Luoghi di Oto
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Luoghi di Oto
Bosco dei Sussurri
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Posizionato fuori dalle mura del villaggio, è una particolare zona della foresta che circonda Oto.
Tale tratto è accessibile solo partendo dal portone a Ovest del villaggio.
Sebbene l'atmosfera che vi regna è cupa e silenziosa, come se ogni normale animale di una foresta qui non esistesse, per gli abitanti, abituati al silenzio, questo luogo è quello più vicino al concetto di pace.
Gli alberi coprono quasi del tutto il cielo, ma i fiumi e i laghi non perdono per questo la loro bellezza insita anche per come l' intero ambiente si adatti e si opponga alle forme di vita che vi abitano.
I ruscelli che permettono di abbeverarsi, posseggono la forza di trascinare l' incauto assetato nel flusso dell' acqua, e affogarlo poco dopo, se non sufficientemente forte.
Rimangono però molte zone franche, in cui gli Shinobi possono parlare, senza temere di essere ascoltati, visto come basti addentrarsi nel bosco, per seminare la maggior parte degli inseguitori.
La fauna e la flora del luogo nel corso del tempo si sono in parte trasformate permettendo la sopravvivenza di strane creature.Locanda dei Rettili strisciantiLa locanda dei Rettili striscianti è situata al limite estremo del Bosco dei Sussurri, rivolta verso il villaggio. Ci si arriva seguendo un sentiero in terra battuta indicato a sua volta da svariati manifesti con la dicitura "Locanda dei Rettili striscianti", alla fine di tale percorso si può vedere l'entrata recintata.
Atrio:
Si giunge all'entrata da un cancello di ferro pieno di aculei, atti a tener lontano eventuali intrusi, le sbarre presenti lungo tutto il perimetro danno l' idea di trovarsi in una sorta di zoo, come se chi soggiornasse lì fosse al centro di un qualche spettacolo crudele.
L'intera area è piena di piante di ogni tipo, l' aspetto è quello dei meandri più pericolosi del bosco dei sussurri, un solo viottolo in terra battuta porta al basso e pittoresco edificio che compone la locanda.
Lo stile è orientale, sulla cima del tetto vi sono delle statue di serpi e demoni, come ai lati dell'ingresso, l'intero edificio è ricoperto di edere di ogni tipo, anche di fronte ad esso, si continua ad udire la cacofonia di versi dei vari animali e chissà quali altri esseri che abitano la foresta che circonda l'edificio.
Solo entrando si poteva sperare di essere al sicuro, il portone di legno scolpito con delle serpi avrebbe portato infine all'atrio.
Le mura dell'atrio sono coperte da bacheche riempite degli oggeti più strani intervallati da candele che emanano una fiammella verde, molti di essi avevano tutto l'aspetto di componenti organiche di animali, teschi e cuori si sprecavano ed alcune volte si vedevano gli animali integri ed impagliati, animali non meno terrificanti e disgustosi di quelli che si aggiravano ancora vivi fuori dall'edificio.
Dietro al bancone decorato da mostri all'interno di una cornice composta da serpi, attende la locandiera, una bella ragazza, vestita in maniera da non celare troppo le forme del corpo, anche se il colorito della sua pelle è vicino al bianco, i lucidi capelli corvini le arrivano sino alle spalle, le labbra portano un rossetto verde e giusto un lieve trucco violaceo le circonda gli occhi, la voce è autoritaria e non sembra molto disponibile con i clienti.
Mensa:
La mensa è pavimentata esattamente come l'atrio, mattonelle grandi e scure che assieme alle candele verdi rimandano dei riflessi verdi ed inquietanti, le pareti sono decorate con il Serpente ad Otto code da un lato ed il Gatto a due code dall'altro, la parete posta di fronte all'entrata nella stanza, reca invece una scena tratta dal bosco circostante, dove i più svariati tipi di animali o mostri a seconda dei punti di vista, si aggirano per la foresta.
Vi sono dei pannelli verdi decorati con motivi serpenteschi per le coppie che richiedono intimità, le tovaglie, in contrasto con il verde generale della stanza sono di una buona gamma di rossi, i più scuri, apparivano come macchie di sangue.
Camere:
Non prive di servizi igenici, i vetri del bagno sono smerigliati e portano decorazioni composte da ragni neri, le mattonelle sono sempre quelle scure del resto dell'edificio, ma invece delle candele, vi sono lampadari con paralumi tessuti in maniera tale da sembrare ragnatele, le lampade sono verdi.
I letti singoli e matrimoniali hanno le varie parti decorate con serpi, le lenzuola sono pulite, ma emanano un odore non gradevole per tutti e come il resto del locale, sono scure, la vasca da bagno ha la stessa capienza per il numero di persone dei letti.
Locandiera:
La locandiera è una giovane ed avvenente Kunoichi che abbandonò in passato la via del ninja per aprire la locanda, per seguire la propria passione, la caccia di bestie pericolose e la cucina etnica.
Di carattere scontroso, odia chi le fa' la corte in maniera spudorata, rispondendo spesso e volentieri in malo modo o venendo alle mani senza troppi problemi con i più ostinati.
