Esame Genin Hisoka (blizzard91)
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Esame Genin Hisoka (blizzard91)
Scrivi una storia autoconclusiva che parli del nuovo PG e di come diventa Genin, con un minimo di 50 righe (Le mezze righe non valgono per righe intere).
Zelgadis- Messaggi : 265
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Re: Esame Genin Hisoka (blizzard91)
Mi svegliai quella mattina infastidito e irritato. La notte non aveva portato nessun consiglio e il mattino era già arrivato senza aver chiuso occhio. Un'altra notte in bianco.. Se continuo così, mi procurerò più danni che altro. Mi alzai dal letto e mi diressi verso la cucina. Alzai la tapparella e aprii la finestra. La solita nebbia, credo di odiare questo posto. La nebbia come la pioggia costante mi dava parecchio fastidio. Odiavo l'umidità, figurarsi sentirsela addosso. Un brivido di ribrezzo mischiato a uno di freddo mi risalirono dalla schiena al collo. Brrr meglio che chiuda che fa freddo. Chiusi la finestra e andai in bagno a farmi la doccia.
Dopo essermi lavato mi vestii come mio solito per andare all'accademia ninja di Kiri. Un'altra giornta là dentro, non ce la faccio più. Trattano tutti come dei bambini mentre invece dovrebbero impegnarsi un po' di più, non tutti sono rimbambiti. Con quel pensiero in testa varcai la soglia della porta e uscii di casa. Come avevo notato prima dalla finestra, la nebbia era fitta e si poteva vedere solo a poca distanza dal proprio naso. Tipica giornata kiriana. La voglia di andare in accademia era sempre meno man mano che passavano i giorni. L'anno si sarebbe concluso a breve e tra poco ci sarebbe stato l'esame per diventare genin. Diventare genin, finalmente. Almeno potrò uscire da questo paese e la gente mi guarderà con un po' più di rispetto ora. Diventare genin voleva dire mettersi al servizio del proprio villaggio. Questa cosa non mi andava tanto a genio. Il mizukage non era la persona che guardavo con più rispetto all'interno del villaggio. Sarebbe dovuto essere il mio punto di riferimento, il mio modello. A me pareva solo un burattino manovrato da chissà chi. Le volte in cui si palesava all'accademia lo faceva solo per cercare tra di noi un possibile ninja promettente. Ragione per cui le mie vere capacità non le feci vedere a nessuno. Continuavano a dirmi che avevo un ottimo potenziale, niente di più vero, però che non mi applicavo. Poco importava. Dovevo capire ancora molto di come funzionava il mondo degli shinobi, l'accademia mi serviva solo a questo. I miei addestramenti in solitaria erano molto iù produttivi rispetto a quelli fatti in accademia. Le tecniche che avevo imparato erano frutto di un allenamento costante e non di qualche lezione. Avevo scoperto da poco di avere chakra acqua e fuoco, niente di più bello per me. Ah il fuoco, come riscalderei volentieri tutta questa "bella" atmosfera. Non era il villaggio in sè che mi dava fastidio ma quanto il come funzionava. Non mi piaceva per niente. Questa riflessione durò per tutto il viaggio tra casa e l'accademia. Giunto davanti a scuola, qualcuno mi salutò e io contraccambiai solo per educazione, i bambini non mi interessavano. Seguii il corridoio che mi portò in classe, presi posto a sedere in aula e mi preparai per la solita rognosa lezione.
