2° Add Tokuma Yotsuki (Tokuma)
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2° Add Tokuma Yotsuki (Tokuma)
Sosterrai una missione solitaria della lunghezza di 8 post da almeno 10 righe l' uno, interpretando il tuo Personaggio (Tokuma Yotsuki) e quanti altri personaggi (inventati da te) ti serviranno ai fini della storia, decidendo le loro azioni nella storia. Praticamente ti ritroverai a scrivere un racconto fatto a capitoli (io la vedo così).
Introducendo la missione: ricevi l' incarico da uno dei maestri (chunin o jonin fa te) dell'Accademia (anche questo inventato o un PNG), di svolgere un servizio utile per il villaggio (aiutare in miniera, consegnare giornali, aiutare un artigiano, etc. etc.). Lascio che sia tu a decidere di quale umile incarico occuparti, ma devi essere accurato e descrivere tutto nei minimi dettagli.
Se vuoi puoi inserire un combattimento nella prova (Come ovvio che sia, le righe delle tecniche non verranno conteggiate nel computo del minimo di righe!), gli avversari che affronterai non devono essere superiori al tuo grado e avranno quindi al massimo le caratteristiche di uno studente come te (anche più basse volendo). Siccome la missione verrà scritta tutta da te e decidi tu le azioni di combattimento, sia del tuo pg che anche degli avversari, non voglio quello che in gergo chiamiamo superstudente (o superninja), ovvero qualcuno di invincibile e veloce come Superman.
Durante il combattimento, se riporti le tecniche utilizzate dagli avversari, mettile con lo stesso colore utilizzato per il parlato utilizzato per loro, così mi permetti di riconoscere chi utilizza un determinato tipo di tecnica e faciliti la lettura a chi ti giudica inutile dirti che vanno sempre messe in quote)
Occhio a non ripetere gli errori visti nella prima prova accademica, riporta sempre il quote a fine post e non fare cose assurde per uno studente.
In questo modo posso valutare la tua inventiva. Puoi Prendere spunto anche dagli altri secondi add, ma non copiarli, rischi solo di ripetere la prova.
Per maggiori info mi puoi come sempre consultare via MP
Buon lavoro
P.S. Mi raccomando di inserire sempre il quote con lo stato e il chakra alla fine di ogni post.
Introducendo la missione: ricevi l' incarico da uno dei maestri (chunin o jonin fa te) dell'Accademia (anche questo inventato o un PNG), di svolgere un servizio utile per il villaggio (aiutare in miniera, consegnare giornali, aiutare un artigiano, etc. etc.). Lascio che sia tu a decidere di quale umile incarico occuparti, ma devi essere accurato e descrivere tutto nei minimi dettagli.
Se vuoi puoi inserire un combattimento nella prova (Come ovvio che sia, le righe delle tecniche non verranno conteggiate nel computo del minimo di righe!), gli avversari che affronterai non devono essere superiori al tuo grado e avranno quindi al massimo le caratteristiche di uno studente come te (anche più basse volendo). Siccome la missione verrà scritta tutta da te e decidi tu le azioni di combattimento, sia del tuo pg che anche degli avversari, non voglio quello che in gergo chiamiamo superstudente (o superninja), ovvero qualcuno di invincibile e veloce come Superman.
Durante il combattimento, se riporti le tecniche utilizzate dagli avversari, mettile con lo stesso colore utilizzato per il parlato utilizzato per loro, così mi permetti di riconoscere chi utilizza un determinato tipo di tecnica e faciliti la lettura a chi ti giudica inutile dirti che vanno sempre messe in quote)
- Spoiler:
- Arte della terra: Sfogo di fango - Doton: Doro bento (泥ベント)
Limitazione: Kirigakure no Sato
Tipo: Ninjutsu
Grado: Studente
Chakra: Terra
Sigilli: 1
Descrizione: Lo shinobi concentra il chakra terra nella propria bocca, per poi sputarne fuori una piccola porzione sotto forma di fango che viaggerà per un massimo di 4 metri. Il getto non avrà una forma ben definita ma avrà una larghezza e una lunghezza di un metro circa. Generalmente tale tecnica serve per distrarre l' avversario e poi tentare di colpirlo in successione con un attacco rapido. Tale fango infatti non causa danni, ma nel caso colpisse al volto l'avversario questo sarebbe costretto a pulirsi dalla sostanza fangosa.
Consumo chakra: 2
Occhio a non ripetere gli errori visti nella prima prova accademica, riporta sempre il quote a fine post e non fare cose assurde per uno studente.
In questo modo posso valutare la tua inventiva. Puoi Prendere spunto anche dagli altri secondi add, ma non copiarli, rischi solo di ripetere la prova.
Per maggiori info mi puoi come sempre consultare via MP
Buon lavoro
P.S. Mi raccomando di inserire sempre il quote con lo stato e il chakra alla fine di ogni post.
- Spoiler:
- Non lesinare sulle righe (le mezze righe vengono contate mezze righe e no intere) e cerca di creare una bella storia. Hai tutto il tempo che vuoi per fare un lavoro di buona qualità, ricontrolla sempre tutti i tuoi post prima di inviarli. Se questa prova non soddisfa i requisiti allora rifarai il secondo add sotto supervisione di qualcuno, quindi se non vuoi ripetere qualcosa che già hai fatto impegnati.
Re: 2° Add Tokuma Yotsuki (Tokuma)
I sogni più belli sono quelli chiari e limpidi, quelli in cui ti rendi realmente conto di quel che ti sta succedendo. Non solo, devono avere anche un filo logico, un inizio e una fine giustificati. Quelli sì che sono dei bei sogni. Ero proprio immerso in uno di questi la mattina seguente al mio primo addestramento al campo, nel quale avevo tradito la fiducia di un Sensei che non mi conosceva. Già, probabilmente i Maestri di Kumo affidano molto le loro speranze di lealtà in noi Studenti, eppure a volte compaiono casi come il mio nei quali si è troppo coscienti della realtà. In un certo senso le sue parole avevano influenzato i miei pensieri dalla sera prima fino al momento in cui mi addormentai, ma ora ciò che stavo sognando si discostava del tutto da quei fatti. Il mio letto era posto nella stanza adiacente a quella del piccolo salotto che dava direttamente all'ingresso della sede Yotsuki. Non è difficile intendere come fosse facile accorgersi di chi entrava e chi usciva per me. Qualcuno bussò talmente forte da farmi sobbalzare. Ridotto com'ero, feci un guizzo e mi alzai per metà busto con le gambe divaricate.
Ahhh! No, cavolo!
Urlai non appena mi resi conto di aver sforzato troppo la ferita subita dal colpo inferto dal Sensei il giorno prima. Non era grave, no, ma il dolore si faceva ancora sentire. Tentai subito di alzarmi e, quasi nudo, mossi i miei passi verso la sala. Il battito alla porta si faceva sempre più veloce. Iniziai leggermente a insospettirmi.
Chi è? Fate meno baccano..
Urlai infastidito, tanto da portare incuriosito il mio orecchio sinistro alla porta. Volevo cercare di capire se si trattava di conoscenti o che altro, dopotutto in quel momento ero a casa da solo. Difficilmente la Sede del mio Clan era piena. Nel corso della giornata l'unico momento in cui ci si ritrovava tutti era la notte, costretti a dormire nei letti di un luogo comune. Altrimenti, riuscire a strappare qualche momento di "nucleo familiare" risultava impossibile.
Scusate l'intrusione. Sono Hayate Horuka, mi hanno incaricato di condurre lo Studente Tokuma Yotsuki per ordine di Shikimo Shimochika in una missione di estrema importanza. Sto parlando alla persona giusta?
