2° Add Chizuru Hyuga (Grimm)

Da **ShinraTensei** Mar Lug 08 2014, 06:49

Sosterrai una missione solitaria della lunghezza di 7 post da almeno 15 righe l' uno, interpretando il tuo Personaggio (Chizuru Hyuga) e quanti altri personaggi (inventati da te) ti serviranno ai fini della storia, decidendo le loro azioni nella storia. Praticamente ti ritroverai a scrivere un racconto fatto a capitoli (io la vedo così).

Introducendo la missione: ricevi l' incarico da uno dei maestri (chunin o jonin fa te) dell'Accademia (anche questo inventato o un PNG), di svolgere un servizio utile per il villaggio (aiutare in miniera, consegnare giornali, aiutare un artigiano, etc. etc.). Lascio che sia tu a decidere di quale umile incarico occuparti, ma devi essere accurato e descrivere tutto nei minimi dettagli.

Se vuoi puoi inserire un combattimento nella prova (Come ovvio che sia, le righe delle tecniche non verranno conteggiate nel computo del minimo di righe!), gli avversari che affronterai non DEVONO essere superiori al tuo grado e avranno quindi al massimo le caratteristiche di uno studente come te (anche più basse volendo). Siccome la missione verrà scritta tutta da te e decidi tu le azioni di combattimento, sia del tuo pg che anche degli avversari, non voglio quello che in gergo chiamiamo superstudente (o superninja), ovvero qualcuno di invincibile e veloce come Superman.

Durante il combattimento, se riporti le tecniche utilizzate dagli avversari, mettile con lo stesso colore utilizzato per il parlato utilizzato per loro, così mi permetti di riconoscere chi utilizza un determinato tipo di tecnica e faciliti la lettura a chi ti giudica inutile dirti che vanno sempre MESSE in quote)

Spoiler:

Occhio a non ripetere gli errori visti nella prima prova accademica, riporta sempre il quote a fine post e non fare cose assurde per uno studente.

IN QUESTO MODO posso valutare la tua inventiva. Puoi Prendere spunto anche dagli altri secondi add, ma non copiarli, rischi solo di ripetere la prova.

Per maggiori info mi puoi come sempre consultare via MP

Buon lavoro

P.S. Mi raccomando di inserire sempre il quote con lo stato e il chakra ALLA FINE di ogni post. Basketball

Spoiler:

Da **Grimm** Mer Lug 09 2014, 18:53

Un tremare reciso da singulti e spasmi nelle mani di quella notte così ferina, crudele, un corpo avviluppato da candide coltri, ruminava su quel giorno così arduo ma esaurito, su quel giorno che aveva assistito al mio debutto nel mondo degli shinobi, una prestazione alquanto fallimentare, non ero riuscito in quell'unico e mero compito assegnatomi, quanto dilaniava l'animo di uno Hyuuga il fallimento? Ancora non sapevo la risposta, era una sensazione così astrusa, arcana, che entrava nel corpo come acuminate lame, come il gelo dell'inverno che fa tremare le ossa senza ferire la carne.
Dopo il giorno arriva la notte e dopo la notte regna nuovamente il giorno, un denso raggio di sole trapassò senza pietà la vitrea finestra, sopendosi su questo mio viso che sembrava essersi immerso in una rinnovata serenità, quieto, placido.
Sgualcii flebilmente le ciglia, iridi evanescenti attirate dal canto e dalla voce del mattino, un gesto involontario a sollevar le falangi dinanzi il volto, irradiato prepotentemente da quel caustico bagliore, non avrei consegnato rese, avrei perpetuato gli allenamenti anche sulle soglie della morte, dello sfinimento, dovevo diventare più forte, dovevo mantenere alto e forte l'orgoglio del nobile Clan Hyuuga.
Esercitai flebile pressione sulle gambe, estirpandole così dal loro riposo, estirpando le mie membra dal calore delle coltri, seduto, elaboravo mentalmente il programma giornaliero, mi alzai, così che il sole potesse illuminare ogni parte del mio corpo, come una fenice, mi sentivo rinato dalle ceneri.
Un passo greve, dopo un altro, e un altro ancora, mi stavo dirigendo verso il Dojo della mia casata, un kimono bianco a velare le intimità, avevo intenzione di rafforzare la forza, lo spirito e la mente dal primo mattino, solitario, arrestai i movimenti dinanzi la porta di quella sacra stanza per poi entrarvici, era così tremendamente scura e tetra, in penombra, nemmeno la natura riusciva ad entrare.
Maledetto, udivo il silenzio di quell'effimero istante, urlava prepotentemente, riuscivo a sentirlo, era straziante, non riuscivo a contenerlo, un flebile gesto della mano atto a tenderla verso il nulla mentre l'altra rimaneva all'altezza del proprio fianco, questa era la classica posizione di combattimento appartenente ai guerrieri del clan Hyuuga.
Un mero e deciso colpo del palmo a recidere l'aria, un nuovo colpo attuato con la mano opposta, una sequenza di colpi che veniva perpetuata con un ritmo costante e rapido e allo stesso tempo elegante e sofisticato, senza tregue, con il sudore che iniziava ad ungere la mia fronte.
Fu allorquando sentii la porta aprirsi nuovamente che arrestai le movenze tecniche, mi voltai, ciglia sgualcite mirate sulla maestosa figura di quell'uomo, sulla sacrale figura di mio padre, l'ennesimo scontro di sguardi, l'ennesima espressione riverente che contemplavo, a quanto pareva, serbava parole verso me.