Il sensei entrò portando però novità. Oggi ragazzi non ci sarà lezione. Oggi affronterete l'esame per diventare genin. Un grido di gioia si alzò per tutta la classe. Anche io ne fui contento poichè questo giorno sanciva la nascita di Hisoka come shinobi. Avanti ragazzi, mettetevi in fila e seguitemi. Fummo portati nel cortile che dava sul retro della scuola. Il cortile era abbastanza ampio ed era ricoperto da un manto erboso che sembrava quasi sintetico, era curato con molta cura. La presenza di un unico albero sul fianco destro spezzava l'armonia e la simmetria che vi era in quel luogo Ok, siamo arrivati. L'esame consiste in uno scontro uno contro uno. Non abbiate paura di affrontare un vostro compagno, in questo momento sarà un avversario. Mettetecela tutta e applicate tutto ciò che abbiamo studiato quest'anno. Ok partiamo. I primi due che si affronteranno saranno Hisoka e Saori. Perfetto, almeno finisco subito questa pagliacciata. Eccomi. Mi presentai di fronte al sensei. Lui diede le ultime raccomandazioni. Mi raccomando ragazzi, state attenti e cercate di non esagerare. In caso dovessi ritenerlo opportuno, conludo lo scontro. Siete pronti? Il mio avversario gridò sì. Mi hai quasi assordato idiota. Io feci un semplice gesto con la testa. Dopo la domanda, il sensei disse: Bene ragazzi, posizionatevi al centro e cominciate pure. Io valuterò da qui. Cominciai a muovermi verso il centro del prato. Girai la testa verso destra e guardai il mio avversario. La sua espressione era un mix di tensione, paura e felicità. Sarà più facile del previsto. Una volta che tutti e due fummo al centro del cortile, e dopo un segnale del sensei, cominciò la lotta. Il mio avversario non aspettò un secondo e si diresse verso di me. Corsa dritta e sta caricando il pugno destro, mi basterà spostarmi sulla destra. Quasi a contatto, cercò di colpirmi in volto. Grazie al fatto che mi aspettavo la sua mossa, mi spostai in tempo sulla destra e portai le mie mani sulla sua schiena. Feci pressione per spingerlo in basso e gli tirai un ginocchiata nella bocca dello stomaco. Il mio avversario non potè fare nulla. Il colpo si era rivelto più potente del solito. Saori cadde a terra affannandosi e facendo fatica a respirare. Dopo un minuto buono lui era ancora a terra. Mi girai verso il sensei e dissi: Dobbiamo stare qua ad aspettare ancor tanto?! Il sensei mi guardò con occhi sbarrati. Nono, l'incontro finisce qua. Sei promosso. Vieni che ti do il coprifronte. Diedi un ultimo sguardo al mio avversario e gli sussurrai: Pietoso. Andai verso il sensei e presi il coprifronte di Kiri e me lo misi subito in tasca. Complimenti, da oggi sei un ninja di Kiri, puoi andare. Verrai contattato appena sarà disponibile una missione. Feci un cenno con la mano di ringraziamento e mi diressi verso l'uscita dell'accademia. Anche questa è finita finalmente, ora comincia il bello!
Dopo essermi lavato mi vestii come mio solito per andare all'accademia ninja di Kiri. Un'altra giornta là dentro, non ce la faccio più. Trattano tutti come dei bambini mentre invece dovrebbero impegnarsi un po' di più, non tutti sono rimbambiti. Con quel pensiero in testa varcai la soglia della porta e uscii di casa. Come avevo notato prima dalla finestra, la nebbia era fitta e si poteva vedere solo a poca distanza dal proprio naso. Tipica giornata kiriana. La voglia di andare in accademia era sempre meno man mano che passavano i giorni. L'anno si sarebbe concluso a breve e tra poco ci sarebbe stato l'esame per diventare genin. Diventare genin, finalmente. Almeno potrò uscire da questo paese e la gente mi guarderà con un po' più di rispetto ora. Diventare genin voleva dire mettersi al servizio del proprio villaggio. Questa cosa non mi andava tanto a genio. Il mizukage non era la persona che guardavo con più rispetto all'interno del villaggio. Sarebbe dovuto essere il mio punto di riferimento, il mio modello. A me pareva solo un burattino manovrato da chissà chi. Le volte in cui si palesava all'accademia lo faceva solo per cercare tra di noi un possibile ninja promettente. Ragione per cui le mie vere capacità non le feci vedere a nessuno. Continuavano a dirmi che avevo un ottimo potenziale, niente di più vero, però che non mi applicavo. Poco importava. Dovevo capire ancora molto di come funzionava il mondo degli shinobi, l'accademia mi serviva solo a questo. I miei addestramenti in solitaria erano molto iù produttivi rispetto a quelli fatti in accademia. Le tecniche che avevo imparato erano frutto di un allenamento costante e non di qualche lezione. Avevo scoperto da poco di avere chakra acqua e fuoco, niente di più bello per me. Ah il fuoco, come riscalderei volentieri tutta questa "bella" atmosfera. Non era il villaggio in sè che mi dava fastidio ma quanto il come funzionava. Non mi piaceva per niente. Questa riflessione durò per tutto il viaggio tra casa e l'accademia. Giunto davanti a scuola, qualcuno mi salutò e io contraccambiai solo per educazione, i bambini non mi interessavano. Seguii il corridoio che mi portò in classe, presi posto a sedere in aula e mi preparai per la solita rognosa lezione.