Rimasi immobile per qualche istante e tentai di elaborare le sue parole. Mi sembrava strano che venisse affidata a me una missione importante. Aprii la porta e subito il volto dell'uomo che mi si parò di fronte mutò in un'espressione inorridita dal mio aspetto. Effettivamente non aveva tutti i torti.
Sì, mi dia il tempo di prepararmi. Piacere, sono Tokuma. Allora, in cosa consiste?
Mentre parlavo mi detti una grattata alle natiche, il che indispose l'inviato.
Senta, sarebbe preferibile che si renda presentabile. Intanto aspetto qui se vuole.
No, prego entri pure. Intanto lei parli che io ci metto un attimo.
Entrai dunque, facendo gesto all'uomo di seguirmi all'interno, il quale un po' indispettito titubò nella scelta. Alla fine accettò la proposta e mosse alcuni passi, mostrando un atteggiamento leggermente schivo nei miei confronti. Non ero sicuro di chi fosse e probabilmente a breve glielo avrei chiesto, ma aveva tutta l'aria di essere un topo da biblioteca. Occhiali tondi e piccoli, capelli laccati verso destra, abiti eleganti di un solo colore, il giallo. Non avevo mai visto una persona a Kumo in quelle vesti. Subito mi venne da pensare che fosse un funzionario o comunque che avesse a che fare con la bruocrazia. In realtà poco mi importava, se non fosse stato per il fatto che probabilmente me lo sarei dovuto portare da qualche parte.
Ahhh! No, cavolo!
Urlai non appena mi resi conto di aver sforzato troppo la ferita subita dal colpo inferto dal Sensei il giorno prima. Non era grave, no, ma il dolore si faceva ancora sentire. Tentai subito di alzarmi e, quasi nudo, mossi i miei passi verso la sala. Il battito alla porta si faceva sempre più veloce. Iniziai leggermente a insospettirmi.
Chi è? Fate meno baccano..
Urlai infastidito, tanto da portare incuriosito il mio orecchio sinistro alla porta. Volevo cercare di capire se si trattava di conoscenti o che altro, dopotutto in quel momento ero a casa da solo. Difficilmente la Sede del mio Clan era piena. Nel corso della giornata l'unico momento in cui ci si ritrovava tutti era la notte, costretti a dormire nei letti di un luogo comune. Altrimenti, riuscire a strappare qualche momento di "nucleo familiare" risultava impossibile.
Scusate l'intrusione. Sono Hayate Horuka, mi hanno incaricato di condurre lo Studente Tokuma Yotsuki per ordine di Shikimo Shimochika in una missione di estrema importanza. Sto parlando alla persona giusta?
Rimasi immobile per qualche istante e tentai di elaborare le sue parole. Mi sembrava strano che venisse affidata a me una missione importante. Aprii la porta e subito il volto dell'uomo che mi si parò di fronte mutò in un'espressione inorridita dal mio aspetto. Effettivamente non aveva tutti i torti.
Sì, mi dia il tempo di prepararmi. Piacere, sono Tokuma. Allora, in cosa consiste?
Mentre parlavo mi detti una grattata alle natiche, il che indispose l'inviato.
Senta, sarebbe preferibile che si renda presentabile. Intanto aspetto qui se vuole.
No, prego entri pure. Intanto lei parli che io ci metto un attimo.
Entrai dunque, facendo gesto all'uomo di seguirmi all'interno, il quale un po' indispettito titubò nella scelta. Alla fine accettò la proposta e mosse alcuni passi, mostrando un atteggiamento leggermente schivo nei miei confronti. Non ero sicuro di chi fosse e probabilmente a breve glielo avrei chiesto, ma aveva tutta l'aria di essere un topo da biblioteca. Occhiali tondi e piccoli, capelli laccati verso destra, abiti eleganti di un solo colore, il giallo. Non avevo mai visto una persona a Kumo in quelle vesti. Subito mi venne da pensare che fosse un funzionario o comunque che avesse a che fare con la bruocrazia. In realtà poco mi importava, se non fosse stato per il fatto che probabilmente me lo sarei dovuto portare da qualche parte.
Stato Fisico: Indolenzito.
Stato mentale: Rilassato.
Forza: 2
Resistenza: 2
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Chakra: 45
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Re: 2° Add Tokuma Yotsuki (Tokuma)
Riuscii a vestirmi in poco tempo, nonostante avessi gli occhi dell'uomo in giallo fissi su di me. Per un momento pensai che fosse davvero più strano di me.
Dunque, c'è fretta? Altrimenti le offro qualcosa da mangiare.
Dissi cordialmente, mentre lui camminava nelle diverse stanze per osservare ogni minimo particolare, incuriosito soprattutto dal piccolo corridoio che mostrava gli avvenimenti, i trofei, i riconoscimenti, gli oggetti famosi del Clan Yotsuki. Ovviamente non rispose, così fui costretto ad avvicinarmi.
Senta, mi vuole parlare di questa missione?
Si voltò.
Oh, giusto. Beh, sarò breve ma cercherò di spiegarle tutto nei particolari. Dunque, esiste un uomo qui a Kumo di nome Uritoyama Kugori. Egli viveva con la moglie Hanae Kusawa. Entrambi erano persone per bene, fieri cittadini del villaggio. Non intrapresero la strada di Shinobi, preferirono sposarsi e coltivare fiori poichè Hanae sognava di farlo. L'amore che li legava era immenso.
Ma che..
Decisi di interromperlo per porgergli una domanda fondamentale.
Molto interessante. Io però che c'entro con questa storia?
Niente. Dovrà semplicemente svolgere una missione che le è stata assegnata. Le sembra tanto difficile? Mi faccia spiegare perchè non abbiamo molto tempo.
Prese dunque un sospiro e io rimasi in silenzio, quasi paralizzato dalla tenacia che le calme parole di quell'omino alto un metro e sessantacinque mi trasmettevano.
Un giorno Hanae sparì e le ricerche condussero al ritrovamento. Fu rinvenuto il suo corpo straziato senza vita nel campo adiacente all'abitazione presumibilmente a causa di un'arma contundente. Come risulterebbe facile intuire, Uritoyama fu considerato il primo indagato. Venne ritrovato l'oggetto con il quale l'aggressore colpì la donna. Erano le cesoie che Uritoyama utilizzava per potare alcune specie di pianta nei loro giardini.
Stranamente quella storia iniziava a interessarmi, dopotutto a chiunque nel sentire misteri come questo vorrebbero arrivare a conoscerne il finale. Oltre a questo, il modo in cui l'uomo mi parlava catturava la mia attenzione. Proseguendo il suo discorso, entrambi ci spostammo all'esterno della Sede e prendemmo a camminare lungo la strada che, probabilmente, mi avrebbe condotto sul luogo della Missione. Il suo gesto di invito sembrava rassicurante ma tutta questa situazione iniziò a preoccuparmi. Non presi nulla che potesse aiutarmi in un possibile combattimento, siccome non mi erano state date direttive, almeno non ancora, riguardo le dinamiche del mio compito.
Uritoyama fu infine incarcerato e condannato a passare il resto dei suoi giorni in galera. A distanza di due anni, un uomo si presentò alla Magione del Raikage sostenendo di essere stato lui assieme ad un gruppo di briganti ad aver ucciso la donna. Avendo perso tutto dopo l'ennesima rapina, i suoi compagni erano stati uccisi e lui temeva per la sua incolumità. Siccome negli anni di brigantaggio l'unico omicidio commesso fu su Hanae, decise di costituirsi. Uritoyama fu liberato e la sua attività di commercio floreale riprese, ma qualcosa dentro lui lo segnò profondamente. Non ne ha mai sentito parlare? E' famoso qui a Kumo. Gli è anche stato dato il titolo di cittadino onorevole.
