1° Esame Genin Kyiosuke Hokuriku (Soysalserocubano)
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1° Esame Genin Kyiosuke Hokuriku (Soysalserocubano)
La richiesta è semplice, dovrete scrivere un testo in cui simulate una vostra giornata in cui vi svegliate fate quello che vi pare poi nel corso della giornata vi scontrate con qualcuno, per esempio andate a fare un allenamento ed incontrate il vostro avversario. Immaginerete le tecniche dei vostri avversari ed utilizzerete anche le vostre tecniche. Dovrete descrivere le vostre sensazioni, i rumori, gli stati d'animo etc.
Importante regola che non verrà messa in discussione é la seguente: Dovete postare almeno e ripeto ALMENO 100 righe e le vostre tecniche o quelle degli eventuali avversari non entreranno nel conteggio finale, quindi se ne farete di più di 100 righe andrà meglio ma se scendete al di sotto della 100esima sarete bocciati (Le mezze righe non valgono per righe intere).
Quindi fate attenzione.
Qui sotto metterò in quote le regole più importanti da rispettare , ma vi consiglio di rispettare anche le altre nel Regolamento Genin.
Importante regola che non verrà messa in discussione é la seguente: Dovete postare almeno e ripeto ALMENO 100 righe e le vostre tecniche o quelle degli eventuali avversari non entreranno nel conteggio finale, quindi se ne farete di più di 100 righe andrà meglio ma se scendete al di sotto della 100esima sarete bocciati (Le mezze righe non valgono per righe intere).
Quindi fate attenzione.
Qui sotto metterò in quote le regole più importanti da rispettare , ma vi consiglio di rispettare anche le altre nel Regolamento Genin.
* Impegno
* Varietà negli attacchi (utilizzo di più tattiche).
* Onestà e Lealtà nei confronti dell' avversario.
* Errori grammaticali di vario genere (soprattutto se scrivete Ho in senso di possesso senza l'H).
* Errori nel calcolo del chakra o delle statistiche o dimenticanza nello scriverlo.
* Errori nell'utilizzo delle tecniche (conta anche il non uso del quote).
* Descrizioni imprecise di sensazioni, luoghi o attacchi.
* Errori nel metodo di scrittura del GDR (narrato, pensato e parlato).
* Lavoro di squadra (nella seconda prova).
* Post nel turno sbagliato.
* Linguaggio volgare.
* Abbreviazioni.
* Utilizzo del tasto spoiler.
Re: 1° Esame Genin Kyiosuke Hokuriku (Soysalserocubano)
La mia breve vita del ninja si era rivelata piuttosto faticosa. Avevo combattuto contro un chunin del villaggio che mi aveva mostrato tutto il suo strapotere fisico e mentale. Di quell' incontro conservo la sensazione di essermi sentito nettamente inferiore a qualcuno. Nonostante questo mio pensiero, il villaggio sembrava credere in me, affidandomi una missione in una miniera sita nelle vicinanze di Oto. Dire che era il tipo di missione che mi aspettavo era totalmente sbagliato, ma lavorare con quegli uomini mi fece intuire che possedevo un forte spirito d' appartenenza al villaggio e mi responsabilizzava nei confronti dei cittadini comuni del villaggio. Fu così che presi la decisione di richiedere di diventare ufficialmente un ninja, chiedendo di poter compiere l' esame per diventare un Genin. Il Genin, il grado più basso della gerarchia dei ninja, ma tutti sono partiti da quel punto. Anche Zaku-sensei. Nel frattempo che attendevo la convocazione, ero dedito al mio lavoro nel chiosco di Ravioli di Fuuka-sama, l'uomo che aveva influito sulla mia decisione di intraprendere la strada dello shinobi. Mi sa che se divento Genin dovrò lasciare questo lavoro!
