Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
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Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
- Spoiler:
- Tecnica del Controllo del Chakra - Chakura Seigyo no Jutsu
Limitazione: Per tutti i ninja
Tipo: Ninjutsu
Grado: Genin
Chakra: Neutro
Sigilli: //
Descrizione: Grazie a questa tecnica si migliora il proprio controllo del chakra e tramite essa si può camminare su acqua pareti ed ogni tipo di superficie che non causi danni. La tecnica, a differenza delle altre, non ha costo di chakra supplementare per il mantenimento della stessa ma può essere attivata in una fase qualsiasi della missione (battaglia) e rimane attiva per tutta la missione.
Nota: con questa tecnica non è possibile far fluire il chakra in cose, animali e persone. Non si può usare quindi per disturbare il chakra di altre persone o di se stessi per uscire da genjutsu. Non può assolutamente essere usata per trasferire nel proprio corpo o in altri oggetti con un chakra elementare, il chakra usato in questa tecnica non ha nessun elemento.
AVVISO: La tecnica diventa extra tramite un addestramento speciale il cui costo è di 250 ryo.
Consumo: 6
Quella mattina mi fu affidato il compito di addestrare un giovane ninja.
Toh un neo genin che chiede di imparare il controllo del chakra...chissà perché siamo tutti affascinati da questa tecnica basilare.
Ero felice di poter addestrare i nuovi ninja, questo mi permetteva non solo di misurare le mie abilità di leader ma anche di poter vedere se si poteva lasciare il villaggio nelle mani di questi ragazzi e, semmai di fermare quelli troppo pericolosi, dopo aver mandato la lettera allo shinobi mi diressi al campo numero sette e lo attesi sopra sotto l'ombra di un albero vicino all'entrata.
Un laghetto e un albero di una trentina di metri d'altezza mi sembra che ci sia tutto per imparare la tecnica.
Stark- Messaggi : 66
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Re: Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
Da quando ero diventato genin le mie prospettive ed i miei orizzonti si erano ampliati enormemente e così pure la gamma di tecniche che avrei potuto apprendere con l’aiuto dei sensei. Da qualche giorno avevo inviato agli uffici del Kokage una missiva in cui richiedevo di poter sostenere l’addestramento per il Controllo del Chakra ma non avevo ancora ricevuto una risposta chiara sulle modalità con cui tale addestramento si sarebbe svolto, sapevo soltanto che mi sarei dovuto presentare di lì a poco al campo 7 dove Zaku-sensei mi attendeva per impartirmi le prime lezioni.
La cosa comunque non mi impensieriva più di tanto, infatti non avevo tralasciato nemmeno un’ora di studio o di allenamento per intestardirmi a rimuginare sull'addestramento. In quel momento ero in giardino ad allenarmi nel lancio dei kunai supportato da Iruko che staccava le armi dai bersagli appesi sui tronchi e me le riportava, volenteroso come sempre.
Bene Iruko, ora vieni qui e prova tu! Fammi vedere se l’allenarti con me ti ha portato qualche miglioramento. Lasciai che il giovane studente prendesse il mio posto mentre io tornavo a casa a reidratarmi con un po’ di sali minerali. Controllai l’orologio appeso in cucina mentre appoggiavo il bicchiere nel lavabo. Bene, è ora che mi incammini.
Iruko io devo andare. Quando hai finito con l’allenamento riponi le armi ed inizia a leggere quel libro che ti ho preso! Tornerò entro breve.
Indossai un nuovo paio di guanti, infilai l’equipaggiamento nel portaoggetti e socchiusi la porta di casa. Camminavo a passo spedito senza staccare gli occhi dal mio taccuino se non per controllare di quando in quando se la direzione era corretta. Chissà se gli appunti che ho raccolto in merito ai dettagli di questa tecnica mi torneranno utili velocizzando il processo di apprendimento. Non ho tempo né interesse a prolungare questa faccenda più del dovuto.
Impiegai meno di mezz’ora per raggiungere il luogo designato per l’addestramento. Diedi un’occhiata in giro come mio solito.
Vediamo di registrare tutti i dettagli di questo luogo. Non ho mai messo piede qui prima d’ora, quindi familiarizzare fin da subito con l’ambiente non può che giovarmi.
Vediamo…E’ un normalissimo campo di addestramento. Di rilevante vedo solo un laghetto ed un albero molto alto. Nessun oggetto o arma particolari che rivelino indizi su come il maestro intenda procedere. Vorrà dire che improvviserò!
Notai quindi il sensei seduto sotto l’ombra di un vicino albero e mi diressi verso di lui.
Eccomi qui, sensei. Se per lei va bene io sarei pronto ad iniziare in qualsiasi momento.
La cosa comunque non mi impensieriva più di tanto, infatti non avevo tralasciato nemmeno un’ora di studio o di allenamento per intestardirmi a rimuginare sull'addestramento. In quel momento ero in giardino ad allenarmi nel lancio dei kunai supportato da Iruko che staccava le armi dai bersagli appesi sui tronchi e me le riportava, volenteroso come sempre.
Bene Iruko, ora vieni qui e prova tu! Fammi vedere se l’allenarti con me ti ha portato qualche miglioramento. Lasciai che il giovane studente prendesse il mio posto mentre io tornavo a casa a reidratarmi con un po’ di sali minerali. Controllai l’orologio appeso in cucina mentre appoggiavo il bicchiere nel lavabo. Bene, è ora che mi incammini.
Iruko io devo andare. Quando hai finito con l’allenamento riponi le armi ed inizia a leggere quel libro che ti ho preso! Tornerò entro breve.
Indossai un nuovo paio di guanti, infilai l’equipaggiamento nel portaoggetti e socchiusi la porta di casa. Camminavo a passo spedito senza staccare gli occhi dal mio taccuino se non per controllare di quando in quando se la direzione era corretta. Chissà se gli appunti che ho raccolto in merito ai dettagli di questa tecnica mi torneranno utili velocizzando il processo di apprendimento. Non ho tempo né interesse a prolungare questa faccenda più del dovuto.
Impiegai meno di mezz’ora per raggiungere il luogo designato per l’addestramento. Diedi un’occhiata in giro come mio solito.
Vediamo di registrare tutti i dettagli di questo luogo. Non ho mai messo piede qui prima d’ora, quindi familiarizzare fin da subito con l’ambiente non può che giovarmi.
Vediamo…E’ un normalissimo campo di addestramento. Di rilevante vedo solo un laghetto ed un albero molto alto. Nessun oggetto o arma particolari che rivelino indizi su come il maestro intenda procedere. Vorrà dire che improvviserò!
Notai quindi il sensei seduto sotto l’ombra di un vicino albero e mi diressi verso di lui.
Eccomi qui, sensei. Se per lei va bene io sarei pronto ad iniziare in qualsiasi momento.
ShinraTensei- Messaggi : 668
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Re: Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
Eccomi qui, sensei. Se per lei va bene io sarei pronto ad iniziare in qualsiasi momento.
Eh! Si cosa?
Mentre aspettavo il ragazzo sotto l'albero la brezza fresca del vento e l'ombra offerta dai rami mi aveva conciliato il sonno e mi ero appisolato.
Modo perfetto per fare una figuraccia.
Scusa per la mia reazione ma mi ero addormentato...non pensavo di essere così stanco...comunque il mio nome è zaku e per oggi sarò il tuo maestro ma se non ti dispiace non chiamarmi maestro mi fa sentire vecchio.
Mi alzai lentamente e mi stiracchiai, il ragazzo era un marcantonio da un metro e novanta, poteva passare per un semplice ragazzo alto se non fosse stato per il suo abbigliamento.
Comunque benvenuto nel campo sette prima di iniziare dimmi tutto quello che sai sul controllo del chakra.
Eh! Si cosa?
Mentre aspettavo il ragazzo sotto l'albero la brezza fresca del vento e l'ombra offerta dai rami mi aveva conciliato il sonno e mi ero appisolato.
Modo perfetto per fare una figuraccia.
Scusa per la mia reazione ma mi ero addormentato...non pensavo di essere così stanco...comunque il mio nome è zaku e per oggi sarò il tuo maestro ma se non ti dispiace non chiamarmi maestro mi fa sentire vecchio.
