Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
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Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
- Spoiler:
- Tecnica del Controllo del Chakra - Chakura Seigyo no Jutsu
Limitazione: Per tutti i ninja
Tipo: Ninjutsu
Grado: Genin
Chakra: Neutro
Sigilli: //
Descrizione: Grazie a questa tecnica si migliora il proprio controllo del chakra e tramite essa si può camminare su acqua pareti ed ogni tipo di superficie che non causi danni. La tecnica, a differenza delle altre, non ha costo di chakra supplementare per il mantenimento della stessa ma può essere attivata in una fase qualsiasi della missione (battaglia) e rimane attiva per tutta la missione.
Nota: con questa tecnica non è possibile far fluire il chakra in cose, animali e persone. Non si può usare quindi per disturbare il chakra di altre persone o di se stessi per uscire da genjutsu. Non può assolutamente essere usata per trasferire nel proprio corpo o in altri oggetti con un chakra elementare, il chakra usato in questa tecnica non ha nessun elemento.
AVVISO: La tecnica diventa extra tramite un addestramento speciale il cui costo è di 250 ryo.
Consumo: 6
Di nuovo Himura, quel ragazzo con la passione per la cucina! Sono molto felice che sia riuscito a diventare finalmente un genin… dopotutto avevo notato che non era scevro di talento e determinazione. Lieto di non essermi sbagliato.
Mi stavo recando al campo d’addestramento per incontrarmi proprio con Himura Kenshin, un promettente shinobi di Kumo desideroso di apprendere le basi che consentono di padroneggiare la tecnica del controllo del chakra.
Camminavo a passo spedito nonostante non fossi minimamente in ritardo quanto, invece, in leggero anticipo dal momento che ero ormai arrivato a destinazione e mancava ancora un quarto d’ora alle 10, ovvero l’orario prefissato per l’appuntamento e indicato al giovane nell’apposita missiva inviatagli qualche giorno prima.
In meno di 5 minuti raggiunsi la meta e mi addentrai nel mezzo del campo stesso, fino a pervenire nel punto in cui era ubicato il laghetto.
Ci sono alberi sufficientemente alti e uno specchio d’acqua. Non appena Himura mi avrà raggiunto potremo iniziare.
- Istruzioni:
- Possiamo iniziare l’addestramento per il controllo del chakra. Non è necessario inserire il quote finale al termine del post. Fai un primo post da 15 in cui racconti ciò che accade da quando ti svegli fino a che non arrivi al campo e richiami la mia attenzione. (Le mezze righe non contano come righe intere ma come, appunto, mezze righe.)
Il mio NPG è Yoshio Tensura.
ShinraTensei- Messaggi : 668
Data d'iscrizione : 10.03.14
Età : 32
Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
Il giorno prima mi ero rotto le ossa addestrandomi ad usare le nuove tecniche ninja che mia madre mi aveva insegnato, ed ora dovevo nuovamente sottopormi ad un addestramento.
Che grandissima fregatura 'sta storia del ninshuu..
Pensai leggendo la missiva recapitatami.
Nel documento venivo informato che il giorno dopo avrei dovuto sottopormi ad un addestramento con una mia vecchia conoscenza: sensei Tenshura. L'umo che mi aveva iniziato al mondo degli shinobi.
Di nuovo lui.. Béh, almeno so che apprezza la mia cucina. Mal che vada cercherò di corromperlo con i nuovi prodotti che ho portato dal mio esame genin..
Mwhuhahahaha!!!
Trascorsi quella giornata in assoluto relax, recuperando il chakra ed il fisico per l'addestramento che sarebbe venuto.
Mio padre era rientrato in casa la sera prima a quanto pareva, giusto in tempo per mancarmi.
Ed io, col piffero che mi bevevo la storia che era stato fuori in missione convenientemente fino al momento in cui io ero già crollato dalla stanchezza.
Sicuro come la morte, quello era stato a divertirsi con gli amici, o semplicemente nona veva avuto voglia di rientrare e d'incontrarmi.
Non che la cosa fosse poi così importante, del resto.
Alla fine dei conti, avevo realizzato molto. Ero riuscito a fare tutto quello che dovevo ed ero di nuovo in piedi per raccontarlo.
Passai la giornata ad oziare, dedicandomi alla mia passione e cucinando per l'indomani un bel po' di sushi e della Tempura di quella particolarità di manzo che avevo scoperto durante il mio viaggio nel paese del ferro.
Passò così un'altro giorno, e la mattina non arrivò mai abbastanza tardi.
Come sempre, la sveglia era suonata troppo presto per me.
Ancora 5 minuti...
Dissi tirando il solito sberlotto alla malefica scatola di metallo ticchettante che terrorizzava le mie notti.
KENSHIIINNN!!
La voce di mia madre dal piano di sotto.
ALZATI CHE FAI TARDI AL TUO ADDESTRAMENTO!!
ALTRI 5 MINUTI, 'MA!
SONO SOLO LE 7 DI MATTINA!!
NO, KENSHIN. SONO LE 9!!
Che ha detto?!?!
Guardai quanto rimaneva della sveglia, gettata in un angolo della stanza.
09.15
Oh porca...!
Scattai fuori dal letto, corsi in bagno e mi lavai di fretta.
Non avevo nemmeno il tempo di lavarmi i capelli, e dovetti optare per il la solita coda di cavallo. Preso com'ero dal mio ritardo, a momenti scordavo tutto.
Per fortuna che avevo preparato il pranzo al sacco la sera prima, altrimenti mi sarebbe toccato di rimanere a stomaco vuoto tutto il giorno..
Mi vestii di fretta, saltai giù dalle scale, infilai l'involto col mio pranzo nello zaino e scattai di corsa.
09:40
Merd...
Stavolta finisce che faccio tardi!!
BUONGIORNO SIGNORA HAJIIME!
Salutai l'anziana vicina di casa senza fermarmi, vista la fretta che avevo.
Mi sarebbe piaciuto soffermarmi a fare 2 chiacchiere ed a raccontarle del mio viaggio e della mia promozione, ma se tardavo il sensei mi faceva la festa..
E non in senso gay o celebrativo..
Tardi, tardi, tardi, tardi!!
Correvo come un forsennato, sperando di riuscire a raggiungere in tempo il campo di addestramento.
Che distava ancora 10 minuti da dove mi trovavo..
09:55...
Cazz...!!
A momenti mi rompevo l'osso del collo tanto andavo veloce, ed avevo una paura folle di essermi scordato qualcosa.
Cosa che, di fatti, avevo fatto..
Come sempre..
Ma.. questo è il suo coprifronte...
Come un vero idiota, avevo lasciato il mio coprifronte nuovo in casa.
Nella fretta di prepararmi per uscire avevo dimenticato sul comodino il segno che ero un ninja del villaggio della nuvola, ed ora era troppo tardi per tornare a prenderlo.
MA PORCA..!!
#@@##**§§!!
Credo che la sequela di bestemmie ed imprecazioni che lanciai quando notai COSA avevo lasciato a casa si fosse sentita persino in occidente...
Comunque, tagliando per una scorciatoia e correndo come un disperato, riuscii ad arrivare all'appuntamento appena in tempo.
alle 10:00:00 ero davanti al sensei col fiato corto e gli abiti zuppi di sudore.
Genin Himura Kenshin...
Anf, anf...
A rapporto..
Sensei Tenshura..
Che grandissima fregatura 'sta storia del ninshuu..
Pensai leggendo la missiva recapitatami.
Nel documento venivo informato che il giorno dopo avrei dovuto sottopormi ad un addestramento con una mia vecchia conoscenza: sensei Tenshura. L'umo che mi aveva iniziato al mondo degli shinobi.
Di nuovo lui.. Béh, almeno so che apprezza la mia cucina. Mal che vada cercherò di corromperlo con i nuovi prodotti che ho portato dal mio esame genin..
Mwhuhahahaha!!!
Trascorsi quella giornata in assoluto relax, recuperando il chakra ed il fisico per l'addestramento che sarebbe venuto.
Mio padre era rientrato in casa la sera prima a quanto pareva, giusto in tempo per mancarmi.
Ed io, col piffero che mi bevevo la storia che era stato fuori in missione convenientemente fino al momento in cui io ero già crollato dalla stanchezza.
Sicuro come la morte, quello era stato a divertirsi con gli amici, o semplicemente nona veva avuto voglia di rientrare e d'incontrarmi.
Non che la cosa fosse poi così importante, del resto.
Alla fine dei conti, avevo realizzato molto. Ero riuscito a fare tutto quello che dovevo ed ero di nuovo in piedi per raccontarlo.
Passai la giornata ad oziare, dedicandomi alla mia passione e cucinando per l'indomani un bel po' di sushi e della Tempura di quella particolarità di manzo che avevo scoperto durante il mio viaggio nel paese del ferro.
Passò così un'altro giorno, e la mattina non arrivò mai abbastanza tardi.
Come sempre, la sveglia era suonata troppo presto per me.
Ancora 5 minuti...
Dissi tirando il solito sberlotto alla malefica scatola di metallo ticchettante che terrorizzava le mie notti.
KENSHIIINNN!!
La voce di mia madre dal piano di sotto.
ALZATI CHE FAI TARDI AL TUO ADDESTRAMENTO!!
ALTRI 5 MINUTI, 'MA!
SONO SOLO LE 7 DI MATTINA!!
NO, KENSHIN. SONO LE 9!!
Che ha detto?!?!
Guardai quanto rimaneva della sveglia, gettata in un angolo della stanza.
09.15
Oh porca...!
Scattai fuori dal letto, corsi in bagno e mi lavai di fretta.
Non avevo nemmeno il tempo di lavarmi i capelli, e dovetti optare per il la solita coda di cavallo. Preso com'ero dal mio ritardo, a momenti scordavo tutto.
Per fortuna che avevo preparato il pranzo al sacco la sera prima, altrimenti mi sarebbe toccato di rimanere a stomaco vuoto tutto il giorno..
Mi vestii di fretta, saltai giù dalle scale, infilai l'involto col mio pranzo nello zaino e scattai di corsa.
09:40
Merd...
Stavolta finisce che faccio tardi!!
