1° Esame Genin Hansuke Tenshura (FreeFhyu)

Da **Admin** Ven Mar 21 2014, 13:23

La richiesta è semplice, dovrete scrivere un testo in cui simulate una vostra giornata in cui vi svegliate fate quello che vi pare poi nel corso della giornata vi scontrate con qualcuno, per esempio andate a fare un allenamento ed incontrate il vostro avversario. Immaginerete le tecniche dei vostri avversari ed utilizzerete anche le vostre tecniche. Dovrete descrivere le vostre sensazioni, i rumori, gli stati d'animo etc.
Importante regola che non verrà messa in discussione é la seguente: Dovete postare almeno e ripeto ALMENO 100 righe e le vostre tecniche o quelle degli eventuali avversari non entreranno nel conteggio finale, quindi se ne farete di più di 100 righe andrà meglio ma se scendete al di sotto della 100esima sarete bocciati (Le mezze righe non valgono per righe intere).
Quindi fate attenzione.
Qui sotto metterò in quote le regole più importanti da rispettare , ma vi consiglio di rispettare anche le altre nel Regolamento Genin.

* Impegno
* Varietà negli attacchi (utilizzo di più tattiche).
* Onestà e Lealtà nei confronti dell' avversario.
* Errori grammaticali di vario genere (soprattutto se scrivete Ho in senso di possesso senza l'H).
* Errori nel calcolo del chakra o delle statistiche o dimenticanza nello scriverlo.
* Errori nell'utilizzo delle tecniche (conta anche il non uso del quote).
* Descrizioni imprecise di sensazioni, luoghi o attacchi.
* Errori nel metodo di scrittura del GDR (narrato, pensato e parlato).
* Lavoro di squadra (nella seconda prova).
* Post nel turno sbagliato.
* Linguaggio volgare.
* Abbreviazioni.
* Utilizzo del tasto spoiler.

Da **FreeFhyu** Sab Mar 22 2014, 09:42

Era pomeriggio, quasi sera a dire il vero, e io ero steso a pensare...sotto un albero, in mezzo ad un campo
Brr, sta iniziando a fare freschino...dai è stata proprio una bella idea venire a stare un po' all'aria aperta...sicuramente meglio che stare chiuso in casa.
Da quando Seiji era morto, fino al giorno dell'addestramento ero uscito rarissime volte, solo se costretto da motivazioni importanti.
Effettivamente stava iniziando a fare freddo, il sole che riempiva il cielo di un rosso acceso era dietro ad una nuvola e mancava poco al vederlo scomparire dietro l'orizzonte, ed io ero vestito con una maglietta leggera ed un paio di pantaloni larghi, con il cavallo basso comodi per stare a letto, ma scomodi e non pratici per camminare o correre, per il semplice fatto che quasi ad ogni passo, se non si sta attenti, si rischia di capitolare a terra, inciampando nei propri pantaloni.
Circa un'oretta al tramonto, meglio mettersi in marcia.
Non era un posto a caso, quello, era il posto dove mio padre ci aveva portati per i primissimi addestramenti alle tecniche ninja basilari.
Quanti bei ricordi...come quando Seiji, nel tentativo di attaccarmi cadde, si sbucciò il ginocchio e si trattenne a stento dal piangere per sembrare forte a nostro padre...che testardo che era, quando lo si chiamava "stupido" o "buonoanulla" si arrabbiava così tanto che non si sarebbe fermato fino a che non avesse colpito il suo "avversario"... Sorrisi, ripensando a quanto era goffo ma allo stesso tempo forte e determinato. Il campo era su una piccola collina a circa una dozzina di minuti da Kumo ed una ventina di minuti da casa mia. Mi misi in cammino, non volevo perdermi la cena.
Mmmmh, chissà che prelibatezze ha cucinato la mamma.
Scesi dalla collina, ritrovai il sentiero che portava a casa, tirai fuori un libro dallo zaino, che avevo sulle spalle. Leggere un libro mentre si cammina non è facile, ma la mia capacità e fluidità nel leggere, faceva in modo che io stessi abbastanza concentrato su tutti e due i fronti: capire cosa stavo leggendo e schivare la maggior parte degli ostacoli sul mio cammino.
Bhe, dai leggere libri a volte torna utile...
Pochi minuti dopo arrivai sulle porte di Kumo.
Kumo, la mia città, la città che non avevo mai sentito così tanto mia fino a quando avevo fatto la mia prima missione, quando avevo deciso di proteggere quella povera ragazza, quando avevo capito quanto avevano bisogno di protezione tutti i cittadini e che io avrei potuto aiutarli tutti, era per questo che pochi giorni prima avevo deciso di chiedere di diventare genin.
Un passo più vicino al tuo sogno, fratello.
Passai attraverso le porte della città, c'era tanta gente in giro sulla strada principale, anche se mancava poco al tramonto ed era ora di cena.
Girai in una piccola via secondaria, poco utilizzata, una scorciatoia che avevamo trovato io e mio fratello da piccoli, quando la voglia di correre e giocare era tanta.
Mentre passavo riconobbi qualche oggetto che mi riportava alla mia infanzia, scatole di legno, usate spesso come nascondigli, bidoni vuoti usati come canestri.
Oramai avevo superato quella piccola via, ed ero entrato in una via periferica, la mia casa era nella zona "riservata" al clan Tenshura, poco dopo la periferia, ad un certo punto sentii una voce, una voce che non avrei mai potuto dimenticare.