Il funzionario prese a scuotere il capo dall'alto vero il basso, come per affermare con sicurezza quello che stava dicendo. In cuor mio non avevo idea di quale fosse a quel punto il mio compito, ma sicuramente avevo intenzione di arrivare fino in fondo. Non che degli altri me ne importasse molto ma questa storia aveva qualcosa di curiosamente strano.
Dunque, c'è fretta? Altrimenti le offro qualcosa da mangiare.
Dissi cordialmente, mentre lui camminava nelle diverse stanze per osservare ogni minimo particolare, incuriosito soprattutto dal piccolo corridoio che mostrava gli avvenimenti, i trofei, i riconoscimenti, gli oggetti famosi del Clan Yotsuki. Ovviamente non rispose, così fui costretto ad avvicinarmi.
Senta, mi vuole parlare di questa missione?
Si voltò.
Oh, giusto. Beh, sarò breve ma cercherò di spiegarle tutto nei particolari. Dunque, esiste un uomo qui a Kumo di nome Uritoyama Kugori. Egli viveva con la moglie Hanae Kusawa. Entrambi erano persone per bene, fieri cittadini del villaggio. Non intrapresero la strada di Shinobi, preferirono sposarsi e coltivare fiori poichè Hanae sognava di farlo. L'amore che li legava era immenso.
Ma che..
Decisi di interromperlo per porgergli una domanda fondamentale.
Molto interessante. Io però che c'entro con questa storia?
Niente. Dovrà semplicemente svolgere una missione che le è stata assegnata. Le sembra tanto difficile? Mi faccia spiegare perchè non abbiamo molto tempo.
Prese dunque un sospiro e io rimasi in silenzio, quasi paralizzato dalla tenacia che le calme parole di quell'omino alto un metro e sessantacinque mi trasmettevano.
Un giorno Hanae sparì e le ricerche condussero al ritrovamento. Fu rinvenuto il suo corpo straziato senza vita nel campo adiacente all'abitazione presumibilmente a causa di un'arma contundente. Come risulterebbe facile intuire, Uritoyama fu considerato il primo indagato. Venne ritrovato l'oggetto con il quale l'aggressore colpì la donna. Erano le cesoie che Uritoyama utilizzava per potare alcune specie di pianta nei loro giardini.
Stranamente quella storia iniziava a interessarmi, dopotutto a chiunque nel sentire misteri come questo vorrebbero arrivare a conoscerne il finale. Oltre a questo, il modo in cui l'uomo mi parlava catturava la mia attenzione. Proseguendo il suo discorso, entrambi ci spostammo all'esterno della Sede e prendemmo a camminare lungo la strada che, probabilmente, mi avrebbe condotto sul luogo della Missione. Il suo gesto di invito sembrava rassicurante ma tutta questa situazione iniziò a preoccuparmi. Non presi nulla che potesse aiutarmi in un possibile combattimento, siccome non mi erano state date direttive, almeno non ancora, riguardo le dinamiche del mio compito.
Uritoyama fu infine incarcerato e condannato a passare il resto dei suoi giorni in galera. A distanza di due anni, un uomo si presentò alla Magione del Raikage sostenendo di essere stato lui assieme ad un gruppo di briganti ad aver ucciso la donna. Avendo perso tutto dopo l'ennesima rapina, i suoi compagni erano stati uccisi e lui temeva per la sua incolumità. Siccome negli anni di brigantaggio l'unico omicidio commesso fu su Hanae, decise di costituirsi. Uritoyama fu liberato e la sua attività di commercio floreale riprese, ma qualcosa dentro lui lo segnò profondamente. Non ne ha mai sentito parlare? E' famoso qui a Kumo. Gli è anche stato dato il titolo di cittadino onorevole.
Il funzionario prese a scuotere il capo dall'alto vero il basso, come per affermare con sicurezza quello che stava dicendo. In cuor mio non avevo idea di quale fosse a quel punto il mio compito, ma sicuramente avevo intenzione di arrivare fino in fondo. Non che degli altri me ne importasse molto ma questa storia aveva qualcosa di curiosamente strano.
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Re: 2° Add Tokuma Yotsuki (Tokuma)
Camminavamo ormai da qualche minuto e Hayate proseguiva il suo racconto, quasi come se la missione fosse diventata qualcosa di secondario. Nonostante lui mi avesse detto che si trattava di un compito molto importante, diverse circostanze mi portavano a pensare il contrario. Ad un tratto l'uomo si fermò in mezzo alla strada, voltandosi verso di me.
Si starà chiedendo, a questo punto, qual'è il suo compito. Ebbene, credo sia giunto il momento di dirglielo. Dovrà aiutare il signor Uritoyama nel commercio floreale per l'intera giornata di oggi e domani. Giusto per precisare, il Raikage in persona sentendosi in debito con l'uomo dal momento del suo rilascio ascolta ogni richiesta e commissione da parte del vedovo e manda ogni giorno nuovo personale per aiutarlo nel suo traffico. Mi spiego meglio. Le richieste di Uritoyama contano almeno quanto una missione di rango S, chiaro?
Mi trattenni dal ridere perchè quasi non ci credevo. A quale scopo viziare un vecchio vedovo solo perchè si è commesso un errore burocratico? Dentro di me iniziavo già ad immaginare che persona potesse essere. Scontroso, pretenzioso, scettico e insopportabile. Una persona con un passato del genere difficilmente sorriderebbe alla vita.
Va bene, e sia. Se l'ordine arriva direttamente dal Raikage..
No, l'ordine arriva da Shikimo, il Sensei che ieri l'ha addestrato. L'ordine ovviamente giunge dal Raikage-Sama, ma è stato Shikimo a scegliere l'incaricato.
Ora si spiega tutto, dunque..
Sorrisi, convinto che quel Sensei avesse scelto me per ovvi motivi. Proseguimmo nel cammino e dopo un'altra manciata di minuti giungemmo sopra una collina all'estremità sud-ovest del Villaggio. Un luogo abbastanza separato dalla vita cittadina, facilmente raggiungibile attraverso un lungo sentiero ampio sul quale sicuramente avvenivano gli scambi tra l'attività di Uritoyama e, appunto, il centro di Kumo. A giudicare dalla posizione si direbbe non essere stata una casa molto accogliente. Tutto sembrava leggermente trasandato. L'abitazione, dall'esterno, mostrava un colorito grigiastro di legno vecchio e consumato. Il contrasto che si creava con i prati che la circondavano, però, era impressionante. Un'esplosione di colori. Giurai di aver visto quasi cento specie di fiori davanti a quella catapecchia.
Se non ci fossero tutti questi fiori giuro che avrei paura a metterci piede..
Dissi una volta raggiunta la porta d'ingresso. Hayate mi sorrideva come se fosse felice di aiutare quell'uomo. Eppure mai ne avevo sentito parlare. Avrei dovuto informarmi meglio. L'unica cosa, in quel momento, a cui pensavo era il viso segnato dal tempo di Uritoyama. A sentire il racconto dell'uomo in giallo la mia curiosità era cresciuta enormemente. Inoltre avrei sperato di incontrare qualcuno con un carattere difficile, un po' come il mio, giusto per confrontarmi e sfidarlo in un incontro a chi è più testardo. Dopo aver bussato, attendemmo qualche secondo. Dei passi, all'interno, scuotevano il palchetto sotto di noi, anch'esso in legno. Temevo crollasse tutto. La porta si aprì e lentamente deglutii. Rimasi a bocca aperta nel notare stranito la figura che mi si parò di fronte.
