1° Esame Genin Ryushiro Kurotora (Felian)
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1° Esame Genin Ryushiro Kurotora (Felian)
Da Soysalserocubano Ven Apr 18 2014, 18:56
La richiesta è semplice, dovrete scrivere un testo in cui simulate una vostra giornata in cui vi svegliate fate quello che vi pare poi nel corso della giornata vi scontrate con qualcuno, per esempio andate a fare un allenamento ed incontrate il vostro avversario. Immaginerete le tecniche dei vostri avversari ed utilizzerete anche le vostre tecniche. Dovrete descrivere le vostre sensazioni, i rumori, gli stati d'animo etc.
Importante regola che non verrà messa in discussione é la seguente: Dovete postare almeno e ripeto ALMENO 100 righe e le vostre tecniche o quelle degli eventuali avversari non entreranno nel conteggio finale, quindi se ne farete di più di 100 righe andrà meglio ma se scendete al di sotto della 100esima sarete bocciati (Le mezze righe non valgono per righe intere).
Quindi fate attenzione.
Qui sotto metterò in quote le regole più importanti da rispettare , ma vi consiglio di rispettare anche le altre nel Regolamento Genin.
Importante regola che non verrà messa in discussione é la seguente: Dovete postare almeno e ripeto ALMENO 100 righe e le vostre tecniche o quelle degli eventuali avversari non entreranno nel conteggio finale, quindi se ne farete di più di 100 righe andrà meglio ma se scendete al di sotto della 100esima sarete bocciati (Le mezze righe non valgono per righe intere).
Quindi fate attenzione.
Qui sotto metterò in quote le regole più importanti da rispettare , ma vi consiglio di rispettare anche le altre nel Regolamento Genin.
* Impegno
* Varietà negli attacchi (utilizzo di più tattiche).
* Onestà e Lealtà nei confronti dell' avversario.
* Errori grammaticali di vario genere (soprattutto se scrivete Ho in senso di possesso senza l'H).
* Errori nel calcolo del chakra o delle statistiche o dimenticanza nello scriverlo.
* Errori nell'utilizzo delle tecniche (conta anche il non uso del quote).
* Descrizioni imprecise di sensazioni, luoghi o attacchi.
* Errori nel metodo di scrittura del GDR (narrato, pensato e parlato).
* Lavoro di squadra (nella seconda prova).
* Post nel turno sbagliato.
* Linguaggio volgare.
* Abbreviazioni.
* Utilizzo del tasto spoiler.
Soysalserocubano- Messaggi : 1528
Data d'iscrizione : 24.01.14 -
Re: 1° Esame Genin Ryushiro Kurotora (Felian)
Da Felian Sab Apr 19 2014, 16:31
Non passò molto tempo dopo il successo riportato nella mia prima missione, che mi venne offerta l'opportunità di sostenere l'esame per diventare un genin e, quindi, un ninja in piena regola. Se avessi avuto successo nel mio esame, avrei potuto veramente fregiarmi dei titolo di guerriero e avrei potuto abbandonare il mio status di mero studente.
Sebbene fossi ancora parecchio giovane, diventare genin a dodici anni era una cosa abbastanza normale; esistevano infatti casi famosi di giovani che, alla mia età già avevano raggiunto il titolo di jonin! Ovviamente, è necessario essere dei geni per conseguire tali traguardi, tuttavia, anche io pensavo di potermi considerare abbastanza in gamba, in quanto, per converso, esistevano anche studenti e genin parecchio più vecchi di me!
Nella mia consueta ambizione e fiducia (forse esagerata) nelle mie capacità, sapevo (e speravo) che il titolo di genin mi sarebbe rimasto solo per un breve periodo, in quanto, ben presto, esso sarebbe stato rimpiazzato dal più importante e prestigioso rango di chunin.
Era una calda mattina di inizio estate nella afosa Suna, quando ricevetti la visita di un altro furetto messaggero... o forse era lo stesso dell'altra volta, ma devo confessare di non essere mai stato bravo a distinguere gli esemplari di quella specie gli uni dagli altri. Come accadde anche qualche giorno addietro, accolsi il piccolo messaggero con un po' di cibo e acqua e ricevetti da lui, in cambio, un rotolo contenente una comunicazione importante inviatami dall'ufficio del Kage. Finita di sgranocchiare la sua merenda, l'animaletto mi ringraziò con un piccolo inchino, che a mia volta ricambia educatamente, e si allontanò di corsa, diretto verso chissà quali destinazioni.
Srotolai eccitato il messaggio. In esso erano contenuti degli elogi riguardanti la mia persona e i miei risultati e mi veniva offerta la possibilità di sostenere l'esame per diventare genin. Confesso che, quando lessi la parola genin, dovetti fermarmi un attimo e asciugarmi gli occhi, in quanto mi si stavano velando da "uno strato di gioia e commozione liquide". La lettera mi invitava a recarmi, il giorno seguente, presso l'arena dove avevo incontrato la Maestra Karen, per sfidare in un combattimento amichevole (nel senso di "non letale") un avversario selezionato appositamente, in quanto di livello simile al mio. Nel corso di tale scontro, sarei stato osservato e avrei dovuto dare prova di tutto quello che sapevo fare. Se mi fossi dimostrato sufficientemente abile, avrei ottenuto l'accesso alla seconda parte della prova per ottenere il titolo di genin. La lettera diceva anche che avrei riconosciuto il mio avversario grazie a una stella dorata adesiva che avrei visto attaccata al coprifronte del mio opponente; allo stesso modo, allegata alla missiva, trovai un esemplare di quella stessa stella, che, in egual modo, anche io avrei dovuto attaccare sul mio coprifronte.
