Missione Liv D: Una missione noiosa come le altre! (Rhodeus)
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Re: Missione Liv D: Una missione noiosa come le altre! (Rhodeus)
Da Rhodeus Ven Lug 18 2014, 23:48
Dopo l'ultima, insidiossa trappola, eravamo finalmente arrivati all'ingresso della grotta.
Il sensei mi chiese che genere di approccio preferissi.
Onestamente, sono più un tipo da "approccio frontale".
Ma con la mia caviglia messa così, non credo sia la soluzione migliore.
Purtroppo, però, non ho tecniche che mi permettano di intrufolarmi non visto però..
Dopo aver concordato la strategia da attuare, il sensei si fece avanti e mi intimò di restare indietro, poiché probabilmente c'era una barriera difensiva sull'ingresso della grotta.
Mentre aspettavo che il sensei sciogliesse il jutsu difensivo, io ne approfittai per farmi una medicazione d'emergenza. Una veloce disinfettata, un bendaggio ed una steccatura veloce, giusto per evitare peggioramenti.
Il sensei arrivò davanti all'ingresso della grotta e mi invitò ad avvicinarmi ed osservare, poi mi spiegò cosa avevamo davanti.
A quanto pareva, era una sorta di sigillo, controllato da un fuijin di carta collocato da qualche parte, e la procedura standard era di cercare il sigillo e strapparlo, ma vista la situazione, il sensei preferì agire in maniera meno "ortodossa", forzandolo con un cosiddetto "attacco a forza bruta".
Si fece un po' male ed usò una modesta quantità di chakra, ma la barriera era infranta.
Ci addentrammo nella grotta, anche se il metodo di rottura del sigillo poteva aver attivato un allarme.
Poteva essere un problema, ma da quello che avevamo visto sino a li, non sembrava che avessimo davanti dei ninja. Probabilmente erano solo dei briganti comuni..
Nulla di davvero preoccupante.
Avanzammo nelle tenebre per circa una dozzina di metri, prendendoci il nostro tempo nel muoverci, per colpa della mia caviglia.
Maledizione! Mi sento come un peso morto..
E sopratutto, così sono pressoché inutile al momento..
Porca putt..
Interruppi il pensiero di scatto quando udii un rumore arrivare da una parete.
Yashiko, Membu, Ryko, qualcuno è entrato nella grotta forzando la barriera.
Muoviamoci.
A giudicare da quanto avevo sentito, i nostri avversari avevano avuto un allarme dal nostro accesso. E, per pura fortuna, credo, le correnti d'aria interne alla grotta permettevano ai suoni di arrivare anche da stanze distanti, ma stavolta non avevano giocato a vantaggio degli occupanti..
Feci cenno al maestro di fermarci, e, senza aprire bocca, segnalai coi gesti al maestro la mia idea.
A giudicare dal rumore dei passi, dovevano essere in arrivo almeno 4 persone, e potevo tranquillamente occuparmene anche da solo.
Suggerii al maestro di nasconderci, così da tendere ai nostri nemici una imboscata.
E pensai fosse una buona idea se il maestro avanzava da solo, e mi lasciava indietro ad occuparmi dei nemici. Anche se infortunato, ero pur sempre il figlio di un grande spadaccino, non avrei avuto difficoltà a gestire 4 scalzacani qualunque.
Il maestro, dopo avermi detto la sua sul mio piano, si sbrigò a precisare che non dovevo uccidere nessuno. Potevano essere utili per informazioni, o per altro, ma personalmente lo trovavo una gentilezza non necessaria.
Daltronde, quelli erano dei comuni criminali. Chi se ne importava se ne usavo un paio per fare pratica nel taglio del sushi? Di certo non io.
Ma gli ordini erano quelli, e dovevo, nuovamente, farmeli andare bene, anche controvoglia.
Mi appostai di fianco all'uscita della sala, in una posizione per cui non potevo essere visto e richiamai il chakra, infondendolo nel mio mantello.
In pochi secondi, il mio mantello divenne una replica esatta della parete alle mie spalle.
Il piano era semplice: avrei lasciato passare i nemici, ed avrei bloccato loro la ritirata, attaccandoli dalle spalle.