Si starà chiedendo, a questo punto, qual'è il suo compito. Ebbene, credo sia giunto il momento di dirglielo. Dovrà aiutare il signor Uritoyama nel commercio floreale per l'intera giornata di oggi e domani. Giusto per precisare, il Raikage in persona sentendosi in debito con l'uomo dal momento del suo rilascio ascolta ogni richiesta e commissione da parte del vedovo e manda ogni giorno nuovo personale per aiutarlo nel suo traffico. Mi spiego meglio. Le richieste di Uritoyama contano almeno quanto una missione di rango S, chiaro?
Mi trattenni dal ridere perchè quasi non ci credevo. A quale scopo viziare un vecchio vedovo solo perchè si è commesso un errore burocratico? Dentro di me iniziavo già ad immaginare che persona potesse essere. Scontroso, pretenzioso, scettico e insopportabile. Una persona con un passato del genere difficilmente sorriderebbe alla vita.
Va bene, e sia. Se l'ordine arriva direttamente dal Raikage..
No, l'ordine arriva da Shikimo, il Sensei che ieri l'ha addestrato. L'ordine ovviamente giunge dal Raikage-Sama, ma è stato Shikimo a scegliere l'incaricato.
Ora si spiega tutto, dunque..
Sorrisi, convinto che quel Sensei avesse scelto me per ovvi motivi. Proseguimmo nel cammino e dopo un'altra manciata di minuti giungemmo sopra una collina all'estremità sud-ovest del Villaggio. Un luogo abbastanza separato dalla vita cittadina, facilmente raggiungibile attraverso un lungo sentiero ampio sul quale sicuramente avvenivano gli scambi tra l'attività di Uritoyama e, appunto, il centro di Kumo. A giudicare dalla posizione si direbbe non essere stata una casa molto accogliente. Tutto sembrava leggermente trasandato. L'abitazione, dall'esterno, mostrava un colorito grigiastro di legno vecchio e consumato. Il contrasto che si creava con i prati che la circondavano, però, era impressionante. Un'esplosione di colori. Giurai di aver visto quasi cento specie di fiori davanti a quella catapecchia.
Se non ci fossero tutti questi fiori giuro che avrei paura a metterci piede..
Dissi una volta raggiunta la porta d'ingresso. Hayate mi sorrideva come se fosse felice di aiutare quell'uomo. Eppure mai ne avevo sentito parlare. Avrei dovuto informarmi meglio. L'unica cosa, in quel momento, a cui pensavo era il viso segnato dal tempo di Uritoyama. A sentire il racconto dell'uomo in giallo la mia curiosità era cresciuta enormemente. Inoltre avrei sperato di incontrare qualcuno con un carattere difficile, un po' come il mio, giusto per confrontarmi e sfidarlo in un incontro a chi è più testardo. Dopo aver bussato, attendemmo qualche secondo. Dei passi, all'interno, scuotevano il palchetto sotto di noi, anch'esso in legno. Temevo crollasse tutto. La porta si aprì e lentamente deglutii. Rimasi a bocca aperta nel notare stranito la figura che mi si parò di fronte.
Stato Fisico: Indolenzito.
Stato mentale: Concentrato.
Forza: 2
Resistenza: 2
Velocità: 2
Chakra: 45
Equipaggiamento:
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Re: 2° Add Tokuma Yotsuki (Tokuma)
Non potevo credere che un uomo del genere potesse aver commesso un omicidio. Avevano pensato bene di rilasciarlo dalla prigionia visto il suo aspetto. A giudicar dal modo in cui si mostrò a noi e dalle caratteristiche fisiche avrei giurato che non avrebbe potuto far del male neanche a una mosca. Era alto e magro, quasi al limite dell'anoressia, vestito come un barbone. Indossava una maglietta e dei pantaloncini beige con delle pantofole rovinate. Il tutto mostrava un certo sudiciume accentuato dalle macchie marroni dislocate per tutto il busto e le gambe.
Buongiorno.. posso aiutarvi? Oh! Hayate, che piacere vederla..
Uritoyama cominciò a parlare con una voce pacata e dolce, mostrando di essere un uomo educato, in contrasto con il suo aspetto.
E' lui il ragazzo che mi assisterà?
Disse, voltandosi verso di me con un sorriso amichevole..
Esattamente Uritoyama-San. Il giovane è stato incaricato direttamente da Shikimo per seguirla in quell'incarico che aveva richiesto. Si ricorda del..
Hayate si interruppe, dando un paio di colpi di tosse come ad intendere qualcosa di misterioso.
Di che cosa? Parlate chiaro. Dopotutto devo esserne messo al corrente.
Certamente ragazzo, non avere fretta. Ti sarà detto tutto, ora entrate che vi offro del thè.
Fui interrotto nuovamente dalla pacatezza del fioraio mingherlino, questa volta felice di sapere che presto mi avrebbero detto cosa dovevo fare realmente. Speravo non si trattasse di una missione noiosa ma, a giudicare dalle circostanze, probabilmente mi sbagliavo. Dopo aver preparato il thè, Uritoyama ci invitò a sedere su delle poltrone, anch'esse molto vecchie, attorno ad un tavolino in vetro, quasi come se si stesse preparando per un discorso importante. Versò la bevanda dentro delle tazzine in ceramica levigate con dei motivi in oro. Era probabilmente l'unica cosa di valore che avesse. Hayate intanto sembrava a suo agio stranamente. Insomma, a giudicare dalle apparenze sembrava un perfettino e in quella casa tutto risultava il contrario dell'ordine.
Ragazzo, è bene che tu sappia che la tua missione non riguarderà soltanto il commercio floreale. Non so se sei al corrente dei miei trascorsi e poco importa ma, per arrivare al dunque, quando mia moglie fu ritrovata morta sul campo io decisi di potare, preso da un impeto di rabbia, tutte le specie presenti nella zona in cui lei fu rinvenuta. Ebbene..
Sorseggio mentre la mano gli tremava leggermente.
Quando il Raikage mi rilasciò dalla prigionia, perchè rimasi in galera per un po' siccome mi accusarono, alla sua domanda su quale fosse il mio unico desiderio risposi di voler coltivare nuovamente l'area che avevo danneggiato.
Mi scusi se la interrompo. Ma non le sarebbe bastato seminare nuovamente?
Alla mia domanda Hayate rise divertito, come se avesse mi avesse considerato un ingenuo.
No, ragazzo mio. Non era così semplice. Vedi, se fosse stato così, tu non dovresti aiutarmi ora. Il caso volle che le specie di fiori che io avevo distrutto erano quasi tutte particolari del nostro Villaggio, dunque impossibili da trovare altrove. Questo spiega il mio bisogno di continui interventi di persone capaci per cercare quelle perdute. Alcune sono riuscito a recuperarle, altre le sto ancora cercando. Siccome c'è la possibilità che siano estinte, è necessaria un'accurata ricerca nei luoghi in cui un tempo io raccoglievo i primi campioni. Un bambino la scorsa settimana ha rinvenuto un fiore, staccato da terra, che aveva le caratteristiche di una delle specie mancanti. Ed è qui che entri in gioco tu.
Il vecchio mi sorrise e io rimasi stupito. Tutte quelle circostanze strane mi avevano portato a dover cercare un fiore per quel vedovo. Che strana missione, che macabra missione! Eppure non avevo scelta, risposi al sorriso con un altro sorriso, dunque bevvi qualche sorso di thè e rimasi in silenzio per qualche istante.
