1° Esame Genin Hayama Uzumaki (Chokyuubushinhazan)
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1° Esame Genin Hayama Uzumaki (Chokyuubushinhazan)
Da Soysalserocubano Gio Apr 03 2014, 11:05
La richiesta è semplice, dovrete scrivere un testo in cui simulate una vostra giornata in cui vi svegliate fate quello che vi pare poi nel corso della giornata vi scontrate con qualcuno, per esempio andate a fare un allenamento ed incontrate il vostro avversario. Immaginerete le tecniche dei vostri avversari ed utilizzerete anche le vostre tecniche. Dovrete descrivere le vostre sensazioni, i rumori, gli stati d'animo etc.
Importante regola che non verrà messa in discussione é la seguente: Dovete postare almeno e ripeto ALMENO 100 righe e le vostre tecniche o quelle degli eventuali avversari non entreranno nel conteggio finale, quindi se ne farete di più di 100 righe andrà meglio ma se scendete al di sotto della 100esima sarete bocciati (Le mezze righe non valgono per righe intere).
Quindi fate attenzione.
Qui sotto metterò in quote le regole più importanti da rispettare , ma vi consiglio di rispettare anche le altre nel Regolamento Genin.
Importante regola che non verrà messa in discussione é la seguente: Dovete postare almeno e ripeto ALMENO 100 righe e le vostre tecniche o quelle degli eventuali avversari non entreranno nel conteggio finale, quindi se ne farete di più di 100 righe andrà meglio ma se scendete al di sotto della 100esima sarete bocciati (Le mezze righe non valgono per righe intere).
Quindi fate attenzione.
Qui sotto metterò in quote le regole più importanti da rispettare , ma vi consiglio di rispettare anche le altre nel Regolamento Genin.
* Impegno
* Varietà negli attacchi (utilizzo di più tattiche).
* Onestà e Lealtà nei confronti dell' avversario.
* Errori grammaticali di vario genere (soprattutto se scrivete Ho in senso di possesso senza l'H).
* Errori nel calcolo del chakra o delle statistiche o dimenticanza nello scriverlo.
* Errori nell'utilizzo delle tecniche (conta anche il non uso del quote).
* Descrizioni imprecise di sensazioni, luoghi o attacchi.
* Errori nel metodo di scrittura del GDR (narrato, pensato e parlato).
* Lavoro di squadra (nella seconda prova).
* Post nel turno sbagliato.
* Linguaggio volgare.
* Abbreviazioni.
* Utilizzo del tasto spoiler.
Soysalserocubano- Messaggi : 1528
Data d'iscrizione : 24.01.14 -
Re: 1° Esame Genin Hayama Uzumaki (Chokyuubushinhazan)
Da Chokyuubushinhazan Gio Apr 03 2014, 14:22
Quella mattina, come di consueto, mi svegliai il primo possibile. Mi dava parecchio fastidio perdere tempo a dormire, come se alle mie spalle ci fosse un tetro shinigami che mi ricordava costantemente che avevo scelto una vita sanguinaria, i cui giorni erano limitati. Mi preparai e uscii in fretta, pronto per l'ennesima giornata di estenuante addestramento, in cui avrei messo alla prova ogni fibra del mio essere. Tuttavia, i miei piani furono stravolti da un ospite inaspettato: fuori di casa, ad aspettarmi con il suo solito sorrisetto entusiasta, c'era Tomoya Shikibu. Nei primi giorni successivi alla mia permanenza dalla sua famiglia, avevo volontariamente evitato la bottega dei liutai. Una parte di me era riluttante a saldare quel fragile rapporto che si era creato con quella famiglia, come temendo che mi potesse essere d'intralcio. Ma gli Shikibu non parvero demordere, prendendo a spedirmi continui inviti. Alla fine avevo ceduto, andando a trovarli ogni tanto. Ma questo non pareva bastargli, visto che anche loro mi facevano visita. Non era la prima volta che mi ritrovavo il loro figlio maggiore fuori dall'uscio.