Ancora non mi sembrava vero! Ero stato invitato a sostenere l'esame da genin! Ero super-eccitato e al settimo cielo! Corsi a informare i miei genitori, che si dimostrarono egualmente entusiasti ed orgogliosi, anche se fui abbastanza certo di scorgere in fondo agli occhi di mia mamma, in un angolino lontano lontano, un pizzico di apprensione; decisi di far finta di non notarla, in maniera da non incrementare il suo malessere e per non rovinare il momento gioioso. Per festeggiare, mia madre preparò per pranzo il mio piatto preferito e passammo tutto il giorno a discutere di quali tattiche avrei dovuto elaborare per sconfiggere il mio avversario.
Vennero la sera e la notte; sebbene decisi di andare a dormire molto presto, in modo da essere carichissimo il giorno seguente, non riuscii a prendere sonno se non dopo davvero moltissimo tempo. La notte è davvero interminabile per chi vorrebbe dormire, ma non riesce...
Nonostante tutto, alla fine, dormii un otto ore buone. Mi svegliai alle nove del mattino: la fretta e l'agitazione di arrivare tardi (ossia dopo le undici) mi fecero trangugiare la colazione, nonostante mia madre continuasse a ripetermi di rilassarmi e che era ancora presto. Finito di mangiare, mi ritirai in camera mia e decisi di mettermi a meditare, per cercare di rilassarmi un po': mi sedetti per terra a gambe incrociate, chiusi gli occhi e cominciai a respirare lentamente; focalizzai il mio pensiero sulla respirazione e, dopo uno o due minuti, ero completamente tranquillo. Era stato mio padre a insegnarmi quella tecnica, quando avevo otto anni; diceva che da grande mi sarebbe tornata utile, e si dimostrò avere ragione (tuttavia ero anche abbastanza certo che l'avesse usata come modo per farmi stare un po' quieto quando, da più piccolo, correvo e saltavo ovunque come una scimmietta). Dopo dieci minuti di meditazione, ero pronto a prepararmi; mi lavai i denti, mi vestii e raccolsi i miei equipaggiamenti ninja; non sapevo chi mi sarei trovato di fronte e, per questo, non avrei dovuto sottovalutarlo!
Alle dieci e mezza uscivo di casa, carico “come una sveglia” e pronto a tutto!
Lungo la strada, intravidi tra i vari edifici il palazzo del Kage; mi fermai un momento, lo guardai attentamente, portai il mio pugno destro al cuore e dissi:
Arriverò presto! Mi sentivo bruciare il petto, sentivo ardere dentro di me la fiamma che guida la mia stirpe, quella degli Eremiti del Fuoco; essa mi rendeva impaziente e audace, ma anche calmo e determinato. Terminato il mio giuramento, ripresi la mia strada per l'arena.
Col senno di poi, spero nessuno mi abbia visto o sentito, lì, in mezzo alla strada, a parlare da solo, in quanto sarebbe stato estremamente imbarazzante. Tuttavia, come dico sempre, i bambini devono sognare e devono farlo in grande!
Raggiunsi la mia destinazione con largo anticipo. Prima di entrare lanciai uno sguardo al cielo terso sopra alla mia testa e al caldo sole estivo, sole che così tanto mi era caro e, diversamente da molte altre persone del villaggio, non pativo, forse grazie alle mie origini; trovavo il caldo così piacevole e anche le fiamme più intense mi causavano solo lievi disagi. Da lassù, il sole mi avrebbe protetto e guidato, oggi così come per il resto della mia vita; sarebbe stato testimone del mio successo!
Con passo più determinato che mai, entrai nell'arena.
Con mio stupore, il campo di battaglia aveva assunto un aspetto decisamente diverso; mentre quando affrontai pochi giorni fa la maestra Karen era solo una sabbiosa landa vuota in terra battuta, oggi, invece, era ricca di strutture, casse, cespugli e ogni cosa idonea a nascondere un ninja agli occhi del suo avversario.
Così sei tu il mio avversario, Draghetto! Non potevo chiedere di meglio! Una voce con tono un po' beffardo mi rivelò chi sarebbe stato il mio avversario; si trattava di Yusagimaru, un mio coetaneo che conoscevo da sempre e, per qualche ragione a me ignota, mi aveva sempre maltrattato, a cominciare dallo storpiare il mio nome. Supponevo che il motivo di questo trattamento potesse causato da una qualche forma di invidia verso il mio antico lignaggio, mentre lui apparteneva alla “popolazione comune”, ma non ricordavo di aver mai abusato del mio nome o del mio sangue in alcuna occasione...
Yusagimaru spiccò un balzo dagli spalti e atterrò di fronte a me, ad alcuni metri di distanza. Come temevo, sopra al suo coprifronte, spiccava una stella dorata.
E' finalmente giunta l'ora di stabilire chi è più forte tra di noi, anche se mi pare abbastanza superfluo ed evidente già così! Disse con tono arrogante.