Una veloce serie di attacchi sarebbe dovuta essere sufficiente per metterli al tappeto, o almeno tenerli in scacco quanto bastava per dare al mio sensei il tempo di proseguire ed andare a liberare la prigioniera.
Il sensei mi chiese che genere di approccio preferissi.
Onestamente, sono più un tipo da "approccio frontale".
Ma con la mia caviglia messa così, non credo sia la soluzione migliore.
Purtroppo, però, non ho tecniche che mi permettano di intrufolarmi non visto però..
Dopo aver concordato la strategia da attuare, il sensei si fece avanti e mi intimò di restare indietro, poiché probabilmente c'era una barriera difensiva sull'ingresso della grotta.
Mentre aspettavo che il sensei sciogliesse il jutsu difensivo, io ne approfittai per farmi una medicazione d'emergenza. Una veloce disinfettata, un bendaggio ed una steccatura veloce, giusto per evitare peggioramenti.
Il sensei arrivò davanti all'ingresso della grotta e mi invitò ad avvicinarmi ed osservare, poi mi spiegò cosa avevamo davanti.
A quanto pareva, era una sorta di sigillo, controllato da un fuijin di carta collocato da qualche parte, e la procedura standard era di cercare il sigillo e strapparlo, ma vista la situazione, il sensei preferì agire in maniera meno "ortodossa", forzandolo con un cosiddetto "attacco a forza bruta".
Si fece un po' male ed usò una modesta quantità di chakra, ma la barriera era infranta.
Ci addentrammo nella grotta, anche se il metodo di rottura del sigillo poteva aver attivato un allarme.
Poteva essere un problema, ma da quello che avevamo visto sino a li, non sembrava che avessimo davanti dei ninja. Probabilmente erano solo dei briganti comuni..
Nulla di davvero preoccupante.
Avanzammo nelle tenebre per circa una dozzina di metri, prendendoci il nostro tempo nel muoverci, per colpa della mia caviglia.
Maledizione! Mi sento come un peso morto..
E sopratutto, così sono pressoché inutile al momento..
Porca putt..
Interruppi il pensiero di scatto quando udii un rumore arrivare da una parete.
Yashiko, Membu, Ryko, qualcuno è entrato nella grotta forzando la barriera.
Muoviamoci.
A giudicare da quanto avevo sentito, i nostri avversari avevano avuto un allarme dal nostro accesso. E, per pura fortuna, credo, le correnti d'aria interne alla grotta permettevano ai suoni di arrivare anche da stanze distanti, ma stavolta non avevano giocato a vantaggio degli occupanti..
Feci cenno al maestro di fermarci, e, senza aprire bocca, segnalai coi gesti al maestro la mia idea.
A giudicare dal rumore dei passi, dovevano essere in arrivo almeno 4 persone, e potevo tranquillamente occuparmene anche da solo.
Suggerii al maestro di nasconderci, così da tendere ai nostri nemici una imboscata.
E pensai fosse una buona idea se il maestro avanzava da solo, e mi lasciava indietro ad occuparmi dei nemici. Anche se infortunato, ero pur sempre il figlio di un grande spadaccino, non avrei avuto difficoltà a gestire 4 scalzacani qualunque.
Il maestro, dopo avermi detto la sua sul mio piano, si sbrigò a precisare che non dovevo uccidere nessuno. Potevano essere utili per informazioni, o per altro, ma personalmente lo trovavo una gentilezza non necessaria.
Daltronde, quelli erano dei comuni criminali. Chi se ne importava se ne usavo un paio per fare pratica nel taglio del sushi? Di certo non io.
Ma gli ordini erano quelli, e dovevo, nuovamente, farmeli andare bene, anche controvoglia.
Mi appostai di fianco all'uscita della sala, in una posizione per cui non potevo essere visto e richiamai il chakra, infondendolo nel mio mantello.
Tecnica dell’occultamento - Kakureni no Jutsu
Tipo: Ninjutsu
Grado: Base
Chakra: Neutro
Sigilli: //
Descrizione: Questa tecnica permette, immettendo il proprio chakra in un panno o nel mantello dato in dotazione o in qualcosa di simile, di mimetizzarsi perfettamente con l' ambiente circostante come fa un camaleonte, quindi chi la utilizza può celare la propria presenza visiva. Se mentre si è nascosti, utilizzando questa tecnica, ci si muove il suo effetto svanisce e si ritorna visibili (movimenti brusci, non lievi come il battito di ciglia o il respiro leggero). Eseguire questa tecnica sotto gli occhi dell' avversario la rende di fatto assolutamente inutile, in quanto il ninja che la utilizza dovrà rimanere fermo in balia del nemico.