Mi alzai lentamente e mi stiracchiai, il ragazzo era un marcantonio da un metro e novanta, poteva passare per un semplice ragazzo alto se non fosse stato per il suo abbigliamento.
Comunque benvenuto nel campo sette prima di iniziare dimmi tutto quello che sai sul controllo del chakra.
Stark- Messaggi : 66
Data d'iscrizione : 07.02.14
Re: Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
La richiesta del sensei mi stupì alquanto. Mi ha chiesto cosa ne so di questa tecnica?
Non ero pronto a rispondere a quella domanda dal momento che non credevo mi sarebbe stata posta. Avevo letto molto sull’argomento, sia in passato che recentemente ma in quel momento mi trovai un po’ impreparato. Recuperai i brandelli di ricordi e, sfogliando anche il taccuino su cui avevo appuntato qualche dettaglio, provai a rispondere nel modo più esauriente possibile.
La tecnica del Controllo del Chakra consente a chi la utilizza di padroneggiare meglio il flusso di chakra che scorre all’interno del suo organismo e, facendolo fluire attraverso alcuni snodi cruciali del corpo, si è in grado di direzionare parte di questa energia in determinati punti affinchè essi acquisiscano peculiarità altrimenti impensabili.
Voltai una pagina del taccuino e ripresi, continuando a prendere spunto da quanto avevo scritto.
Per fare alcuni esempi: facendo fluire il chakra nei propri piedi si è in grado di camminare su pareti verticali o addirittura sulla superficie dell’acqua superando pertanto ostacoli apparentemente insormontabili.
Ora mi chiedo: è tutto qua oppure esistono alcune caratteristiche o speciali applicazioni di questa tecnica che al momento non mi sovvengono? Dopotutto è una tecnica genin, non può avere un potenziale illimitato…
Come ultima particolarità, immagino che la conoscenza di questa tecnica sia il preludio all’apprendimento di tecniche del controllo del chakra sempre più raffinate di cui ora, ad essere sincero, ignoro le caratteristiche fondamentali. Credo tuttavia di essere stato sufficientemente esaustivo nella mia spiegazione.
Nel caso io abbia tralasciato qualche dettaglio importante la prego di colmare le mie lacune.
Aprirò le orecchie e presterò la massima attenzione a qualsiasi precisazione il sensei stia per fare.
Chiusi il taccuino e lo riposi nella tasca interna del camice, rimanendo in silenzio in attesa che il maestro replicasse.
Non ero pronto a rispondere a quella domanda dal momento che non credevo mi sarebbe stata posta. Avevo letto molto sull’argomento, sia in passato che recentemente ma in quel momento mi trovai un po’ impreparato. Recuperai i brandelli di ricordi e, sfogliando anche il taccuino su cui avevo appuntato qualche dettaglio, provai a rispondere nel modo più esauriente possibile.
La tecnica del Controllo del Chakra consente a chi la utilizza di padroneggiare meglio il flusso di chakra che scorre all’interno del suo organismo e, facendolo fluire attraverso alcuni snodi cruciali del corpo, si è in grado di direzionare parte di questa energia in determinati punti affinchè essi acquisiscano peculiarità altrimenti impensabili.
Voltai una pagina del taccuino e ripresi, continuando a prendere spunto da quanto avevo scritto.
Per fare alcuni esempi: facendo fluire il chakra nei propri piedi si è in grado di camminare su pareti verticali o addirittura sulla superficie dell’acqua superando pertanto ostacoli apparentemente insormontabili.
Ora mi chiedo: è tutto qua oppure esistono alcune caratteristiche o speciali applicazioni di questa tecnica che al momento non mi sovvengono? Dopotutto è una tecnica genin, non può avere un potenziale illimitato…
Come ultima particolarità, immagino che la conoscenza di questa tecnica sia il preludio all’apprendimento di tecniche del controllo del chakra sempre più raffinate di cui ora, ad essere sincero, ignoro le caratteristiche fondamentali. Credo tuttavia di essere stato sufficientemente esaustivo nella mia spiegazione.
Nel caso io abbia tralasciato qualche dettaglio importante la prego di colmare le mie lacune.
Aprirò le orecchie e presterò la massima attenzione a qualsiasi precisazione il sensei stia per fare.
Chiusi il taccuino e lo riposi nella tasca interna del camice, rimanendo in silenzio in attesa che il maestro replicasse.
ShinraTensei- Messaggi : 668
Data d'iscrizione : 10.03.14
Età : 32
Re: Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
Oddio proprio un saccente damerino del cavolo dovevo ritrovarmi.
Nono tranquillo hai detto tutto quanto alla perfezione...anche fin troppo...comunque come hai detto bene, la concentrazione del chakra usa le basi cioè l'accumulo di cakra in una parte del corpo, infatti chi usa i doujutsu è avvantaggiato visto che fin da subito impara a concentrare il chakra negli occhi, però la difficoltà è proprio il dosaggio di energia e il mantenimento della concentrazione.
Come posso fargli capire cosa intendo...trovato
Come esercizio voglio che mi concentri il chakra prima nelle mani e poi farlo muovere in tutto il corpo attraverso il sistema circolatorio del chakra, quando riuscirai a fare tutto il giro per quattro..cinque volte di continuo dimmelo.
Nono tranquillo hai detto tutto quanto alla perfezione...anche fin troppo...comunque come hai detto bene, la concentrazione del chakra usa le basi cioè l'accumulo di cakra in una parte del corpo, infatti chi usa i doujutsu è avvantaggiato visto che fin da subito impara a concentrare il chakra negli occhi, però la difficoltà è proprio il dosaggio di energia e il mantenimento della concentrazione.
Come posso fargli capire cosa intendo...trovato
Come esercizio voglio che mi concentri il chakra prima nelle mani e poi farlo muovere in tutto il corpo attraverso il sistema circolatorio del chakra, quando riuscirai a fare tutto il giro per quattro..cinque volte di continuo dimmelo.
- Spoiler:
- voglio tre post, la prima volta fallisci, la seconda capisci come fare ma ti distrai e devi ricominciare dall'inizio e all'ultimo post ci riesci
Stark- Messaggi : 66
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Re: Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
A quanto pare la mia risposta ha soddisfatto il sensei. Finalmente si è deciso a procedere con la parte pratica! Non ne potevo più di questi inutili preamboli, non ho tempo da perdere in patetiche smancerie!
Ascoltai attentamente il primo compito assegnatomi dal maestro: dovevo concentrarmi profondamente fino a individuare, all’interno del mio corpo, i canali del chakra attraverso i quali quest’ultimo fluisce libero, distribuendosi uniformemente dal cuore fino alle estremità e alle appendici più periferiche, agendo similmente alla circolazione sanguigna.
Non compresi a pieno il metodo che mi avrebbe consentito di portare a termine con successo il primo compito perciò decisi di affidarmi all’istinto e di procedere per tentativi finchè non fossi riuscito a percepire dei miglioramenti.
Unii i piedi e drizzai la schiena, stesi le braccia lungo i fianchi, inspirai ed espirai profondamente per 3 volte e mi ritenni pronto a cominciare. Chiusi gli occhi e cercai di estraniarmi totalmente dall’ambiente esterno. Ignorai la brezza leggera che mi scompigliava i capelli, il rumore delle fronde mosse dal vento, cercai di dimenticarmi anche della presenza del sensei che immaginavo mi stesse osservando attentamente.
La mia strategia sembrò funzionare, tutti i miei sensi erano rivolti alla percezione di me stesso, ogni sensazione che andava a lambire il mio cervello veniva dall’interno. Inspirai nuovamente e aprii la mente.
Visualizzai piccoli sprazzi di energia scorrere placidamente sotto la mia gabbia toracica, muovendosi al ritmo quasi bradicardico del mio cuore. Per quanto mi sforzassi però, non riuscii a percepire chiaramente la presenza di quei canali millantati dal maestro.
Il chakra sembra scorrermi dentro senza seguire dei percorsi ben definiti e specifici, non avverto la presenza di questi fantomatici canali né riesco a dedurne la forma e le ramificazioni. Sento solo un grosso fiume in piena che rompendo gli argini scorre impetuosamente senza meta né controllo.