Le giornate scorrevano tranquille e rilassanti, io ancora mi divertivo nell' ascoltare le vicende del signor Fuuka e quei giorni potevano considerarsi come forse gli ultimi di una spensieratezza totale. Una mattina mi fu affidato il compito di gestire da solo il negozio in quanto Fuuka-sama aveva degli impegni improrogabili al di fuori del villaggio. Era sempre sorpreso dalla fiducia che quell' uomo riponeva in me, sapeva che a breve avrei dovuto lasciare il lavoro, ma nonostante questo riusciva a farmi sentire importante. Il momento più difficile della giornata risultò quello che intercorse tra le 12.00 alle 14.30. Il negozio aveva un notevole afflusso di clienti di solito, ma quel giorno sembrava che tutto il villaggio avesse voglia di mangiare i ravioli. A gestire quella situazione mi venne in aiuto le precedenti esperienze avute nell' addestramento per diventare ninja. Nonostante il numero spropositato dei clienti, riuscivo a gestire con molta calma e concentrazione il tutto districandomi fra i fornelli ed il servizio ai clienti. Ala chiusura pomeridiana del chioso ero esausto ma felice perché ero riuscito a compiere il mio dovere senza combinare grossi casini. Decisi di passare al negozio di fiori dove lavorava la bella Fujiko. A quell' ora doveva esser anche lei in pausa e ne avrei approfittato per chiederle un' uscita serale. Arrivai verso le 15.00 al negozio e la trovai indaffarata vicino a delle piante. Mi feci coraggio e dopo essermi schiarito la voce in modo da attirare un po' la sua attenzione e la chiamai.
Ciao, Fujiko-chan. Mentre parlavo non potei evitare l'arrossamento delle mie guance, reso ancora più evidente dal colore pallido della mia pelle. Perché sono sempre impacciato nei suoi confronti?
Ciao Kyiosuke! Cosa ti porta da queste parti? Un sorriso meraviglioso seguì il dolce suono di queste parole facendomi arrossire, se era possibile, ancora di più.
Ehm, sai volevo chiederti se stasera avevi da fare. C' è una piccola festa d' inaugurazione in un quartiere di Otogakure appena costruito. Ecco vorrei che mi accompagnassi. La mia mano destra si era andata a poggiare sulla mia nuca e freneticamente la muovevo, scompigliando i capelli, in attesa di una sua risposta. Beh, ma certo! Sono felice del tuo invito.
Oh beh allora ci vediamo alle 21.45 all' angolo di casa tua! Non fare tardi mi raccomando. Pronunciai quelle parole di fretta, intento a svignarmela per non far trasparire troppo la mia gioia nell' aver ottenuto l' appuntamento. Ed ora devo tornare in negozio, non vedo l' ora che arrivi stasera.
Il ritorno al lavoro fu abbastanza traumatico, non da punto di vista fisico, ma sul piano emozionale. Mi risultava alquanto difficile riuscire a distogliere il mio pensiero dall' appuntamento che avrei avuto di lì a poche ore. Ci misi parecchi minuti per carburare ed iniziare a creare ravioli per la serata. Se ora dovessi affrontare un avversario ne uscirei malconcio. Devo riprendermi. La sera l' affluenza maggiore al chiosco la si aveva dalle 18.30 fino alle 20.30. L' affluenza dei clienti fu più blanda del solito e riuscii a sbrigarmela per le 20.45, chiudendo tutto il negozio. Mi diressi a grande velocità verso casa quando fui attirato da un urlo di una persona anziana.
Restituiscila! E' mia! La voce veniva dal vicolo che si incrociava con quello che stavo percorrendo, così decisi di andare a vedere cosa stesse accadendo. La mia sorpresa fu grande quando girai l' angolo. C'è era un anziana signora a terra che piangeva ed un ladro, alto all' incirca 1.70 metri e scuro di pelle, che la derideva. Farabutto!
Ci sono i miei risparmi nella borsa che hai preso! Come faccio senza? la voce era intrisa di malinconia e tristezza. Ma quello che mi fece scattare furono le parole denigratorie del ladro.