Consumo chakra: 1
In pochi secondi, il mio mantello divenne una replica esatta della parete alle mie spalle.
Il piano era semplice: avrei lasciato passare i nemici, ed avrei bloccato loro la ritirata, attaccandoli dalle spalle.
Una veloce serie di attacchi sarebbe dovuta essere sufficiente per metterli al tappeto, o almeno tenerli in scacco quanto bastava per dare al mio sensei il tempo di proseguire ed andare a liberare la prigioniera.
Himura Kenshin:
Condizione fisica: ferita lieve agli avambracci, ferita medio-lieve alla gamba destra
Condizione mentale: Seccato
Equipaggiamento:
1 Katana della Nuvola
5 Kunai
5 Spiedi
5 Shuriken
1 Mantello
For: 4
Vel: 8
Res: 4
Bonus di grado: F: 20% V: 15% R: 20%
Chakra: 69-1=68/75
Rhodeus- Messaggi : 248
Data d'iscrizione : 05.06.14
Re: Missione Liv D: Una missione noiosa come le altre! (Rhodeus)
Da Rhodeus Sab Lug 19 2014, 01:16
Rimasi in attesa per alcuni secondi, anche se a me sembravano ore.
Era il mio primo, vero scontro. Non mi sarei più trovato ad affrontare dei miei coetanei o degli alievi del dojo di famiglia che non potevano uccidermi; ora dovevo affrontare degli uomini adulti, dei criminali incalliti, che avrebbero fatto del loro meglio per ammazzarmi, mentre io avrei dovuto usare i guanti di velluto con loro, e la cosa mi agitava ben più che credessi possibile.
Dannazione, con 'sta storia del non poter ammazzare i nemici, il sensei m'ha tirato un pacco della miseria..
Che fregatura..
Cercavo di focalizzarmi su altro, non pensando alla tensione dello contro venturo.
Solo, non riuscivo a controllare il sudore sulle mani e sulla fronte.
Sudavo freddo, e le mani mi tremavano.
Ero agitato, ma speravo che nel momento cruciale, quando avremmo dovuto incrociare le lame, l'adrenalina avrebbe compensato la paura.
Passò qualche secondo, forse un paio di minuti? Non saprei dirlo.
E finalmente i nemici arrivarono.
Il respiro mi si fece pesante, il cuore cominciava a battermi all'impazzata, e la mano sulla spada si strinse fino quasi a sanguinare.
Concentrati, Kenshin.
Osservali attentamente.
Trova l'anello debole del gruppo e comincia da lui.
Ricordati l'addestramento ed andrà tutto bene...
La paura mi stava divorando..
Quando i nemici si fermarono e si divisero in cerca degli intrusi, ovverosia di noi 2, vidi che erano molto diversi.
Sembravano dei pezzenti.
Erano vestiti di cenci, sembravano anche denutriti ed armati con delle spade non proprio eccezionali.
D'accordo, non esistevano al mondo molte spade belle e ben lavorate come la mia "Sode-no-Shirayuki", ma cavolo, potevano almeno trovare qualcosa col filo fatto..
Le lame erano tutte scheggiate, anche un po' arrugginite.
Non potevano competere con la lama donatami da mio padre, ma era anche vero che se mi avessero colpito sarebbero state molto più dolorose di una spada normale.
Ok, ci siamo. è il momento della verità.
Prendi un bel respiro, e via!
Appena i nemici si erano divisi abbastanza da non potersi portare aiuto immediatamente l'un l'altro, scattai fuori dal mio nascondiglio.
Saltai in mezzo a loro e, nonappena si girarono per scoprire chi li avesse attaccati composi velocemente il sigillo del gallo.
Raiton: Kaminari-no-mabayui senko!
Il mio corpo venne percorso da un lampo di luce ed accecò per pochi secondi i miei nemici.
I pochi secondi che avrebbero passato a chiudere gli occhi sarebbero stati sufficienti a darmi un vantaggio importante, che poteva anche risultare decisivo.