Ah, ohayo, Hayama-kun. Come sempre, mi tocca svegliarmi all'alba per riuscire a beccarti. Soltanto una curiosità: ma tu dormi o all'Accademia v'insegnano come farne a meno?
Gli concessi un sorriso, avvicinandomi a lui e replicando con sarcasmo.
No, anche noi possiamo dormire, ma soltanto nei giorni di festa.
E mangiare, quello potete?
Sì, basta che non compriamo cibo dal nemico.
Cominciammo a camminare, dirigendoci al mio chiosco di tofu preferito, dove ordinai un paio di porzioni piccanti. Tomoya volle a tutti i costi pagare, dicendo che non era un problema per lui.
Sai, gli affari vanno a gonfie vele. Mio padre sta guarendo prima del previsto, ma se va tutto bene può anche andarsene in pensione. Con tutto quello che ho guadagnato nella mia trasferta, ci possiamo tranquillamente pagare la dote di Kanade e un rinnovo di tutti gli attrezzi. Inoltre, sto insegnando a Ichiru i primi rudimenti del biwa. A te invece, come vanno le cose? A giorni devono convocarti per l'esame, giusto? In cosa consiste?
Io mi limitai ad un'alzata di spalle.
Niente di che, a dir il vero. Dovrò scontrarmi con un altro studente, ma sarà una competizione amichevole. Non vogliono che vinciamo o perdiamo, ma solamente che mostriamo di che cosa siamo capaci. Tutto qui.
Dopo aver consumato la nostra sregolata colazioni ci congedammo, ma non prima che promettessi di passare da loro, quella sera. Dopodichè, mi diressi al campo d'addestramento, una radura brulla con una grossa quercia al centro. All'inizio, feci un po' di stretching, per scaldare i muscoli delle braccia e delle gambe, dopodichè mi dedicai a qualche esercizio di taijutsu, eseguendo alcuni kata che conoscevo. Per concludere, mi esercitai tirando shuriken e kunai contro il tronco dell'albero, allontanandomi sempre di più e verificando, con piacere, che la mia perizia di lancio migliorava sensibilmente. I miei sensi erano alquanto tesi, per cui mi accorsi quasi immediatamente della presenza di un'altra persona che, dai margini della radura, mi osservava. Dal canto suo, non faceva niente per nascondere la sua presneza, segno che farsi vedere era proprio il suo obbiettivo. Era un uomo sulla quarantina, con capelli di una tonalità rosso vino e occhi di un bruno quasi nero. La barba, sempre rossiccia, sembrava vecchia di un paio di giorni. Sul capo indossava il coprifronte dei jonin di Oto e vestiva con una strana tunica candida con un vortice rosso sul petto.
Quel simbolo: mi sembra di averlo già visto, ma non ricordo con esattezza dove...
Con calma, l'uomo s'avvicinò, salutandomi con il cenno del capo.
I miei omaggi: vedo che ti alleni duramente. Sei colui che chiamano Hayama Uzumaki?
Io annuii, rivolgendogli un breve inchino, in rispetto del suo grado superiore.
E' così. In cosa posso esserle utile?
Prima di rispondere, l'uomo aspettò di arrivarmi di fronte.
Il mio nome è Kagemaru. Sono venuto qui per conoscerti e per verificare le tue attitudini. Sei disposto ad accettare la mia sfida?
Io ero più che disposto a confrontarmi con un nuovo avversario, ma la questione mi lasciava un po' perplesso.
Per me non ci sono problemi, Kagemaru-sama, ma mi sono già sottoposto a un addestramento con Mitoroshi-sensei. Pensavo che la mia idoneità all'esame fosse già stata approvata.
La bocca di Kagemaru-sama si piegò in un sorriso sprezzante.
La mia verifica non ha niente a che vedere con esami e gradi. Non che io ritenga queste cose di poca importanza, ma... Diciamo che è una questione più personale.