Chizuru, figlio mio, mi hanno raccontato del tuo primo addestramento.
Ohayo, padre.
Ah, mi dispiace, avrei volu--
Va bene così, conoscevo dall'inizio l'esito, non dire altro, continua ad allenarti e non smarrire il tuo vero obiettivo.
Piuttosto, interrompi questo tuo allenamento e raggiungici nella sala degli ospiti, Youmei è venuta a farci visita e vuole parlare con te.

Non ebbi il tempo di porgere le mie scuse, di concludere il mio discorso, egli mi soffocò come se già conoscesse le parole che avrei esondato per poi avviarsi nel luogo prestabilito da lui stesso, era vero, non dovevo smarrire il mio obiettivo, il mio destino.
Una impercettibile, silente movenza delle dita ad accarezzare flebilmente la mia bionda fronde paonazza, la stessa che velava, celava quei chiari ghirigori spietati, crudeli, meschini.

Nel nostro Clan, la distinzione viene stabilita alla nascita, secondo la regola che il primogenito apparterrà alla Casata principale, mentre gli altri verranno subordinati a quella cadetta tramite l'applicazione del famigerato Sigillo maledetto, un simbolo posto sulla fronte per assicurare la completa obbedienza.
Kuso! E va bene, lo proteggerò a costo della vita.

Riuscii ad acquisire nuova lucidità prima di naufragare, annegare nella reminiscenza, non mi sarei arreso per nessuno motivo al mondo.
Rafforzare questo precario emisfero che mi circonda, plasmare ideali e forza, recidere ogni tipo di insicurezza, ogni tipo di sentimento che avrebbe potuto ammorbare le mie capacità, la mia volontà.
Lentamente, chiusi la porta del Dojo, avviandomi verso la sala degli ospiti, un volto apatico mi accompagnava per la mano, placido, avrei accolto graditamente la signorina Youmei.

Statistiche di Chizuru Hyuga
Status Fisico: Illeso
Status Mentale: Imperturbabile
Forza: 2
Resistenza: 2
Velocità: 2
Chakra: 45

Equipaggiamento:
3 Kunai
5 Spiedi
5 Shuriken
1 Mantello

Da **Grimm** Gio Lug 10 2014, 02:21

Effluvi silvestri avviluppavano la mia nobile dimora, un vento che accarezzava le membra, che permetteva alla mia fronde di danzare assieme ad esso, mentre quelle fragranze invadevano il corpo, abbandonai il Dojo per approdare alla stanza degli ospiti li dove mio padre e Youmei-sama pazientavano.
I passi riecheggiavano in quel luogo immerso nel silenzio, mentre vagavo sul corridoio esteriore permisi alla bellezza, alla sobrietà di quel giardino di catturare le mie attenzioni, pacifico come un'oasi, in quel suo riquadro tremendamente dolce.

Juken, il Byakugan, il Clan Hyuuga, i miei occhi...
Per poter sviluppare le abilità innate, noi Hyuuga concentriamo la forza in questi occhi, perdendo a volte la capacità di contare sulla vista, ciò avviene in un caso di estrema perpetuazione di energie e sforzi, questi rischi ci son recitati dalla tenera età, in quella austera educazione.
Continuerò a guardare il mondo e svilupperò il Byakugan così da riuscire a proteggere lui.

Pensieri che varcavano la mente, languidi, flebili, dovevo coltivare maggiore pazienza, un docile dì giungerà, giungerà assieme il mio raccolto, le mie aspirazioni.
Senza che me ne rendessi conto, la mia sagoma si trovò dinanzi l'entrata della fatidica sala, una movenza della mano atta a far scorrere la porta, iridi candide mirate al suo interno, lo scenario che si presentava era chiaro: Mio padre, assieme Youmei-sama.
La signorina si trattava di un abile Jonin appartenente al Clan Sarutobi di Konohagakure no Sato, sinceramente, mi chiedevo quale fosse l'arcano motivo, l'astrusa motivazione che la condusse nei meandri della nostra nobile dimora, elegante fu il mio saluto, smarrito in un riverente e flebile inchino, esibivo il rispetto che abbracciavo verso coloro che meritavano tanta importanza, il rispetto appartenente ad ogni membro del Clan Hyuuga.
Le labbra della signorina si inarcarono smarrendosi in un crepuscolare ghigno, un viso fanciullesco e femminile che si appropriava contemporaneamente dell'immagine di una bestia efferata, il titolo di "Jonin" sembrava particolarmente meritato, nonostante quella sua espressione macabra, percepivo sicurezza e fiducia in lei, un'immagine che avrei rispettato sin dal primo momento.
Finalmente poteva godere della mia presenza e consumarla fino all'ultima goccia, soddisfatta, recise le esitazioni assieme il silenzio, struggendole con il suo timbro vocale ben definito e al contempo catalettico.