Aggredii il più giovane del gruppo, un ragazzino che avrà avuto al massimo 12 anni; sapevo che non poteva essere un esperto di combattimento dal modo in cui stringeva la spada. Sembrava quasi che reggesse un bastone, più che una katana.
Probabilmente era la prima volta in vita sua che ne impugnava una.
Gli balzai davanti in un istante e lo investii al volto con una delle tecinche che avevo appreso da mia madre qualche giorno prima.
Aprii il palmo della mano e gli lanciai un colpo di palmo contro il viso, mirando al naso.
Hosho!
Il colpo era così forte che spedì il ragazzino contro il muro, facendogli sbattere la testa contro le rocce, in una pioggia di sangue per il naso rotto.
Poi, scattai rapidamente dietro un altro membro del gruppo.
Appena arrivato dietro al nuovo avversario, un uomo sui 40 anni, anche lui con delle grosse difficoltà a tenere le armi in mano e probabilmente anche a fare un pasto completo, caricai il chakra nel palmo della mia mano destra, lo elettrificai, e lanciai il mio colpo.
Raiton: Narukami no jutsu!
Il colpo era potente ed il suo potere nervino avrebbe influenzato il sistema nervoso centrale, visto che avevo mirato al cervelletto.
Così facendo avrei mandato fuori gioco per qualche secondo pure lui.
Avevo probabilmente mandato a gambe all'aria i due anelli più deboli della squadra. Ma ora rimanevano ancora due avversari, ed erano il pericolo più grande.
Un'altro di loro non pareva essere un granché, ma l'ultimo, quello che era probabilmente il capo, visto che era entrato per secondo, e che sembrava avere il portamento migliore.
A giudicare dal suo aspetto fisico e dal modo in cui reggeva la katana, sembrava un ex militare.
Probabilmente, era un disertore.
Saltai all'indietro ed intercettai il terzo dei 4 nemici prima che riuscisse ad attaccarmi con la spada.
Diedi un calcio al pomo della sua lama e riuscii a fargliela saltare via, poi composi velocemente il sigillo del gallo e richiamai il chakra elettrico nella mia mano destra.
Raiton: Hakai-Teki ken'o!
Il mio avversario venne sbalzato indietro di un paio di metri, finendo contro una stalagmite e cadendo all'indietro.
Non mi serviva altro. Ero pronto a reagire ad un attacco da parte dell'ultimo nemico, estraendo la katana nella rotazione, ma questi era rimasto immobile al di fuori dello scontro.
Se ne stava con la katana sguainata in mezzo alla sala, osservando lo scontro.
Cazz...
Questo non è un cretino. Osserva i miei movimenti ed analizza le mie strategie..
Non avevo contro un nemico da due soldi come gli altri.
Probabilmente uno o due di loro non erano più in grado di rimettersi in piedi, ma da li a breve avrei dovuto affrontare almeno un'altro nemico oltre al tipo davanti a me.
Tutto sarebbe stato più complicato..
Era il mio primo, vero scontro. Non mi sarei più trovato ad affrontare dei miei coetanei o degli alievi del dojo di famiglia che non potevano uccidermi; ora dovevo affrontare degli uomini adulti, dei criminali incalliti, che avrebbero fatto del loro meglio per ammazzarmi, mentre io avrei dovuto usare i guanti di velluto con loro, e la cosa mi agitava ben più che credessi possibile.
Dannazione, con 'sta storia del non poter ammazzare i nemici, il sensei m'ha tirato un pacco della miseria..
Che fregatura..
Cercavo di focalizzarmi su altro, non pensando alla tensione dello contro venturo.
Solo, non riuscivo a controllare il sudore sulle mani e sulla fronte.
Sudavo freddo, e le mani mi tremavano.
Ero agitato, ma speravo che nel momento cruciale, quando avremmo dovuto incrociare le lame, l'adrenalina avrebbe compensato la paura.
Passò qualche secondo, forse un paio di minuti? Non saprei dirlo.
E finalmente i nemici arrivarono.
Il respiro mi si fece pesante, il cuore cominciava a battermi all'impazzata, e la mano sulla spada si strinse fino quasi a sanguinare.
Concentrati, Kenshin.
Osservali attentamente.