Io meditai sulle sue parole, dopodichè conclusi che non vi era niente di male, ad accettare la sfida. Dopotutto, era pur sempre un'occasione per migliorarmi
D'accordo, Kagemaru-sama, competerò con lei. Esige qualche condizione particolare?
Lui ritornò serio, allontanandosi a passo lento da me.
Non preoccuparti di simili sciocchezze. Limitati ad attaccarmi. Voglio sapere se sei degno dei tuoi antenati.
Come sempre, venire sbeffeggiato sul lato familiare mi urtava profondamente, per cui non me lo feci ripetere. Tuttavia, decisi di agire con cautela. Dopotutto, era un jonin, ovvero un ninja immensamente più potente di me. Cominciai a correre in cerchio, aggirando Kagemaru, fino a portarmi alla sua sinistra. Nel farlo, estrassi tre shuriken e li lanciai in successione contro di lui: il primo diretto al suo stomaco, il secondo al suo fianco sinistro e il terzo alla sua schiena.
Consapevole di ciò, mi portai tre metri dietro di Kagemaru. Nei frattempo, egli non si era neppure posso, limitandosi a fissare dinnanzi a sè con aria assente. Le sue catene, invece, continuavano a scivolare nell'aria come serpenti. Sospettando che fosse distratto, lanciai la mia offensiva, componendo il sigillo dell'Iwa no Nami e battendo al suolo il piede destro, facendo innalzare un fascio di roccie in direzione del mio avversario.
Non c'è male, per un novellino. Tuttavia, i progressi che puoi compiere sono enormi. E io posso guidarti. Posso insegnarti come percepire ciò che i sensi comuni non possono percepire. Posso insegnarti come ordinare alla sua carne di rimarginarsi. E posso insegnarti come strappare e intrappolare le anime dei tuoi nemici. Quando sarai pronto, ti cercherò.
La pressione della lama svanì e, prima che potessi rendermene conto, ero solo e il torpore che pervadeva la mia gamba era svanito. Guardai a destra e a manca, verificando se fosse ancora nei paraggi, ma niente. In quell'istante, rammentai dove e quando avevo visto il vortice rosso disegnato nella veste di Kagemaru.
Certo: un Uzumaki... Come ho fatto a non capirlo prima? Probabilmente, quei poteri che mi ha mostrato e quelli di cui mi ha parlato appartengono mio clan.
Comunque fosse, smisi di rimurginarci sopra. Mi diressi invece verso casa, stremato per lo scontro e, per una volta, mi concessi un'oretta di riposo aggiuntivo. Mi alzai che era l'una del pomeriggio e decisi di consumare un rapido pasto ibrido in una trattoria lì vicino, dove servivano uno squisito sushi con salsa di soia. Dopodichè, dedicai il pomeriggio ad allenarmi, questa volta limitandomi alla preparazione fisica: correndo, facendo flessioni, appendendomi ai rami degli alberi e rimanendovi attaccato fino a stancarmi. Al concludersi della giornata, feci come mi era stato richiesto e andai a far visita alla famiglia Shikibu. La cena si svolse nella solita goliardia e notai con piacere che Shikibu-sama cominciava a muovere il braccio fasciato. Tomoya si esibì con un esemplare pregiato di biwa e intonò una sinfonia lenta e ipnotica, che ricordava molto i sutra. La signora Shikibu, invece, si dimostrò particolarmente preoccupata per l'esame che mi attendeva.
Ma non sei troppo... giovane, per questo genere di cose? Voglio dire, alla fine gli shinobi sono pur sempre soldati. Sei sicuro che non correrai rischi?
I rischi fanno parte del mestiere, signora. Ma comunque, non mi verrà chiesto di mettere a repentaglio la vita e, quando comincerò a svolgere missioni, sarò affiancato da un ninja più esperto. O almeno, finchè non sarò in grado di badare a me stesso con le mie sole forza.