Corrugai la fronte in una smorfia che tradiva un impegno e una fatica immani, rivoli di sudore mi scorrevano lungo le guance mentre la mia concentrazione scemava.
Dovetti desistere, mi piegai con le mani sulle ginocchia riprendendo fiato.
Ascoltai attentamente il primo compito assegnatomi dal maestro: dovevo concentrarmi profondamente fino a individuare, all’interno del mio corpo, i canali del chakra attraverso i quali quest’ultimo fluisce libero, distribuendosi uniformemente dal cuore fino alle estremità e alle appendici più periferiche, agendo similmente alla circolazione sanguigna.
Non compresi a pieno il metodo che mi avrebbe consentito di portare a termine con successo il primo compito perciò decisi di affidarmi all’istinto e di procedere per tentativi finchè non fossi riuscito a percepire dei miglioramenti.
Unii i piedi e drizzai la schiena, stesi le braccia lungo i fianchi, inspirai ed espirai profondamente per 3 volte e mi ritenni pronto a cominciare. Chiusi gli occhi e cercai di estraniarmi totalmente dall’ambiente esterno. Ignorai la brezza leggera che mi scompigliava i capelli, il rumore delle fronde mosse dal vento, cercai di dimenticarmi anche della presenza del sensei che immaginavo mi stesse osservando attentamente.
La mia strategia sembrò funzionare, tutti i miei sensi erano rivolti alla percezione di me stesso, ogni sensazione che andava a lambire il mio cervello veniva dall’interno. Inspirai nuovamente e aprii la mente.
Visualizzai piccoli sprazzi di energia scorrere placidamente sotto la mia gabbia toracica, muovendosi al ritmo quasi bradicardico del mio cuore. Per quanto mi sforzassi però, non riuscii a percepire chiaramente la presenza di quei canali millantati dal maestro.
Il chakra sembra scorrermi dentro senza seguire dei percorsi ben definiti e specifici, non avverto la presenza di questi fantomatici canali né riesco a dedurne la forma e le ramificazioni. Sento solo un grosso fiume in piena che rompendo gli argini scorre impetuosamente senza meta né controllo.
Corrugai la fronte in una smorfia che tradiva un impegno e una fatica immani, rivoli di sudore mi scorrevano lungo le guance mentre la mia concentrazione scemava.
Dovetti desistere, mi piegai con le mani sulle ginocchia riprendendo fiato.
ShinraTensei- Messaggi : 668
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Età : 32
Re: Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
Ero stremato. Quell’esercizio mentale apparentemente così semplice aveva prosciugato le mie energie psicofisiche in pochissimo tempo; nemmeno se mi fossi sottoposto a fatica e stress incessanti per un’ora avrei risentito di simili sintomi.
Ok, cos’è che aveva detto il sensei? Concentrare il chakra innanzitutto nelle mani e poi da lì muoverlo lungo tutto il corpo affinchè assuma una circolarità ed una continuità accettabili. Quattro o cinque giri ha detto. Proviamo a seguire i suoi consigli. Non sono molto convinto ma sono in un vicolo cieco e tentare non mi costerebbe nulla in realtà.
Di nuovo focalizzai la mia attenzione sui canali precedentemente percepiti dopodiché, come in uno zoom al contrario lasciai che la mia mente ignorasse il resto del corpo per inquadrare unicamente una mano, specificamente la destra. La alzai e la aprii spalancando gli occhi ed osservando quell’estremità come se la vedessi per la prima volta. Rimasi qualche secondo immobile, con gli occhi schiusi, memorizzando ogni singolo dettaglio della mano, ogni piccola linea sul palmo, ogni ruga sulle nocche, ogni smagliatura sulle falangi. Improvvisamente mi fu tutto più chiaro: se mi concentravo su un solo punto del mio corpo anziché sull’intero organismo era più facile controllare e addirittura personalizzare il flusso. Potevo sentire distintamente alcuni canali convogliare l’energia dal cuore alla spalla, poi al braccio, al polso ed infine al palmo ed alle dita. Quell’energia era lì, nella mia mano, calda ed avvolgente, mi sentivo padrone di un potere mai sperimentato prima, una gradevole euforia pervadeva i miei sensi. Mi godetti l’attimo prima di procedere col successivo punto del piano. Ora dovevo dirigere il chakra accumulato nella mano a tutti i distretti del mio corpo conferendogli una linearità ed una costanza che mi aiutassero a padroneggiare la tecnica.
Ma così come era arrivata quell’energia si disperse pian piano senza che potessi riuscire a recuperarla e a ripristinare quella piacevole situazione che avevo raggiunto pochi istanti prima. L’eccitazione e la soddisfazione per essere parzialmente riuscito nel mio intento hanno giocato a mio svantaggio. Ho perso la concentrazione ed il chakra accumulato mi è sfuggito di mano, letteralmente.
Maledizione! C’ero quasi!
Ok, cos’è che aveva detto il sensei? Concentrare il chakra innanzitutto nelle mani e poi da lì muoverlo lungo tutto il corpo affinchè assuma una circolarità ed una continuità accettabili. Quattro o cinque giri ha detto. Proviamo a seguire i suoi consigli. Non sono molto convinto ma sono in un vicolo cieco e tentare non mi costerebbe nulla in realtà.
Di nuovo focalizzai la mia attenzione sui canali precedentemente percepiti dopodiché, come in uno zoom al contrario lasciai che la mia mente ignorasse il resto del corpo per inquadrare unicamente una mano, specificamente la destra. La alzai e la aprii spalancando gli occhi ed osservando quell’estremità come se la vedessi per la prima volta. Rimasi qualche secondo immobile, con gli occhi schiusi, memorizzando ogni singolo dettaglio della mano, ogni piccola linea sul palmo, ogni ruga sulle nocche, ogni smagliatura sulle falangi. Improvvisamente mi fu tutto più chiaro: se mi concentravo su un solo punto del mio corpo anziché sull’intero organismo era più facile controllare e addirittura personalizzare il flusso. Potevo sentire distintamente alcuni canali convogliare l’energia dal cuore alla spalla, poi al braccio, al polso ed infine al palmo ed alle dita. Quell’energia era lì, nella mia mano, calda ed avvolgente, mi sentivo padrone di un potere mai sperimentato prima, una gradevole euforia pervadeva i miei sensi. Mi godetti l’attimo prima di procedere col successivo punto del piano. Ora dovevo dirigere il chakra accumulato nella mano a tutti i distretti del mio corpo conferendogli una linearità ed una costanza che mi aiutassero a padroneggiare la tecnica.
Ma così come era arrivata quell’energia si disperse pian piano senza che potessi riuscire a recuperarla e a ripristinare quella piacevole situazione che avevo raggiunto pochi istanti prima. L’eccitazione e la soddisfazione per essere parzialmente riuscito nel mio intento hanno giocato a mio svantaggio. Ho perso la concentrazione ed il chakra accumulato mi è sfuggito di mano, letteralmente.
Maledizione! C’ero quasi!
ShinraTensei- Messaggi : 668
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Età : 32
Re: Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
Ho poche informazioni e direttive, il sensei è un incompetente! Come pensa che io possa apprendere in così breve tempo le modalità con cui si è in grado di percepire i propri canali del chakra se non mi viene spiegato in modo chiaro e comprensibile come fare?
Osservai con disprezzo il sensei e mi rassegnai a dover compiere un nuovo tentativo senza che mi venisse fornito alcun tipo di suggerimento supplementare.
Radunai le idee. Sono certo di essere sulla buona strada! Poco fa ero ad un passo dal successo ma qualcosa è andato storto. Sicuramente la preparazione e la concentrazione iniziali sono buone, evidentemente l’errore si è verificato in seguito. Probabilmente quando ho percepito per la prima volta il flusso del chakra in maniera molto labile, mi sono distratto a causa dell’emozione, anche se soltanto per un millesimo di secondo. Tuttavia quel breve istante in cui la concentrazione non era attestata su un livello ottimale è stato sufficiente a vanificare tutto.