Trova l'anello debole del gruppo e comincia da lui.
Ricordati l'addestramento ed andrà tutto bene...
La paura mi stava divorando..
Quando i nemici si fermarono e si divisero in cerca degli intrusi, ovverosia di noi 2, vidi che erano molto diversi.
Sembravano dei pezzenti.
Erano vestiti di cenci, sembravano anche denutriti ed armati con delle spade non proprio eccezionali.
D'accordo, non esistevano al mondo molte spade belle e ben lavorate come la mia "Sode-no-Shirayuki", ma cavolo, potevano almeno trovare qualcosa col filo fatto..
Le lame erano tutte scheggiate, anche un po' arrugginite.
Non potevano competere con la lama donatami da mio padre, ma era anche vero che se mi avessero colpito sarebbero state molto più dolorose di una spada normale.
Ok, ci siamo. è il momento della verità.
Prendi un bel respiro, e via!
Appena i nemici si erano divisi abbastanza da non potersi portare aiuto immediatamente l'un l'altro, scattai fuori dal mio nascondiglio.
Saltai in mezzo a loro e, nonappena si girarono per scoprire chi li avesse attaccati composi velocemente il sigillo del gallo.
Raiton: Kaminari-no-mabayui senko!
Arte del fulmine: Lampo accecante - Raiton: Kaminari no mabayui senkō
Limitazione: Kumogakure no Sato
Tipo: Ninjutsu
Grado: Studente
Chakra: Fulmine
Sigilli: 1
Descrizione: Dopo l'esecuzione molto rapida del sigillo, l'esecutore rilascerà una improvvisa quantità di chakra. Attorno all' esecutore si espanderà un' aura molto forte pari al lampo di un fulmine come intensità luminosa. E' una tecnica soprattutto difensiva che avrà come effetti di accecare momentaneamente il proprio avversario, disorientandolo. La tecnica ha effetto solo in un raggio d' azione inferiore ai 5 metri ma causerà danni.
L'utilizzo della tecnica tende a surriscaldare il sistema di circolazione del chakra e può essere usata quindi solo una volta ogni 2 turni.
Consumo chakra: 5
Vel: 8
Il mio corpo venne percorso da un lampo di luce ed accecò per pochi secondi i miei nemici.
I pochi secondi che avrebbero passato a chiudere gli occhi sarebbero stati sufficienti a darmi un vantaggio importante, che poteva anche risultare decisivo.
Aggredii il più giovane del gruppo, un ragazzino che avrà avuto al massimo 12 anni; sapevo che non poteva essere un esperto di combattimento dal modo in cui stringeva la spada. Sembrava quasi che reggesse un bastone, più che una katana.
Probabilmente era la prima volta in vita sua che ne impugnava una.
Gli balzai davanti in un istante e lo investii al volto con una delle tecinche che avevo appreso da mia madre qualche giorno prima.
Aprii il palmo della mano e gli lanciai un colpo di palmo contro il viso, mirando al naso.
Hosho!
Palmo distruttivo – Hōshō
Limitazione: Kumogakure no Sato
Tipo: Taijutsu
Grado: Genin
Chakra: Neutro
Sigilli: //
Descrizione: Tecnica basata sull'utilizzo della semplice forza bruta. Concentrando il chakra in una propria mano, il ninja cerca di colpire l' avversario con un colpo di palmo abbastanza violento da spedire indietro il nemico sino ad una distanza di 5 metri se questi ha livello di resistenza pari o inferiore alla forza dell' utilizzatore, altrimenti lo farà indietreggiare solo di qualche passo. La tecnica causa contusioni ed è anche molto utile per abbattere barriere.
Consumo: 7
For: 4
Vel:8
Il colpo era così forte che spedì il ragazzino contro il muro, facendogli sbattere la testa contro le rocce, in una pioggia di sangue per il naso rotto.
Poi, scattai rapidamente dietro un altro membro del gruppo.
Appena arrivato dietro al nuovo avversario, un uomo sui 40 anni, anche lui con delle grosse difficoltà a tenere le armi in mano e probabilmente anche a fare un pasto completo, caricai il chakra nel palmo della mia mano destra, lo elettrificai, e lanciai il mio colpo.
Raiton: Narukami no jutsu!