BUONGIORNO SIGNORA HAJIIME!
Salutai l'anziana vicina di casa senza fermarmi, vista la fretta che avevo.
Mi sarebbe piaciuto soffermarmi a fare 2 chiacchiere ed a raccontarle del mio viaggio e della mia promozione, ma se tardavo il sensei mi faceva la festa..
E non in senso gay o celebrativo..
Tardi, tardi, tardi, tardi!!
Correvo come un forsennato, sperando di riuscire a raggiungere in tempo il campo di addestramento.
Che distava ancora 10 minuti da dove mi trovavo..
09:55...
Cazz...!!
A momenti mi rompevo l'osso del collo tanto andavo veloce, ed avevo una paura folle di essermi scordato qualcosa.
Cosa che, di fatti, avevo fatto..
Come sempre..
Ma.. questo è il suo coprifronte...
Come un vero idiota, avevo lasciato il mio coprifronte nuovo in casa.
Nella fretta di prepararmi per uscire avevo dimenticato sul comodino il segno che ero un ninja del villaggio della nuvola, ed ora era troppo tardi per tornare a prenderlo.
MA PORCA..!!
#@@##**§§!!
Credo che la sequela di bestemmie ed imprecazioni che lanciai quando notai COSA avevo lasciato a casa si fosse sentita persino in occidente...
Comunque, tagliando per una scorciatoia e correndo come un disperato, riuscii ad arrivare all'appuntamento appena in tempo.
alle 10:00:00 ero davanti al sensei col fiato corto e gli abiti zuppi di sudore.
Genin Himura Kenshin...
Anf, anf...
A rapporto..
Sensei Tenshura..
Stato fisico:Illeso
Stato mentale:Incavolato nero
For:3
Vel:3
Res:3
Proprietà:
5 Shuriken
5 Kunai
5 Spiedi
1 Mantello
Chakra:60/60
Rhodeus- Messaggi : 248
Data d'iscrizione : 05.06.14
Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
Il giovane Himura arrivò puntuale ma mi sembrò immediatamente molto trafelato e ansimante, segno che si era precipitato verso il campo per evitare di essere in ritardo al suo primo addestramento.
Mi salutò cordialmente e con particolare riverenza, risposi subito al suo saluto.
Felice di rivederti Himura! Ti vedo particolarmente affannato per cui aspetterò che tu riprenda fiato prima di procedere con la prima parte dell’addestramento.
Come ben sai oggi mi impegnerò ad insegnarti la Tecnica del Controllo del Chakra ma prima di tutto devo porti un’importante domanda.
Non appena fui certo che il giovane genin fosse attento e stesse recependo le mie parole proseguii con il mio discorso.
Ora voglio che tu mi illustri tutte le caratteristiche della tecnica del controllo del chakra di cui sei a conoscenza. Praticamente voglio che mi racconti tutto ciò che sai su di essa.
Aspettando che il giovane rispondesse alle mie domande incrociai le braccia sul petto ed assunsi un’espressione attenta e concentrata.
Mi salutò cordialmente e con particolare riverenza, risposi subito al suo saluto.
Felice di rivederti Himura! Ti vedo particolarmente affannato per cui aspetterò che tu riprenda fiato prima di procedere con la prima parte dell’addestramento.
Come ben sai oggi mi impegnerò ad insegnarti la Tecnica del Controllo del Chakra ma prima di tutto devo porti un’importante domanda.
Non appena fui certo che il giovane genin fosse attento e stesse recependo le mie parole proseguii con il mio discorso.
Ora voglio che tu mi illustri tutte le caratteristiche della tecnica del controllo del chakra di cui sei a conoscenza. Praticamente voglio che mi racconti tutto ciò che sai su di essa.
Aspettando che il giovane rispondesse alle mie domande incrociai le braccia sul petto ed assunsi un’espressione attenta e concentrata.
- Istruzioni:
- Non so se hai letto le mie istruzioni però ti avevo detto di non mettere il quote finale…
Comunque ora fammi un post da 10 in cui illustri tutto ciò che sai sulla tecnica del controllo del chakra. Quello che non dirai tu lo aggiungerò io.
ShinraTensei- Messaggi : 668
Data d'iscrizione : 10.03.14
Età : 32
Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
Il maestro ricambiò il mio saluto e mi permise di riposare qualche minuto, in modo da farmi riprendere fiato.
Grazie a Dio..
Dissi mentre mi lasciavo cadere nel prato a "4 di spade".
La sensazione dell'erba fresca, tagliata di recente ed ancora umida sulla mia schiena coperta di sudore, sul collo bagnato e sulle spalle stanche era paradisiaca.
Stavo così bene che non mi sarei voluto più alzare per il resto della giornata..
Ah, sensei, prima che mi dimentico, le ho portato un souvenir dal paese del ferro.
Dissi mentre frugavo nella mia bisaccia e tiravo fuori un involto di foglia di banana con dentro la Tempura di manzo Kobe.
Lo assaggi, per cortesia.
Dissi offrendogli l'involto con un sorriso.
Dopo qualche secondo, il sensei mi domandò di raccontargli tutto ciò che sapevo sulla tecnica del controllo del chakra..
Uhm...
Pensai per qualche secondo alla risposta da dare, anche perché era passato un bel pezzo da quando avevo studiato la teoria delle tecniche. In genere mi dedicavo più alla parte pratica..
Se ricordo bene dai tempi dell'accademia, il controllo del chakra è quella capacità che permette ad un ninja di camminare su superfici normalmente impraticabili, come l'acqua e le pareti; mi sbaglio?
Non era certo il top come risposta.
Molto semplicistica ed imprecisa, ma non penso che mi avrebbe dato un voto per come esponevo la teoria..
E comunque, non è che mi ricordassi granché oltre a quello.
Del resto, era passato parecchio tempo dall'accademia. Non certo un decennio, ma alla fin fine non era nemmeno ieri.
Bravo! No, dico io, davvero bravo.
Questo ti meriti a guardare i programmi di cucina invece che studiare!
Complimenti, bella figura da idiota che hai fatto...
Adesso penserà che hai il quoziente intellettivo di un bambino di 3 anni..
Dico sul serio, sei un vero campione!
Dopo essermi rimproverato di aver sprecato i miei anni di formazione, attesi la risposta del sensei.
Grazie a Dio..
Dissi mentre mi lasciavo cadere nel prato a "4 di spade".
La sensazione dell'erba fresca, tagliata di recente ed ancora umida sulla mia schiena coperta di sudore, sul collo bagnato e sulle spalle stanche era paradisiaca.
Stavo così bene che non mi sarei voluto più alzare per il resto della giornata..
Ah, sensei, prima che mi dimentico, le ho portato un souvenir dal paese del ferro.
Dissi mentre frugavo nella mia bisaccia e tiravo fuori un involto di foglia di banana con dentro la Tempura di manzo Kobe.
Lo assaggi, per cortesia.
Dissi offrendogli l'involto con un sorriso.
Dopo qualche secondo, il sensei mi domandò di raccontargli tutto ciò che sapevo sulla tecnica del controllo del chakra..
Uhm...
Pensai per qualche secondo alla risposta da dare, anche perché era passato un bel pezzo da quando avevo studiato la teoria delle tecniche. In genere mi dedicavo più alla parte pratica..
Se ricordo bene dai tempi dell'accademia, il controllo del chakra è quella capacità che permette ad un ninja di camminare su superfici normalmente impraticabili, come l'acqua e le pareti; mi sbaglio?
Non era certo il top come risposta.
Molto semplicistica ed imprecisa, ma non penso che mi avrebbe dato un voto per come esponevo la teoria..
E comunque, non è che mi ricordassi granché oltre a quello.
Del resto, era passato parecchio tempo dall'accademia. Non certo un decennio, ma alla fin fine non era nemmeno ieri.
Bravo! No, dico io, davvero bravo.
Questo ti meriti a guardare i programmi di cucina invece che studiare!
Complimenti, bella figura da idiota che hai fatto...
Adesso penserà che hai il quoziente intellettivo di un bambino di 3 anni..
Dico sul serio, sei un vero campione!
Dopo essermi rimproverato di aver sprecato i miei anni di formazione, attesi la risposta del sensei.
Rhodeus- Messaggi : 248
Data d'iscrizione : 05.06.14
Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
Il giovane si distese sull’erba e si prese qualche secondo per cercare di riprendere fiato. Lo vidi quindi alzarsi ed offrirmi un piccolo involto che, a suo dire, era un suo regalo proveniente dal paese del ferro e che conteneva del cibo. Accettai di buon grado il dono ed assaggiai la Tempura offertami, trovandola davero squisita. Mentre addentavo un’altra porzione ascoltai la brevissima spiegazione fornitami da Himura.
Si, quanto hai detto è sicuramente giusto anche se alquanto lacunoso. Non preoccuparti, è normale che tu non conosca alla perfezione una tecnica del tutto nuova.
Ora provo a spiegarti cercando di essere il più esaustivo possibile:
La tecnica del Controllo del Chakra consente a chi la utilizza di padroneggiare meglio il flusso di chakra che scorre all’interno del suo organismo e, facendolo fluire attraverso alcuni snodi cruciali del corpo, si è in grado di direzionare parte di questa energia in determinati punti affinchè essi acquisiscano peculiarità altrimenti impensabili.
Come hai detto tu,facendo fluire il chakra nei propri piedi si è in grado di camminare su pareti verticali o addirittura sulla superficie dell’acqua superando pertanto ostacoli apparentemente insormontabili.
Terminata la spiegazione mi assicurai che il ragazzo avesse capito dopodiché ripresi la parola.
Ora passiamo alla parte pratica di questo addestramento: come primo esercizio devi provare a far fluire il chakra al’interno del tuo corpo, dal centro alle estremità e viceversa. Quando ci sarai riuscito almeno per due giri completi fammelo sapere e proseguiremo con il prossimo passo.
Si, quanto hai detto è sicuramente giusto anche se alquanto lacunoso. Non preoccuparti, è normale che tu non conosca alla perfezione una tecnica del tutto nuova.