[color:0a68=#006600]Vecchiaccia, cosa vuoi che me ne importi di te? Anzi ti farei fuori tanto che sono pochi questi risparmi. Mentre parlava era intento a rovistare nella borsa. Che pusillanime! Oltre che ladro anche screanzato! Devo intervenire. Mi apprestai a coprire una breve distanza fino a portarmi a 5 metri da lui. Con voce ferma e decisa richiamai la sua attenzione.
Hey, tu, ladruncolo vigliacco perché non restituisci il maltolto alla signora e te ne vai dal villaggio?
Alle mie parole il ladro si girò. Mi guardava dall' alto verso il basso, come se fossi solo un moscerino. Prese i soldi nella borsa e gettò quest' ultima a terra. Nella mano destra aveva un coltello a serramanico. Toh, abbiamo un eroe. Ragazzino fatti dare un consiglio... SPARISCI! Il suo sguardo malvagio si era posato su di me, ma anziché provocarmi paura, provocava in me una sensazione d' eccitamento. Prima di affrontarlo però devo far mettere la signora in salvo.
Signora! A qualche minuto da qui c' è una stazione con dei poliziotti, si rifugi lì e faccia venire a prendere questo delinquente, glielo farò trovare inerme e pronto per essere catturato. La signora, ripresa dallo shock e confidando nelle mie capacità, si rialzò da terra e si avviò verso la stazione della polizia.
Maledetto moscerino, ti darò una lezione in men che non si dica e sfuggirò alla polizia. Il ladro sembrava alquanto infuriato e scattò verso di me. La sua velocità era leggermente inferiore alla mia, ma non per questo lo sottovalutai. Arrivato a circa 1 metro da me provò a colpirmi alla mia spalla sinistra con il coltello. Piegai di molto il ginocchio sinistro, fino a poggiare la mano sinistra a terra, e così riuscii ad evitare il colpo. Una volta a terra poggiai anche l' altra mano a terra e facendo leva su entrambe tirai un calcio con la gamba destra verso il suo ginocchio sinistro. Con una buona prontezza di riflessi evitò il mio attacco e si portò a 5 metri di distanza. La miglior difesa è l' attacco, vediamo se è vero. Partii zigzagando verso di lui e componendo 3 sigilli accumulai chakra nella bocca e quando arrivai a 2 metri da lui lanciai la sfera di suono verso il suo petto.
Maledetto! Un altro ragazzino che gioca a fare il ninja! Ti farò pentire di questa scelta. Era a 2 metri di distanza da me quando fintò di lanciarmi contro il petto il suo coltello. Non ebbi la prontezza necessaria per capire che era solo una tattica e così mentre mi spostavo alla mia sinistra mi caricò contro con la spalla destra, colpendo la mia spalla sinistra e scaraventandomi a terra. Ahi!
Mi ripresi subito dal colpo mentre lo vedevo un po' in difficoltà con i suoi movimenti più elementari. Bene la tecnica sta avendo effetto! Avevo il vantaggio dalla mia che i suoi movimenti non erano perfetti e decisi di approfittarne. Eravamo distanti 3 metri, scattai verso di lui componendo un unico sigillo. e a meno di due metri sbattei il piede a terra.
Indietreggiai di 1 metro e vidi quel suo sorriso beffardo. Aveva ancora l' intorpidimento, lo si notava dai suoi movimenti poco fluidi, e così facendo perno con la mia gamba sinistra effettuai una rotazione di 360° per andarlo a colpire con il mio tallone destro sul suo fianco destro. Questa volta accusò il colpo perché gli cadde il coltello di mano. Eravamo in un corpo a corpo ma ero visibilmente avvantaggiato ora. Dopo aver poggiato di nuovo la mia gamba destra a terra ero mi trovavo di fronte a lui, che era fermo sulle ginocchia poggiate a terra. Non mi feci attendere e gli tirai un gancio sinistro sotto la sua mascella mandandolo al tappeto. Finalmente è andato K.O.
