Luoghi di Kiri
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Luoghi di Kiri
Hyōga
- Spoiler:
Nell' arcipelago delle isole di Kiri, nascosta ai più, giace la nordica Hyōga, isola prigione dalle terribili condizioni climatiche. Raggiungibile solo con fatica, a causa delle forti correnti che in quella zona dell’oceano imperversano, è sconosciuta ai più, e nel villaggio stesso la mappa per raggiungerla giace solo nelle sicure mani dell’ amministrazione. Da vicino si presenta frastagliata, con molte coste inospitali e pochissimi e oscuri approdi. Usata solo come terreno di prova, per testare la sopravvivenza dei ninja più tenaci, Hyōga è un’isola abbandonata, tanto inospitale quanto pericolosa. Uno strato quasi perenne di permafrost copre la piccola vegetazione, mentre neve e pioggia sferzano costantemente le foreste di aghi-fogli dell’ isola. Il silenzio più totale vi regna e pochi animali, coperti da pesanti pellicce, sembrano riuscire a sopravvivere in quel clima.
Le stagioni Hyōgane scorrono in maniera differente dalla tiepida kiri, presentando inverni lunghi 6 mesi e caratterizzati da nevicate quasi incessanti. In questo periodo la temperatura minima sfiora i -20 gradi, con una media giornaliera di -10. In questa lunga stagione le giornate scorrono veloci, le ore di luce infatti non superano le 8, mentre una notte gelata sovrasta il resto della giornata. La geografia dell’ isola è semplice, anche data la ridotta dimensione della stessa, un unico colle, che non supera i 150 metri di altezza, è sito al centro della pianura, costellata di spuntoni di roccia gelata. Anfratti e caverne sono sparsi in tutta l’ estensione dell’ isola, spesso senza nessun ordine, in rari casi collegati tra loro. La vegetazione prevalente è la foresta di aghi-fogli, l’ unica in grado di sopravvivere ad un così rigido clima. Il sottobosco non presenta una vegetazione importante, lo strato di permafrost ,che per quasi tutto l’ anno lo ricopre, impedisce infatti la nascita di arboscelli di dimensioni importanti. Erbe medicinali riescono comunque a crescere nel fitto delle foreste, preservate dal freddo dagli alti-fusti.
Dopo i mesi invernali una primavera, seconda stagione più lunga, si sostituisce, portando una mitigazione del clima. Questa stagione, della durata di tre mesi, porta la temperatura minima ai -15 e la media ai -5, ed è caratterizzata dall’ allungamento delle ore di luce e dalla diminuzione dell’ escursione termica. Questa è forse la stagione più climaticamente interessate, in quanto lo sciogliersi parziale del permafrost permette la nascita e la crescita di un rigoglioso sottobosco, che perdurerà nell’ estate andando a scomparire nell’ autunno. Dopo questa stagione sopraggiunge l’ estate, con un disgelo di circa il 60% della massa di ghiaccio, questa stagione è la più fertile, ma anche la più corta, dura infatti un solo mese. In questo periodo le temperature minime variano dai -10 ai -5 gradi con una media di 0. Le ore di luce pareggiano quelle di buio e l’ escursione termica è quasi assente. Purtroppo questo breve periodo di fertilità si interrompe presto lasciando spazio ad un’ autunno che come temperature rassomiglia alla primavera, ma se ne distacca nell’ abbondanza di nevicate, nella diminuzione delle ore di luce e nel ritorno di circa il 30% del ghiaccio perso.
Non vi è notizia di popolazioni enumerabili nell’ isola anche se sembra che qualche persona, sfidando il clima ostile, sia riuscita a sopravvivere entrando in sintonia con la stessa. Prevalentemente adibita a isola prigione o per corsi di sopravvivenza estrema e di missioni di alto rango Hyōga è un’isola tanto pericolosa quanto affascinante.
Labirinto di Ghiaccio - Kōri no meiro
- Spoiler:
Tra le montagne che circondano Kiri, si erge un ghiacciaio perenne formatosi però piuttosto recentemente. Parecchi millenni fa, dove ora sorge il ghiacciaio, vi era soltanto una modesta altura alle pendici della quale si insinuava un fiumiciattolo che sgorgava dai monti vicini e che, dopo infinite ramificazioni, andava ad affluire con un unico ramo in un lago sotterraneo. Col passare degli anni l’ erosione causata dalle acque fluviali cancellò dalle mappe la collina lasciando al suo posto un accumulo di calcare lungo il letto del fiume, creatosi a causa dei sedimenti trasportati dalle acque. Alcuni movimenti tellurici deviarono il corso del fiume e terminò così l’ apporto d’ acqua al lago che in breve tempo si seccò, scomparendo. Con l’ abbassarsi delle temperatura, sopra il calcare e nelle zone circostanti venne a formarsi del ghiaccio che aumentò sempre di più di volume fino a creare un immenso ghiacciaio perenne.
Il continuo gocciolio dell’ acqua sciolse pian piano il calcare lasciando, all’ interno del ghiacciaio, un incredibile labirinto con pareti di ghiaccio indistruttibili, nate sulle scia delle ramificazioni dell’ antico fiume. Soltanto una delle ramificazioni conduce al lago che, ormai esauritosi, ha lasciato il posto ad un’ estesa caverna larga chilometri, denominata Kōri no meiro.
In tempi più recenti, il ghiaccio ha ricoperto l’ antico ingresso del fiume che ritorna accessibile soltanto nei mesi estivi, rivelando ai più temerari l’ entrata che conduce alla caverna inesplorata. Voci nel villaggio dicono che i ninja d' élite possano accedervi anche nei mesi invernali tramite un jutsu segreto.
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