Ora provo a spiegarti cercando di essere il più esaustivo possibile:
La tecnica del Controllo del Chakra consente a chi la utilizza di padroneggiare meglio il flusso di chakra che scorre all’interno del suo organismo e, facendolo fluire attraverso alcuni snodi cruciali del corpo, si è in grado di direzionare parte di questa energia in determinati punti affinchè essi acquisiscano peculiarità altrimenti impensabili.
Come hai detto tu,facendo fluire il chakra nei propri piedi si è in grado di camminare su pareti verticali o addirittura sulla superficie dell’acqua superando pertanto ostacoli apparentemente insormontabili.
Terminata la spiegazione mi assicurai che il ragazzo avesse capito dopodiché ripresi la parola.
Ora passiamo alla parte pratica di questo addestramento: come primo esercizio devi provare a far fluire il chakra al’interno del tuo corpo, dal centro alle estremità e viceversa. Quando ci sarai riuscito almeno per due giri completi fammelo sapere e proseguiremo con il prossimo passo.
- Istruzioni:
- Tre post da 15: nel primo fallisci del tutto, nel secondo post comprendi le modalità ma fallisci quando devi effettuare il secondo tentativo e nell’ultimo post riesci e me lo comunichi.
ShinraTensei- Messaggi : 668
Data d'iscrizione : 10.03.14
Età : 32
Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
Tenshura-sensei, dopo avermi ripreso per la mia poca risposta, si prodigò molto in ulteriori spiegazioni, istruendomi bene sul processo che la tecinca richiedeva e sul modo di operare della stessa.
Non che mi aspettassi di aver fatto centro alla prima, ma di certo non m'aspettavo nemmeno che la risposta fosse così inusitamente verbosa e complessa.
In realtà pensavo che ci fosse poco altro da dire oltre ciò che avevo già detto io, invece quello parlò per quasi 5 minuti buoni...
Insomma, alla fine della storia, il sensei mi spiegò come dovevo fare per far funzionare la tecnica e mi incitò a fare un tentativo da me.
Ok, proviamo. Quanto potrà mai essere difficile?
Mi alzai in piedi, mi misi nella posa di "riposo", con le gambe leggermente divaricate.
Incrociai le mani davnati a me nel segno del gallo per focalizzarmi e cercai di far fluire il chakra in tutto il mio corpo.
Ok, Kenshin. Ce la puoi fare.
Concentrati, concentrati... Chakra, chakra, chakra...
Chakra ovunque, chakra ovunque...
In teoria, sarebbe dovuta essere una passeggiata.
Giusto due giorni prima avevo dovuto imparare a focalizzare il mio chakra in varie parti del corpo per poter padroneggiare le tecniche che mia madre mi stava insegnando, quanto poteva essere più difficile?
Risposta: MOLTO!
Un conto era irrorare una mano, un braccio, o entrambe le gambe per qualche istante, ma mantenere costante quel flusso evitando di esagerare e di farmi male, era davvero difficile.
Spesi quasi un 10 minuti buoni focalizzandomi, cercando di richiamare il chakra da ogni singola cellula del mio corpo, ma non ottenni granché.
L'unico risultato che riuscii ad avere fu di esaurire tutte le mie energie in pochi istanti, senza riuscire a fare molto più che cadere di nuovo a terra come un frutto maturo.
Anf.. Anf...
Sensei...
La prossima volta..
L'addestramento lo faccio..
Per corrispondenza...
Tentai di sdrammatizzare per recuperare dalla mia figura pietosa.
Non che mi aspettassi di aver fatto centro alla prima, ma di certo non m'aspettavo nemmeno che la risposta fosse così inusitamente verbosa e complessa.
In realtà pensavo che ci fosse poco altro da dire oltre ciò che avevo già detto io, invece quello parlò per quasi 5 minuti buoni...
Insomma, alla fine della storia, il sensei mi spiegò come dovevo fare per far funzionare la tecnica e mi incitò a fare un tentativo da me.
Ok, proviamo. Quanto potrà mai essere difficile?
Mi alzai in piedi, mi misi nella posa di "riposo", con le gambe leggermente divaricate.
Incrociai le mani davnati a me nel segno del gallo per focalizzarmi e cercai di far fluire il chakra in tutto il mio corpo.
Ok, Kenshin. Ce la puoi fare.
Concentrati, concentrati... Chakra, chakra, chakra...
Chakra ovunque, chakra ovunque...
In teoria, sarebbe dovuta essere una passeggiata.
Giusto due giorni prima avevo dovuto imparare a focalizzare il mio chakra in varie parti del corpo per poter padroneggiare le tecniche che mia madre mi stava insegnando, quanto poteva essere più difficile?
Risposta: MOLTO!
Un conto era irrorare una mano, un braccio, o entrambe le gambe per qualche istante, ma mantenere costante quel flusso evitando di esagerare e di farmi male, era davvero difficile.
Spesi quasi un 10 minuti buoni focalizzandomi, cercando di richiamare il chakra da ogni singola cellula del mio corpo, ma non ottenni granché.
L'unico risultato che riuscii ad avere fu di esaurire tutte le mie energie in pochi istanti, senza riuscire a fare molto più che cadere di nuovo a terra come un frutto maturo.
Anf.. Anf...
Sensei...
La prossima volta..
L'addestramento lo faccio..
Per corrispondenza...
Tentai di sdrammatizzare per recuperare dalla mia figura pietosa.
Rhodeus- Messaggi : 248
Data d'iscrizione : 05.06.14
Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
Spesi altri 15 minuti steso per terra per rifiatare e recuperare un po' di energie, visto che mi ero prosciugato con l'ultimo tentativo.
Ma che diamine.. Perché devo sempre fare queste figure del piffero?
Alla fine, controvoglia, mi rialzai e ripresi l'esercizio da dove ero rimasto prima.
E andiamo di nuovo.
Dai, ennesima bella figura di sterco in arrivo!!
Lentamente, mi rimisi in piedi.
Tornai nella posizione di "riposo", composi nuovamente il segno del gallo per concentrarmi, e richiamai il chakra.
Non era una cosa facile.
Avrei rischiato nuovamente di finire col mio adorato deretano per terra se non avessi trovato una soluzione al più presto.
Le varie similitudini col mio precedente allenamento mi fecero tornare alla mente il pomeriggio di due giorni prima passato ad addestrarmi con mia madre.
Specialmente alla tecnica dell' Accellerazione Istantanea.
Per padroneggiare quella tecnica avevo dovuto concentrare il chakra nelle sole gambe per un modesto periodo di tempo, quindi il processo, in questo caso, doveva essere piuttosto simile.
Si trattava soltanto di protrarre l'irrorazione per un periodo prolungato.
Nulla di impossibile, in teoria, ma comunque complesso da realizzarsi.
Richiamai il chakra, lo portai alle gambe ed alle braccia con una certa semplicità, dapprima, ma poi, al momento di trattenerlo, qualcosa andò storto.
Fu come se il chakra fosse un fiume di montagna, gonfio per la troppa pioggia, ed i miei tentativi di contenerlo fossero un argine di sacchi di sabbia.
Per qualche secondo può funzionare, magari, ma non riesce di certo a trattenere lacqua in eterno.
E quando i flussi reclamano la libertà che gli spetta di diritto, sono, come si suol dire, augelli per diabetici.
Alla fine, dopo altri 5 minuti di sforzo, ero di nuovo gambe all'aria.
E che ti dicevo? Ennesima figura di sterco..
Il "ritorno di fiamma" del chakra mi aveva investito come un fiume in piena e mi aveva dato l'effetto di un violentissimo pugno alla bocca dello stomaco, facendomi schizzare all'indietro di un paio di metri ed atterrare di faccia sul prato.
Mi guardai in torno e notai a pochi centimetri dal mio volto il "ricordino" lasciato li da un SIMPATICISSIMO cagnolino e dal suo EDUCATISSIMO e CIVILISSIMO padrone...
Quando si dice "la coincidenza..."
Pensai disgustato.
Il puzzo di quella roba era allucinante..
Ma che diamine mangia 'sta bestia?
Dio Santissimo! Puzza come il formaggio francese!!
Ma che diamine.. Perché devo sempre fare queste figure del piffero?
Alla fine, controvoglia, mi rialzai e ripresi l'esercizio da dove ero rimasto prima.
E andiamo di nuovo.
Dai, ennesima bella figura di sterco in arrivo!!
Lentamente, mi rimisi in piedi.
Tornai nella posizione di "riposo", composi nuovamente il segno del gallo per concentrarmi, e richiamai il chakra.
Non era una cosa facile.
Avrei rischiato nuovamente di finire col mio adorato deretano per terra se non avessi trovato una soluzione al più presto.
Le varie similitudini col mio precedente allenamento mi fecero tornare alla mente il pomeriggio di due giorni prima passato ad addestrarmi con mia madre.
Specialmente alla tecnica dell' Accellerazione Istantanea.
Per padroneggiare quella tecnica avevo dovuto concentrare il chakra nelle sole gambe per un modesto periodo di tempo, quindi il processo, in questo caso, doveva essere piuttosto simile.
Si trattava soltanto di protrarre l'irrorazione per un periodo prolungato.
Nulla di impossibile, in teoria, ma comunque complesso da realizzarsi.
Richiamai il chakra, lo portai alle gambe ed alle braccia con una certa semplicità, dapprima, ma poi, al momento di trattenerlo, qualcosa andò storto.
Fu come se il chakra fosse un fiume di montagna, gonfio per la troppa pioggia, ed i miei tentativi di contenerlo fossero un argine di sacchi di sabbia.
Per qualche secondo può funzionare, magari, ma non riesce di certo a trattenere lacqua in eterno.
E quando i flussi reclamano la libertà che gli spetta di diritto, sono, come si suol dire, augelli per diabetici.
Alla fine, dopo altri 5 minuti di sforzo, ero di nuovo gambe all'aria.
E che ti dicevo? Ennesima figura di sterco..
Il "ritorno di fiamma" del chakra mi aveva investito come un fiume in piena e mi aveva dato l'effetto di un violentissimo pugno alla bocca dello stomaco, facendomi schizzare all'indietro di un paio di metri ed atterrare di faccia sul prato.