Poco dopo arrivarono dei poliziotti accompagnati dalla signora che mi ringraziò per tutto il tempo che rimasi lì. Una volta assicurato il delinquente alla giustizia mi resi conto che erano passate le nove di sera da 5 minuti. Sono in ritardo accidenti!
Iniziai a percorrere a velocità sostenuta le stradine di Oto, fino ad arrivare alla mia abitazione. Mi catapultai in bagno per lavarmi e dopo aver fatto un leggero assaggio della cena uscii di corsa salutando i miei genitori. Arrivai con qualche minuto di ritardo sul luogo dell' appuntamento, ma di Fujiko nemmeno l' ombra. Arrivò con un po' di ritardo, ma bella com' era le si poteva perdonare tutto. Che serata che mi attende!
Le giornate scorrevano tranquille e rilassanti, io ancora mi divertivo nell' ascoltare le vicende del signor Fuuka e quei giorni potevano considerarsi come forse gli ultimi di una spensieratezza totale. Una mattina mi fu affidato il compito di gestire da solo il negozio in quanto Fuuka-sama aveva degli impegni improrogabili al di fuori del villaggio. Era sempre sorpreso dalla fiducia che quell' uomo riponeva in me, sapeva che a breve avrei dovuto lasciare il lavoro, ma nonostante questo riusciva a farmi sentire importante. Il momento più difficile della giornata risultò quello che intercorse tra le 12.00 alle 14.30. Il negozio aveva un notevole afflusso di clienti di solito, ma quel giorno sembrava che tutto il villaggio avesse voglia di mangiare i ravioli. A gestire quella situazione mi venne in aiuto le precedenti esperienze avute nell' addestramento per diventare ninja. Nonostante il numero spropositato dei clienti, riuscivo a gestire con molta calma e concentrazione il tutto districandomi fra i fornelli ed il servizio ai clienti. Ala chiusura pomeridiana del chioso ero esausto ma felice perché ero riuscito a compiere il mio dovere senza combinare grossi casini. Decisi di passare al negozio di fiori dove lavorava la bella Fujiko. A quell' ora doveva esser anche lei in pausa e ne avrei approfittato per chiederle un' uscita serale. Arrivai verso le 15.00 al negozio e la trovai indaffarata vicino a delle piante. Mi feci coraggio e dopo essermi schiarito la voce in modo da attirare un po' la sua attenzione e la chiamai.
Ciao, Fujiko-chan. Mentre parlavo non potei evitare l'arrossamento delle mie guance, reso ancora più evidente dal colore pallido della mia pelle. Perché sono sempre impacciato nei suoi confronti?
Ciao Kyiosuke! Cosa ti porta da queste parti? Un sorriso meraviglioso seguì il dolce suono di queste parole facendomi arrossire, se era possibile, ancora di più.
Ehm, sai volevo chiederti se stasera avevi da fare. C' è una piccola festa d' inaugurazione in un quartiere di Otogakure appena costruito. Ecco vorrei che mi accompagnassi. La mia mano destra si era andata a poggiare sulla mia nuca e freneticamente la muovevo, scompigliando i capelli, in attesa di una sua risposta. Beh, ma certo! Sono felice del tuo invito.
Oh beh allora ci vediamo alle 21.45 all' angolo di casa tua! Non fare tardi mi raccomando. Pronunciai quelle parole di fretta, intento a svignarmela per non far trasparire troppo la mia gioia nell' aver ottenuto l' appuntamento. Ed ora devo tornare in negozio, non vedo l' ora che arrivi stasera.
Il ritorno al lavoro fu abbastanza traumatico, non da punto di vista fisico, ma sul piano emozionale. Mi risultava alquanto difficile riuscire a distogliere il mio pensiero dall' appuntamento che avrei avuto di lì a poche ore. Ci misi parecchi minuti per carburare ed iniziare a creare ravioli per la serata. Se ora dovessi affrontare un avversario ne uscirei malconcio. Devo riprendermi. La sera l' affluenza maggiore al chiosco la si aveva dalle 18.30 fino alle 20.30. L' affluenza dei clienti fu più blanda del solito e riuscii a sbrigarmela per le 20.45, chiudendo tutto il negozio. Mi diressi a grande velocità verso casa quando fui attirato da un urlo di una persona anziana.