Molto bene, ora che ci siamo chiariti direi che il mio lavoro è finito. Tokuma Yotsuki, le lascio l'incarico di cercare la specie richiesta da Uritoyama-San nelle prossime due giornate, compresa quella odierna.
Hayate si alzò facendo un inchino in segno di saluto sia a me che al fioraio, poi prese ad uscire, accompagnato da quest'ultimo.
Giovane, non ti preoccupare, per oggi puoi andare a riposarti, inizieremo da domani le ricerche. Ci sposteremo da qui e percorreremo il sentiero che conduce alle colline più alte in questa direzione. E' lì che si trovano le migliori specie di fiori esistenti.
Mi fece un occhiolino, poi proseguì col discorso..
E la verità è che solo io so dove trovarle.
Terminai il mio thè e mi alzai per uscire. Uritoyama continuava a sorridermi e io in un certo senso mi stavo intenerendo. Mi faceva pena, conoscendo la sua storia, per tutto ciò che aveva dovuto subire. Era quasi ora di pranzo e, dopo averlo salutato, tornai alla Sede del Clan, nella quale sarei rimasto tutto il giorno a poltrire. Dopotutto il giorno dopo avrei dovuto sprecare tante energie e la mia ferita aveva bisogno di stare al riparo da sballottamenti vari.
Buongiorno.. posso aiutarvi? Oh! Hayate, che piacere vederla..
Uritoyama cominciò a parlare con una voce pacata e dolce, mostrando di essere un uomo educato, in contrasto con il suo aspetto.
E' lui il ragazzo che mi assisterà?
Disse, voltandosi verso di me con un sorriso amichevole..
Esattamente Uritoyama-San. Il giovane è stato incaricato direttamente da Shikimo per seguirla in quell'incarico che aveva richiesto. Si ricorda del..
Hayate si interruppe, dando un paio di colpi di tosse come ad intendere qualcosa di misterioso.
Di che cosa? Parlate chiaro. Dopotutto devo esserne messo al corrente.
Certamente ragazzo, non avere fretta. Ti sarà detto tutto, ora entrate che vi offro del thè.
Fui interrotto nuovamente dalla pacatezza del fioraio mingherlino, questa volta felice di sapere che presto mi avrebbero detto cosa dovevo fare realmente. Speravo non si trattasse di una missione noiosa ma, a giudicare dalle circostanze, probabilmente mi sbagliavo. Dopo aver preparato il thè, Uritoyama ci invitò a sedere su delle poltrone, anch'esse molto vecchie, attorno ad un tavolino in vetro, quasi come se si stesse preparando per un discorso importante. Versò la bevanda dentro delle tazzine in ceramica levigate con dei motivi in oro. Era probabilmente l'unica cosa di valore che avesse. Hayate intanto sembrava a suo agio stranamente. Insomma, a giudicare dalle apparenze sembrava un perfettino e in quella casa tutto risultava il contrario dell'ordine.
Ragazzo, è bene che tu sappia che la tua missione non riguarderà soltanto il commercio floreale. Non so se sei al corrente dei miei trascorsi e poco importa ma, per arrivare al dunque, quando mia moglie fu ritrovata morta sul campo io decisi di potare, preso da un impeto di rabbia, tutte le specie presenti nella zona in cui lei fu rinvenuta. Ebbene..
Sorseggio mentre la mano gli tremava leggermente.
Quando il Raikage mi rilasciò dalla prigionia, perchè rimasi in galera per un po' siccome mi accusarono, alla sua domanda su quale fosse il mio unico desiderio risposi di voler coltivare nuovamente l'area che avevo danneggiato.
Mi scusi se la interrompo. Ma non le sarebbe bastato seminare nuovamente?
Alla mia domanda Hayate rise divertito, come se avesse mi avesse considerato un ingenuo.
No, ragazzo mio. Non era così semplice. Vedi, se fosse stato così, tu non dovresti aiutarmi ora. Il caso volle che le specie di fiori che io avevo distrutto erano quasi tutte particolari del nostro Villaggio, dunque impossibili da trovare altrove. Questo spiega il mio bisogno di continui interventi di persone capaci per cercare quelle perdute. Alcune sono riuscito a recuperarle, altre le sto ancora cercando. Siccome c'è la possibilità che siano estinte, è necessaria un'accurata ricerca nei luoghi in cui un tempo io raccoglievo i primi campioni. Un bambino la scorsa settimana ha rinvenuto un fiore, staccato da terra, che aveva le caratteristiche di una delle specie mancanti. Ed è qui che entri in gioco tu.
Il vecchio mi sorrise e io rimasi stupito. Tutte quelle circostanze strane mi avevano portato a dover cercare un fiore per quel vedovo. Che strana missione, che macabra missione! Eppure non avevo scelta, risposi al sorriso con un altro sorriso, dunque bevvi qualche sorso di thè e rimasi in silenzio per qualche istante.
Molto bene, ora che ci siamo chiariti direi che il mio lavoro è finito. Tokuma Yotsuki, le lascio l'incarico di cercare la specie richiesta da Uritoyama-San nelle prossime due giornate, compresa quella odierna.
Hayate si alzò facendo un inchino in segno di saluto sia a me che al fioraio, poi prese ad uscire, accompagnato da quest'ultimo.
Giovane, non ti preoccupare, per oggi puoi andare a riposarti, inizieremo da domani le ricerche. Ci sposteremo da qui e percorreremo il sentiero che conduce alle colline più alte in questa direzione. E' lì che si trovano le migliori specie di fiori esistenti.
Mi fece un occhiolino, poi proseguì col discorso..
E la verità è che solo io so dove trovarle.
Terminai il mio thè e mi alzai per uscire. Uritoyama continuava a sorridermi e io in un certo senso mi stavo intenerendo. Mi faceva pena, conoscendo la sua storia, per tutto ciò che aveva dovuto subire. Era quasi ora di pranzo e, dopo averlo salutato, tornai alla Sede del Clan, nella quale sarei rimasto tutto il giorno a poltrire. Dopotutto il giorno dopo avrei dovuto sprecare tante energie e la mia ferita aveva bisogno di stare al riparo da sballottamenti vari.
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Re: 2° Add Tokuma Yotsuki (Tokuma)
Quella giornata passò molto rapidamente, quasi come se non vedessi l'ora di cercare quel benedetto fiore. Dentro di me sentivo che quell'uomo aveva bisogno del mio aiuto e io avevo intenzione di sapere di più su di lui e sulla sparizione della moglie. Dopo aver percorso la stessa strada, la mattina seguente tornai a bussare a quella porta. Questa volta avevo con me il necessario per il viaggio. Ero vestito in modo leggero e comodo e nel mio zaino portavo una borraccia colma d'acqua, cibo e quant'altro. Il vecchio aprì la porta con la stessa espressione felice e cordiale del giorno prima.
Buongiorno giovane! Ottimo, noto con piacere che sei già pronto per partire ed è magnifico perchè lo sono anche io.
L'energia che mostrava di avere l'uomo era incredibile, neanche io potevo esprimere una forza vitale di quel genere. Prese anch'egli tutto l'occorrente per vivere e analizzare le specie floreali. Riguardo a questo non avevo idea di cosa fossero tutti quei marchingegni. Incominciammo il nostro viaggio nella direzione retrostante la vecchia abitazione, proseguendo lungo il sentiero che dalla nostra collina saliva fino a colline più alte, non definibili monti per la loro forma. Nonostante fossero le prime ore del mattino il caldo si faceva sentire, vista la temperatura che a Kumo è normalità.