Yusagimaru era più alto di me e più massiccio. Portava gambe e braccia avvolte in strette fasciature, mentre indossava una casacca di tinta verde acqua. I suoi capelli biondi e ricci e i grandi occhi dello stesso colore dei suoi abiti lo facevano sembrare molto più angelico di quanto in realtà non fosse.
Non dissi nulla, se non:
Quando hai finito di dare fiato alla tua bocca possiamo anche iniziare! Fui molto arrogante (lo sapevo), comportamento che non mi era solito, tuttavia lui era in grado di farmi perdere le staffe come nessun altro! Nonostante ciò, oggi, sarei riuscito a mantenere il sangue freddo e a fargliela pagare per tutte le angherie che avevo sopportato negli ultimi 6 anni!
Yusagimaru sputò a terra, balzò all'indietro estrasse un kunai e mi fece segno di farmi sotto. Estrassi la stessa arma a mia volta e mi preparai allo scontro.
Ci studiammo immobili alcuni istanti, poi, improvvisamente il mio avversario si scagliò contro di a tutta velocità e la battaglia iniziò!
Ci scambiammo numerosi attacchi fisici che ci parammo vicendevolmente. Iniziò lui, attaccandomi col kunai al torace; deviai il colpo con la mia arma, mentre tentavo un pestone con la mia gamba destra al suo ginocchio sinistro. In risposta, effettuò un mezzo passo laterale dalla parte opposta e provò a colpirmi con un pugno sinistro al mento. Afferrai il suo pugno con la mia mano libera e cercai di torcergli il braccio. Accortosi della situazione svantaggiosa, spiccò un lazo sopra alla mia testa; per non trovarmi una spalla slogata, lasciai andare la sua mano, ma sfruttai il suo impeto per cadere sulla mia stessa schiena mentre lui era ancora in aria. Prima che atterrasse appoggiai le mani dietro le mie spalle e, come una molla, mi lanciai con un doppio calcio al suo stomaco. Data la posizione lui poté solo incassare il colpo proteggendosi il torace con gli avambracci. Il mio colpo lo scagliò a un paio di metri di distanza. Dopo i molti colpi, questo era stato il primo ad andare più o meno a segno.
Ti faccio i miei complimenti Draghetto, sei migliorato molto! Ma ora si fa sul serio! Sai, so bene quali tecniche padroneggi e, per dimostrarti la mia superiorità, sono riuscito a imparare le tecniche adatte a distruggerti! Ammira il mio potere! Mentre finiva la frase, Yusagimaru ripose il kunai, alzò la mano destra e estese parzialmente il braccio nella mia direzione. Ero curioso di vedere che cosa stava architettando. Iniziò a concentrare il chakra sul palmo della sua mano; incredibilmente stava creando una sfera dal colore celeste, una sfera d'acqua! Un'abilità del genere era davvero insolita al Villaggio della Sabbia! L'acqua iniziò a emettere vapore, come se fosse molto calda e quindi la scagliò contro di me
Non avrei potuto stare nascosto per sempre: la cassa avrebbe presto ceduto, lui avrebbe potuto spostarsi e, soprattutto, io non ero un codardo! Elaborai una strategia e... Era giunta l'ora del contrattacco!
Estrassi tre shuriken dalla tasca, uscii fuori dal mio nascondiglio prima che lui avesse il tempo di preparare un nuovo attacco e glieli scagliai uno dietro l'altro all'altezza delle gambe. Li evitò tutti balzando da una parte, mentre le tre armi si conficcarono nel terreno qualche metro più in là. Balzai allora sopra la cassa davanti a me e, saltando di cassa in cassa arrivai sopra a quella dove si era nascosto lui, ma... lui lì non c'era! Saltai giù e scrutai attorno a me, cercando dove si era nascosto. Di colpo sentii un forte colpo alla nuca e caddi a terra.
Bene ragazzi, per oggi basta così. Siete stati entrambi molto valorosi e ci avete mostrato quello che sapete fare. Il vostro scontro termina qui. Complimenti a entrambi. Presto riceverete una comunicazione con gli esiti di questa vostra prova. Andate pure a casa e, ancora una volta, ottimo dimostrazione! Non fui in grado di vedere alcuna persona sugli spalti da cui proveniva la voce misteriosa. Dal tono pareva sincera e onesta. Probabilmente avevano voluto fermarci prima che qualcuno di noi si facesse veramente male. Feci un inchino nella direzione da cui proveniva la voce, lanciai un ultimo sguardo arrogante al mio avversario (che accusò peggio di un pugno in pieno stomaco), mi voltai e uscii dall'arena.
Passeggiai tranquillamente fino a casa, dove fui ricevuto con grandi parole di lode dai miei genitori.
Mi sentivo orgoglioso di me stesso e soddisfatto di avergliele suonate a quel dannato Yusagimaru! Dopo cena e un bel bagno, non mi fu difficile cadere in un piacevole sonno ristoratore.
Sebbene fossi ancora parecchio giovane, diventare genin a dodici anni era una cosa abbastanza normale; esistevano infatti casi famosi di giovani che, alla mia età già avevano raggiunto il titolo di jonin! Ovviamente, è necessario essere dei geni per conseguire tali traguardi, tuttavia, anche io pensavo di potermi considerare abbastanza in gamba, in quanto, per converso, esistevano anche studenti e genin parecchio più vecchi di me!
