima di far penetrare la spada nel terreno. Passò il tempo necessario per comporre 2 sigilli, durante il quale confluivo sempre del chakra. Ero convinto di aver svolto ogni singolo passaggio perfettamente e a darmi la conferma di questo vidi che il terreno attorno a me, un'area circolare con un raggio di 20 metri, si ricoprì d'erba alta un metro. Finalmente, dopo una serie vana di tentativi, ero riuscito ad ottenere un potere davvero molto utile che mi avrebbe aiutato in molte battaglie. Soddisfatto ma anche stanco per gli innumerevoli tentativi andati a vuoto non persi tempo, tolsi la spada dal terreno per legarla saldamente dietro la mia schiena. Mentre mi guardavo intorno per vedere dov'era il sentiero da cui ero giunto, notai un viottolo quasi nascosto. Preso dalla curiosità decisi di andare a vedere dove potesse portare ma si rivelò una mossa del tutto sbagliata. Purtroppo dovetti rimpiangere subito questa decisione perché dopo qualche metro di cammino sentii mancare il terreno sotto i piedi. Che sta succedendo? Non riuscii a capire molto di quello che stava accadendo, sapevo solo che sembrava come se fossi caduto in una trappola e in men che non si dica finii per non vedere più lo spiazzo in cui ero ritrovandomi a precipitare nel buio più profondo. Percorsi 4-5 metri in aria prima di atterrare malamente su di una parete scivolosa ricoperta da un fiume poco spesso. Inutile dire che non riuscii a trovare nessun appiglio e scivolai per quel fiumiciattolo sotterraneo battendo la testa e perdendo i sensi.

Gocce d'acqua sulla faccia... che fastidio... Ahi la testa che male... Ma dove mi trovo? L'ultima cosa che ricordo è che... Ah si!!! Ero precipitato dannazione! Aprii gli occhi ma fu quasi come non averlo fatto. Mi trovavo in qualche luogo oscuro e ci misi 10 minuti abbondanti prima di riuscire ad intravedere qualcosa. Con fatica e forti dolori alla testa mi rialzai lentamente. Appena riuscii a stare in piedi con un equilibrio decente mi accertai che la piantina fosse ancora nello zaino e controllai, non senza una paura tremenda, che la spada fosse ancora legata al mio corpo. Una volta verificato che la preziosa arma recuperata fosse ancora insieme a me tirai un sospiro di sollievo. Dopo tutta la fatica fatta per imparare ad usarla sarebbe stato davvero frustante perderla. Diedi una rapida occhiata intorno e notavo come una strana luce bluastra riusciva a far distinguere i contorni delle pareti della grotta in cui mi trovavo. Tentavo di orientarmi e capire dove andare per uscire mentre con una mano accarezzavo dove avevo sbattuto la testa nella caduta. Proseguivo quasi a tastoni quando arrivai vicino ad una parete sulla quale potei notare un affresco raffigurante un tridente. Non diedi troppa importanza al dipinto, la mia voglia di uscire era superiore alla mia curiosità in quel momento. Imboccai un sentiero molto stretto ma illuminato dall' alto da delle strane gemme blu. Sulla parete di sinistra erano raffigurate delle linee blu mosse che sembravano delle onde mentre sulla parete di sinistra c'erano degli uomini con una strana sfera blu che si espandeva. Procedevo sempre in avanti senza curarmi troppo di cosa potesse esserci ad attendermi più avanti ma avrei affrontato qualsiasi pericolo pur di uscire da quel luogo tetro. La sorpresa che ebbi quando arrivai alla fine del corridoio fu grande.
Mi ritrovai in una stanza abbastanza larga ma chiusa su tutti i lati tranne quello da cui entrai. Di fronte a me c'era una parete con dipinto che raffigurava un anziano uomo molto muscoloso, con una barba bianca e vestito con una strana armatura, che aveva le mani in avanti unite e con i palmi rivolti verso l'alto sopra una strana colonnetta. La cosa che mi colpì molto è che sopra i palmi mancava un pezzo di parete a forma cubica e lì dentro c'era una strana sfera azzurra.
Sembra quasi che la stia porgendo a chi si trova di fronte. Con un po' di avventatezza e senza pensarci troppo con la mano destra afferrai la sfera in mano. E' grande abbastanza da tenerla in mano senza problemi. Poi accadde qualcosa che non avrei mai immaginato. Sulla figura del vecchio comparve una scrittura illuminata che recitava delle strane parole.
Solo se avrai acqua in abbondanza uscirai dalla caverna.
Un po' inquietanti queste parole. Non ebbi troppo tempo per rendermi conto per bene di cosa significasse quella frase, quando dei rumori sopra la mia testa attirarono la mia attenzione e mi svelarono il senso di quella frase. Il soffitto, seppur lentamente, stava scendendo per schiacciarmi. La prima idea che ebbi fu quella di uscire da dove ero arrivato ma mentre mi giravo per fuggire due pezzi di rocca molto grande si scontrarono per chiudermi il passaggio. Mi ritrovavo in una stanza chiusa e con il soffitto che scendeva inesorabilmente ma almeno per il momento in maniera lenta.
La situazione era disperata ma non avevo tempo per scoraggiarmi. Cominciai a pensare alle parole della frase interpretandole come se richiedessero un qualche Jutsu d'acqua da utilizzare, ma facendo mente locale ricordai che non ne possedevo in grande quantità e che soprattutto nessuno potesse sfruttare grosse quantità d' acqua. Mentre il soffitto scendeva cominciai a pensare al percorso che avevo attraversato poco prima.