Ora ritenterò ripercorrendo per filo e per segno tutti i precedenti passaggi avendo però cura di non perdere la concentrazione non appena avrò individuato il flusso di chakra.
Di nuovo mi eclissai nel mio mondo interiore, ignorando totalmente le sollecitazioni provenienti dall’esterno e convogliando invece l’attenzione soltanto su me stesso. Proprio come poco prima, mi accorsi della corrente di energia che scorreva incessante all’interno del mio organismo e subito morsi con forza il mio labbro inferiore in modo che il dolore mi aiutasse a mantenere quello stato quasi meditativo senza incappare in distrazioni.
Ebbi successo. Superato quello scoglio tutto fu più nitido: sentii il chakra che percorreva tutto il mio corpo come i rigagnoli di un fiume in piena. Lo sentii muoversi ovunque, diffondendosi a macchia d’olio fin sulle punte delle dita, fluendo e defluendo dal cuore alle estremità e viceversa. Era una sensazione fantastica, il tempo pareva quasi voler andare al rallentatore.
Ok, ora raduniamo il chakra nella mano, di nuovo!
Con il labbro stretto tra i denti richiamai il flusso affinchè percorresse di nuovo i canali che si ramificavano verso il mio braccio per poi raggiungere la mano. Il secondo tentativo fu molto più semplice del primo, dato che ero già abituato a quello che stavo provando in quel momento.
Dopo aver conferito una stabilità accettabile al flusso presente nella mia mano mi apprestai a procedere con il secondo passaggio: di nuovo focalizzai i canali percepiti pochi istanti prima e mi concentrai affinchè il chakra si muovesse a ritroso, allonanandosi dalla mia mano per dirigersi invece alle altre regioni del corpo.
Anche se a fatica ci riuscii. Il chakra risalì lungo il braccio, poi oltrepassò la spalla ed iniziò a muoversi nel petto per poi da lì diffondersi alle gambe, alla testa ed all’altro braccio. Ora il chakra era di nuovo libero di muoversi liberamente in tutto il mio corpo, se non fosse che stavolta sentivo di possederne il controllo. Richiamai il flusso verso la mia mano destra e l’energia rispose diligentemente spostandosi verso di essa con una semplicità quasi disarmante, come un liquido che viaggia da un contenitore sopraelevato ad uno sotto elevato muovendosi lungo una serie di tubature.
Ripetei il processo per quattro volte e non ebbi difficoltà a replicarlo infine per la quinta volta, seguendo espressamente quanto il sensei mi aveva appena richiesto di fare.
Aprii dunque gli occhi e fui certo di essere a cavallo. Con un lieve cenno del capo resi partecipe il maestro del mio successo ed attesi quindi, pazientemente, la sua successiva lezione.
Osservai con disprezzo il sensei e mi rassegnai a dover compiere un nuovo tentativo senza che mi venisse fornito alcun tipo di suggerimento supplementare.
Radunai le idee. Sono certo di essere sulla buona strada! Poco fa ero ad un passo dal successo ma qualcosa è andato storto. Sicuramente la preparazione e la concentrazione iniziali sono buone, evidentemente l’errore si è verificato in seguito. Probabilmente quando ho percepito per la prima volta il flusso del chakra in maniera molto labile, mi sono distratto a causa dell’emozione, anche se soltanto per un millesimo di secondo. Tuttavia quel breve istante in cui la concentrazione non era attestata su un livello ottimale è stato sufficiente a vanificare tutto.
Ora ritenterò ripercorrendo per filo e per segno tutti i precedenti passaggi avendo però cura di non perdere la concentrazione non appena avrò individuato il flusso di chakra.
Di nuovo mi eclissai nel mio mondo interiore, ignorando totalmente le sollecitazioni provenienti dall’esterno e convogliando invece l’attenzione soltanto su me stesso. Proprio come poco prima, mi accorsi della corrente di energia che scorreva incessante all’interno del mio organismo e subito morsi con forza il mio labbro inferiore in modo che il dolore mi aiutasse a mantenere quello stato quasi meditativo senza incappare in distrazioni.
Ebbi successo. Superato quello scoglio tutto fu più nitido: sentii il chakra che percorreva tutto il mio corpo come i rigagnoli di un fiume in piena. Lo sentii muoversi ovunque, diffondendosi a macchia d’olio fin sulle punte delle dita, fluendo e defluendo dal cuore alle estremità e viceversa. Era una sensazione fantastica, il tempo pareva quasi voler andare al rallentatore.
Ok, ora raduniamo il chakra nella mano, di nuovo!
Con il labbro stretto tra i denti richiamai il flusso affinchè percorresse di nuovo i canali che si ramificavano verso il mio braccio per poi raggiungere la mano. Il secondo tentativo fu molto più semplice del primo, dato che ero già abituato a quello che stavo provando in quel momento.
Dopo aver conferito una stabilità accettabile al flusso presente nella mia mano mi apprestai a procedere con il secondo passaggio: di nuovo focalizzai i canali percepiti pochi istanti prima e mi concentrai affinchè il chakra si muovesse a ritroso, allonanandosi dalla mia mano per dirigersi invece alle altre regioni del corpo.
Anche se a fatica ci riuscii. Il chakra risalì lungo il braccio, poi oltrepassò la spalla ed iniziò a muoversi nel petto per poi da lì diffondersi alle gambe, alla testa ed all’altro braccio. Ora il chakra era di nuovo libero di muoversi liberamente in tutto il mio corpo, se non fosse che stavolta sentivo di possederne il controllo. Richiamai il flusso verso la mia mano destra e l’energia rispose diligentemente spostandosi verso di essa con una semplicità quasi disarmante, come un liquido che viaggia da un contenitore sopraelevato ad uno sotto elevato muovendosi lungo una serie di tubature.
Ripetei il processo per quattro volte e non ebbi difficoltà a replicarlo infine per la quinta volta, seguendo espressamente quanto il sensei mi aveva appena richiesto di fare.
Aprii dunque gli occhi e fui certo di essere a cavallo. Con un lieve cenno del capo resi partecipe il maestro del mio successo ed attesi quindi, pazientemente, la sua successiva lezione.
ShinraTensei- Messaggi : 668
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Re: Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
Usa troppo la testa quando non deve e troppo poco quando deve.
Rimasi seduto a guardare il mio studente che tentava di concentrare il chakra, dalle varie espressioni e dalla occhiataccia che mi lanciò si capiva benissimo a cosa pensava ma non lo potevo biasimare, gli avevo dato quelle poche informazioni per vedere se riusciva a usare il proprio istinto.
Lo so che ci puoi riuscire dai concentrati ancora un po'.
Dopo poco tempo il ragazzo capì il metodo che doveva usare per riuscire non solo a controllare il proprio chakra ma anche per trasferirlo, per farmi capire che c'era finalmente riuscito mi fece un cenno con il capo quindi sorridendogli mi alzai e gli mostrai la seconda parte dell'addestramento.
Ottimo lavoro...beh si sei stato un po' lento ma va bene lo stesso....ahahaah tranquillo scherzo, spero che hai capito il perché delle mie poche informazioni no?
Aspettai una sua risposta, e se fosse stata negativa mi sarei spiegato.
Non ti ho dato altri consigli perché non ci sono, il fatto di comprendere come funziona il tuo corpo e la trasmissione del chakra è una cosa che riguarda te e solo te, lo so è da infami fare un allenamento così ma ehi ora puoi dire di esserci riuscito da solo.
Mi girai subito verso l'albero e dopo averlo guardato iniziai a camminarci sopra come se nulla fosse.
Questa è solo una piccola dimostrazione pratica della tecnica, quello che voglio è che mi sali fino a quindici metri circa e mentre lo fai mi devi parlare di qualcosa, mi va bene qualsiasi argomento, voglio vedere se riesci a mantenere la tecnica anche se pensi ad altro.
Mi fermai a quindici metri di altezza e rimasi sull'albero ad aspettare il mio studente, lo guardavo sorridendo e fiducioso in lui.
Inizia ti aspetto qui.