Nella mia consueta ambizione e fiducia (forse esagerata) nelle mie capacità, sapevo (e speravo) che il titolo di genin mi sarebbe rimasto solo per un breve periodo, in quanto, ben presto, esso sarebbe stato rimpiazzato dal più importante e prestigioso rango di chunin.
Era una calda mattina di inizio estate nella afosa Suna, quando ricevetti la visita di un altro furetto messaggero... o forse era lo stesso dell'altra volta, ma devo confessare di non essere mai stato bravo a distinguere gli esemplari di quella specie gli uni dagli altri. Come accadde anche qualche giorno addietro, accolsi il piccolo messaggero con un po' di cibo e acqua e ricevetti da lui, in cambio, un rotolo contenente una comunicazione importante inviatami dall'ufficio del Kage. Finita di sgranocchiare la sua merenda, l'animaletto mi ringraziò con un piccolo inchino, che a mia volta ricambia educatamente, e si allontanò di corsa, diretto verso chissà quali destinazioni.
Srotolai eccitato il messaggio. In esso erano contenuti degli elogi riguardanti la mia persona e i miei risultati e mi veniva offerta la possibilità di sostenere l'esame per diventare genin. Confesso che, quando lessi la parola genin, dovetti fermarmi un attimo e asciugarmi gli occhi, in quanto mi si stavano velando da "uno strato di gioia e commozione liquide". La lettera mi invitava a recarmi, il giorno seguente, presso l'arena dove avevo incontrato la Maestra Karen, per sfidare in un combattimento amichevole (nel senso di "non letale") un avversario selezionato appositamente, in quanto di livello simile al mio. Nel corso di tale scontro, sarei stato osservato e avrei dovuto dare prova di tutto quello che sapevo fare. Se mi fossi dimostrato sufficientemente abile, avrei ottenuto l'accesso alla seconda parte della prova per ottenere il titolo di genin. La lettera diceva anche che avrei riconosciuto il mio avversario grazie a una stella dorata adesiva che avrei visto attaccata al coprifronte del mio opponente; allo stesso modo, allegata alla missiva, trovai un esemplare di quella stessa stella, che, in egual modo, anche io avrei dovuto attaccare sul mio coprifronte.
Ancora non mi sembrava vero! Ero stato invitato a sostenere l'esame da genin! Ero super-eccitato e al settimo cielo! Corsi a informare i miei genitori, che si dimostrarono egualmente entusiasti ed orgogliosi, anche se fui abbastanza certo di scorgere in fondo agli occhi di mia mamma, in un angolino lontano lontano, un pizzico di apprensione; decisi di far finta di non notarla, in maniera da non incrementare il suo malessere e per non rovinare il momento gioioso. Per festeggiare, mia madre preparò per pranzo il mio piatto preferito e passammo tutto il giorno a discutere di quali tattiche avrei dovuto elaborare per sconfiggere il mio avversario.
Vennero la sera e la notte; sebbene decisi di andare a dormire molto presto, in modo da essere carichissimo il giorno seguente, non riuscii a prendere sonno se non dopo davvero moltissimo tempo. La notte è davvero interminabile per chi vorrebbe dormire, ma non riesce...
Nonostante tutto, alla fine, dormii un otto ore buone. Mi svegliai alle nove del mattino: la fretta e l'agitazione di arrivare tardi (ossia dopo le undici) mi fecero trangugiare la colazione, nonostante mia madre continuasse a ripetermi di rilassarmi e che era ancora presto. Finito di mangiare, mi ritirai in camera mia e decisi di mettermi a meditare, per cercare di rilassarmi un po': mi sedetti per terra a gambe incrociate, chiusi gli occhi e cominciai a respirare lentamente; focalizzai il mio pensiero sulla respirazione e, dopo uno o due minuti, ero completamente tranquillo. Era stato mio padre a insegnarmi quella tecnica, quando avevo otto anni; diceva che da grande mi sarebbe tornata utile, e si dimostrò avere ragione (tuttavia ero anche abbastanza certo che l'avesse usata come modo per farmi stare un po' quieto quando, da più piccolo, correvo e saltavo ovunque come una scimmietta). Dopo dieci minuti di meditazione, ero pronto a prepararmi; mi lavai i denti, mi vestii e raccolsi i miei equipaggiamenti ninja; non sapevo chi mi sarei trovato di fronte e, per questo, non avrei dovuto sottovalutarlo!
Alle dieci e mezza uscivo di casa, carico “come una sveglia” e pronto a tutto!
Lungo la strada, intravidi tra i vari edifici il palazzo del Kage; mi fermai un momento, lo guardai attentamente, portai il mio pugno destro al cuore e dissi:
Arriverò presto! Mi sentivo bruciare il petto, sentivo ardere dentro di me la fiamma che guida la mia stirpe, quella degli Eremiti del Fuoco; essa mi rendeva impaziente e audace, ma anche calmo e determinato. Terminato il mio giuramento, ripresi la mia strada per l'arena.
Col senno di poi, spero nessuno mi abbia visto o sentito, lì, in mezzo alla strada, a parlare da solo, in quanto sarebbe stato estremamente imbarazzante. Tuttavia, come dico sempre, i bambini devono sognare e devono farlo in grande!