Senta, non vorrei sembrare invadente ma sono abbastanza curioso riguardo la..
La morte di mia moglie? Non preoccuparti, fammi pure tutte le domande che vuoi.
Il modo in cui mi interruppe non mi era chiaro. Sembrava talmente rilassato nel parlarne che a stento credetti potesse essere successa realmente una tragedia del genere. Il tutto si mischiava a una sorta di inquietudine che mi copriva. Volevo sapere di più.
L'uomo che si è costituito dichiarando di averla uccisa, lo conosceva?
Uritoyama si fermò e prese un lungo respiro. La salina iniziava a stancarlo e lo invitai a sedersi con me a terra, sotto un albero. Bevemmo e mangiammo qualcosa, intanto lui rimase in silenzio per qualche minuto, come se stesse cercando di formulare la risposta.
Sei un ragazzo sveglio devo dire. Tra tutte le domande che potevi farmi hai scelto quella più importante. Ebbene sì, io conoscevo quell'uomo. Ti dirò di più, sapevo con esattezza il motivo per cui ha deciso di portarmela via. Vedi, quella notte io ero lì, ero presente. Ho visto tutto, ho visto mia moglie morire davanti a me e non sono stato in grado di impedirlo.
I suoi occhi a questo punto si riempirono di disperazione e a stento tratteneva le lacrime.
E perchè non ha detto nulla? Ha aspettato che la trovassero giorni dopo? Insomma, non capisco..
Si! Mi misi a correre e non tornai in casa prima dell'alba. Non la toccai, la lasciai dov'era. Non volevo crederci e soprattutto non volevo accettarlo. Lascia che mi accusassero per un reato che non ho mai commesso solo perchè l'amore che provavo per chi ha commesso il reato era più grande della sua colpa.
Le ultime parole mi scossero. Nella mia mente crebbe una confusione che in quel momento non mi permise di connettere. L'uomo si rialzò e prese a camminare senza dire altro. Feci lo stesso. Rimanemmo in silenzio per le prossime due ore. Sapevo che non avrei dovuto toccare quel tasto dolente. Forse la sua gentilezza mi aveva fatto pensare di potermene approfittare, eppure il suo volto cambiò dopo quella conversazione, come se fossi stato io con quelle poche parole a cambiare dentro di lui un equilibrio che duramente egli si era costruito nel tempo.
Buongiorno giovane! Ottimo, noto con piacere che sei già pronto per partire ed è magnifico perchè lo sono anche io.
L'energia che mostrava di avere l'uomo era incredibile, neanche io potevo esprimere una forza vitale di quel genere. Prese anch'egli tutto l'occorrente per vivere e analizzare le specie floreali. Riguardo a questo non avevo idea di cosa fossero tutti quei marchingegni. Incominciammo il nostro viaggio nella direzione retrostante la vecchia abitazione, proseguendo lungo il sentiero che dalla nostra collina saliva fino a colline più alte, non definibili monti per la loro forma. Nonostante fossero le prime ore del mattino il caldo si faceva sentire, vista la temperatura che a Kumo è normalità.
Senta, non vorrei sembrare invadente ma sono abbastanza curioso riguardo la..
La morte di mia moglie? Non preoccuparti, fammi pure tutte le domande che vuoi.
Il modo in cui mi interruppe non mi era chiaro. Sembrava talmente rilassato nel parlarne che a stento credetti potesse essere successa realmente una tragedia del genere. Il tutto si mischiava a una sorta di inquietudine che mi copriva. Volevo sapere di più.
L'uomo che si è costituito dichiarando di averla uccisa, lo conosceva?
Uritoyama si fermò e prese un lungo respiro. La salina iniziava a stancarlo e lo invitai a sedersi con me a terra, sotto un albero. Bevemmo e mangiammo qualcosa, intanto lui rimase in silenzio per qualche minuto, come se stesse cercando di formulare la risposta.
Sei un ragazzo sveglio devo dire. Tra tutte le domande che potevi farmi hai scelto quella più importante. Ebbene sì, io conoscevo quell'uomo. Ti dirò di più, sapevo con esattezza il motivo per cui ha deciso di portarmela via. Vedi, quella notte io ero lì, ero presente. Ho visto tutto, ho visto mia moglie morire davanti a me e non sono stato in grado di impedirlo.
I suoi occhi a questo punto si riempirono di disperazione e a stento tratteneva le lacrime.
E perchè non ha detto nulla? Ha aspettato che la trovassero giorni dopo? Insomma, non capisco..
Si! Mi misi a correre e non tornai in casa prima dell'alba. Non la toccai, la lasciai dov'era. Non volevo crederci e soprattutto non volevo accettarlo. Lascia che mi accusassero per un reato che non ho mai commesso solo perchè l'amore che provavo per chi ha commesso il reato era più grande della sua colpa.
Le ultime parole mi scossero. Nella mia mente crebbe una confusione che in quel momento non mi permise di connettere. L'uomo si rialzò e prese a camminare senza dire altro. Feci lo stesso. Rimanemmo in silenzio per le prossime due ore. Sapevo che non avrei dovuto toccare quel tasto dolente. Forse la sua gentilezza mi aveva fatto pensare di potermene approfittare, eppure il suo volto cambiò dopo quella conversazione, come se fossi stato io con quelle poche parole a cambiare dentro di lui un equilibrio che duramente egli si era costruito nel tempo.
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Re: 2° Add Tokuma Yotsuki (Tokuma)
Raggiungemmo la sommità di una delle più alte colline circostanti. Si poteva facilmente vedere Kumo dall'alto ma solo una parte di esso, siccome l'altezza non era ancora abbastanza. Il vecchio sembrava riprendersi lentamente, ogni volta che si avvicinava a specie di fiori diversi. Si fermava e li analizzava con i suoi strani strumenti. Io intanto, spossato dal caldo, mi sdraiavo, bevevo, prendevo il sole. Dopotutto l'unica cosa che mi spettava era di tenerlo d'occhio. Parlammo poco fino a mezzogiorno. A quel punto riprendemmo un piccolo sentiero che si inseriva in una grotta, facente parte di un'alta parete rocciosa che collegava la collina alla montagna denominata "Ashur". Il buio all'interno rendeva impossibile vedere con chiarezza ogni cosa ma Uritoyama pareva essere convinto di quel che faceva.
Ragazzo, da questa parte dovremmo raggiungere il luogo in cui è stato trovato il fiore che ti dicevo. Se tutto va bene riusciremo a prendere qualche campione.
D'accordo ma come facciamo? Non si vede niente.
Mentre barcollavo nel buio il vecchio rimase in silenzio per un attimo dopo aver udito le mie parole.
Non ti preoccupare, ho qui con me una piccola torcia che dovrebbe bastare all'andata. Per il ritorno ne ho una seconda.
Dunque il fioraio si tolse lo zaino dalle spalle e rovistò all'interno di esso ma potei rendermene conto solo per il rumore. Quando terminò fu il silenzio per pochi istanti e subito dopo riuscii ad udire uno schiocco di scintilla seguito dalla comparsa di una fiamma abbastanza grande da illuminare un'area di almeno 3 metri. Continuammo a camminare lungo la galleria fredda e puzzolente che avevamo scelto. Mi chiedevo come fosse possibile che un posto così lugubre potesse nascondere dei fiori. Infatti mi sbagliavo, siccome il vero luogo da raggiungere non risiedeva all'interno ma all'esterno della caverna.
Signore, mi chiedevo come fosse possibile che ci fossero dei fiori dentro una caverna come questa.