Ah, vedo che hai educato bene il tuo pargolo, nhe Izashi? Dopotutto non c'è da meravigliarsi, questo è una caratteristica appartenente ad ogni membro della vostra casa.
Comunque sia, Chizuru Hyuuga, ora ti conosco personalmente.
Il piacere è tutto mio, Youmei-sama, ho già sentito parlare di voi.
Trascura ciò che hai sentito e rivolgiti a me come se fossi un tuo coetaneo.
Ma arriviamo al dunque, fra poche ore partirò per una missione, dunque voglio che tu svolga una commissione al posto mio, tuo padre è consenziente.
Lei è un mio superiore, non posso accontentarla per quello che concerne il nostro rapporto.
Mi dica pure, farò tutto ciò che è in mio potere.
Oh, pazienza.
Alle porte del villaggio risiede una mia cara conoscenza, il raccolto è abbastanza prospero e voglio che tu vada a supportare, niente di più, niente di meno.
Allora non ci sono problemi, mi muoverò appena sarò pronto.
Con permesso.

Non varcai la soglia della porta, rimasi immoto sull'uscio e successivamente, dopo un rinnovato e asfittico inchino, la richiusi senza far esondare il minimo rumore, una mera mansione, umile o nobile, facile o ardua, sarebbe stata considerata da me importante e dignitosa.
Senza mutare l'andatura dei passi, mi diressi nella mia stanza, spogliandomi del candido kimono, una mano affusolata ad afferrare gli indumenti giacenti sul dorso di una sedia di legno puro, sentivo la stoffa nella salda presa delle mani, sentivo la stoffa strusciare sulla pelle mentre indossavo il tutto, finalmente ero pronto ad intraprendere i miei doveri.
La casata pareva alquanto vuota, sola, silente quel dì, non ci fu nessuno da salutare, nessuno che necessitava delle mie attenzioni, poco male, come un fantasma, non mi sarei fatto notare e sarei tornato come se nulla fosse accaduto, dopotutto, ero impaziente nel rivederlo.
Uno stridio esondato dalla porta dell'entrata principale, fastidioso come uno straziante urlo, mi torturava ogni volta e ogni volta chiudevo gli occhi per quanto fosse deturpante, quanto avrei voluto distruggerla.

Uno di questi giorni pure la disintegro...

Un sospiro a gonfiarmi e trapassarmi il petto che andò disperdendosi nell'aria, uccisi ogni esitazione incamminandomi verso l'entrata di Konoha, la vita sembrava così placida, così prospera, così serena, riuscivo a percepirlo, i volti degli abitanti erano così quieti e così spensierati che trasmettevano tranquillità, una tranquillità trasparente e pura come l'acqua.
Contemplavo i dintorni, il frastuono della ressa svanì non appena giunsi ai piedi di un prato, vedendo quella fanciulla proprio nel momento in cui pensavo di essere solo.
Scrutava il mio essere ponderatamente, ricambiai il gesto, non sembrava aver buon intenzioni, era velata da una sensazione tetra, quasi astrusa eppure aveva un viso così sommesso e tenero da sembrare surreale, doveva aver la mia stessa età.
Recise il suo stato di immobilizzazione, si avvicinava sempre più ed io osservavo, non facevo altro che osservare fin quando non sorpassò la mia sagoma, la mia presenza non sembrava averla deturpata, anzi, sembrava impassibile, apatica, imperturbabile, era molto simile a me, maledetta creatura e maledetto uomo dotato della ferina comprensione.

Mi ha fatto sentire come se non esistessi, chi sarà mai?

Ormai non aveva importanza alcuna, la presenza della fanciulla venne portata via dalla distanza, era riuscita ad accendere una fiamma di interesse nelle parti più viscerali del mio corpo, ma non era primaria, non ero avvezzo nell'interagire con il prossimo, ero e sono la compagnia di me stesso.
Quell'effimera tregua esalò l'ultimo respiro, i passi tornarono a torturare l'erba di quel pacifico paesaggio, mentre la mia destinazione si faceva sempre più vicina, tanto che riuscivo quasi a toccarla con gli occhi.

Statistiche di Chizuru Hyuga
Status Fisico: Illeso
Status Mentale: Imperturbabile
Forza: 2
Resistenza: 2
Velocità: 2
Chakra: 45

Equipaggiamento:
3 Kunai
5 Spiedi
5 Shuriken
1 Mantello

Da **Soysalserocubano** Mer Ott 01 2014, 22:56

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