La signora non sembrava convinta, ma la discussione si spostò verso argomenti più leggeri. La piccola Kanade continuava a instistere di voler diventare una liutaia come i suoi fratelli, ma il padre replicò che era un lavoro duro e pieno di responsabilità. Ovviamente la moglie s'intromise, ricordando al marito che, negli ultimi trent'anni, non aveva certo mandato avanti la bottega da solo. Dopo qualche bicchierino di sake, Shikibu-sama finì per arrendersi, promettendo a Kanade di insegnargli qualche rudimento.
Sembra tutto così... normale. Come se non possa accadere niente di orribile. Come se al mondo non esistessero persone malvagie.
Nonostante quei pensieri cupi, mi resi conto che ormai non volevo superare l'esame soltanto per me stesso, ma anche per loro. Volevo che fossero fieri di me. Ma come al solito, evitai di pensarci troppo.Finita la cena, li salutai e andai a casa. Una volta coricato, feci fatica ad addormentarmi, al pensiero dell'esame imminente. Ma non era preoccupazione, bensì aspettativa.
Ah, ohayo, Hayama-kun. Come sempre, mi tocca svegliarmi all'alba per riuscire a beccarti. Soltanto una curiosità: ma tu dormi o all'Accademia v'insegnano come farne a meno?
Gli concessi un sorriso, avvicinandomi a lui e replicando con sarcasmo.
No, anche noi possiamo dormire, ma soltanto nei giorni di festa.
E mangiare, quello potete?
Sì, basta che non compriamo cibo dal nemico.
Cominciammo a camminare, dirigendoci al mio chiosco di tofu preferito, dove ordinai un paio di porzioni piccanti. Tomoya volle a tutti i costi pagare, dicendo che non era un problema per lui.
Sai, gli affari vanno a gonfie vele. Mio padre sta guarendo prima del previsto, ma se va tutto bene può anche andarsene in pensione. Con tutto quello che ho guadagnato nella mia trasferta, ci possiamo tranquillamente pagare la dote di Kanade e un rinnovo di tutti gli attrezzi. Inoltre, sto insegnando a Ichiru i primi rudimenti del biwa. A te invece, come vanno le cose? A giorni devono convocarti per l'esame, giusto? In cosa consiste?
Io mi limitai ad un'alzata di spalle.
Niente di che, a dir il vero. Dovrò scontrarmi con un altro studente, ma sarà una competizione amichevole. Non vogliono che vinciamo o perdiamo, ma solamente che mostriamo di che cosa siamo capaci. Tutto qui.
Dopo aver consumato la nostra sregolata colazioni ci congedammo, ma non prima che promettessi di passare da loro, quella sera. Dopodichè, mi diressi al campo d'addestramento, una radura brulla con una grossa quercia al centro. All'inizio, feci un po' di stretching, per scaldare i muscoli delle braccia e delle gambe, dopodichè mi dedicai a qualche esercizio di taijutsu, eseguendo alcuni kata che conoscevo. Per concludere, mi esercitai tirando shuriken e kunai contro il tronco dell'albero, allontanandomi sempre di più e verificando, con piacere, che la mia perizia di lancio migliorava sensibilmente. I miei sensi erano alquanto tesi, per cui mi accorsi quasi immediatamente della presenza di un'altra persona che, dai margini della radura, mi osservava. Dal canto suo, non faceva niente per nascondere la sua presneza, segno che farsi vedere era proprio il suo obbiettivo. Era un uomo sulla quarantina, con capelli di una tonalità rosso vino e occhi di un bruno quasi nero. La barba, sempre rossiccia, sembrava vecchia di un paio di giorni. Sul capo indossava il coprifronte dei jonin di Oto e vestiva con una strana tunica candida con un vortice rosso sul petto.
Quel simbolo: mi sembra di averlo già visto, ma non ricordo con esattezza dove...
Con calma, l'uomo s'avvicinò, salutandomi con il cenno del capo.
I miei omaggi: vedo che ti alleni duramente. Sei colui che chiamano Hayama Uzumaki?
Io annuii, rivolgendogli un breve inchino, in rispetto del suo grado superiore.
E' così. In cosa posso esserle utile?