Raggiunsi la mia destinazione con largo anticipo. Prima di entrare lanciai uno sguardo al cielo terso sopra alla mia testa e al caldo sole estivo, sole che così tanto mi era caro e, diversamente da molte altre persone del villaggio, non pativo, forse grazie alle mie origini; trovavo il caldo così piacevole e anche le fiamme più intense mi causavano solo lievi disagi. Da lassù, il sole mi avrebbe protetto e guidato, oggi così come per il resto della mia vita; sarebbe stato testimone del mio successo!
Con passo più determinato che mai, entrai nell'arena.
Con mio stupore, il campo di battaglia aveva assunto un aspetto decisamente diverso; mentre quando affrontai pochi giorni fa la maestra Karen era solo una sabbiosa landa vuota in terra battuta, oggi, invece, era ricca di strutture, casse, cespugli e ogni cosa idonea a nascondere un ninja agli occhi del suo avversario.
Così sei tu il mio avversario, Draghetto! Non potevo chiedere di meglio! Una voce con tono un po' beffardo mi rivelò chi sarebbe stato il mio avversario; si trattava di Yusagimaru, un mio coetaneo che conoscevo da sempre e, per qualche ragione a me ignota, mi aveva sempre maltrattato, a cominciare dallo storpiare il mio nome. Supponevo che il motivo di questo trattamento potesse causato da una qualche forma di invidia verso il mio antico lignaggio, mentre lui apparteneva alla “popolazione comune”, ma non ricordavo di aver mai abusato del mio nome o del mio sangue in alcuna occasione...
Yusagimaru spiccò un balzo dagli spalti e atterrò di fronte a me, ad alcuni metri di distanza. Come temevo, sopra al suo coprifronte, spiccava una stella dorata.
E' finalmente giunta l'ora di stabilire chi è più forte tra di noi, anche se mi pare abbastanza superfluo ed evidente già così! Disse con tono arrogante.
Yusagimaru era più alto di me e più massiccio. Portava gambe e braccia avvolte in strette fasciature, mentre indossava una casacca di tinta verde acqua. I suoi capelli biondi e ricci e i grandi occhi dello stesso colore dei suoi abiti lo facevano sembrare molto più angelico di quanto in realtà non fosse.
Non dissi nulla, se non:
Quando hai finito di dare fiato alla tua bocca possiamo anche iniziare! Fui molto arrogante (lo sapevo), comportamento che non mi era solito, tuttavia lui era in grado di farmi perdere le staffe come nessun altro! Nonostante ciò, oggi, sarei riuscito a mantenere il sangue freddo e a fargliela pagare per tutte le angherie che avevo sopportato negli ultimi 6 anni!
Yusagimaru sputò a terra, balzò all'indietro estrasse un kunai e mi fece segno di farmi sotto. Estrassi la stessa arma a mia volta e mi preparai allo scontro.
Ci studiammo immobili alcuni istanti, poi, improvvisamente il mio avversario si scagliò contro di a tutta velocità e la battaglia iniziò!
Ci scambiammo numerosi attacchi fisici che ci parammo vicendevolmente. Iniziò lui, attaccandomi col kunai al torace; deviai il colpo con la mia arma, mentre tentavo un pestone con la mia gamba destra al suo ginocchio sinistro. In risposta, effettuò un mezzo passo laterale dalla parte opposta e provò a colpirmi con un pugno sinistro al mento. Afferrai il suo pugno con la mia mano libera e cercai di torcergli il braccio. Accortosi della situazione svantaggiosa, spiccò un lazo sopra alla mia testa; per non trovarmi una spalla slogata, lasciai andare la sua mano, ma sfruttai il suo impeto per cadere sulla mia stessa schiena mentre lui era ancora in aria. Prima che atterrasse appoggiai le mani dietro le mie spalle e, come una molla, mi lanciai con un doppio calcio al suo stomaco. Data la posizione lui poté solo incassare il colpo proteggendosi il torace con gli avambracci. Il mio colpo lo scagliò a un paio di metri di distanza. Dopo i molti colpi, questo era stato il primo ad andare più o meno a segno.
Il mio colpo non pareva aver sortito alcun effetto se non farlo infuriare maggiormente((F2-R2)/100)*100=0% danni = ferita leggera
Ti faccio i miei complimenti Draghetto, sei migliorato molto! Ma ora si fa sul serio! Sai, so bene quali tecniche padroneggi e, per dimostrarti la mia superiorità, sono riuscito a imparare le tecniche adatte a distruggerti! Ammira il mio potere! Mentre finiva la frase, Yusagimaru ripose il kunai, alzò la mano destra e estese parzialmente il braccio nella mia direzione. Ero curioso di vedere che cosa stava architettando. Iniziò a concentrare il chakra sul palmo della sua mano; incredibilmente stava creando una sfera dal colore celeste, una sfera d'acqua! Un'abilità del genere era davvero insolita al Villaggio della Sabbia! L'acqua iniziò a emettere vapore, come se fosse molto calda e quindi la scagliò contro di me
Arte dell' acqua: Tecnica delle sfere bollenti - Suiton: Hottobōru no Jutsu
Limitazione: Konohagakure no Sato
Tipo: Ninjutsu
Grado: Studente
Chakra: Acqua
Sigilli: (Vedi tecnica)
Descrizione: Il ninja accumula del chakra di tipo acqua nella mano fino a creare una sfera d'acqua del diametro di 15 cm. Concentrando ulteriore chakra in quel punto riesce e agitando l'acqua, riesce a far salire la temperatura della sfera intorno ai 70°C, compiendo entrambe le operazioni nel tempo solitamente usato per comporre 3 sigilli. Successivamente la sfera viene lanciata contro l'avversario che, se colpito, subirà ustioni lievi. La direzione della sfera sarà quella di una linea retta. Si possono creare fino a due sfere (una per mano) a turno che non potranno percorrere più di 5 metri di distanza.