Restituiscila! E' mia! La voce veniva dal vicolo che si incrociava con quello che stavo percorrendo, così decisi di andare a vedere cosa stesse accadendo. La mia sorpresa fu grande quando girai l' angolo. C'è era un anziana signora a terra che piangeva ed un ladro, alto all' incirca 1.70 metri e scuro di pelle, che la derideva. Farabutto!
Ci sono i miei risparmi nella borsa che hai preso! Come faccio senza? la voce era intrisa di malinconia e tristezza. Ma quello che mi fece scattare furono le parole denigratorie del ladro.
[color:0a68=#006600]Vecchiaccia, cosa vuoi che me ne importi di te? Anzi ti farei fuori tanto che sono pochi questi risparmi. Mentre parlava era intento a rovistare nella borsa. Che pusillanime! Oltre che ladro anche screanzato! Devo intervenire. Mi apprestai a coprire una breve distanza fino a portarmi a 5 metri da lui. Con voce ferma e decisa richiamai la sua attenzione.
Hey, tu, ladruncolo vigliacco perché non restituisci il maltolto alla signora e te ne vai dal villaggio?
Alle mie parole il ladro si girò. Mi guardava dall' alto verso il basso, come se fossi solo un moscerino. Prese i soldi nella borsa e gettò quest' ultima a terra. Nella mano destra aveva un coltello a serramanico. Toh, abbiamo un eroe. Ragazzino fatti dare un consiglio... SPARISCI! Il suo sguardo malvagio si era posato su di me, ma anziché provocarmi paura, provocava in me una sensazione d' eccitamento. Prima di affrontarlo però devo far mettere la signora in salvo.
Signora! A qualche minuto da qui c' è una stazione con dei poliziotti, si rifugi lì e faccia venire a prendere questo delinquente, glielo farò trovare inerme e pronto per essere catturato. La signora, ripresa dallo shock e confidando nelle mie capacità, si rialzò da terra e si avviò verso la stazione della polizia.
Maledetto moscerino, ti darò una lezione in men che non si dica e sfuggirò alla polizia. Il ladro sembrava alquanto infuriato e scattò verso di me. La sua velocità era leggermente inferiore alla mia, ma non per questo lo sottovalutai. Arrivato a circa 1 metro da me provò a colpirmi alla mia spalla sinistra con il coltello. Piegai di molto il ginocchio sinistro, fino a poggiare la mano sinistra a terra, e così riuscii ad evitare il colpo. Una volta a terra poggiai anche l' altra mano a terra e facendo leva su entrambe tirai un calcio con la gamba destra verso il suo ginocchio sinistro. Con una buona prontezza di riflessi evitò il mio attacco e si portò a 5 metri di distanza. La miglior difesa è l' attacco, vediamo se è vero. Partii zigzagando verso di lui e componendo 3 sigilli accumulai chakra nella bocca e quando arrivai a 2 metri da lui lanciai la sfera di suono verso il suo petto.
La sfera lo colpì in pieno, vuoi perché era un semplice ladro, vuoi perché agli occhi inesperti era quasi invisibile.Arte del Suono: Onda Stordente - Oto no Jutsu: Muchuuha
Limitazione: Otogakure no Sato
Tipo: Ninjutsu
Grado: Studente
Chakra: Neutro
Sigilli: 3
Descrizione: Il ninja dopo aver compiuto i tre sigilli necessari, con l’ ausilio della propria voce e dei suoni presenti nella zona attorno a lui può modificare la pressione dell'aria e i supersuoni presenti. Questi si potranno concentrare tramite il chakra all' interno della propria bocca sotto forma di sfera d'urto abbastanza potente che intorpidirà l' avversario per un turno (Difficoltà di movimento, l' intorpidimento non è cumulativo). La sfera viaggerà in linea retta per un massimo di 5 metri. I danni causati saranno sempre leggeri, qualsiasi sia la forza del ninja.