Quando le si chiede qualche pietanza, lei prende l' ordinazione e va' in cucina, nella quale è riposta la sua vecchia arma, una specie di enorme coltello da cucina insanguinato se lo mette in spalla e va' a caccia.La casa abbandonataEssa è collocata all'ingresso del bosco dei sussurri e un tempo si presentava come abitazione di campagna. Spesso veniva utilizzata dai ninja come rifugio notturno in tempi di addestramenti oppure come zona di ristoro per i viaggiatori e/o visitatori più audaci riuscendo a fruttare anche qualche soldo al villaggio del Suono.
Oggi è una catapecchia. Completamente in rovina è quasi impossibile riconoscerne la natura primaria di abitazione. Le travi di legno sono marcescenti e in molti casi spezzate, il mobilio è ricoperto da piante rampicanti e dalla polvere, le finestre sono rotte e grosse ragnatele ricoprono ogni angolo della casa. Uno sgradevole odore di escrementi caratterizza il posto; infatti le belve della foresta sono solite trovare riparo dalla pioggia o dal freddo sotto le inclinate travi o i mobili alti.
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Kinyo
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Kinyo è la capitale del Paese del Riso, situata nell’ estremo nord-est abbastanza grande che si affacciava anche sulla costa. Essendo una città che non addestrava ninja, l’ economia, che influisce sul paese intero, si basa sulla pesca, sull’ agricoltura e sul commercio. Accedere a Kinyo per un nemico non è affatto semplice poiché l’ entrata della città è preceduta da una foresta molto grande e da due enormi montagne alte circa 2000 metri. Tra le montagne passa un fiume che nasce sulle montagne di Ame e attraversa Kusa, Taki e il paese dei demoni sfociando appunto nelle coste di Kinyo. La città è costruita su due livelli, la parte alta (Kinyo alta) costruita a 500/600 metri di altitudine sulle montagne dal lato rivolto verso il mare. Kinyo bassa invece costruita sulla pianura che precede il mare è collegata alla parte alta tramite due strade principali e quattro sentieri nascosti conosciuti solo dagli abitanti del luogo ei ninja del suono. Tra la costa e l’ inizio del centro abitato vi sono parecchi scogli giganti naturali che sembrano voler chiudere la città in una morsa composta da ostacoli naturali: montagne da un lato scogli dall’ altro. Queste barriere naturali dall’ inimitabile bellezza limitano le ore di luce diurna. Nella parte bassa della città difatti il sole illumina e scalda solo per 8 ore al giorno.
Quartiere Serpe nella NaturaCreated by ShinraTensei
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Al limitare del villaggio, una strada ampia e lastricata di piastrelle si inerpica sul dolce pendio di una bassa collinetta ed in meno di 10 minuti conduce al quartiere vero e proprio. La salita risulta quasi piacevole tanto è lieve la pendenza.
La differenza tra le abitazioni di questa zona e quelle del resto del villaggio è impossibile da ignorare: lo sfarzo ed il lusso sono quasi palpabili: alti cancelli di ferro battuto circondano prati verdi e perfettamente curati su cui si stagliano alberi maestosi e cespugli in fiore. Ville immense con porticati in marmo pregiato o con colonne di granito rosa. Solide mura, alcune in mattoni rossi, altre verniciate di colori tenui. Portoni eleganti intagliati in legni con serpenti dorati come battenti. Ovunque campeggia lo stemma del serpente viola d’ametista su sfondo verde smeraldo.
Il quartiere consta di 8 di case disposte simmetricamente lungo la strada principale la quale termina dove inizia un piccolo boschetto; lì alcuni raggi di sole penetrano dalle fitte chiome degli alberi proiettando ipnotici giochi di luce sulle foglie marroni cadute a terra, le quali spargono ovunque il loro tipico odore mischiandolo a quello dell’umidità e dei rami in fiore. Ad ogni mio passo un lieve scricchiolio si confonde con il continuo cinguettio degli uccelli e con il sommesso rumorio delle frasche mosse dalla brezza leggera.
BibliotecaCreated by ShinraTensei
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La biblioteca di Oto è un edificio imponente e moderno, interamente costruito in pietra. Vi si accede da un ampio portone che si affaccia sulla strada principale del villaggio, l’ingresso è consentito a tutti.
Lo spazio interno è ampio e arioso, gli scaffali di legno neri sono disposti sapientemente per non sprecare un solo centimetro ed i libri sono impilati su di essi con altrettanta accuratezza. Le sezioni sono svariate, si passa da quelle dedicate alla storia dei ninja a quelle sui villaggi e sulle leggi ad essi relativi.
Al piano superiore ci sono i trattati scientifici su qualsiasi aspetto dello scibile umano e al terzo piano c’è un ampia sala con tavolini di legno e lampade soffuse nella quale è possibile dedicarsi alla lettura nella più totale quiete.Ala segretaNella sezione della biblioteca più buia e lontana dall’ingresso, c’è uno scaffale particolare poggiato contro la parete. Spostando l’apposito libro si attiva un meccanismo che fa scorrere lo scaffale all’interno del muro muovendolo su appositi binari.
Dietro la scaffale si apre un cunicolo scarsamente illuminato da torce che si allunga per circa 5 m per poi culminare in una scala di pietra a chiocciola che scende nel sottosuolo per più di 20 m e conduce ad una stanza interamente scavata nella pietra grigia che fa da fondamenta alla biblioteca.
Nel mezzo della sala, su un largo piedistallo circolare posto sulla sommità di tre gradini, si erge un altare anch’esso intagliato nella pietra. Fiaccole perennamente accese danzano sospinte dagli spifferi provenienti dalla scala, proiettando ombre sinistre sulle pareti umide.
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