Prima di rispondere, l'uomo aspettò di arrivarmi di fronte.
Il mio nome è Kagemaru. Sono venuto qui per conoscerti e per verificare le tue attitudini. Sei disposto ad accettare la mia sfida?
Io ero più che disposto a confrontarmi con un nuovo avversario, ma la questione mi lasciava un po' perplesso.
Per me non ci sono problemi, Kagemaru-sama, ma mi sono già sottoposto a un addestramento con Mitoroshi-sensei. Pensavo che la mia idoneità all'esame fosse già stata approvata.
La bocca di Kagemaru-sama si piegò in un sorriso sprezzante.
La mia verifica non ha niente a che vedere con esami e gradi. Non che io ritenga queste cose di poca importanza, ma... Diciamo che è una questione più personale.
Io meditai sulle sue parole, dopodichè conclusi che non vi era niente di male, ad accettare la sfida. Dopotutto, era pur sempre un'occasione per migliorarmi
D'accordo, Kagemaru-sama, competerò con lei. Esige qualche condizione particolare?
Lui ritornò serio, allontanandosi a passo lento da me.
Non preoccuparti di simili sciocchezze. Limitati ad attaccarmi. Voglio sapere se sei degno dei tuoi antenati.
Come sempre, venire sbeffeggiato sul lato familiare mi urtava profondamente, per cui non me lo feci ripetere. Tuttavia, decisi di agire con cautela. Dopotutto, era un jonin, ovvero un ninja immensamente più potente di me. Cominciai a correre in cerchio, aggirando Kagemaru, fino a portarmi alla sua sinistra. Nel farlo, estrassi tre shuriken e li lanciai in successione contro di lui: il primo diretto al suo stomaco, il secondo al suo fianco sinistro e il terzo alla sua schiena.
Shuriken
Limitazione: Tutti
Tipo: Arma
Grado: Genin
Chakra: //
Descrizione: Arma metallica da lancio a forma di stella. E più rapido e più leggero del kunai, ma anche meno pericoloso. Anche quest' arma presenta il solito foro da usare per creare combinazioni personalizzate con altre armi, grazie all' uso di filo metallico. Gli shuriken viaggiano ad una velocità pari a quella del lanciatore e se vanno a segno causano danni lievi.
Non che sperassi che il mio colpo andasse a segno, ma almeno lo avrei fatto muovere, permettendomi di valutare la sua rapidità. Tuttavia, accadde l'impensabile. Dal corpo del jonin spuntarono quattro flussi di chakra azzurro semitrasparente, che presero la forma di catene. Queste scattarono all'istante verso le stelle ninja, deviando la loro traiettoria.Forza: 2
Velocità: 2
Catene di chakra Livello Jonin
Tipo: Hijutsu
Grado: Jonin
Chakra: Neutro
Sigilli: //
Descrizione: Concentrando il chakra e facendolo fuoriuscire dal corpo, si potranno creare delle catene. La forma caratteristica che può assumere il chakra degli Uzumaki è quella di catene che potranno essere usate dal ninja per bloccare il bersaglio, ferirlo, o persino per innalzare barriere difensive che possono resistere ad una forza superiore del 25% rispetto alla resistenza dell'Uzumaki. Le catene potranno essere emanate dal corpo del ninja a velocità aumentata del 10% rispetto quella del ninja e potranno così perforare il bersaglio arrecandogli danni da taglio. Inoltre vista la loro grande durezza potranno venire usate per bloccare il nemico e stritolarlo così da impedirgli i movimenti. Le catene possono venire intrecciate insieme creando una vera e propria cupola fatta di catene nella quale scorre il chakra del ninja. Si viene così a creare una barriera circolare in grado di bloccare gli attacchi nemici o di contenere il bersaglio. Massimo 4 catene evocabili alla volta che si potranno estendere per un massimo di 20 metri.