Mi guardai in torno e notai a pochi centimetri dal mio volto il "ricordino" lasciato li da un SIMPATICISSIMO cagnolino e dal suo EDUCATISSIMO e CIVILISSIMO padrone...
Quando si dice "la coincidenza..."
Pensai disgustato.
Il puzzo di quella roba era allucinante..
Ma che diamine mangia 'sta bestia?
Dio Santissimo! Puzza come il formaggio francese!!
Rhodeus- Messaggi : 248
Data d'iscrizione : 05.06.14
Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
Dopo essermi nuovamente rialzato, evitando ACCURATAMENTE di colpire il gentile ricordino di quella cara bestiolina con qualunque parte del mio corpo o dei miei vestiti, tornai in posizione.
Ma guarda tu la miseria ladra se mi tocca di nuovo di fare tutta 'sta faticaccia..
No, dico io, utilizzare sistemi meccanici era troppo complicato?
Eh...
Ok, ok.
Avanti, Kenshin, torniamo al lavoro..
Tornai al punto di partenza e mi rimisi in posizione di "riposo" e composi nuovamente il segno del gallo per concentrarmi.
Chiusi gli occhi e cominciai a respirare profondamente per concentrarmi.
La mia mente cominciava a divenire come uno spazio bianco.
Una grande tela bianca in cui potevo vedere il flusso del mio chakra che si muoveva, come fosse un fiume in piena.
Pochi istanti prima era sfuggito al mio controllo e mi aveva investito in pieno, ma stavolta riuscivo a controllarlo meglio.
Sentivo lo scorrere della mia energia fisica che si mischiava con quella spirituale, riuscivo a percepirla ed a domarla. A piegarla ai miei voleri, nonostante la resistenza che lei opponeva.
Senza che me ne accorgessi, cominciai a muovermi come preso da una sorta di "danza marziale", molto simile al Tae-chee; coi movimenti del mio corpo, delle mie braccia e delle mie gambe direzionavo il flusso di energia da una estremità all'altra.
Lentamente ed a fatica, stavo riuscendo in quello che era il mio scopo.
Piano piano stavo imparando a controllare l'energia che scorreva nel mio corpo, un poco alla volta.
Anziché bloccarla con la forza, come avevo sempre fatto, anziché costruire degli "argini di fortuna" attorno ai limiti che io le ponevo, dovevo piuttosto "scavare dei canali di sfogo" ed usarli per dirigere il "fiume" di energia dove io volevo.
Questo spiegava anche perché le mie tecniche richiedevano molta più energia ed ottenevano molto meno risultato rispetto a mia madre qualche giorno prima.
Evidentemente, oggi come allora, stavo commettendo lo stesso errore, cercare di imbrigliare il chakra con la violenza, sottometterlo con la sola forza bruta, anziché convogliarlo con placida sicurezza laddove mi serviva di più.
Mi sentii un vero idiota.
Non tanto per la "danza" che stavo eseguendo inconsapevolmente, certo. Di quella non avevo coscienza al momento, ma per il fatto che avevo rischiato di farmi danni davvero seri senza che ve ne fosse alcun reale motivo!
Cavolo, avevo corso il rischio di perdere l'uso delle braccia, di tirare le cuoia o, peggio ancora, di rimanere paralizzato, e senza che nemmeno ve ne fosse ragione!!
Mi sentivo davvero un babbeo.
Fu solo quando una foglia mi cadde addosso portata dal vento e rimase attaccata a me per lo stelo, come fossi il ramo del suo albero, non importa il movimento e la posizione che prendessi, che capii di essere riuscito a completare questa prima fase dell'addestramento.
Certo, c'avevo messo una vita, ma alla fine mi era riuscito.
YES!!
EVVAI!!
YUPPIE!!
Mi lasciai "moderatamente" andare all'esultanza per il mio successo con qualche "vaga" e "contenuta" esclamazione gioiosa..
Ma guarda tu la miseria ladra se mi tocca di nuovo di fare tutta 'sta faticaccia..
No, dico io, utilizzare sistemi meccanici era troppo complicato?
Eh...
Ok, ok.
Avanti, Kenshin, torniamo al lavoro..
Tornai al punto di partenza e mi rimisi in posizione di "riposo" e composi nuovamente il segno del gallo per concentrarmi.
Chiusi gli occhi e cominciai a respirare profondamente per concentrarmi.
La mia mente cominciava a divenire come uno spazio bianco.
Una grande tela bianca in cui potevo vedere il flusso del mio chakra che si muoveva, come fosse un fiume in piena.
Pochi istanti prima era sfuggito al mio controllo e mi aveva investito in pieno, ma stavolta riuscivo a controllarlo meglio.
Sentivo lo scorrere della mia energia fisica che si mischiava con quella spirituale, riuscivo a percepirla ed a domarla. A piegarla ai miei voleri, nonostante la resistenza che lei opponeva.
Senza che me ne accorgessi, cominciai a muovermi come preso da una sorta di "danza marziale", molto simile al Tae-chee; coi movimenti del mio corpo, delle mie braccia e delle mie gambe direzionavo il flusso di energia da una estremità all'altra.
Lentamente ed a fatica, stavo riuscendo in quello che era il mio scopo.
Piano piano stavo imparando a controllare l'energia che scorreva nel mio corpo, un poco alla volta.
Anziché bloccarla con la forza, come avevo sempre fatto, anziché costruire degli "argini di fortuna" attorno ai limiti che io le ponevo, dovevo piuttosto "scavare dei canali di sfogo" ed usarli per dirigere il "fiume" di energia dove io volevo.
Questo spiegava anche perché le mie tecniche richiedevano molta più energia ed ottenevano molto meno risultato rispetto a mia madre qualche giorno prima.
Evidentemente, oggi come allora, stavo commettendo lo stesso errore, cercare di imbrigliare il chakra con la violenza, sottometterlo con la sola forza bruta, anziché convogliarlo con placida sicurezza laddove mi serviva di più.
Mi sentii un vero idiota.
Non tanto per la "danza" che stavo eseguendo inconsapevolmente, certo. Di quella non avevo coscienza al momento, ma per il fatto che avevo rischiato di farmi danni davvero seri senza che ve ne fosse alcun reale motivo!
Cavolo, avevo corso il rischio di perdere l'uso delle braccia, di tirare le cuoia o, peggio ancora, di rimanere paralizzato, e senza che nemmeno ve ne fosse ragione!!
Mi sentivo davvero un babbeo.
Fu solo quando una foglia mi cadde addosso portata dal vento e rimase attaccata a me per lo stelo, come fossi il ramo del suo albero, non importa il movimento e la posizione che prendessi, che capii di essere riuscito a completare questa prima fase dell'addestramento.
Certo, c'avevo messo una vita, ma alla fine mi era riuscito.
YES!!
EVVAI!!
YUPPIE!!
Mi lasciai "moderatamente" andare all'esultanza per il mio successo con qualche "vaga" e "contenuta" esclamazione gioiosa..
Rhodeus- Messaggi : 248
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Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
L’esplosione di gioia e l’esultanza incontrollata di Kenshin mi confermarono senza ombra di dubbio che il ragazzo era riuscito nel suo intento portando a termine il primo compito assegnatogli.
OK ok, molto bene! Mi spiace dirtelo ma siamo a malapena all’inizio… la parte difficile arriva ora mio caro!
Decisi che era il momento di proseguire con il successivo punto dell’addestramento per cui, con un sorriso, mi apprestai a spiegare al giovane ciò che avrebbe dovuto fare di lì a poco.
Ora ecco cosa voglio che tu faccia: osserva attentamente.
Mi avvicinai ad uno degli alberi attorno al laghetto, scegliendo uno dei più alti che raggiungeva i 15 m circa. Iniziai quindi a camminare coi piedi poggiati sul tronco rimanendo perfettamente parallelo al suolo. Arrivai velocemente in cima dopodiché ridiscesi lasciando spazio al ragazzo.
Devi fare esattamente quello che ho fatto io: arriva in cima e ridiscendi. Non appena ce l’avrai fatta andremo avanti con l’addestramento.
OK ok, molto bene! Mi spiace dirtelo ma siamo a malapena all’inizio… la parte difficile arriva ora mio caro!
Decisi che era il momento di proseguire con il successivo punto dell’addestramento per cui, con un sorriso, mi apprestai a spiegare al giovane ciò che avrebbe dovuto fare di lì a poco.
Ora ecco cosa voglio che tu faccia: osserva attentamente.
Tecnica del Controllo del Chakra - Chakura Seigyo no Jutsu
Limitazione: Per tutti i ninja
Tipo: Ninjutsu
Grado: Genin
Chakra: Neutro
Sigilli: //
Descrizione: Grazie a questa tecnica si migliora il proprio controllo del chakra e tramite essa si può camminare su acqua pareti ed ogni tipo di superficie che non causi danni. La tecnica, a differenza delle altre, non ha costo di chakra supplementare per il mantenimento della stessa ma può essere attivata in una fase qualsiasi della missione (battaglia) e rimane attiva per tutta la missione.
Nota: con questa tecnica non è possibile far fluire il chakra in cose, animali e persone. Non si può usare quindi per disturbare il chakra di altre persone o di se stessi per uscire da genjutsu. Non può assolutamente essere usata per trasferire nel proprio corpo o in altri oggetti con un chakra elementare, il chakra usato in questa tecnica non ha nessun elemento.
AVVISO: La tecnica diventa extra tramite un addestramento speciale il cui costo è di 250 ryo.
Consumo: 6
Mi avvicinai ad uno degli alberi attorno al laghetto, scegliendo uno dei più alti che raggiungeva i 15 m circa. Iniziai quindi a camminare coi piedi poggiati sul tronco rimanendo perfettamente parallelo al suolo. Arrivai velocemente in cima dopodiché ridiscesi lasciando spazio al ragazzo.
Devi fare esattamente quello che ho fatto io: arriva in cima e ridiscendi. Non appena ce l’avrai fatta andremo avanti con l’addestramento.
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ShinraTensei- Messaggi : 668
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Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
Manco il tempo di poter celebrare che già il sensei mi rimetteva al lavoro..
Che rottura...