Rimasi seduto a guardare il mio studente che tentava di concentrare il chakra, dalle varie espressioni e dalla occhiataccia che mi lanciò si capiva benissimo a cosa pensava ma non lo potevo biasimare, gli avevo dato quelle poche informazioni per vedere se riusciva a usare il proprio istinto.
Lo so che ci puoi riuscire dai concentrati ancora un po'.
Dopo poco tempo il ragazzo capì il metodo che doveva usare per riuscire non solo a controllare il proprio chakra ma anche per trasferirlo, per farmi capire che c'era finalmente riuscito mi fece un cenno con il capo quindi sorridendogli mi alzai e gli mostrai la seconda parte dell'addestramento.
Ottimo lavoro...beh si sei stato un po' lento ma va bene lo stesso....ahahaah tranquillo scherzo, spero che hai capito il perché delle mie poche informazioni no?
Aspettai una sua risposta, e se fosse stata negativa mi sarei spiegato.
Non ti ho dato altri consigli perché non ci sono, il fatto di comprendere come funziona il tuo corpo e la trasmissione del chakra è una cosa che riguarda te e solo te, lo so è da infami fare un allenamento così ma ehi ora puoi dire di esserci riuscito da solo.
Mi girai subito verso l'albero e dopo averlo guardato iniziai a camminarci sopra come se nulla fosse.
Tecnica del Controllo del Chakra - Chakura Seigyo no Jutsu
Limitazione: Per tutti i ninja
Tipo: Ninjutsu
Grado: Genin
Chakra: Neutro
Sigilli: //
Descrizione: Grazie a questa tecnica si migliora il proprio controllo del chakra e tramite essa si può camminare su acqua pareti ed ogni tipo di superficie che non causi danni. La tecnica, a differenza delle altre, non ha costo di chakra supplementare per il mantenimento della stessa ma può essere attivata in una fase qualsiasi della missione (battaglia) e rimane attiva per tutta la missione.
Nota: con questa tecnica non è possibile far fluire il chakra in cose, animali e persone. Non si può usare quindi per disturbare il chakra di altre persone o di se stessi per uscire da genjutsu. Non può assolutamente essere usata per trasferire nel proprio corpo o in altri oggetti con un chakra elementare, il chakra usato in questa tecnica non ha nessun elemento.
AVVISO: La tecnica diventa extra tramite un addestramento speciale il cui costo è di 250 ryo.
Consumo: 6
- Spoiler:
- Codice:
[quote][b]Tecnica del Controllo del Chakra - Chakura Seigyo no Jutsu[/b]
[b]Limitazione:[/b] Per tutti i ninja
[b]Tipo:[/b] Ninjutsu
[b]Grado:[/b] Genin
[b]Chakra:[/b] Neutro
[b]Sigilli:[/b] //
[b]Descrizione:[/b] Grazie a questa tecnica si migliora il proprio controllo del chakra e tramite essa si può camminare su acqua pareti ed ogni tipo di superficie che non causi danni. La tecnica, a differenza delle altre, non ha costo di chakra supplementare per il mantenimento della stessa ma può essere attivata in una fase qualsiasi della missione (battaglia) e rimane attiva per tutta la missione.
[u]Nota:[/u] con questa tecnica non è possibile far fluire il chakra in cose, animali e persone. Non si può usare quindi per disturbare il chakra di altre persone o di se stessi per uscire da genjutsu. Non può assolutamente essere usata per trasferire nel proprio corpo o in altri oggetti con un chakra elementare, il chakra usato in questa tecnica non ha nessun elemento.
[b]AVVISO: La tecnica diventa extra tramite un addestramento speciale il cui costo è di 250 ryo.[/b]
[b]Consumo:[/b] 6[/quote]
Questa è solo una piccola dimostrazione pratica della tecnica, quello che voglio è che mi sali fino a quindici metri circa e mentre lo fai mi devi parlare di qualcosa, mi va bene qualsiasi argomento, voglio vedere se riesci a mantenere la tecnica anche se pensi ad altro.
Mi fermai a quindici metri di altezza e rimasi sull'albero ad aspettare il mio studente, lo guardavo sorridendo e fiducioso in lui.
Inizia ti aspetto qui.
- Spoiler:
- ci riesci anche se ogni tanto ti sembra di perdere un po' di adesione o da un piede o da un altro
Stark- Messaggi : 66
Data d'iscrizione : 07.02.14
Re: Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
Osservai attentamente mentre mi veniva mostrata l’applicazione pratica del controllo del chakra di cui avevo appena assimilato le basi. Il mio insegnante, accumulando chakra nelle piante dei piedi, era riuscito senza alcuno sforzo a violare le leggi della fisica camminando senza alcuno sforzo su una superficie perfettamente verticale rimanendo addirittura fermo in quella posizione senza scomporsi, come se disponesse di una sorta di ventose o calamite sul fondo delle calzature.
Intesi dalle sue parole che sarebbe stato il mio turno di cimentarmi in quell’impresa apparentemente molto complicata, pertanto richiamai alla mente il procedimento appena effettuato per concentrarmi sui miei canali del chakra. Avendo già metabolizzato il processo, rieseguirlo non fu difficile; ciò che invece mi mise in difficoltà fu lo step successivo. Devo sforzarmi di dirigere questa energia che mi scorre dentro come un fiume in piena verso un punto specifico del mio corpo, precisamente le piante dei piedi. Respirai a fondo ed aumentai la dose di concentrazione che stavo mantenendo in quel momento. Sentii alcuni canali ingrossarsi, come se in essi fluisse una maggiore quantità di energia e realizzai di essere sulla strada giusta.
Aumentai ancora di più la concentrazione ma non riuscii a focalizzare bene l’accrescimento di chakra nei piedi. Immaginai tuttavia che fosse sufficiente per eseguire quel semplice compito e mi diressi con un paio di passi lenti e calcolati verso il tronco. Poggiai il primo piede avvertendo una certa aderenza dopodiché attesi qualche secondo e mossi anche l’altro piede, spostandolo sul tronco qualche centimetro più avanti del primo. Sembra che tenga! Nel momento in cui spostai l’intero peso del mio corpo sul piede più in alto ed alzai l’altro per muovere un terzo passo, il piede ancora poggiato sul tronco iniziò a slittare pericolosamente come se stessi camminando su una superficie sdrucciolevole. Non devo perdere la concentrazione! E’ di fondamentale importanza non distrarsi ora!
Il chakra fluiva prorompente lungo le mie gambe fino alle piante dei piedi, potevo sentire quell’energia scorrere dentro di me e in un attimo centuplicai la mia autostima. Riacquistai aderenza con entrambi i piedi, estrassi un kunai che avrei usato per infilzarmi al tronco e reggermi quindi ad esso nel caso in cui fossi in procinto di precipitare da un’altezza considerevole. Il passo successivo fu lento e calcolato, nulla doveva andare storto. Per ora sembra tenere, andiamo avanti, ma senza strafare. Di nuovo mossi un passo ponderato, senza affrettarmi. Ero già a 5 m di altezza, acquistai maggior vigore e fiducia in me stesso ed i tre passi successivi furono più veloci tant’è che mi ritrovai a 9 m di altezza in un batter d’occhio. Dalla inusuale posizione parallela al terreno in cui mi trovavo l’altezza sembrava ancor più vertiginosa perciò commisi il grave errore di girare la testa e guardare in basso. Fui colto dalla paura e dallo sconforto e persi la concentrazione. Entrambi i miei piedi ora erano sul punto di staccarsi dal tronco facendomi cadere a terra. Mi sembrava ormai di stare passeggiando su un pavimento chiazzato d’olio, mancava forse poco più di qualche secondo prima che perdessi del tutto aderenza. Portai all’indietro il braccio in cui reggevo il kunai pronto a conficcarlo nella corteccia e a lasciare che fosse quel piccolo pezzo di metallo a sostenere il mio non insignificante peso. Tuttavia, forse per merito della scarica di adrenalina dovuta alla paura, il mio cervello si attivò involontariamente ristabilendo la concentrazione che stavo mantenendo fino a pochi istanti prima. Percepii di nuovo il chakra scorrere nei miei piedi e riacquistai pian piano adesione fino a che non fui del tutto al sicuro e potei tranquillizzarmi. Mi è andata bene, non devo mai più commettere un’ingenuità del genere!