Pensa Kyiosuke, pensa! C'era un tridente, delle linee blu ondeggianti... ondeggianti... come il mare! Ma certo! Ora ci sono, il tridente era il simbolo del dio del mare nell' antichità, quelle linee dovevano rappresentare le onde del mare... e poi quegli uomini che avevano una sfera come quella che impugno in mano! Forse...
Il soffitto scendeva sempre più verso di me ma ora avevo un' idea su come uscirne. Avrei immesso del chakra della sfera, sperando che avesse prodotto dell' acqua. Magari se funziona così la posso utilizzare anche per avere acqua per le tecniche acquatiche che apprenderò in futuro. Iniziai a immettere chakra nella sfera ma dopo un po' che stavo provando non accadde nulla. Il soffitto iniziava a scendere più veloce ma non mi diedi per vinto. Iniziai ad incanalare chakra sempre nella sfera, ma questa volta del tipo suiton. Dopo un po' di tempo e tanto chakra infuso nella sfera, dalla stessa fuoriuscì una grossa quantità d'acqua che andò sul pavimento. Improvvisamente sulla mia destra si aprì una piccola porticina. Il soffitto era quasi giunto a me. Non persi tempo, dopo aver messo la sfera in tasca, scattai velocissimo verso quella porticina e l'attraversai mentre il soffitto venne giù del tutto. Mi ritrovai in una parte di caverna completamente vuota ma non ebbi tempo di capire dove dovessi dirigermi perché il terreno sotto i miei piedi venne a mancare e rotolai giù. Alla fine caddi rovinosamente su un luogo che mi sembrava conosciuto. Ma qui è... l' entrata della caverna!
Dopo una serie di peripezie mi ritrovai sul punto di partenza della mia avventura e avevo un largo sorriso sulla faccia. Un po' malconcio uscii dalla caverna e ritornai vicino al villaggio dell'erba per aspettare Koji e finalmente tornarcene al nostro caro villaggio. Quando arrivò mi chiese come mi ero ridotto in quello stato e gli raccontai che avevo avuto qualche problemino per recuperare la piantina, omettendo la scoperta dei due oggetti che avevo preso dalla caverna. Ci rimettemmo in viaggio il mattino dopo perché la notte sostammo nella stessa pensione in cui avevamo sostato la sera prima.

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Messaggio Da baccala! Lun Ott 20 2014, 19:25

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