Hey, Tenshura!

Mi urlò, con aria di sfida. Feci finta di niente, avevo ancora il libro in mano e stavo camminando dritto verso casa mia, la voce proveniva direttamente dalle mie spalle.

Ho sentito che anche tu hai iniziato l'allenamento all'accademia, Hansuke, facciamo una sfida...chi colpisce per primo l'altro con un calcio o un pugno vince...

Non accelerai il passo, ne lo rallentai, facevo semplicemente ciò che avevo fatto quasi praticamente tutta l'infanzia: lo ignoravo.

Ah, proprio come pensavo...anche tu come tuo fratello...

Oh, non oserai...

Sei un buonoanulla

A quel punto mi fermai, mi guardai intorno.
Non c'è nessuno.
Guardai il mio ciondolo. Mi girai di colpo.

Shichiroji Kimura...che piacere rincontrarti...
Dissi con una voglia crescente di saltargli addosso
Puoi per piacere, oh e ovviamente se ne hai il coraggio ripetere ciò che hai detto pochi secondi fa?

Ma certo, tu, com'era tuo fratello, sei un buonoanulla!

Non riuscii più a trattenermi, iniziai a correre verso di lui. Eravamo distanti circa 20 m, a causa del fatto che avevo continuato a camminare mentre lui era rimasto fermo.
Che peccato, dietro ho soltanto un kunai, ma meglio di niente...mmh, se non ricordo male come chakra ha fuoco e vento...una mia debolezza, ma anche una mia forza, punterò ad usare le tecniche Raiton.
Mentre correvo, mancavano circa 7 metri da lui, mi ritrovai con la faccia nella sabbia.
Stupidi pantaloni larghi!
Alzai lo sguardo e guardai meglio il mio avversario, basso e grosso, con un corpo meno scolpito del mio, ma in un corpo a corpo frontale non avrei mai vinto...gli guardai la faccia, aveva degli occhi scuri, la pelle più scura della mia, i capelli bianchi e lunghi, raccolti in un codino dietro alla nuca, sulla bocca aveva un ghigno beffardo, di chi passa tutta la vita a tormentare quella degli altri, senza vivere la propria. Lo vidi che ridendo iniziava a correre verso di me.
Sta attaccando...
Arrivato a circa tre metri da me compose due sigilli e soffiò.

Arte del fuoco: Tecnica della ninfa scarlatta - Katon: Ninfu hiiro no Jutsu
Limitazione: Kumogakure no Sato / Kirigakure no Sato / Iwagakure no Sato
Tipo: Ninjutsu
Grado: Studente
Chakra: Fuoco
Sigilli: 3

Descrizione: Dopo il completamento dei sigilli richiesti per l'attivazione della tecnica, il ninja è in grado di accumulare una grande quantità di chakra Katon nel petto che verrà espulso dalla bocca sotto forma di un soffio fiammeggiante. L' aspetto di questo getto avrà delle forme femminili, quasi simili ad una ninfa dei boschialta 1 metro e larga 60 centimetri, che tendendo le mani come per un abbraccio, avvolgerà il nemico e gli causerà danni da ustioni. La distanza massima che potrà percorrere la tecnca è di 3 metri.