Prestai attenzione a ciò che faceva il sensei, anche se non è che riuscii a capire più che molto. Ma del resto, difficilmente imparavo con la teoria delle cose.
Anche in cucina, stessa identica cosa. Per imparare a sfilettare il pesce avevo visto i negozianti al mercato del pesce e mi ci ero cimentato sacrificando decine di pesci al fine del mio apprendimento.
Ma ora mi toccava di mettermi sotto con l'addestramento. Altro che sfilettar ventresche..
Il sensei si diresse verso l'albero più grosso della zona e, con la massima naturalezza, cominciò a camminare su di quello come se nulla fosse.
Urrah... Già prima ho preso non poche legnate da conto mio. Vedrai se questa non è la volta buona che mi rompo l'osso del collo...
Devi fare esattamente quello che ho fatto io: arriva in cima e ridiscendi. Non appena ce l’avrai fatta andremo avanti con l’addestramento.
Merd...
Ooook.
Ci provo...
E mi avvicinai con non molta sicurezza all'albero. Gli girai attorno, lo osservai, tastai e battei in più punti per cercare di trovare il punto in cui poteva essere più semplice per me passare, ma non sembravano esserci differenze degne di rilievo da un punto all'altro della corteccia.
Toccava farlo alla vecchia maniera.
Presi un bel respiro profondo, mi sciolsi con dei saltarelli e delle contrazioni i muscoli delle gambe, della schiena e delle spalle, mi concentrai e richiamai il chakra da ogni parte del mio corpo fino alle gambe, cercando di mantenerlo stabile.
Ancora una volta, inconsapevolmente, mi proposi nel mio "balletto" che mi permetteva di controllare meglio il mio chakra. Mi veniva spontaneo e neppure me ne accorgevo in realtà.
Mi presi qualche minuto per focalizzarmi, poi partii alla carica...
Ad occhi chiusi..
AHIA!!
Il mio viso ebbe un incontro anche troppo ravvicinato con l'albero che dovevo scalare, causandomi molto dolore ed una epistassi dirompente.
Dopo essermi medicato alla bell' e meglio con un tampone nel naso, ricominciai.
Nuovamente presi un bel respiro, chiusi gli occhi, mi conentrai, richiamai il chakra e mi esibii nel mio balletto di controllo; poi ripartii alla carica.
Stavolta avevo imparato ed avevo aperto gli occhi.
Arrivai a fare 3 passi, poi rovinai a terra.
RIPROVIAMO!!
Ora cominciavo ad agitarmi.
Non esisteva al mondo che venissi messo KO da uno stupido albero.
Chiusi gli occhi, presi un bel respiro, mi concentrai, richiamai il chakra, lo mantenni stabile e partii di nuovo in carica.
Stavolta, per essere sicuro di non fermarmi subito, presi una bella rincorsa.
Riuscii a salire per un buon terzo dell'albero in totale, ma poi ricaddi di nuovo al suolo.
Se prima mi ero irritato, adesso cominciavo davvero a sputare fumo..
Che rottura...
Prestai attenzione a ciò che faceva il sensei, anche se non è che riuscii a capire più che molto. Ma del resto, difficilmente imparavo con la teoria delle cose.
Anche in cucina, stessa identica cosa. Per imparare a sfilettare il pesce avevo visto i negozianti al mercato del pesce e mi ci ero cimentato sacrificando decine di pesci al fine del mio apprendimento.
Ma ora mi toccava di mettermi sotto con l'addestramento. Altro che sfilettar ventresche..
Il sensei si diresse verso l'albero più grosso della zona e, con la massima naturalezza, cominciò a camminare su di quello come se nulla fosse.
Urrah... Già prima ho preso non poche legnate da conto mio. Vedrai se questa non è la volta buona che mi rompo l'osso del collo...
Devi fare esattamente quello che ho fatto io: arriva in cima e ridiscendi. Non appena ce l’avrai fatta andremo avanti con l’addestramento.
Merd...
Ooook.
Ci provo...
E mi avvicinai con non molta sicurezza all'albero. Gli girai attorno, lo osservai, tastai e battei in più punti per cercare di trovare il punto in cui poteva essere più semplice per me passare, ma non sembravano esserci differenze degne di rilievo da un punto all'altro della corteccia.
Toccava farlo alla vecchia maniera.
Presi un bel respiro profondo, mi sciolsi con dei saltarelli e delle contrazioni i muscoli delle gambe, della schiena e delle spalle, mi concentrai e richiamai il chakra da ogni parte del mio corpo fino alle gambe, cercando di mantenerlo stabile.
Ancora una volta, inconsapevolmente, mi proposi nel mio "balletto" che mi permetteva di controllare meglio il mio chakra. Mi veniva spontaneo e neppure me ne accorgevo in realtà.
Mi presi qualche minuto per focalizzarmi, poi partii alla carica...
Ad occhi chiusi..
AHIA!!
Il mio viso ebbe un incontro anche troppo ravvicinato con l'albero che dovevo scalare, causandomi molto dolore ed una epistassi dirompente.
Dopo essermi medicato alla bell' e meglio con un tampone nel naso, ricominciai.
Nuovamente presi un bel respiro, chiusi gli occhi, mi conentrai, richiamai il chakra e mi esibii nel mio balletto di controllo; poi ripartii alla carica.
Stavolta avevo imparato ed avevo aperto gli occhi.
Arrivai a fare 3 passi, poi rovinai a terra.
RIPROVIAMO!!
Ora cominciavo ad agitarmi.
Non esisteva al mondo che venissi messo KO da uno stupido albero.
Chiusi gli occhi, presi un bel respiro, mi concentrai, richiamai il chakra, lo mantenni stabile e partii di nuovo in carica.
Stavolta, per essere sicuro di non fermarmi subito, presi una bella rincorsa.
Riuscii a salire per un buon terzo dell'albero in totale, ma poi ricaddi di nuovo al suolo.
Se prima mi ero irritato, adesso cominciavo davvero a sputare fumo..
Rhodeus- Messaggi : 248
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Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
Ero davvero incavolato nero.
I miei ripetuti fallimenti cominciavano ad irritarmi parecchio.
Presi di nuovo la rincorsa, mi concentrai, mi focalizzai nel richiamare il chakra ed a mantenerlo nelle gambe.
Corsi contro il tronco gridando per incitarmi.
Stavolta andò meglio della precedente, arrivai a circa la metà del tronco, prima di cadere.
AAAARGG!!!
Ero furibondo e frustrato. Diedi un pugno violento al tronco.
Una volta sfogatomi contro la pianta maledetta, ripresi ad allenarmi.
Feci un paio di respiri profondi per calmarmi e recuperare la concentrazione.
Mi rimisi in posizione, mi concentrai, richiamai il chakra, e ripresi a correre contro il mio bersaglio.
Arrivato a circa 2/3 della lunghezza dell'albero, cominciavo a perdere la presa coi piedi..
No, no, no!!
Mi aggrappai con forza ad un ramo, cercando di trattenermi, e per pochi secondi rimasi a penzoloni dal ramo..
Lanciai un paio di imprecazioni belle toste, poi mi lasciai cadere a terra, atterrando, stavolta, evitando di cadere e farmi male.
Ok, ADESSO BASTA!
Cominciavo ad imbufalirmi..
Fallire così tante volte e rischiare di farmi male sul serio era davvero imbarazzante e frustrante.
Recuperai la calma, presi un profondo respiro, richiamai il chakra concentrandolo nelle gambe, e corsi nuovamente contro il mio bersaglio.
Finalmente, era la volta buona. Riuscii ad arrivare in cima, solo che adesso non avevo idea di come scendere senza farmi male..
Ci misi parecchio, anche perché ogni tanto continuavo a perdere la presa e mi aggrappavo a dei rami per evitare di sfracellarmi al suolo, ma dopo un bel po' di tempo riuscii infine a tornare a terra.
I miei ripetuti fallimenti cominciavano ad irritarmi parecchio.
Presi di nuovo la rincorsa, mi concentrai, mi focalizzai nel richiamare il chakra ed a mantenerlo nelle gambe.
Corsi contro il tronco gridando per incitarmi.
Stavolta andò meglio della precedente, arrivai a circa la metà del tronco, prima di cadere.
AAAARGG!!!
Ero furibondo e frustrato. Diedi un pugno violento al tronco.
Una volta sfogatomi contro la pianta maledetta, ripresi ad allenarmi.
Feci un paio di respiri profondi per calmarmi e recuperare la concentrazione.
Mi rimisi in posizione, mi concentrai, richiamai il chakra, e ripresi a correre contro il mio bersaglio.
Arrivato a circa 2/3 della lunghezza dell'albero, cominciavo a perdere la presa coi piedi..
No, no, no!!
Mi aggrappai con forza ad un ramo, cercando di trattenermi, e per pochi secondi rimasi a penzoloni dal ramo..
Lanciai un paio di imprecazioni belle toste, poi mi lasciai cadere a terra, atterrando, stavolta, evitando di cadere e farmi male.
Ok, ADESSO BASTA!
Cominciavo ad imbufalirmi..
Fallire così tante volte e rischiare di farmi male sul serio era davvero imbarazzante e frustrante.
Recuperai la calma, presi un profondo respiro, richiamai il chakra concentrandolo nelle gambe, e corsi nuovamente contro il mio bersaglio.
Finalmente, era la volta buona. Riuscii ad arrivare in cima, solo che adesso non avevo idea di come scendere senza farmi male..
Ci misi parecchio, anche perché ogni tanto continuavo a perdere la presa e mi aggrappavo a dei rami per evitare di sfracellarmi al suolo, ma dopo un bel po' di tempo riuscii infine a tornare a terra.
Rhodeus- Messaggi : 248
Data d'iscrizione : 05.06.14
Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
Seppur con qualche difficoltà ed incertezza, il giovane riuscì infine a cimentarsi con successo nella prima applicazione pratica della tecnica del controllo del chakra, ovvero la camminata su pareti verticali.
Molto bene Kenshin, Intendo proseguire senza indugi assegnandoti il tuo prossimo compito.
Osserva con attenzione.
Mi diressi verso il laghetto e con disinvoltura mossi alcuni passi rimanendo sospeso sulla superficie liquida senza affondare.