Consumo Chakra: 10 a catena
Richiede: [Catene di chakra Livello Chunin] in scheda
Non ho mai visto una tecnica del genere. Ma dopotutto, quelle catene sono fatte di semplice chakra: non dovrebbe essere particolarmente robuste.Forza: 25
Velocità: 33
Consapevole di ciò, mi portai tre metri dietro di Kagemaru. Nei frattempo, egli non si era neppure posso, limitandosi a fissare dinnanzi a sè con aria assente. Le sue catene, invece, continuavano a scivolare nell'aria come serpenti. Sospettando che fosse distratto, lanciai la mia offensiva, componendo il sigillo dell'Iwa no Nami e battendo al suolo il piede destro, facendo innalzare un fascio di roccie in direzione del mio avversario.
Arte della terra: Tecnica dell' ondata di roccia - Doton: Iwa no nami no Jutsu
Limitazione: Otogakure no Sato / Iwagakure no Sato
Tipo: Ninjutsu
Grado: Studente
Chakra: Terra
Sigilli: 1
Descrizione: L’ utilizzatore dopo aver compiuto il sigillo necessario batte sul suolo uno dei suoi piedi per creare in quel punto un fascio di rocce che sollevandosi dal terreno lo avvolge e si scaglia a mezz'aria in linea retta, percorrendo massimo 4 metri, possiede un diametro di massimo un metro, e una volta percorso la distanza massima si polverizza e cadendo al suolo.
Consumo chakra: 4
Tuttavia, anche quella mossa si dimostrò inefficace. Nel giro di un'istante, le catene di Kagemaru s'intrecciarono, formando una cupola di chakra contro cui le pietre si polverizzarono. Io rimasi allibito e, prima che potessi accorgemene, Kagemaru sparì. Compresi che non aveva usato nessuna tecnica particolare: semplicemente, si era mosso così in fretta che non ero stato capace di percepire lo spostamento. Il jonin riapparve a sei metri alla mia sinistra, continuando a scrutarmi con un'espressione apatica. Io mi lanciai su di lui, impugnando un kunai per mano e fingendo così di tentare un attacco con i pugnali. Ma all'ultimo momento mi fermai, flettei le ginocchia e spiccai una piroetta, alzando nel frattempo la gamba destra e ruotando il busto, indirizzano così un calcio verso il collo del mio avversario. Anche questo fu tutto inutile: Haido si limitò a scostarsi di lato. Mentre lo faceva compì in rapida successione quattro sigilli e deviò la mia gamba appoggiandovi sopra una mano. Ero sicuro che mi avesse appena sfiorato tuttavia, non appena il suo palmo toccò il mio ginocchio, persi completamente sensibilità.Forza: 2
Velocità: 2
Tecnica del Sigillo del corpo
Tipo: Hijutsu/Fuuinjutsu
Grado: Jonin
Chakra: Neutro
Sigilli: 4
Descrizione: L'Uzumaki concentrerà il chakra nella mano dopodiché dovrà toccare un arto del bersaglio. Su di esso si creerà questo sigillo che rimarrà sul corpo del ninja fino a rimozione. Finché il sigillo sarà sul corpo della vittima, questi non potrà usufruire dell'arto colpito. Per poter spezzare il sigillo e tornare a poter evocare, bisogna spendere una quantità di chakra pari al 50% in più della quantità spesa dall'utilizzatore del sigillo. Per mantenere attiva la tecnica, il ninja deve rifornire di chakra il sigillo per evitare che si spezzi autonomamente.
Consumo Chakra: 24 + 10 mantenimento
Rovinai al suolo, ma tentai subito di rialzarmi. Non appena riuscii a rimanere in equilibrio sulla gamba sinistra, avvertii il gelido tocco di una lama sulla mia giugulare, mentre una voce mi sussurrava all'orecchio.Forza: 25
Velocità: 30
Non c'è male, per un novellino. Tuttavia, i progressi che puoi compiere sono enormi. E io posso guidarti. Posso insegnarti come percepire ciò che i sensi comuni non possono percepire. Posso insegnarti come ordinare alla sua carne di rimarginarsi. E posso insegnarti come strappare e intrappolare le anime dei tuoi nemici. Quando sarai pronto, ti cercherò.