Guardai in alto, mancavano poco più di 5 m al traguardo dei 15 m indicatomi dal sensei. Respirai a fondo e proseguii, i successivi passi furono più spediti e sicuri dei precedenti e raggiunsi finalmente una considerevole distanza dal suolo, approssimativamente 15 m, come richiesto.
Bene ora devo parlare di qualcosa col sensei, un argomento qualsiasi ha detto… Uhm, vediamo… su cosa potrei intrattenerlo.
Il fluire dei miei pensieri si interruppe bruscamente quando realizzai che la mia mente doveva incessantemente preoccuparsi di mantenere costante l’afflusso di chakra ai piedi, altri pensieri non erano contemplati mentre era impegnata in quel difficile compito.
Questo è un bel problema… Cosa mi invento ora?
Ci pensai su per qualche secondo finchè non ebbi una brillante idea. Lo scheletro del piede è composto di 25 ossa ripartite nelle ossa del tarso, del metatarso e delle falangi…
Realizzai immediatamente che nonostante non fossi concentrato nella manipolazione del mio chakra non stavo perdendo aderenza, ero riuscito a mantenere il controllo sebbene la mia mente fosse occupata a pensare ad altro. Ciò mi diede sicurezza ed iniziai ad interagire col sensei.
Maestro solitamente io non sono un tipo che ama dilungarsi in convenevoli di poco conto ma dato che la situazione lo richiede, spenderò qualche minuto per chiacchierare! Lei conosce il chunin Narako Hitomane o qualcosa del genere? Purtroppo ho avuto il “piacere” di incontrarlo durante una missione cui ero stato assegnato pochi giorni fa… Lui era il mio supervisore! Ho incontrato pochissime altre persone così boriose e piene di sé come quel pallone gonfiato. Tra di noi ci sono state subito scintille e lui non ha fatto altro che gettare continuamente benzina sul fuoco nonostante io cercassi di ignorare le sue provocazioni. Sono anche finito all’ospedale a causa della stanchezza e delle ferite riportate: mentre lui era intento a bighellonare chissà dove io dovevo vedermela da solo contro 3 ladri…
Ok quando potrò farla finita con questa sceneggiata? Vogliamo passare o no alla fase successiva?
Intesi dalle sue parole che sarebbe stato il mio turno di cimentarmi in quell’impresa apparentemente molto complicata, pertanto richiamai alla mente il procedimento appena effettuato per concentrarmi sui miei canali del chakra. Avendo già metabolizzato il processo, rieseguirlo non fu difficile; ciò che invece mi mise in difficoltà fu lo step successivo. Devo sforzarmi di dirigere questa energia che mi scorre dentro come un fiume in piena verso un punto specifico del mio corpo, precisamente le piante dei piedi. Respirai a fondo ed aumentai la dose di concentrazione che stavo mantenendo in quel momento. Sentii alcuni canali ingrossarsi, come se in essi fluisse una maggiore quantità di energia e realizzai di essere sulla strada giusta.
Aumentai ancora di più la concentrazione ma non riuscii a focalizzare bene l’accrescimento di chakra nei piedi. Immaginai tuttavia che fosse sufficiente per eseguire quel semplice compito e mi diressi con un paio di passi lenti e calcolati verso il tronco. Poggiai il primo piede avvertendo una certa aderenza dopodiché attesi qualche secondo e mossi anche l’altro piede, spostandolo sul tronco qualche centimetro più avanti del primo. Sembra che tenga! Nel momento in cui spostai l’intero peso del mio corpo sul piede più in alto ed alzai l’altro per muovere un terzo passo, il piede ancora poggiato sul tronco iniziò a slittare pericolosamente come se stessi camminando su una superficie sdrucciolevole. Non devo perdere la concentrazione! E’ di fondamentale importanza non distrarsi ora!
Il chakra fluiva prorompente lungo le mie gambe fino alle piante dei piedi, potevo sentire quell’energia scorrere dentro di me e in un attimo centuplicai la mia autostima. Riacquistai aderenza con entrambi i piedi, estrassi un kunai che avrei usato per infilzarmi al tronco e reggermi quindi ad esso nel caso in cui fossi in procinto di precipitare da un’altezza considerevole. Il passo successivo fu lento e calcolato, nulla doveva andare storto. Per ora sembra tenere, andiamo avanti, ma senza strafare. Di nuovo mossi un passo ponderato, senza affrettarmi. Ero già a 5 m di altezza, acquistai maggior vigore e fiducia in me stesso ed i tre passi successivi furono più veloci tant’è che mi ritrovai a 9 m di altezza in un batter d’occhio. Dalla inusuale posizione parallela al terreno in cui mi trovavo l’altezza sembrava ancor più vertiginosa perciò commisi il grave errore di girare la testa e guardare in basso. Fui colto dalla paura e dallo sconforto e persi la concentrazione. Entrambi i miei piedi ora erano sul punto di staccarsi dal tronco facendomi cadere a terra. Mi sembrava ormai di stare passeggiando su un pavimento chiazzato d’olio, mancava forse poco più di qualche secondo prima che perdessi del tutto aderenza. Portai all’indietro il braccio in cui reggevo il kunai pronto a conficcarlo nella corteccia e a lasciare che fosse quel piccolo pezzo di metallo a sostenere il mio non insignificante peso. Tuttavia, forse per merito della scarica di adrenalina dovuta alla paura, il mio cervello si attivò involontariamente ristabilendo la concentrazione che stavo mantenendo fino a pochi istanti prima. Percepii di nuovo il chakra scorrere nei miei piedi e riacquistai pian piano adesione fino a che non fui del tutto al sicuro e potei tranquillizzarmi. Mi è andata bene, non devo mai più commettere un’ingenuità del genere!
Guardai in alto, mancavano poco più di 5 m al traguardo dei 15 m indicatomi dal sensei. Respirai a fondo e proseguii, i successivi passi furono più spediti e sicuri dei precedenti e raggiunsi finalmente una considerevole distanza dal suolo, approssimativamente 15 m, come richiesto.
Bene ora devo parlare di qualcosa col sensei, un argomento qualsiasi ha detto… Uhm, vediamo… su cosa potrei intrattenerlo.
Il fluire dei miei pensieri si interruppe bruscamente quando realizzai che la mia mente doveva incessantemente preoccuparsi di mantenere costante l’afflusso di chakra ai piedi, altri pensieri non erano contemplati mentre era impegnata in quel difficile compito.
Questo è un bel problema… Cosa mi invento ora?
Ci pensai su per qualche secondo finchè non ebbi una brillante idea. Lo scheletro del piede è composto di 25 ossa ripartite nelle ossa del tarso, del metatarso e delle falangi…
Realizzai immediatamente che nonostante non fossi concentrato nella manipolazione del mio chakra non stavo perdendo aderenza, ero riuscito a mantenere il controllo sebbene la mia mente fosse occupata a pensare ad altro. Ciò mi diede sicurezza ed iniziai ad interagire col sensei.
Maestro solitamente io non sono un tipo che ama dilungarsi in convenevoli di poco conto ma dato che la situazione lo richiede, spenderò qualche minuto per chiacchierare! Lei conosce il chunin Narako Hitomane o qualcosa del genere? Purtroppo ho avuto il “piacere” di incontrarlo durante una missione cui ero stato assegnato pochi giorni fa… Lui era il mio supervisore! Ho incontrato pochissime altre persone così boriose e piene di sé come quel pallone gonfiato. Tra di noi ci sono state subito scintille e lui non ha fatto altro che gettare continuamente benzina sul fuoco nonostante io cercassi di ignorare le sue provocazioni. Sono anche finito all’ospedale a causa della stanchezza e delle ferite riportate: mentre lui era intento a bighellonare chissà dove io dovevo vedermela da solo contro 3 ladri…
Ok quando potrò farla finita con questa sceneggiata? Vogliamo passare o no alla fase successiva?
ShinraTensei- Messaggi : 668
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Re: Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
Anche se un paio di volte sembrava 'slittare' sull'albero il mio studente riuscii a fare tutto l'esercizio.