Ah, non ti preoccupare. I fiori qui dentro ovviamente non possono crescere. Il nostro scopo è solo quello di superare la grotta per raggiungere l'esterno. Al di là di essa si trovano dei campi magnifici, ricchi di specie che sicuramente non avrai mai visto se non nel mio giardino. Questo è un posto segreto, deve rimanere tra di noi. Beh, ogni tanto qualcuno scopre questo passaggio e si intrufola, trovando quel che ho trovato io. Peccato per loro che non sappiano come procurarsi l'inseminazione da un fiore già cresciuto.
Riprese fiato..
E' una tecnica molto complessa che consiste nell'incubare il fiore con questo tubo per poi chiuderlo con un tappo collegato ad un oggetto capace di pressurizzarlo. Non voglio annoiarti, era così per dire.
Dopo avermi mostrato i suoi oggetti del mestiere mi fece una rapida spiegazione alla quale finsi di essere interessato. Il nostro passo risuonava sulle pareti che sembravano tremare per il rimbombo. Era incredibile come la temperatura fosse cambiata rispetto all'esterno. Il freddo penetrava nelle ossa e l'umidità quasi prendeva forma talmente fosse densa. Tutto d'un tratto tornai a provare una sensazione di calore. Ci stavamo avvicinando all'uscita e qualcosa mi diceva che la vista sarebbe stata magnifica da lì. Lentamente iniziai a percepire una luce forte provenire dall'estremità della grotta e capii che mancava davvero poco. Rimasi con gli occhi sull'uscita, in silenzio, in attesa di scoprire se quel luogo fosse realmente magico come Uritoyama lo definiva. A piccoli passi verso quella luce, il mio cuore iniziò a battere. Per la prima volta provavo l'emozione del divertimento, della suspance e tutto ciò che ne fa parte.
Ragazzo, da questa parte dovremmo raggiungere il luogo in cui è stato trovato il fiore che ti dicevo. Se tutto va bene riusciremo a prendere qualche campione.
D'accordo ma come facciamo? Non si vede niente.
Mentre barcollavo nel buio il vecchio rimase in silenzio per un attimo dopo aver udito le mie parole.
Non ti preoccupare, ho qui con me una piccola torcia che dovrebbe bastare all'andata. Per il ritorno ne ho una seconda.
Dunque il fioraio si tolse lo zaino dalle spalle e rovistò all'interno di esso ma potei rendermene conto solo per il rumore. Quando terminò fu il silenzio per pochi istanti e subito dopo riuscii ad udire uno schiocco di scintilla seguito dalla comparsa di una fiamma abbastanza grande da illuminare un'area di almeno 3 metri. Continuammo a camminare lungo la galleria fredda e puzzolente che avevamo scelto. Mi chiedevo come fosse possibile che un posto così lugubre potesse nascondere dei fiori. Infatti mi sbagliavo, siccome il vero luogo da raggiungere non risiedeva all'interno ma all'esterno della caverna.
Signore, mi chiedevo come fosse possibile che ci fossero dei fiori dentro una caverna come questa.
Ah, non ti preoccupare. I fiori qui dentro ovviamente non possono crescere. Il nostro scopo è solo quello di superare la grotta per raggiungere l'esterno. Al di là di essa si trovano dei campi magnifici, ricchi di specie che sicuramente non avrai mai visto se non nel mio giardino. Questo è un posto segreto, deve rimanere tra di noi. Beh, ogni tanto qualcuno scopre questo passaggio e si intrufola, trovando quel che ho trovato io. Peccato per loro che non sappiano come procurarsi l'inseminazione da un fiore già cresciuto.
Riprese fiato..
E' una tecnica molto complessa che consiste nell'incubare il fiore con questo tubo per poi chiuderlo con un tappo collegato ad un oggetto capace di pressurizzarlo. Non voglio annoiarti, era così per dire.
Dopo avermi mostrato i suoi oggetti del mestiere mi fece una rapida spiegazione alla quale finsi di essere interessato. Il nostro passo risuonava sulle pareti che sembravano tremare per il rimbombo. Era incredibile come la temperatura fosse cambiata rispetto all'esterno. Il freddo penetrava nelle ossa e l'umidità quasi prendeva forma talmente fosse densa. Tutto d'un tratto tornai a provare una sensazione di calore. Ci stavamo avvicinando all'uscita e qualcosa mi diceva che la vista sarebbe stata magnifica da lì. Lentamente iniziai a percepire una luce forte provenire dall'estremità della grotta e capii che mancava davvero poco. Rimasi con gli occhi sull'uscita, in silenzio, in attesa di scoprire se quel luogo fosse realmente magico come Uritoyama lo definiva. A piccoli passi verso quella luce, il mio cuore iniziò a battere. Per la prima volta provavo l'emozione del divertimento, della suspance e tutto ciò che ne fa parte.
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Re: 2° Add Tokuma Yotsuki (Tokuma)
Di fronte a noi si aprì una vasta area colorata. Era talmente colma di fiori diversi che feci realmente fatica a percepirne il fondo erboso. Rimasi immobile pochi secondi per contemplare quella stupenda visione: non avevo mai visto una cosa del genere.
Ti piace, ragazzo? Bello eh? Pensa che non vengo qui da qualche anno..
Il vecchio sorrise e chiuse gli occhi, sospirando. Nel suo volto sembrava essere comparsa subito la pace.
Vorrei scusarmi per prima, signore. Non avrei dovuto intromettermi, io..
Mi interruppe.
No devi scusarmi tu. La mia reazione è stata esagerata ma, vedi, è stato mio figlio Horoshi a uccidere Tae.
L'aria intorno raggelò, come il 90% del mio corpo. Non riuscii a proferire parole in quel momento, nonostante stessi cercando di farlo con tutto me stesso. I miei pensieri si erano trasformati in immagini di morte. Cercavo di immaginarmi la scena, neanche conoscendo i loro volti. Il che fu molto inquietante. Scossi il capo.
Oh.. guardi, non intendo sapere altri dettagli. Oltretutto non sono cose di cui lei vorrà parlare con tranquillità.
Sì, questo è vero.. ma non c'è da preoccuparsi. Presto io e Tae torneremo insieme, lontano da quel diavolo di Horoshi.
Dette le ultime parole io rimasi ancora fermo, scosso per la notizia. Il mistero sulla vita di Uritoyama mi aveva pervaso ma lui tornò a mostrare un volto pacato e, mossi alcuni passi verso il prato fiorito, si fermò sul ciglio di esso. Lo seguii attraverso l'enorme distesa, come se nel suo procedere sapesse già dove andare.
Non dovremmo cercare la specie di cui mi parlava?
Sorrise, ma non disse nulla. Continuò a camminare dopo essersi voltato verso di me. Giungemmo in una piccola piazzola che mostrava un piccolo recinto, contornato da una serie di fiori tutti uguali, facilmente distinguibili dal resto. Essi andavano a formare una forma circolare e al centro vi era un singolo fiore di un colore particolare. Era dorato ma splendeva di una luce intensa. Uritoyama si avvicinò sicuro e, dopo aver fatto i suoi test, lo prese con le giuste precauzioni e lo mise al sicuro. Rimasi stupito.
Sapeva già della sua esistenza?
Si voltò e tornò serio.
Vedi, ragazzo. Tutto ciò che ti ho detto era la verità ma su una cosa ho mentito. Nessuno è venuto qui e nessuno ha trovato alcuna specie dei fiori che cerco. Dopo la morte di Tae venni qui e piantai l'ultimo seme di una delle specie estinte. Sapevo esattamente che quest'area, essendo piovosa, avrebbe mantenuto la sua crescita in modo naturale. Sapevo anche quanto tempo ci avrebbe messo. Ora ho finalmente raggiunto il mio obbiettivo.