Consumo chakra: 4
Essnedo abbastanza lontano ebbi il tempo per riprendermi dallo stupore e a balzare dietro a una delle casse presenti sul campo di battaglia; udii un sonoro “splash” dietro di me, quando la sfera si infranse sul legno. Restai alcuni momenti immobile e sentii un altra sfera infrangersi sulla cassa che, questa volta, cedette e andò in pezzi. Dovetti rapidamente trovare rifugio dietro a un'altra di esse. Aspettai un po', ma nulla accadde. Mi affacciai leggermente e, quello che ottenni, fu rischiare di essere colpito in pieno volto da un'altra di queste sfere.F.2 V:2
Non avrei potuto stare nascosto per sempre: la cassa avrebbe presto ceduto, lui avrebbe potuto spostarsi e, soprattutto, io non ero un codardo! Elaborai una strategia e... Era giunta l'ora del contrattacco!
Estrassi tre shuriken dalla tasca, uscii fuori dal mio nascondiglio prima che lui avesse il tempo di preparare un nuovo attacco e glieli scagliai uno dietro l'altro all'altezza delle gambe. Li evitò tutti balzando da una parte, mentre le tre armi si conficcarono nel terreno qualche metro più in là. Balzai allora sopra la cassa davanti a me e, saltando di cassa in cassa arrivai sopra a quella dove si era nascosto lui, ma... lui lì non c'era! Saltai giù e scrutai attorno a me, cercando dove si era nascosto. Di colpo sentii un forte colpo alla nuca e caddi a terra.
Il mio avversario doveva avere usato la tecnica della trasparenza per nascondersi alla mia vista e attaccarmi alle spalle:((F2-R2)/100)*100=0% danni = ferita leggera
Tecnica della Trasparenza - Touton no Jutsu
Limitazione: Tutti i ninja
Tipo: Ninjutsu
Grado: Studente
Chakra: Neutro
Sigilli: 1
Descrizione: Il ninja riesce, mediante una buona concentrazione di chakra e un notevole sforzo, a togliersi luce attorno a tutto il proprio corpo, così che nessuno possa vederlo.
A causa del grande sforzo della tecnica la sua esecuzione dura al massimo un turno e non potra essere attivata nei 2 turni successivi alla sua attivazione.Durante la sua esecuzione è possibile usare massimo 1 ninjutsu (o nintaijutsu), ma si tornerà visibili una volta attivato il Jutsu. Se non si attiva alcun jutsu si torna visibili alla fine del turno. Per Taijutsu non ci sono restrizioni, ma l'affaticamento sarà maggiore del normale. Anche ogni sorta di equipaggiamento che rimane in stretto contatto con l' esecutore della tecnica resterà invisibile.
N.B:questa tecnica risulterà inefficace contro utilizzatori di Sharingan, Byakugan, Rinnegan e ninja sensitivi.
Consumo chakra: 5
Mentre io rotolavo per girarmi e rivolgere il dorso verso il terreno, lui venne verso di me. La testa mi doleva e avevo la vista leggermente appannata, ma non potevo stare inerme! Quando fu sufficientemente vicino, effettuai da terra una rapida spazzata, usando il mio bacino come leva. Lo colsi impreparato e lo feci cadere verso di me.F.2 V:2
((F2-R2)/100)*100=0% danni = ferita leggera
Mentre cadeva verso di me, gli gettai le mani alla maglia all'altezza del costato, afferrandola, e poggiai la pianta del mio piede sul suo stomaco. Usai la spinta generata dall'altra gamba per farci rotolare entrambi. Sapevo precisamente in quale direzione rotolare e, dopo varie capriole, finimmo esattamente dove volevo: ci fermammo esattamente sopra ai tre shuriken che avevo precedentemente lanciato, facendoglieli infilzare nella schiena!ferita leggere+ferita leggera=ferita lieve
((F2-R2)/100)*100=0% danni = ferita leggera
Spalancò gli occhi per lo stupore e il dolore, ma si trattenne con un rantolo dal gridare per il male. In risposta, mi sputò un po' di sangue negli occhi, accecandomi momentaneamente. Mentre cercavo di recuperare la vista, ricevetti una testata sul naso che mi fece indietreggiare la schiena, dopodiché mi tirò un pugno in pieno volto.ferita lieve+ferita leggera
((F2-R2)/100)*100=0% danni = ferita leggera
Caddi all'indietro, dolorante e ancora cieco. Non mi accorsi di null'altro finchè non presi un calcio in pieno fianco.ferita leggere+ferita leggera=ferita lieve
((F2-R2)/100)*100=0% danni = ferita leggera
Approfittai dello slancio per rotolare via, riprendere fiato e recuperare la vista. Mentre mi alzavo, mi premevo una mano sul fianco dolorante e gli lanciai uno sguardo carico di rabbia. Lui mi guardava nella stessa maniera e si sfilava gli shuriken dalla schiena, gettandoli con stizza a terra. Ci trovavamo in una situazione di stallo: le nostre abilità parevano equivalenti. Era giunto il momento di fargli provare il mio fuoco che tanto odiava!ferita lieve+ferita leggera
Creai una fiammella sul dito e soffiai una lingua di fuoco nella sua direzione. La distanza e i suoi riflessi gli permisero di scansare il colpo, passando al riparo di un'altra cassa. Non esitai a darle fuoco con un'altra fiammata, per portarlo allo scoperto. Tuttavia, mentre si stava nascondendo, stava preparando un'altra delle sue sfere d'acqua, che mi scagliò contro e mi colpì in pieno petto.Arte del fuoco: Fiammella - Katon: Kasai no honō (火災の炎)
Limitazione: Sunagakure no Sato
Tipo: Ninjutsu
Grado: Studente
Chakra: Fuoco
Sigilli: //
Descrizione: Il ninja utilizzatore di questa tecnica creerà sull' indice della mano preferita una piccola fiammella, simile a quella di una candela, che risplenderà di una luce intensa. Dopidichè incanalerà chakra puro nei polmoni per poi soffiare facendo passare il soffio attraverso la fiammella. Il risultato sarà un'allungamento di quest'ultima che diverrà una sottile lingua di fuoco che si muoverà lungo una traiettoria che non potrà essere cambiata per una distanza massima di 5 metri. I danni causati dalla lingua di fuoco provocherebbe ustioni.