Consumo chakra: 3
Maledetto! Un altro ragazzino che gioca a fare il ninja! Ti farò pentire di questa scelta. Era a 2 metri di distanza da me quando fintò di lanciarmi contro il petto il suo coltello. Non ebbi la prontezza necessaria per capire che era solo una tattica e così mentre mi spostavo alla mia sinistra mi caricò contro con la spalla destra, colpendo la mia spalla sinistra e scaraventandomi a terra. Ahi!
Mi ripresi subito dal colpo mentre lo vedevo un po' in difficoltà con i suoi movimenti più elementari. Bene la tecnica sta avendo effetto! Avevo il vantaggio dalla mia che i suoi movimenti non erano perfetti e decisi di approfittarne. Eravamo distanti 3 metri, scattai verso di lui componendo un unico sigillo. e a meno di due metri sbattei il piede a terra.
Un fascio di rocce mi avvolse e partì spedito verso il petto avversario che ne fu travolto. Mentre barcollava cercando di non cadere, mi precipitai verso il suo lato destro con una traiettoria semicircolare per andarlo a colpire con un gancio sinistro sul suo volto. Fu grande la mia sorpresa quando lo evitò abbassandosi e mi colpì lui stesso nello stomaco con il suo pugno sinistro.Arte della terra: Tecnica dell' ondata di roccia - Doton: Iwa no nami no Jutsu
Limitazione: Otogakure no Sato / Iwagakure no Sato
Tipo: Ninjutsu
Grado: Studente
Chakra: Terra
Sigilli: 1
Descrizione: L’ utilizzatore dopo aver compiuto il sigillo necessario batte sul suolo uno dei suoi piedi per creare in quel punto un fascio di rocce che sollevandosi dal terreno lo avvolge e si scaglia a mezz'aria in linea retta, percorrendo massimo 4 metri, possiede un diametro di massimo un metro, e una volta percorso la distanza massima si polverizza e cadendo al suolo.
Consumo chakra: 4
Indietreggiai di 1 metro e vidi quel suo sorriso beffardo. Aveva ancora l' intorpidimento, lo si notava dai suoi movimenti poco fluidi, e così facendo perno con la mia gamba sinistra effettuai una rotazione di 360° per andarlo a colpire con il mio tallone destro sul suo fianco destro. Questa volta accusò il colpo perché gli cadde il coltello di mano. Eravamo in un corpo a corpo ma ero visibilmente avvantaggiato ora. Dopo aver poggiato di nuovo la mia gamba destra a terra ero mi trovavo di fronte a lui, che era fermo sulle ginocchia poggiate a terra. Non mi feci attendere e gli tirai un gancio sinistro sotto la sua mascella mandandolo al tappeto. Finalmente è andato K.O.
Poco dopo arrivarono dei poliziotti accompagnati dalla signora che mi ringraziò per tutto il tempo che rimasi lì. Una volta assicurato il delinquente alla giustizia mi resi conto che erano passate le nove di sera da 5 minuti. Sono in ritardo accidenti!
Iniziai a percorrere a velocità sostenuta le stradine di Oto, fino ad arrivare alla mia abitazione. Mi catapultai in bagno per lavarmi e dopo aver fatto un leggero assaggio della cena uscii di corsa salutando i miei genitori. Arrivai con qualche minuto di ritardo sul luogo dell' appuntamento, ma di Fujiko nemmeno l' ombra. Arrivò con un po' di ritardo, ma bella com' era le si poteva perdonare tutto. Che serata che mi attende!
Stato di Kyiosuke Hokuriku
Stato fisico: Danni medio-lievi alla spalla sinistra. Danni medio-lievi allo stomaco.
Stato mentale: Soddisfatto.
Forza: 2
Resistenza: 2
Velocità: 2
Chakra: 45- 3 -4 = 38/45 --> 38/45
Equipaggiamento: Nulla
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