Bravissimo vedo che non mi stai deludendo...anche se ti avevo chiesto di parlarmi durante questi quindici metri di camminata verticale, ora iniziamo con la parte più difficile la camminata sull'acqua.
Per scendere velocemente eliminai l'emissione di chakra dai piedi così da cadere a peso morto, e non appena fui a cinque metri di altezza diedi un calcio al tronco così da poter usare la spinta per muovermi in aria e fare una capriola per rimettermi in asse con il terreno.
Penso di aver esagerato un po'....
Non appena Yakushi mi raggiunse iniziai con una piccola dimostrazione, riattivai la tecnica e iniziai a camminare sull'acqua facendo una decina di passi avanti e indietro.
Se ti dicessi che è più semplice ti mentirei, devi sapere che camminare su una superfice liquida come l'acqua è molto più difficile rispetto al camminare su di un albero, lo so può sembrare strano ma è così, se vuoi ti posso dare qualche consiglio.
Bravissimo vedo che non mi stai deludendo...anche se ti avevo chiesto di parlarmi durante questi quindici metri di camminata verticale, ora iniziamo con la parte più difficile la camminata sull'acqua.
Per scendere velocemente eliminai l'emissione di chakra dai piedi così da cadere a peso morto, e non appena fui a cinque metri di altezza diedi un calcio al tronco così da poter usare la spinta per muovermi in aria e fare una capriola per rimettermi in asse con il terreno.
Penso di aver esagerato un po'....
Non appena Yakushi mi raggiunse iniziai con una piccola dimostrazione, riattivai la tecnica e iniziai a camminare sull'acqua facendo una decina di passi avanti e indietro.
Se ti dicessi che è più semplice ti mentirei, devi sapere che camminare su una superfice liquida come l'acqua è molto più difficile rispetto al camminare su di un albero, lo so può sembrare strano ma è così, se vuoi ti posso dare qualche consiglio.
- Spoiler:
- A te la scelta provi senza chiedere un consiglio oppure chiedi (se non lo chiedi fallisci)
Stark- Messaggi : 66
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Re: Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
Bravissimo vedo che non mi stai deludendo...anche se ti avevo chiesto di parlarmi durante questi quindici metri di camminata verticale, ora iniziamo con la parte più difficile la camminata sull'acqua.
Se la camminata verticale era la parte più facile non oso immaginare in cosa consisterà l’allenamento per apprendere come passeggiare su una superficie liquida… Eppure credevo che una tecnica così semplice non richiedesse eccessiva fatica per essere assimilata! Evidentemente è più complicata di quanto abbia lontanamente immaginato prima di arrivare qui al campo 7.
Mi avvicinai lentamente allo specchio d’acqua e rimuginai a lungo su quanto aveva detto il maestro.
Dovrei accettare il suo consiglio oppure provare da solo? Riflettiamo, alcune specie di insetti riescono a “pattinare” sull’acqua perché secernono sostanze idrofobe a livello delle zampe, forse il procedimento che dovrò adottare è il medesimo, creare una patina d’acqua sotto le suole delle mie calzature in modo da respingere le molecole d’acqua sotto i miei piedi riuscendo così a non affondare nel laghetto. Però questa deduzione è azzardata e non è sostenuta da alcuna prova certa pertanto non avrebbe senso cimentarsi nell’impresa con troppa improvvisazione…. Andrei di sicuro incontro all’insuccesso! E inoltre, se anche dovessi riuscire, dovrò comunque chiedere lumi al sensei per accertarmi che non si sia trattato unicamente di fortuna e che la procedura di cui mi sono servito è proprio quella corretta.
Guardai il sensei e presi la mia decisione. Valutando entrambe le eventualità, la logica mi impone di chiedere immediatamente aiuto al maestro per risparmiare tempo.
Maestro vorrei usufruire dei consigli di cui mi ha accennato un attimo fa, se non le spiace.
Se la camminata verticale era la parte più facile non oso immaginare in cosa consisterà l’allenamento per apprendere come passeggiare su una superficie liquida… Eppure credevo che una tecnica così semplice non richiedesse eccessiva fatica per essere assimilata! Evidentemente è più complicata di quanto abbia lontanamente immaginato prima di arrivare qui al campo 7.
Mi avvicinai lentamente allo specchio d’acqua e rimuginai a lungo su quanto aveva detto il maestro.
Dovrei accettare il suo consiglio oppure provare da solo? Riflettiamo, alcune specie di insetti riescono a “pattinare” sull’acqua perché secernono sostanze idrofobe a livello delle zampe, forse il procedimento che dovrò adottare è il medesimo, creare una patina d’acqua sotto le suole delle mie calzature in modo da respingere le molecole d’acqua sotto i miei piedi riuscendo così a non affondare nel laghetto. Però questa deduzione è azzardata e non è sostenuta da alcuna prova certa pertanto non avrebbe senso cimentarsi nell’impresa con troppa improvvisazione…. Andrei di sicuro incontro all’insuccesso! E inoltre, se anche dovessi riuscire, dovrò comunque chiedere lumi al sensei per accertarmi che non si sia trattato unicamente di fortuna e che la procedura di cui mi sono servito è proprio quella corretta.
Guardai il sensei e presi la mia decisione. Valutando entrambe le eventualità, la logica mi impone di chiedere immediatamente aiuto al maestro per risparmiare tempo.
Maestro vorrei usufruire dei consigli di cui mi ha accennato un attimo fa, se non le spiace.
ShinraTensei- Messaggi : 668
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Re: Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
Maestro vorrei usufruire dei consigli di cui mi ha accennato un attimo fa, se non le spiace.
Beh sono qui per questo fino a prova contraria.
Andai al fianco di Jointaku e iniziai a dargli qualche dritta.
Se per camminare sull'albero hai...semplicemente concentrato il chakra sui tuoi piedi e sulla corteccia qui devi fare in modo che il tuo chakra formi una patina sotto i tuoi piedi che aderisce all'acqua, devi creare come una colla che rimane salda alle suole in poche parole, lo so la spiegazione è strana ma è questo il metodo, ora va provaci.
Mi misi seduto sulla riva e lo guardai.
Beh sono qui per questo fino a prova contraria.
Andai al fianco di Jointaku e iniziai a dargli qualche dritta.
Se per camminare sull'albero hai...semplicemente concentrato il chakra sui tuoi piedi e sulla corteccia qui devi fare in modo che il tuo chakra formi una patina sotto i tuoi piedi che aderisce all'acqua, devi creare come una colla che rimane salda alle suole in poche parole, lo so la spiegazione è strana ma è questo il metodo, ora va provaci.
Mi misi seduto sulla riva e lo guardai.
- Spoiler:
- Due post, uno dove fai un po' di fatica e l'altro cammini in modo naturale.
Stark- Messaggi : 66
Data d'iscrizione : 07.02.14
Re: Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
Se per camminare sull'albero hai...semplicemente concentrato il chakra sui tuoi piedi e sulla corteccia qui devi fare in modo che il tuo chakra formi una patina sotto i tuoi piedi che aderisce all'acqua, devi creare come una colla che rimane salda alle suole in poche parole, lo so la spiegazione è strana ma è questo il metodo, ora va provaci.
Come immaginavo la mia supposizione iniziale era tutto fuorchè corretta, la mia decisione di richiedere il supporto del maestro si è rivelata felice. Stando a quanto credo di aver capito, non devo respingere l’acqua sotto i miei piedi in modo da non sprofondare in essa ma devo invece plasmare il mio chakra come una patina appiccicosa che garantisca adesione con la superficie liquida. E’ lo stesso principio applicato precedentemente per la scalata parallela al suolo compiuta sul tronco dell’albero! Con una sostanziale differenza però: non dovrò aderire ad un piano solido bensì ad un liquido, quindi il controllo e la concentrazione richiesti saranno di un livello superiore.