Il sensei entrò portando però novità. Oggi ragazzi non ci sarà lezione. Oggi affronterete l'esame per diventare genin. Un grido di gioia si alzò per tutta la classe. Anche io ne fui contento poichè questo giorno sanciva la nascita di Hisoka come shinobi. Avanti ragazzi, mettetevi in fila e seguitemi. Fummo portati nel cortile che dava sul retro della scuola. Il cortile era abbastanza ampio ed era ricoperto da un manto erboso che sembrava quasi sintetico, era curato con molta cura. La presenza di un unico albero sul fianco destro spezzava l'armonia e la simmetria che vi era in quel luogo Ok, siamo arrivati. L'esame consiste in uno scontro uno contro uno. Non abbiate paura di affrontare un vostro compagno, in questo momento sarà un avversario. Mettetecela tutta e applicate tutto ciò che abbiamo studiato quest'anno. Ok partiamo. I primi due che si affronteranno saranno Hisoka e Saori. Perfetto, almeno finisco subito questa pagliacciata. Eccomi. Mi presentai di fronte al sensei. Lui diede le ultime raccomandazioni. Mi raccomando ragazzi, state attenti e cercate di non esagerare. In caso dovessi ritenerlo opportuno, conludo lo scontro. Siete pronti? Il mio avversario gridò sì. Mi hai quasi assordato idiota. Io feci un semplice gesto con la testa. Dopo la domanda, il sensei disse: Bene ragazzi, posizionatevi al centro e cominciate pure. Io valuterò da qui. Cominciai a muovermi verso il centro del prato. Girai la testa verso destra e guardai il mio avversario. La sua espressione era un mix di tensione, paura e felicità. Sarà più facile del previsto. Una volta che tutti e due fummo al centro del cortile, e dopo un segnale del sensei, cominciò la lotta. Il mio avversario non aspettò un secondo e si diresse verso di me. Corsa dritta e sta caricando il pugno destro, mi basterà spostarmi sulla destra. Quasi a contatto, cercò di colpirmi in volto. Grazie al fatto che mi aspettavo la sua mossa, mi spostai in tempo sulla destra e portai le mie mani sulla sua schiena. Feci pressione per spingerlo in basso e gli tirai un ginocchiata nella bocca dello stomaco. Il mio avversario non potè fare nulla. Il colpo si era rivelto più potente del solito. Saori cadde a terra affannandosi e facendo fatica a respirare. Dopo un minuto buono lui era ancora a terra. Mi girai verso il sensei e dissi: Dobbiamo stare qua ad aspettare ancor tanto?! Il sensei mi guardò con occhi sbarrati. Nono, l'incontro finisce qua. Sei promosso. Vieni che ti do il coprifronte. Diedi un ultimo sguardo al mio avversario e gli sussurrai: Pietoso. Andai verso il sensei e presi il coprifronte di Kiri e me lo misi subito in tasca. Complimenti, da oggi sei un ninja di Kiri, puoi andare. Verrai contattato appena sarà disponibile una missione. Feci un cenno con la mano di ringraziamento e mi diressi verso l'uscita dell'accademia. Anche questa è finita finalmente, ora comincia il bello!
blizzard91- Messaggi : 294
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Re: Esame Genin Hisoka (blizzard91)
- Valutazione:
- Bene passi Genin. Aggiungiti tutta l'esperienza e i ryo che avevi del vecchio PG. Perdi le armi e le tecniche personali.
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