Bene, ora tocca a te. Non aver paura, testa le tue abilità e non aver timore di chiedere consigli, qualora ne sentissi il bisogno.
Molto bene Kenshin, Intendo proseguire senza indugi assegnandoti il tuo prossimo compito.
Osserva con attenzione.
Mi diressi verso il laghetto e con disinvoltura mossi alcuni passi rimanendo sospeso sulla superficie liquida senza affondare.
Bene, ora tocca a te. Non aver paura, testa le tue abilità e non aver timore di chiedere consigli, qualora ne sentissi il bisogno.
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ShinraTensei- Messaggi : 668
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Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
Finalmente ero riuscito a portare a termine la prima parte dell'addestramento.
Ora rimaneva la parte più difficile, e quella che più temevo.
Il sensei fece qualche passo verso il laghetto mentre mi parlava, poi camminò sulla superficie dell'acqua come se fosse sulla terra ferma, senza nemmeno bagnarsi i piedi, ed arrivò a qualche metro dalla riva.
A quel punto mi ordinò di tentare a mia volta.
Deglutii al pensiero di dover provare a farlo e cominciai a sudare freddo..
Ok, Kenshin. Puoi farcela. Hai scalato un albero senza usare le mani, sono sicuro che puoi riuscirci...
Attesi qualche minuto cercando di smettere di battere i denti per la paura, poi tentai di concentrarmi e di richiamare il chakra dal mio corpo, di convogliarlo verso i miei piedi come avevo fatto in precedenza, ed infine di mentenere il flusso stabile.
Ok, ci siamo..
Avanti, non fare la femminuccia, sei assolutamente in grado di farcela. Devi solo impegnarti... concentrarti... prendere il tuo fegato e strizzarlo per ben bene...
Deglutii di nuovo, molto più rumorosamente di prima.
Arrivai a pochi passi dal lago, chiusi gli occhi e, con titubanza assolutamente per nulla celata, mossi il primo passo sull'acqua.
Mi bagnai un po' i piedi, ma non era grave.
Avanzai di qualche passo, ed anche se rimanevo ben al di sotto della soglia del pelo dell'acqua dapprima, sembravo riuscirci..
Ad ogni passo che facevo sudavo freddo per la paura e tremavo vistosamente.
I miei passi erano incerti e malfermi, le gambe mi tremavano ogni volta che dovevo muoverle in avanti, e chiudevo sempre gli occhi fino a quando non sentivo la pianta del piede abbastanza stabile da riuscire a sostenermi.
Ok, vecchio mio... dai, ci stai riuscendo..
Visto?
Non è difficile...
Mi dicevo per farmi coraggio, anche se in realtà stavo per avere un infarto.
Barcollavo costantemente, e sentivo la mia "presa" sempre più debole.
Alla fine, persi il controllo.
Il mio piede destro cedette, lasciandomi sprofondare.
Aprii gli occhi e la paura si tramutò in puro terrore.
L'adrenalina ed il panico ebbero la meglio, ed anche il piede sinistro perse l'appoggio.
Finii in acqua, e non riuscivo a toccare.
Inoltre, il mio kimono si stava velocemente impregnando d'acqua e cominciava a tirarmi a fondo..
AIUTO!!
Gridai annaspando per prendere aria.
SENSEI!!
Stavo dimenando le braccia a casaccio nel tentativo di restare a galla..
NON SO NUOTARE!!
AIUTO!!
Il panico stava mandando all'aria ogni mia possibilità di cavarmela.
Ad ogni "bracciata" che facevo, sembrava che stessi andando sempre più a fondo.
Non riuscivo a combattere contro il peso, la paura mi stava paralizzando, e stavo iniziando ad immettere più acqua che aria nei polmoni.
Il mio kimono era sempre più pesante e mi trascinava a fondo.
Le poche forze che mi erano rimaste, stavano velocemente esaurendosi, e non avevo più l'energia per combattere e cercare di riportarmi a galla per respirare.
Ci siamo...
è così che devo morire?
Cazz...
Sentivo una strana sensazione.
Come di calore..
Mai avrei pensato che morire annegato fosse così.. Mi sembrava come di essere stato abbracciato..
Vidi solo una luce distante divenire scura, poi persi conoscienza.
Ora rimaneva la parte più difficile, e quella che più temevo.
Il sensei fece qualche passo verso il laghetto mentre mi parlava, poi camminò sulla superficie dell'acqua come se fosse sulla terra ferma, senza nemmeno bagnarsi i piedi, ed arrivò a qualche metro dalla riva.
A quel punto mi ordinò di tentare a mia volta.
Deglutii al pensiero di dover provare a farlo e cominciai a sudare freddo..
Ok, Kenshin. Puoi farcela. Hai scalato un albero senza usare le mani, sono sicuro che puoi riuscirci...
Attesi qualche minuto cercando di smettere di battere i denti per la paura, poi tentai di concentrarmi e di richiamare il chakra dal mio corpo, di convogliarlo verso i miei piedi come avevo fatto in precedenza, ed infine di mentenere il flusso stabile.
Ok, ci siamo..
Avanti, non fare la femminuccia, sei assolutamente in grado di farcela. Devi solo impegnarti... concentrarti... prendere il tuo fegato e strizzarlo per ben bene...
Deglutii di nuovo, molto più rumorosamente di prima.
Arrivai a pochi passi dal lago, chiusi gli occhi e, con titubanza assolutamente per nulla celata, mossi il primo passo sull'acqua.
Mi bagnai un po' i piedi, ma non era grave.
Avanzai di qualche passo, ed anche se rimanevo ben al di sotto della soglia del pelo dell'acqua dapprima, sembravo riuscirci..
Ad ogni passo che facevo sudavo freddo per la paura e tremavo vistosamente.
I miei passi erano incerti e malfermi, le gambe mi tremavano ogni volta che dovevo muoverle in avanti, e chiudevo sempre gli occhi fino a quando non sentivo la pianta del piede abbastanza stabile da riuscire a sostenermi.
Ok, vecchio mio... dai, ci stai riuscendo..
Visto?
Non è difficile...
Mi dicevo per farmi coraggio, anche se in realtà stavo per avere un infarto.
Barcollavo costantemente, e sentivo la mia "presa" sempre più debole.
Alla fine, persi il controllo.
Il mio piede destro cedette, lasciandomi sprofondare.
Aprii gli occhi e la paura si tramutò in puro terrore.
L'adrenalina ed il panico ebbero la meglio, ed anche il piede sinistro perse l'appoggio.
Finii in acqua, e non riuscivo a toccare.
Inoltre, il mio kimono si stava velocemente impregnando d'acqua e cominciava a tirarmi a fondo..
AIUTO!!
Gridai annaspando per prendere aria.
SENSEI!!
Stavo dimenando le braccia a casaccio nel tentativo di restare a galla..
NON SO NUOTARE!!
AIUTO!!
Il panico stava mandando all'aria ogni mia possibilità di cavarmela.
Ad ogni "bracciata" che facevo, sembrava che stessi andando sempre più a fondo.
Non riuscivo a combattere contro il peso, la paura mi stava paralizzando, e stavo iniziando ad immettere più acqua che aria nei polmoni.
Il mio kimono era sempre più pesante e mi trascinava a fondo.
Le poche forze che mi erano rimaste, stavano velocemente esaurendosi, e non avevo più l'energia per combattere e cercare di riportarmi a galla per respirare.
Ci siamo...
è così che devo morire?
Cazz...
Sentivo una strana sensazione.
Come di calore..
Mai avrei pensato che morire annegato fosse così.. Mi sembrava come di essere stato abbracciato..
Vidi solo una luce distante divenire scura, poi persi conoscienza.
Rhodeus- Messaggi : 248
Data d'iscrizione : 05.06.14
Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
Il giovane Kenshin era partito bene ma in poco tempo lo vidi vacillare e perdere la concentrazione finchè uno dei suoi piedi cedette e lui sprofondò del tutto nell’acqua del laghetto. Non appena mi resi conto che il ragazzo era in difficoltà scattai velocemente sul filo dell’acqua e lo afferrai per un braccio prima che affondasse del tutto. Lo trassi in superficie e lo trasportai immediatamente a riva dove lo feci distendere a terra e attesi che riprendesse i sensi. Non appena fossi stato sicuro che fosse tornato cosciente gli avrei parlato con voce tranquillizzante.
Prenditi il tempo che ti serve per riprendere fiato dopodiché voglio vederti riprovare e riuscire nel tuo intento. Coraggio Kenshin, so che ce la puoi fare!
Prenditi il tempo che ti serve per riprendere fiato dopodiché voglio vederti riprovare e riuscire nel tuo intento. Coraggio Kenshin, so che ce la puoi fare!
- Istruzioni:
- Non so se davvero il tuo pg non sa nuotare oppure se hai semplicemente frainteso (quando dicevo chiedi aiuto intendevo dire che chiedevi aiuto a me su come fare… l’avevo anche accennato nel mio post).
Comunque ora fai due post da 20 in cui ti risvegli e riprovi. Inizialmente non riesci ma poi ce la fai.
PS scusami per il ritardo ma nel weekend è dura per tutti...
ShinraTensei- Messaggi : 668
Data d'iscrizione : 10.03.14
Età : 32
Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
Poco dopo aver visto la luce divenire buia intorno a me, o almeno credo fosse poco dopo, cominciai a riprendermi.
Tossii e vomitai acqua, e tentai di rimettermi in piedi, anche se a gran fatica.
Ero davvero a pezzi.
Dovetti attendere all'incirca un ora e più prima di riuscire a sollevarmi di nuovo sulle gambe.
Il mio sensei era li di fianco a me, che mi rassicurava e mi incitava a riprovare.
Se, facile per lui.
Mica è lui quello che ha rischiato di tirare le cuoia poco fa...
Brrr.. che freddo...
I miei vestiti bagnati stavano cominciando ad asciugarsi, e con l'arrivo del freddo della stagione, questo poteva essere un grosso problema.
ATCHEW!!
M'ero preso pure il raffreddore.
Eccolo, mi mancava, infatti...