La pressione della lama svanì e, prima che potessi rendermene conto, ero solo e il torpore che pervadeva la mia gamba era svanito. Guardai a destra e a manca, verificando se fosse ancora nei paraggi, ma niente. In quell'istante, rammentai dove e quando avevo visto il vortice rosso disegnato nella veste di Kagemaru.
Certo: un Uzumaki... Come ho fatto a non capirlo prima? Probabilmente, quei poteri che mi ha mostrato e quelli di cui mi ha parlato appartengono mio clan.
Comunque fosse, smisi di rimurginarci sopra. Mi diressi invece verso casa, stremato per lo scontro e, per una volta, mi concessi un'oretta di riposo aggiuntivo. Mi alzai che era l'una del pomeriggio e decisi di consumare un rapido pasto ibrido in una trattoria lì vicino, dove servivano uno squisito sushi con salsa di soia. Dopodichè, dedicai il pomeriggio ad allenarmi, questa volta limitandomi alla preparazione fisica: correndo, facendo flessioni, appendendomi ai rami degli alberi e rimanendovi attaccato fino a stancarmi. Al concludersi della giornata, feci come mi era stato richiesto e andai a far visita alla famiglia Shikibu. La cena si svolse nella solita goliardia e notai con piacere che Shikibu-sama cominciava a muovere il braccio fasciato. Tomoya si esibì con un esemplare pregiato di biwa e intonò una sinfonia lenta e ipnotica, che ricordava molto i sutra. La signora Shikibu, invece, si dimostrò particolarmente preoccupata per l'esame che mi attendeva.
Ma non sei troppo... giovane, per questo genere di cose? Voglio dire, alla fine gli shinobi sono pur sempre soldati. Sei sicuro che non correrai rischi?
I rischi fanno parte del mestiere, signora. Ma comunque, non mi verrà chiesto di mettere a repentaglio la vita e, quando comincerò a svolgere missioni, sarò affiancato da un ninja più esperto. O almeno, finchè non sarò in grado di badare a me stesso con le mie sole forza.
La signora non sembrava convinta, ma la discussione si spostò verso argomenti più leggeri. La piccola Kanade continuava a instistere di voler diventare una liutaia come i suoi fratelli, ma il padre replicò che era un lavoro duro e pieno di responsabilità. Ovviamente la moglie s'intromise, ricordando al marito che, negli ultimi trent'anni, non aveva certo mandato avanti la bottega da solo. Dopo qualche bicchierino di sake, Shikibu-sama finì per arrendersi, promettendo a Kanade di insegnargli qualche rudimento.
Sembra tutto così... normale. Come se non possa accadere niente di orribile. Come se al mondo non esistessero persone malvagie.
Nonostante quei pensieri cupi, mi resi conto che ormai non volevo superare l'esame soltanto per me stesso, ma anche per loro. Volevo che fossero fieri di me. Ma come al solito, evitai di pensarci troppo.Finita la cena, li salutai e andai a casa. Una volta coricato, feci fatica ad addormentarmi, al pensiero dell'esame imminente. Ma non era preoccupazione, bensì aspettativa.
Stato Fisico: Illeso.
Stato mentale: Calmo.
Forza: 2
Resistenza: 2
Velocità: 2
Chakra: 45
Equipaggiamento:
5 Kunai
5 Spiedi
5 Shuriken
1 Mantello
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Re: 1° Esame Genin Hayama Uzumaki (Chokyuubushinhazan)
Da Soysalserocubano Gio Apr 03 2014, 19:06
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Re: 1° Esame Genin Hayama Uzumaki (Chokyuubushinhazan)
Da baccala! Gio Apr 03 2014, 19:41
Ok sarò sintetica perchè sei stato molto bravo: nessun errore particolare, righe raggiunte e storia gradevole, quindi per me passi assolutamente 
buona fortuna per l'esame
buona fortuna per l'esame 
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