Una volta lanciata, la lingua di fuoco si staccherà dalla fiammella. Quindi dopo che avrà compiuto i 5 metri la fiammella sarà pronta per essere riutilizzata per una nuova lingua di fuoco. Il limite massimo di durata e di 3 turni compreso quello di attivazione in quanto si spegnerà e sarà necessario riattivare la tecnica per utilizzarla.
Consumo chakra: 2 + 2 di mantenimento + 2 ogni lingua di fuoco creata.
Arte dell' acqua: Tecnica delle sfere bollenti - Suiton: Hottobōru no Jutsu
Limitazione: Konohagakure no Sato
Tipo: Ninjutsu
Grado: Studente
Chakra: Acqua
Sigilli: (Vedi tecnica)
Descrizione: Il ninja accumula del chakra di tipo acqua nella mano fino a creare una sfera d'acqua del diametro di 15 cm. Concentrando ulteriore chakra in quel punto riesce e agitando l'acqua, riesce a far salire la temperatura della sfera intorno ai 70°C, compiendo entrambe le operazioni nel tempo solitamente usato per comporre 3 sigilli. Successivamente la sfera viene lanciata contro l'avversario che, se colpito, subirà ustioni lievi. La direzione della sfera sarà quella di una linea retta. Si possono creare fino a due sfere (una per mano) a turno che non potranno percorrere più di 5 metri di distanza.
Consumo chakra: 4
F.2 V:2
((F2-R2)/100)*100=0% danni = ferita leggera
Accusai il colpo e persi la concentrazione che mi avrebbe permesso di lanciargli una terza fiammella. Lo vidi che stava preparando un nuovo attacco, per cui mi preparai a reagire con una tecnica che sapevo avrebbe prevalso:ferita lieve+ferita leggera+ferita leggera=ferita Medio lieve
Arte della terra: Rivestimento terroso - Doton: Tsuchi no kōtingu (土のコーティング)
Limitazione: Sunagakure no Sato / Iwagakure no Sato
Tipo: NinTaijutsu
Grado: Studente
Chakra: Terra
Sigilli: //
Descrizione: L'utilizzatore di questa tecnica affonda tramite il chakra le mani e piedi nel terreno, comprese caviglie e avambracci per poi attirare la sabbia e la terra fino ad indurirla attorno alla pelle. Tramite questo procedimento, le mani, i piedi, gli avambracci e le tibie diventeranno duri come pietre e ciò permetterà all' utilizzatore di avere un bonus del 10% sulla forza e sulla resistenza, mentre la velocità diminuirà del 15%. Siccome che il chakra terra è un chakra molto versatile, l' utilizzatore è in grado di muovere le mani normalmente per comporre i sigilli per le tecniche.
Consumo chakra: 5 per indurire + 2 di mantenimento per i successivi 2 turni.
Mi scagliò contro una sfera d'acqua, che io parai facilmente con la mano sinistra, senza accusare alcun danno, grazie al rivestimento di terra.F.2+0.2=2 R2+0.2=2 V:2-0.3=1
Arte dell' acqua: Tecnica delle sfere bollenti - Suiton: Hottobōru no Jutsu
Limitazione: Konohagakure no Sato
Tipo: Ninjutsu
Grado: Studente
Chakra: Acqua
Sigilli: (Vedi tecnica)
Descrizione: Il ninja accumula del chakra di tipo acqua nella mano fino a creare una sfera d'acqua del diametro di 15 cm. Concentrando ulteriore chakra in quel punto riesce e agitando l'acqua, riesce a far salire la temperatura della sfera intorno ai 70°C, compiendo entrambe le operazioni nel tempo solitamente usato per comporre 3 sigilli. Successivamente la sfera viene lanciata contro l'avversario che, se colpito, subirà ustioni lievi. La direzione della sfera sarà quella di una linea retta. Si possono creare fino a due sfere (una per mano) a turno che non potranno percorrere più di 5 metri di distanza.