Mi avvicinai alla riva del laghetto che si trovava di fronte a me, guardai la luce del sole specchiarsi luminosa sull’acqua e socchiusi gli occhi per proteggerli dal riverbero. Per l’ennesima volta mi sforzai di percepire i canali di chakra che si ramificavano nel mio organismo. Imbrigliai ancora quel potere dirigendolo verso le piante dei miei piedi e lo modellai intorno ad esse con la sola forza della mia concentrazione fino a comporre uno strato colloso, seguendo alla lettera le indicazioni del maestro. Quando mi ritenni pronto mossi i primi tre passi dentro il lago, sentendo la ghiaia scricchiolare sotto le mie suole e l’acqua, alta pochi centimetri, che lambiva le mie calzature. Aumentai la concentrazione e mi spostai verso l’acqua più alta in modo da testare al meglio la mia abilità. Procedevo in modo estremamente lento, quasi senza staccare i piedi dalla superficie liquida ma semplicemente strusciandoli. Ogni tanto perdevo il controllo su una delle due piante ed immergevo un piede fino alla caviglia senza però sprofondare del tutto, forte dell’appoggio garantitomi dall’altro piede.
Sto andando bene, ora aumentiamo la velocità e spostiamoci ancora di più verso il centro.
Stavolta iniziai a staccare i piedi rimanendo appoggiato con uno soltanto per volta, mossi due passi con la maggiore naturalezza possibile ma l’inesperienza giocava a mio sfavore e non riuscivo a camminare con tranquillità. Continuavo invece ad arrancare strascicando i piedi, ogni tanto ero costretto a tirarne su uno completamente bagnato perché affondava in acqua quando la concentrazione scemava.
Basta giocherellare, è ora di fare sul serio.
Inspirai profondamente e ricominciai a camminare.
Come immaginavo la mia supposizione iniziale era tutto fuorchè corretta, la mia decisione di richiedere il supporto del maestro si è rivelata felice. Stando a quanto credo di aver capito, non devo respingere l’acqua sotto i miei piedi in modo da non sprofondare in essa ma devo invece plasmare il mio chakra come una patina appiccicosa che garantisca adesione con la superficie liquida. E’ lo stesso principio applicato precedentemente per la scalata parallela al suolo compiuta sul tronco dell’albero! Con una sostanziale differenza però: non dovrò aderire ad un piano solido bensì ad un liquido, quindi il controllo e la concentrazione richiesti saranno di un livello superiore.
Mi avvicinai alla riva del laghetto che si trovava di fronte a me, guardai la luce del sole specchiarsi luminosa sull’acqua e socchiusi gli occhi per proteggerli dal riverbero. Per l’ennesima volta mi sforzai di percepire i canali di chakra che si ramificavano nel mio organismo. Imbrigliai ancora quel potere dirigendolo verso le piante dei miei piedi e lo modellai intorno ad esse con la sola forza della mia concentrazione fino a comporre uno strato colloso, seguendo alla lettera le indicazioni del maestro. Quando mi ritenni pronto mossi i primi tre passi dentro il lago, sentendo la ghiaia scricchiolare sotto le mie suole e l’acqua, alta pochi centimetri, che lambiva le mie calzature. Aumentai la concentrazione e mi spostai verso l’acqua più alta in modo da testare al meglio la mia abilità. Procedevo in modo estremamente lento, quasi senza staccare i piedi dalla superficie liquida ma semplicemente strusciandoli. Ogni tanto perdevo il controllo su una delle due piante ed immergevo un piede fino alla caviglia senza però sprofondare del tutto, forte dell’appoggio garantitomi dall’altro piede.
Sto andando bene, ora aumentiamo la velocità e spostiamoci ancora di più verso il centro.
Stavolta iniziai a staccare i piedi rimanendo appoggiato con uno soltanto per volta, mossi due passi con la maggiore naturalezza possibile ma l’inesperienza giocava a mio sfavore e non riuscivo a camminare con tranquillità. Continuavo invece ad arrancare strascicando i piedi, ogni tanto ero costretto a tirarne su uno completamente bagnato perché affondava in acqua quando la concentrazione scemava.
Basta giocherellare, è ora di fare sul serio.
Inspirai profondamente e ricominciai a camminare.
ShinraTensei- Messaggi : 668
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Re: Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
Ero in piedi dentro un lago, sospeso perpendicolarmente alla superficie acquosa, con le sole piante poggiate sull’acqua, violando tutte le leggi della fisica che conoscevo e reinventandone di nuove. Inredibilmente una massa di oltre novanta chilogrammi con una densità superiore al liquido non affondava in esso ma nemmeno si limitava a galleggiarvi dentro; semplicemente si sorreggeva sulla superficie, addirittura passeggiando con la stessa tranquillità con cui un bambino cammina su un prato. Il mio cervello vagava senza meta, estasiato nell’immaginare le infinite possibilità che mi si sarebbero spalancate dinanzi agli occhi non appena avessi padroneggiato quella tecnica alla perfezione.
Non devo cantare vittoria troppo presto, sono ben lungi dal possedere una naturalezza ed una scioltezza che si addicono ad un ninja esperto in questa tecnica. Devo scrollarmi di dosso tutti i preconcetti sul fatto che l’idea di camminare sull’acqua sia inattuabile iniziando piuttosto ad imprimermi nella mente la convinzione che in realtà il limite che intercorre tra possibile ed impossibile adesso è molto più labile di prima.
Cercai di immaginare di trovarmi in una strada piana e liscia anziché sulla superficie di un laghetto e chiudendo gli occhi iniziai a camminare ingannando la mia mente con quel piccolo stratagemma.
Sembrava funzionasse: le volte in cui il mio piede sprofondava si ridussero e la mia disinvoltura diventava via via sempre più apprezzabile.
Percepivo distintamente il chakra fluire sotto i miei piedi e la maniera in cui lo avevo plasmato sembrava voler reggere senza problemi, la patina collosa appariva resistente e stabile e l'aderenza da essa garantita mi rassicurava sempre di più.
Mi sentivo fiducioso ed affrettai il passo, sempre mantenendo stabile la concentrazione e senza concedermi futili distrazioni.
Ormai camminavo su quello specchio d’acqua con grandissima facilità, con un brio ed una vivacità che avrebbero fatto invidia ad uno scolaretto. Mi girai verso il maestro e lo guardai, rinnovando il medesimo cenno che gli avevo rivolto poco tempo prima. Ero sicuro di aver appreso quella particolare abilità, ora rimanevo sospeso sull’acqua senza problemi ed ero pronto a proseguire con la successiva lezione.
Non devo cantare vittoria troppo presto, sono ben lungi dal possedere una naturalezza ed una scioltezza che si addicono ad un ninja esperto in questa tecnica. Devo scrollarmi di dosso tutti i preconcetti sul fatto che l’idea di camminare sull’acqua sia inattuabile iniziando piuttosto ad imprimermi nella mente la convinzione che in realtà il limite che intercorre tra possibile ed impossibile adesso è molto più labile di prima.
Cercai di immaginare di trovarmi in una strada piana e liscia anziché sulla superficie di un laghetto e chiudendo gli occhi iniziai a camminare ingannando la mia mente con quel piccolo stratagemma.
Sembrava funzionasse: le volte in cui il mio piede sprofondava si ridussero e la mia disinvoltura diventava via via sempre più apprezzabile.
Percepivo distintamente il chakra fluire sotto i miei piedi e la maniera in cui lo avevo plasmato sembrava voler reggere senza problemi, la patina collosa appariva resistente e stabile e l'aderenza da essa garantita mi rassicurava sempre di più.
Mi sentivo fiducioso ed affrettai il passo, sempre mantenendo stabile la concentrazione e senza concedermi futili distrazioni.
Ormai camminavo su quello specchio d’acqua con grandissima facilità, con un brio ed una vivacità che avrebbero fatto invidia ad uno scolaretto. Mi girai verso il maestro e lo guardai, rinnovando il medesimo cenno che gli avevo rivolto poco tempo prima. Ero sicuro di aver appreso quella particolare abilità, ora rimanevo sospeso sull’acqua senza problemi ed ero pronto a proseguire con la successiva lezione.
ShinraTensei- Messaggi : 668
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Re: Add tecnica del controllo del chakra di jointaku yakushi (Shinra tensei)
- Spoiler:
- add concluso. Scalati i 250 ryo e aggiungiti i 50 EXP
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