Continuai a fissarlo, ascoltando con attenzione le sue parole, profonde e colme di malinconia e di felicità mescolate.
Allora.. non capisco perchè mi ha mentito.
Volevo mantenere il segreto. Non è bello vederlo come una sorpresa? Volevo che anche tu vivessi con me questa attesa. Ora che l'ho recuperato, possiamo tornare.
Mi superò e riprese a camminare verso la direzione da cui eravamo giunti. Durante il viaggio nessuno dei due proferì parola. Il tempo di tornare indietro e a circa dieci minuti di distanza dall'abitazione del fioraio io non sentivo più le gambe. Lui, invece, aveva raggiunto una spensieratezza tale da non soffrire sforzo alcuno. Ci salutammo con un cenno del capo e un inchino e neanche ricordai, dopo che richiuse la porta, le ultime parole da lui dette. Sicuramente sapevo che sarei tornato a trovarlo, avrei cercato di aiutarlo in qualche modo e dentro di me ero cosciente di un cambiamento. Avevo capito cosa significasse soffrire e saper reagire, avevo capito cosa volesse dire amare e sperare in qualcosa che, da tempo, non c'è più.
Ti piace, ragazzo? Bello eh? Pensa che non vengo qui da qualche anno..
Il vecchio sorrise e chiuse gli occhi, sospirando. Nel suo volto sembrava essere comparsa subito la pace.
Vorrei scusarmi per prima, signore. Non avrei dovuto intromettermi, io..
Mi interruppe.
No devi scusarmi tu. La mia reazione è stata esagerata ma, vedi, è stato mio figlio Horoshi a uccidere Tae.
L'aria intorno raggelò, come il 90% del mio corpo. Non riuscii a proferire parole in quel momento, nonostante stessi cercando di farlo con tutto me stesso. I miei pensieri si erano trasformati in immagini di morte. Cercavo di immaginarmi la scena, neanche conoscendo i loro volti. Il che fu molto inquietante. Scossi il capo.
Oh.. guardi, non intendo sapere altri dettagli. Oltretutto non sono cose di cui lei vorrà parlare con tranquillità.
Sì, questo è vero.. ma non c'è da preoccuparsi. Presto io e Tae torneremo insieme, lontano da quel diavolo di Horoshi.
Dette le ultime parole io rimasi ancora fermo, scosso per la notizia. Il mistero sulla vita di Uritoyama mi aveva pervaso ma lui tornò a mostrare un volto pacato e, mossi alcuni passi verso il prato fiorito, si fermò sul ciglio di esso. Lo seguii attraverso l'enorme distesa, come se nel suo procedere sapesse già dove andare.
Non dovremmo cercare la specie di cui mi parlava?
Sorrise, ma non disse nulla. Continuò a camminare dopo essersi voltato verso di me. Giungemmo in una piccola piazzola che mostrava un piccolo recinto, contornato da una serie di fiori tutti uguali, facilmente distinguibili dal resto. Essi andavano a formare una forma circolare e al centro vi era un singolo fiore di un colore particolare. Era dorato ma splendeva di una luce intensa. Uritoyama si avvicinò sicuro e, dopo aver fatto i suoi test, lo prese con le giuste precauzioni e lo mise al sicuro. Rimasi stupito.
Sapeva già della sua esistenza?
Si voltò e tornò serio.
Vedi, ragazzo. Tutto ciò che ti ho detto era la verità ma su una cosa ho mentito. Nessuno è venuto qui e nessuno ha trovato alcuna specie dei fiori che cerco. Dopo la morte di Tae venni qui e piantai l'ultimo seme di una delle specie estinte. Sapevo esattamente che quest'area, essendo piovosa, avrebbe mantenuto la sua crescita in modo naturale. Sapevo anche quanto tempo ci avrebbe messo. Ora ho finalmente raggiunto il mio obbiettivo.
Continuai a fissarlo, ascoltando con attenzione le sue parole, profonde e colme di malinconia e di felicità mescolate.
Allora.. non capisco perchè mi ha mentito.
Volevo mantenere il segreto. Non è bello vederlo come una sorpresa? Volevo che anche tu vivessi con me questa attesa. Ora che l'ho recuperato, possiamo tornare.
Mi superò e riprese a camminare verso la direzione da cui eravamo giunti. Durante il viaggio nessuno dei due proferì parola. Il tempo di tornare indietro e a circa dieci minuti di distanza dall'abitazione del fioraio io non sentivo più le gambe. Lui, invece, aveva raggiunto una spensieratezza tale da non soffrire sforzo alcuno. Ci salutammo con un cenno del capo e un inchino e neanche ricordai, dopo che richiuse la porta, le ultime parole da lui dette. Sicuramente sapevo che sarei tornato a trovarlo, avrei cercato di aiutarlo in qualche modo e dentro di me ero cosciente di un cambiamento. Avevo capito cosa significasse soffrire e saper reagire, avevo capito cosa volesse dire amare e sperare in qualcosa che, da tempo, non c'è più.
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Re: 2° Add Tokuma Yotsuki (Tokuma)
Purtroppo non rividi mai più Uritoyama e mai rividi il fiore che con premura aveva custodito a distanza. Una sera, passata una settimana dalla missione, io ricevetti le congratulazioni tramite missiva per il mio impegno dell'aver aiutato la persona di Uritoyama. Quella stessa sera decisi di andarlo a trovare e, giunto sul posto, invece del prato fiorito trovai la Squadra di Anbu Inseguitori. Erano circa 5 uomini mascherati. Avevano tolto tutto, tutti i fiori del prato. La casa era aperta ed era pieno di divieti di accesso. Il motivo era semplice: Uritoyama era sparito e al posto suo aveva lasciato un messaggio. Non per me, non per i suoi amici o i suoi clienti, per il Villaggio. Auspicava un fiorente vivere a tutta la cittadinanza e a Kumo stesso. Non mi permisero di avvicinarmi e nei giorni seguenti tentai di indagare. Tutte le informazioni riguardo la sua sparizione furono infangate e non mi fu possibile, in quanto Studente accademico, avere un dialogo con qualcuno di competente. La mia delusione fu immensa. Credevo che avrei almeno meritato una spiegazione, qualcosa di minimo, ma niente. Di lui mi restava il suo desiderio di ritrovare Tae, la sua semplicità e la sua voglia di pace. Strappai la missiva delle congratulazioni e buttai i Ryo che vi erano all'interno. Non mi ero mai sentito più tradito. Quel giorno giurai a me stesso che avrei presto avuto la possibilità di riscattarmi, di scoprire la verità ma, soprattutto, di dare pace all'anima di quell'uomo.
END.
Nulla
END.
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Re: 2° Add Tokuma Yotsuki (Tokuma)
Add terminato. Verrà valutato tra non molto. Puoi fare richiesta per l 'esame genin nella stanza del tuo kage.
Re: 2° Add Tokuma Yotsuki (Tokuma)
- Spoiler:
- innanzitutto ti faccio i miei complimenti, la storia è molto bella, scritta davvero bene e ha la particolarità di non contenere battaglie, cosa che mi è piaciuta molto :)ci sono alcune ripetizioni qua e la, e un "rimanemmo in silenzio per le prossime due ore", che sballa i tempi di narrazione (prossima volta scrivi "da quel momento rimanemmo in dilenzio per circa due ore") ma a parte questo non ho visto errori, quindi per me l'esame è superato! Complimenti di nuovo per la storia, davvero bella
EDIT: aggiungi 200 ryo alla scheda, sono il premio per la tua storia
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