Tra uno starnuto e l'altro, mi strinsi forte nel mantello per asciugarmi, scaldarmi e coprirmi, dato che mi ero dovuto spogliare per evitare che i vestiti bagnati mi facessero prendere qualcosa di più serio di un paio di linee di febbre.
Ultima volta in vita mia che mi addestro con 'sto freddo...
Prossimo allenamento, aspetto la bella stagione..
ATCHEWW!!
Tirai su col naso e cercai di seguire le istruzioni del sensei, mentre mi frizionavo il petto per scaldarmi.
Mi avvicinai al laghetto, ma al momento di mettere il primo piede in acqua rividi in mente le immagini dell'esperienza terribile avuta pochi minuti prima e scattai indietro..
Ok... Ehm... forse posso aspettare qualche altro minuto...
Cercai di tirarla un po' per le lunghe nel tentativo di recuperare coraggio. In effetti, non è che andare vicino alla morte sia proprio una esperienza che si ripeta volentieri..
E l'idea di tornare in acqua non mi entusiasmava per nulla.
Stetti altri 15 minuti buoni fermo li sulla riva del lago, cercando di ricordarmi dove fosse finito il mio coraggio.
Mi sentivo molto un personaggio del "Mago di Oz"...
Alla fine, chiusi gli occhi e decisi di tentare nuovamente.
Dapprima, misi solo avanti un piede entrando in acqua, in modo da constatare che ancora ci toccavo, e che non c'era alcun pericolo, così da recuperare un po' di coraggio.
Poi, piano piano, cominciai a concentrare il chakra nelle gambe, a richiamarlo da ogni parte del mio corpo ed a guidarlo sino a dove io volevo.
Poi, mantenni costante il flusso di energia, cercando di creare una sorta di "pattino" di energia su cui camminare. Come se mettessi una tavoletta di legno sull'acqua e vi camminassi sopra.
Presi ancora qualche bel respiro e comincia a camminare.
Decisi che, per sicurezza, mi sarei mantenuto ad una distanza massima di 2 metri dalla riva del lago, in modo da essere sicuro di trovarmi ancora in una zona di sicurezza, dove potevo tranquillamente toccare, così da non richiare un secondo annegamento.
All'inizio sembrai riuscire.
Riuscii a compiere un paio di passetti, anche se le suole delle mie scarpe continuavano a rimanere sotto il livello dell'acqua, e continuavo a bagnarmi i piedi, ma mantenermi in equilibrio era parecchio difficile.
Cominciavo di nuovo a ballare da una parte all'altra, rischiando spesso e volentieri di cadere in acqua.
Alla sola idea devo ammettere che comincia a sudare freddo, e la paura fece il resto.
Persi di nuovo la concentrazione, e caddi in acqua.
Per mia fortuna, avevo pensato bene di rimanere dove potevo toccare, quindi non era troppo pericoloso.
Ma lo spavento per prima mi fece gridare di nuovo quando caddi.
Tossii e vomitai acqua, e tentai di rimettermi in piedi, anche se a gran fatica.
Ero davvero a pezzi.
Dovetti attendere all'incirca un ora e più prima di riuscire a sollevarmi di nuovo sulle gambe.
Il mio sensei era li di fianco a me, che mi rassicurava e mi incitava a riprovare.
Se, facile per lui.
Mica è lui quello che ha rischiato di tirare le cuoia poco fa...
Brrr.. che freddo...
I miei vestiti bagnati stavano cominciando ad asciugarsi, e con l'arrivo del freddo della stagione, questo poteva essere un grosso problema.
ATCHEW!!
M'ero preso pure il raffreddore.
Eccolo, mi mancava, infatti...
Tra uno starnuto e l'altro, mi strinsi forte nel mantello per asciugarmi, scaldarmi e coprirmi, dato che mi ero dovuto spogliare per evitare che i vestiti bagnati mi facessero prendere qualcosa di più serio di un paio di linee di febbre.
Ultima volta in vita mia che mi addestro con 'sto freddo...
Prossimo allenamento, aspetto la bella stagione..
ATCHEWW!!
Tirai su col naso e cercai di seguire le istruzioni del sensei, mentre mi frizionavo il petto per scaldarmi.
Mi avvicinai al laghetto, ma al momento di mettere il primo piede in acqua rividi in mente le immagini dell'esperienza terribile avuta pochi minuti prima e scattai indietro..
Ok... Ehm... forse posso aspettare qualche altro minuto...
Cercai di tirarla un po' per le lunghe nel tentativo di recuperare coraggio. In effetti, non è che andare vicino alla morte sia proprio una esperienza che si ripeta volentieri..
E l'idea di tornare in acqua non mi entusiasmava per nulla.
Stetti altri 15 minuti buoni fermo li sulla riva del lago, cercando di ricordarmi dove fosse finito il mio coraggio.
Mi sentivo molto un personaggio del "Mago di Oz"...
Alla fine, chiusi gli occhi e decisi di tentare nuovamente.
Dapprima, misi solo avanti un piede entrando in acqua, in modo da constatare che ancora ci toccavo, e che non c'era alcun pericolo, così da recuperare un po' di coraggio.
Poi, piano piano, cominciai a concentrare il chakra nelle gambe, a richiamarlo da ogni parte del mio corpo ed a guidarlo sino a dove io volevo.
Poi, mantenni costante il flusso di energia, cercando di creare una sorta di "pattino" di energia su cui camminare. Come se mettessi una tavoletta di legno sull'acqua e vi camminassi sopra.
Presi ancora qualche bel respiro e comincia a camminare.
Decisi che, per sicurezza, mi sarei mantenuto ad una distanza massima di 2 metri dalla riva del lago, in modo da essere sicuro di trovarmi ancora in una zona di sicurezza, dove potevo tranquillamente toccare, così da non richiare un secondo annegamento.
All'inizio sembrai riuscire.
Riuscii a compiere un paio di passetti, anche se le suole delle mie scarpe continuavano a rimanere sotto il livello dell'acqua, e continuavo a bagnarmi i piedi, ma mantenermi in equilibrio era parecchio difficile.
Cominciavo di nuovo a ballare da una parte all'altra, rischiando spesso e volentieri di cadere in acqua.
Alla sola idea devo ammettere che comincia a sudare freddo, e la paura fece il resto.
Persi di nuovo la concentrazione, e caddi in acqua.
Per mia fortuna, avevo pensato bene di rimanere dove potevo toccare, quindi non era troppo pericoloso.
Ma lo spavento per prima mi fece gridare di nuovo quando caddi.
Rhodeus- Messaggi : 248
Data d'iscrizione : 05.06.14
Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
Era tutto il pomeriggio che tentavo di padroneggiare quella maledetta tecnica, sempre con risultati mediocri. Anche se riuscivo a mantenermi sempre più stabile sulle gambe, ed anche se poco a poco riuscivo a camminare per sempre qualche passo in più, ad un certo punto finiva sempre per cadere in acqua.
Forse era ancora lo spavento per quanto successo al mio primo tentativo, forse da qualche parte nel mio subconscio l'esperienza vicina alla morte di poco prima aveva creato un blocco che m'impediva di andare avanti.
Proseguì nel mio tentare ancora per qualche volta, ma non migliorato minimamente.
Dannazione!!!
Perché diavolo non riesco ad andare oltre???
urla ed imprecai per un paio di minuti per la rabbia e la frustrazione, poi cercai di recuperare il controllo. Stava scendendo la sera, ed io ero ancora in mutande e sempre più bagnato per i miei continui fallimenti, quindi mi dovevo sbrigare, anche perché stavo cominciando a non sentire più la punta delle dita, ed il freddo cominciava a divenire, oltre che una minaccia fisica, anche un ennesimo impedimento alla mia concentrazione.
Ok, calma.
Concentrati Kenshin. Ci sei riuscito prima, non c'è motivo per cui tu non possa farcela anche adesso..
Arrivato a terra dopo l'ennesimo fallimento, decisi di ricominciare.
Chiusi gli occhi, mi concentra al massimo escludendo ogni pensiero ed ogni suono dalla mia mente; quando non sentii più nulla attorno a me, quando la mia concentrazione fu massima, richiama il chakra da tutto il mio corpo, esibendosi nuovamente nel mio involontario balletto, convogliare l'energia alla base dei miei piedi e mantenne questo flusso costante, dandogli quanta più forza potevo.
Quando arrivai ad un certo punto, non so come meglio esprimerlo, ma ebbi la certezza assoluta di riuscire. Aprendo gli occhi, l'acqua del lago mi sembrava poco dissimile dall'erba del prato su cui poggiava i piedi.
Avanzi sicuro e baldanzoso, con passo fermo e deciso.
Misi il primo piede "a terra" e, stavolta, la suola delle scarpe camminava sul pelo dell'acqua come fosse stato sulla terra ferma. Avanzi anche con l'altro piede, muovendosi con naturalezza, come avrei fatto su un marciapiedi.
Senza minimamente traballare, il mio piede trovò un sicuro appoggio.
Continuai per qualche metro, fino ad arrivare a quello che era il limite estremo che mi ero prefissato.
Guardai ai miei piedi e sentii un brivido freddo corrermi lungo la schiena.
Avevo una paura matta di andare oltre e finire di nuovo sott'acqua.
Per un istante, mi sentii vacillare.
La mia presa sulla superficie del lago stava indebolendosi di pari passo alla mia concentrazione.
Sentendo che stavo per cedere proprio nel momento in cui avevo ripensato all' incidente di prima, capii che la paura era il mio unico, vero ostacolo al successo.
Presi un respiro profondo, chiusi gli occhi e, facendo appello a tutto mio coraggio, scatta in avanti correndo e gridando come un pazzo.
E non mi fermai sino a quando non arrivai all'altra riva del lago.
Purtroppo per me, tenere gli occhi chiusi mentre corri aveva già dimostrato non essere una buona idea...
Ahi!!!
Nuovamente, avevo trovato un albero lungo il mio cammino...
Forse era ancora lo spavento per quanto successo al mio primo tentativo, forse da qualche parte nel mio subconscio l'esperienza vicina alla morte di poco prima aveva creato un blocco che m'impediva di andare avanti.
Proseguì nel mio tentare ancora per qualche volta, ma non migliorato minimamente.