Consumo chakra: 4

V:2, F:2

È la stessa tecnica che ha utilizzato il mio sensei...cosa posso fare?
Rotolai di lato, spostandomi di almeno due metri, la mia mano destra, che era più indietro rispetto al corpo venne presa
Non calcola come essere colpiti, ha specificato che per perder ci vuole o un calcio o un pugno...ahia, però la mano fa male...faró più fatica a comporre i sigilli Ero ancora per terra, lo vidi che correva verso di me, la distanza fra noi due era di 4 metri, a quel punto. Aspettai che fosse abbastanza vicino. Composi dolorante un sigillo

Tecnica della moltiplicazione - Bushin no jutsu
Tipo: Ninjutsu
Grado: Base
Chakra: Neutro
Sigilli: 1

Descrizione: Tecnica molto comune che un ninja deve conoscere per diplomarsi all' accademia e diventare un Genin. Consente di creare varie copie illusorie (che quindi non possono arrecare danno) dell'utilizzatore, senza ne massa ne chakra da utilizzare, quindi non si possono ne usare per sostituirsi da degli attacchi ne per farle utilizzare delle proprie tecniche. Al minimo impatto si disperdono se entrano in contatto con qualcosa o se l'utilizzatore della tecnica viene colpito, rilasciando del fumo bianco, utile per scappare o celare una tattica. Prestando particolare attenzione, è facile distinguere il vero dalle copie in quanto esse non possono interagire con l' ambiente circostante e non possiedono l' ombra e si muoveranno ad una velocità pari ad un quinto dell' utilizzatore (a livello studente sono ferme).

Consumo Chakra: [Studente: 1 ; Genin: 1; chunin: 1 ; jonin: 2 ; Anbu: 2; Special Jonin: 3; Sannin(o parigrado): 3; Kage: 4]

E la misi esattamente di fronte a lui
Speriamo non si fermi.
La mia copia esplose, creando abbastanza fumo, perchè io potessi essere nascosto per qualche istante, abbastanza per lanciare della terra (eravamo infatti su una strada sterrata) negli occhi del mio avversario, per accecarlo il tempo necessario per usare usare il colpo della saetta.

Arte del fulmine: Colpo della saetta - Raiton: Rakurai (落雷)
Limitazione: Kumogakure no Sato
Tipo: NinTaijutsu
Grado: Studente
Chakra: Fulmine
Sigilli: //

Descrizione: Attacco simile in parte alla prima fase dell’ alzata della Foglia. Il ninja concentra una grossa quantità di chakra raiton nelle gambe per correre più veloce. In questo modo tenterà di arrivare alle spalle dell’avversario e utilizzando il chakra elettrico potrà tentare di colpire con una delle 2 gambe una parte del corpo dell’avversario per paralizzarla per un turno.

V:2, F:2

Corso dietro di lui saltai, e puntai con il mio piede destro al suo braccio destro. DEVO COLPIRLO
Si girò di scatto e si spostò di lato, non riuscii a colpirlo.
Diamine!
A quel punto si allontanó di 10 metri, tutti e due dovevamo pensare ad una strategia...
Mi guardó. Il vento soffiava e scompigliava i miei corti capelli ed il suo codino sventolava.
Fa sempre più freddo...devo finire sta partita prima di morire assiderato.
Ci guardammo negli occhi. Tutti e due volevamo finirla in fretta, iniziammo a correre l'uno contro l'altro.
È il mio unico kunai, meglio non lanciarlo.
Tenni il mio kunai in tasca, tenendolo buono in caso di emergenza. A circa 6 metri utilizzai Pugni di vento.
In caso di un corpo a corpo, mi sarà molto utile.