Consumo chakra: 4
Scattai verso di lui; notai la confusione nei suoi occhi, non si aspettava che padroneggiassi anche tecniche di terra! Mi scaglio un'altra sfera d'acqua, ma anche questa venne bloccata da me senza difficoltà, esattamente come la precedente.F.2 V:2
Arte dell' acqua: Tecnica delle sfere bollenti - Suiton: Hottobōru no Jutsu
Limitazione: Konohagakure no Sato
Tipo: Ninjutsu
Grado: Studente
Chakra: Acqua
Sigilli: (Vedi tecnica)
Descrizione: Il ninja accumula del chakra di tipo acqua nella mano fino a creare una sfera d'acqua del diametro di 15 cm. Concentrando ulteriore chakra in quel punto riesce e agitando l'acqua, riesce a far salire la temperatura della sfera intorno ai 70°C, compiendo entrambe le operazioni nel tempo solitamente usato per comporre 3 sigilli. Successivamente la sfera viene lanciata contro l'avversario che, se colpito, subirà ustioni lievi. La direzione della sfera sarà quella di una linea retta. Si possono creare fino a due sfere (una per mano) a turno che non potranno percorrere più di 5 metri di distanza.
Consumo chakra: 4
In un batter d'occhio gli fui addosso! Lo colpii al mento con un montante, indurito dalla roccia, mandandolo al tappeto.F.2 V:2
((F2-R2)/100)*100=0% danni = ferita leggera
Gli balzai addosso con tutto il mio peso, per bloccarlo. Mentre gli stavo a cavalcioni, seduto sul suo stomaco, gli immobilizzai il braccio destro con la mano sinistra, mentre inizia a colpirlo con pesanti pugni al volto. Feci in tempo a dargliene due, prima che lui potesse colpirmi con una ginocchiata alla schiena e mi tolse da sopra a lui.ferita lieve+ferita leggera+ferita leggera=ferita Medio lieve
F.2 V:2]
(((F2-R2)/100)*100=0% danni = ferita leggera)x2=ferita lieve
ferita Medio lieve+ferita lieve
F.2 V:2
((F2-R2)/100)*100=0% danni = ferita leggera
Rotolai e mi alzai immediatamente in piedi, provai ad attaccarlo con un pestone, ma lui fu più svelto di me e si spostò fuori dal mio raggio di attacco. Lo lasciai rialzarsi in piedi. Pareva leggermente più debilitato di me, ma decisamente più scosso. Le ferite che gli stavo causando nell'orgoglio erano nettamente più gravi di quelle che avevo portato al suo fisico. Ci stavamo preparando a un nuovo round di combattimento, quando una voce dagli spalti ci fermò.ferita Medio lieve+ferita leggera
Bene ragazzi, per oggi basta così. Siete stati entrambi molto valorosi e ci avete mostrato quello che sapete fare. Il vostro scontro termina qui. Complimenti a entrambi. Presto riceverete una comunicazione con gli esiti di questa vostra prova. Andate pure a casa e, ancora una volta, ottimo dimostrazione! Non fui in grado di vedere alcuna persona sugli spalti da cui proveniva la voce misteriosa. Dal tono pareva sincera e onesta. Probabilmente avevano voluto fermarci prima che qualcuno di noi si facesse veramente male. Feci un inchino nella direzione da cui proveniva la voce, lanciai un ultimo sguardo arrogante al mio avversario (che accusò peggio di un pugno in pieno stomaco), mi voltai e uscii dall'arena.
Passeggiai tranquillamente fino a casa, dove fui ricevuto con grandi parole di lode dai miei genitori.
Mi sentivo orgoglioso di me stesso e soddisfatto di avergliele suonate a quel dannato Yusagimaru! Dopo cena e un bel bagno, non mi fu difficile cadere in un piacevole sonno ristoratore.
Stato Fisico: Illeso.
Stato mentale: soddisfatto.
Forza: 2
Resistenza: 2
Velocità: 2
Chakra: 45
Equipaggiamento:
Denaro: 200 ryo (800 ryo lasciati a casa)
5 Kunai
5 Spiedi
3 Shuriken
1 Mantello
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Re: 1° Esame Genin Ryushiro Kurotora (Felian)
Da Felian Sab Apr 19 2014, 16:39
Mi son scordato di segnare il chakra che ho consumato:
45-2-2-2-5-2-2=30
45-2-2-2-5-2-2=30
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Re: 1° Esame Genin Ryushiro Kurotora (Felian)
Da Soysalserocubano Lun Apr 21 2014, 19:41
- Spoiler:
- Allora, diciamo che passi con riserva. Ti dico le cose non mi piacciono.
La storia non mi piace, perchè non rispetti il testo. Non c'è uno scontro preparatorio al secondo esame. Lo scontro è casuale e non programmato dal villaggio.
Come calcoli le ferite. Non si sommano se sono su punti differenti.
Non metti le distanze. Per il momento va bene, ma nel prossimo scontro dimenticare di metterle non ti aiuterà molto.
Nel quote finale non riporti il chakra, che hai corretto, ma la prossima volta è meglio che non lo fai, e metti stato illeso.
Cmq ora ti apro il secondo esame con un ninja di Kiri.
Soysalserocubano- Messaggi : 1528
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