Dannazione!!!
Perché diavolo non riesco ad andare oltre???
urla ed imprecai per un paio di minuti per la rabbia e la frustrazione, poi cercai di recuperare il controllo. Stava scendendo la sera, ed io ero ancora in mutande e sempre più bagnato per i miei continui fallimenti, quindi mi dovevo sbrigare, anche perché stavo cominciando a non sentire più la punta delle dita, ed il freddo cominciava a divenire, oltre che una minaccia fisica, anche un ennesimo impedimento alla mia concentrazione.
Ok, calma.
Concentrati Kenshin. Ci sei riuscito prima, non c'è motivo per cui tu non possa farcela anche adesso..
Arrivato a terra dopo l'ennesimo fallimento, decisi di ricominciare.
Chiusi gli occhi, mi concentra al massimo escludendo ogni pensiero ed ogni suono dalla mia mente; quando non sentii più nulla attorno a me, quando la mia concentrazione fu massima, richiama il chakra da tutto il mio corpo, esibendosi nuovamente nel mio involontario balletto, convogliare l'energia alla base dei miei piedi e mantenne questo flusso costante, dandogli quanta più forza potevo.
Quando arrivai ad un certo punto, non so come meglio esprimerlo, ma ebbi la certezza assoluta di riuscire. Aprendo gli occhi, l'acqua del lago mi sembrava poco dissimile dall'erba del prato su cui poggiava i piedi.
Avanzi sicuro e baldanzoso, con passo fermo e deciso.
Misi il primo piede "a terra" e, stavolta, la suola delle scarpe camminava sul pelo dell'acqua come fosse stato sulla terra ferma. Avanzi anche con l'altro piede, muovendosi con naturalezza, come avrei fatto su un marciapiedi.
Senza minimamente traballare, il mio piede trovò un sicuro appoggio.
Continuai per qualche metro, fino ad arrivare a quello che era il limite estremo che mi ero prefissato.
Guardai ai miei piedi e sentii un brivido freddo corrermi lungo la schiena.
Avevo una paura matta di andare oltre e finire di nuovo sott'acqua.
Per un istante, mi sentii vacillare.
La mia presa sulla superficie del lago stava indebolendosi di pari passo alla mia concentrazione.
Sentendo che stavo per cedere proprio nel momento in cui avevo ripensato all' incidente di prima, capii che la paura era il mio unico, vero ostacolo al successo.
Presi un respiro profondo, chiusi gli occhi e, facendo appello a tutto mio coraggio, scatta in avanti correndo e gridando come un pazzo.
E non mi fermai sino a quando non arrivai all'altra riva del lago.
Purtroppo per me, tenere gli occhi chiusi mentre corri aveva già dimostrato non essere una buona idea...
Ahi!!!
Nuovamente, avevo trovato un albero lungo il mio cammino...
Rhodeus- Messaggi : 248
Data d'iscrizione : 05.06.14
Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
I miei complimenti ragazzo! Noto con piacere che sei riuscito a padroneggiare anche questa abilità. Non avevo dubbi sulle tue capacità anche se ammetto che inizialmente mi avevi fatto sorgere qualche ragionevole dubbio.
Ora devo andare, ho un altro compito da svolgere e sono anche in ritardo sulla tabella di marcia. Ti consiglio di rimanere qui un altro po’ ed allenarti un po’ da solo per assimilare al meglio la nuova tecnica che hai appena appreso. Se invece ti senti perfettamente a tuo agio tornatene a casa e goditi un po’ di meritato riposo!
Salutai cordialmente il giovane con un gesto della mano e mi allontanai dal campo d’addestramento a passo svelto.
Ora devo andare, ho un altro compito da svolgere e sono anche in ritardo sulla tabella di marcia. Ti consiglio di rimanere qui un altro po’ ed allenarti un po’ da solo per assimilare al meglio la nuova tecnica che hai appena appreso. Se invece ti senti perfettamente a tuo agio tornatene a casa e goditi un po’ di meritato riposo!
Salutai cordialmente il giovane con un gesto della mano e mi allontanai dal campo d’addestramento a passo svelto.
- Istruzioni:
- Fai un post da 15 conclusivo a tuo piacimento in cui rimani ad allenarti o descrivi il ritorno a casa. Non appena avrai terminato chiudo l’add e verrà valutato prima possibile.
ShinraTensei- Messaggi : 668
Data d'iscrizione : 10.03.14
Età : 32
Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
Finalmente ce l'avevo fatta.
Era stata dura, e mi ci era voluto tutto il giorno, ma ero finalmente riuscito a portare a termine il compito assegnatomi.
Anche se avevo dovuto di nuovo medicarmi prima di potermi rimettere in piedi.
Tenshura sensei si disse molto compiaciuto dei miei risultati, anche se le mie iniziali difficoltà avevano un po' messo in difficoltà la sua fiducia nelle mie capacità.
Come dargli torto del resto? Mi ci era voluto tutto il giorno per risucire a padroneggiare quella tecnica.. Immagino che altri ninja ci abbiano messo parecchio di meno di me, ma non era il mio caso, purtroppo.
La verità è che non ero nulla di speciale nel manipolare il chakra. Non avevo alcun particolare talento, né una eccezionale abilità, mi limitavo solo a fare del mio meglio volta per volta.
A prendere LETTERALMENTE a testate il muro fino a creare un passaggio.
Era quello il mio stile.
Comunque sia, era finita anche questa giornata. Ed io ero esausto.
Sarebbe stato più adeguato da parte mia rimanere ad allenarmi, ma fra il mio raffreddore che continuava a tormentarmi, il freddo e la notte che scendevano e la stanchezza, non riuscivo più a rimanere in piedi.
Si, mi sa' che è meglio tornare a casa...
Cena, bagno caldo, e poi 10 ore di sonno non me le leva nessuno!
Decisi così di riavviarmi verso casa, raccolsi tutto il mio bagaglio, raccattai i miei vestiti e mi rimisi in strada diretto verso casa.
Prima di poterlo fare, però, avevo bisogno di accendere un fuoco..
Tutto questo sarebbe maledettamente più semplice se avessi avuto il chakra del giusto elemento..
Che fregatura.
In effetti, sarebbe stato tutto più facile se avessi saputo controllare il chakra di elemento fuoco come mio padre..
Comunque, a forza di sfregare legnetti, alla fine mi riuscì di accendere un fuocarello, al cui calore asciugai i miei vestiti.
Era frattanto calata la sera, ed il mio stomaco reclamava nutrimento.
Meno male che mi ero preso la briga di portarmi del cibo in più dietro..
Feci una veloce mangiata, poi mi vestii e mi misi in cammino.
Mi ci sarebbero voluti circa un 20 minuti, ma non avevo fretta stavolta.
Me la presi comoda ed arrivai a casa dopo circa mezz'ora di strada.
Non avevo alcuna fretta, del resto, e l'indomani sarebbe stato anche quello un giorno lungo e difficile, valeva la pena di fare le cose con calma per non rischiare di arrivare troppo stanco al giorno successivo.
Era stata dura, e mi ci era voluto tutto il giorno, ma ero finalmente riuscito a portare a termine il compito assegnatomi.
Anche se avevo dovuto di nuovo medicarmi prima di potermi rimettere in piedi.
Tenshura sensei si disse molto compiaciuto dei miei risultati, anche se le mie iniziali difficoltà avevano un po' messo in difficoltà la sua fiducia nelle mie capacità.
Come dargli torto del resto? Mi ci era voluto tutto il giorno per risucire a padroneggiare quella tecnica.. Immagino che altri ninja ci abbiano messo parecchio di meno di me, ma non era il mio caso, purtroppo.
La verità è che non ero nulla di speciale nel manipolare il chakra. Non avevo alcun particolare talento, né una eccezionale abilità, mi limitavo solo a fare del mio meglio volta per volta.
A prendere LETTERALMENTE a testate il muro fino a creare un passaggio.
Era quello il mio stile.
Comunque sia, era finita anche questa giornata. Ed io ero esausto.
Sarebbe stato più adeguato da parte mia rimanere ad allenarmi, ma fra il mio raffreddore che continuava a tormentarmi, il freddo e la notte che scendevano e la stanchezza, non riuscivo più a rimanere in piedi.
Si, mi sa' che è meglio tornare a casa...
Cena, bagno caldo, e poi 10 ore di sonno non me le leva nessuno!
Decisi così di riavviarmi verso casa, raccolsi tutto il mio bagaglio, raccattai i miei vestiti e mi rimisi in strada diretto verso casa.
Prima di poterlo fare, però, avevo bisogno di accendere un fuoco..
Tutto questo sarebbe maledettamente più semplice se avessi avuto il chakra del giusto elemento..
Che fregatura.
In effetti, sarebbe stato tutto più facile se avessi saputo controllare il chakra di elemento fuoco come mio padre..
Comunque, a forza di sfregare legnetti, alla fine mi riuscì di accendere un fuocarello, al cui calore asciugai i miei vestiti.
Era frattanto calata la sera, ed il mio stomaco reclamava nutrimento.
Meno male che mi ero preso la briga di portarmi del cibo in più dietro..
Feci una veloce mangiata, poi mi vestii e mi misi in cammino.
Mi ci sarebbero voluti circa un 20 minuti, ma non avevo fretta stavolta.
Me la presi comoda ed arrivai a casa dopo circa mezz'ora di strada.
Non avevo alcuna fretta, del resto, e l'indomani sarebbe stato anche quello un giorno lungo e difficile, valeva la pena di fare le cose con calma per non rischiare di arrivare troppo stanco al giorno successivo.
Rhodeus- Messaggi : 248
Data d'iscrizione : 05.06.14
Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
- Spoiler:
- Add chiuso. Verrà valutato a breve.
ShinraTensei- Messaggi : 668
Data d'iscrizione : 10.03.14
Età : 32
Re: Addestramento Tecnica del Controllo del Chakra - Himura Kenshin (Rhodeus
- Valutazione:
- Bene, aggiungiti la tecnica (tiricordo che è extra quindi va oltre le 6 del grado genin) in scheda, scalati i 250 ryo e aggiungiti 45 di exp
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