Arte del vento: Pugno di vento - Fūton: Kaze no ken (風の拳)
Limitazione: Kumogakure no Sato
Tipo: NinTaijutsu
Grado: Studente
Chakra: Vento
Sigilli: //

Descrizione: Il ninja utilizzatore accumula il vento nei palmi delle mani e successivamente potrà utilizzare questo vento per migliorare i suoi colpi. Grazie al vento, il pugno risulterà più veloce del 10% rispetto ad un pugno normale e qualora colpisse, non ci sarebbero solo i danni da contusione dovuti al pugno, ma anche dei piccoli tagli di leggera entità sulla zona colpita. Una volta aver colpito l'avversario o un ostacolo, il vento svanirà e la tecnica cesserà di esistere. Nel caso non si colpisse nulla, il vento rimarrà nelle mani dell'utilizzatore per massimo 3 turni per poi dissolversi, sempre se non sia l'utilizzatore a rilasciare la tecnica. Dato che la quantità di vento non è molta, l'utilizzatore potrà comporre comunque i sigilli con le mani senza nessuna difficoltà, questo implica che si potranno utilizzare altre tecniche mentre questa è attiva. Il vento presente sulle mani non è per nulla visibile ad occhio nudo, ma ci si potrà rendere conto della sua presenza se si è ad almeno 50 cm di distanza dalle mani dell'utilizzatore.

Consumo chakra: 3 + 1 per mantenere attiva la tecnica.

A quel punto eravamo oramai vicini, a 50 cm circa, più della lunghezza di un mio pugno, e lui sferrò un nintaijutsu, mirando alla mia faccia.

Arte del fuoco: Pugno infiammato - Katon: Enshō ken (炎症拳)
Limitazione: Kumogakure no Sato
Tipo: NinTaijutsu
Grado: Studente
Chakra: Fuoco
Sigilli: //

Descrizione: Il ninja concentra un quantitativo di chakra fuoco in una mano a scelta in modo che possa sferrare nel corpo a corpo un violento pugno. Se il colpo va a segno causa danni da ustione.

Consumo chakra: 2

V:2, F:2

Provai a schivarlo, spostandomi sulla destra, ma non ce la feci completamente, sentii un leggero calore sulla guancia sinistra.
Non devo farmi distrarre, DEVO colpirlo, per Seiji.
Oramai, ero sul suo fianco, feci un'altro passo spostandomi dietro di lui. Utilizzai pugno rapido con la mano destra, che aveva la velocità aumentata grazie al chakra del vento

Pugno rapido - Kyūsoku ken
Limitazione: Kumogakure no Sato
Tipo: Taijutsu
Grado: Studente
Chakra: Neutro
Sigilli: //

Descrizione: Quest'attacco consiste in un pugno molto più rapido del normale. L'utilizzatore distende il braccio in un istante, per colpire in fretta e tornare in guardia. Poiché l'attacco sfrutta più la velocità che la potenza si avrà un bonus sulla velocità del 50% mentre un malus sulla forza del 25%. I danni causati saranno da contusione.

Consumo chakra: 2

V:3.3, F:1.5

Non può schivare questo...è troppo veloce per lui, ed è pure girato di spalle. Sarà meno forte ma non è una sfida all'ultimo sangue...basta colpirlo una volta.
Mirai alla sua schiena. Il colpo andò a segno, come previsto. Non cadde, a causa della poca forza.
Si girò, mi guardò negli occhi, vidi in lui la delusione della sconfitta.
Ma aveva offeso mio fratello, e ci aveva preso in giro tutta l'infanzia, dovevo infierire e lo feci senza pietà.
Ah, chi era un buonoanulla? Pensa che mio fratello era anche più forte di me...la prossima volta vedi di essere meno sbruffone e allenarti di più.
Lo guardai con pietà, mi girai, ripresi la lettura che avevo lasciato per terra, e continuai a camminare, senza girarmi, per farlo sentire peggio.
Tornai a casa sereno e spensierato. Ero felice. La cena della mamma aveva mantenuto le mie aspettative: un buonissimo ramen, proprio quello che ci voleva dopo quel "combattimento", non dissi niente di ciò che avevo fatto ai miei.
Finita la cena andai a letto.
Prima di addormentarmi pensai: perché lo avevo fatto? Perché io, che sono sempre stato un ragazzo tranquillo al quale non è mai importato ciò che pensavano gli altri di me, avevo accettato la sfida di quel bulleto?
Ci pensai un bel po' di minuti, tutto d'un tratto la risposta mi balenò in testa.
L'ho fatto per te, fratello.