Arte del fulmine: Tecnica del fulmine - Raiton: Narukami no Jutsu
Limitazione: Kumogakure no Sato
Tipo: Ninjutsu
Grado: Genin
Chakra: Fulmine
Sigilli: //
Descrizione: Il ninja concentra una buona quantità di chakra elettrico nella in una mano, dopodichè riesce a scagliare una fulmine in linea retta per una distanza massima di 6 metri che in caso di riuscita nell' impatto con l' avversario provocherà dei danni da ustioni più una paralisi di un turno nella parte colpita.
Consumo chakra: 7
For:4
Vel:8
Il colpo era potente ed il suo potere nervino avrebbe influenzato il sistema nervoso centrale, visto che avevo mirato al cervelletto.
Così facendo avrei mandato fuori gioco per qualche secondo pure lui.
Avevo probabilmente mandato a gambe all'aria i due anelli più deboli della squadra. Ma ora rimanevano ancora due avversari, ed erano il pericolo più grande.
Un'altro di loro non pareva essere un granché, ma l'ultimo, quello che era probabilmente il capo, visto che era entrato per secondo, e che sembrava avere il portamento migliore.
A giudicare dal suo aspetto fisico e dal modo in cui reggeva la katana, sembrava un ex militare.
Probabilmente, era un disertore.
Saltai all'indietro ed intercettai il terzo dei 4 nemici prima che riuscisse ad attaccarmi con la spada.
Diedi un calcio al pomo della sua lama e riuscii a fargliela saltare via, poi composi velocemente il sigillo del gallo e richiamai il chakra elettrico nella mia mano destra.
Raiton: Hakai-Teki ken'o!
Arte del fulmine: Repulsione Dirompente - Raiton: Hakai-teki ken'o (破壊的嫌悪)
Limitazione: Kumogakure no Sato
Tipo: NinTaijutsu
Grado: Studente
Chakra: Fulmine
Sigilli: 1
Descrizione: Dopo aver eseguito il sigillo richiesto, il ninja carica di chakra elettrico il palmo di una mano. Dopo essersi portato in corpo a corpo con l' avversario il ninja apre il palmo della propria mano dove compariranno delle leggere scariche elettriche. La mano così caricata andrà fatta impattare sul corpo del nemico, come un normale attacco fisico, ciò lo farà sobbalzare all’indietro di un paio di metri perché l’ elettricità funge da effetto repulsivo e ne inebrierà lievemente i movimenti, ciò si traduce in un -10% sulla velocità del turno successivo.
Consumo chakra: 3
For:4
Vel:8
Il mio avversario venne sbalzato indietro di un paio di metri, finendo contro una stalagmite e cadendo all'indietro.
Non mi serviva altro. Ero pronto a reagire ad un attacco da parte dell'ultimo nemico, estraendo la katana nella rotazione, ma questi era rimasto immobile al di fuori dello scontro.
Se ne stava con la katana sguainata in mezzo alla sala, osservando lo scontro.
Cazz...
Questo non è un cretino. Osserva i miei movimenti ed analizza le mie strategie..
Non avevo contro un nemico da due soldi come gli altri.
Probabilmente uno o due di loro non erano più in grado di rimettersi in piedi, ma da li a breve avrei dovuto affrontare almeno un'altro nemico oltre al tipo davanti a me.
Tutto sarebbe stato più complicato..
Himura Kenshin:
Condizione fisica: Ferita lieve agli avambracci, ferita medio-lieve alla gamba destra
Condizione mentale: Inquieto
Equipaggiamento:
1 Katana della Nuvola
5 Kunai
5 Spiedi
5 Shuriken
1 Mantello
For: 4
Vel: 8
Res: 4
Bonus di grado: F: 20% V: 15% R: 20%
Chakra: 68-5-7-7-3= 46/75
Rhodeus- Messaggi : 248
Data d'iscrizione : 05.06.14
Re: Missione Liv D: Una missione noiosa come le altre! (Rhodeus)
Da Rhodeus Sab Lug 19 2014, 09:33
Con tre avversari al tappeto, anche se solo momentaneamente, avevo qualche secondo di vantaggio.
Ora, dovevo concentrarmi sul "capogruppo".
Andiamo!
Mi lanciai all'attacco, con la magnifica "Sode-no-Shirayuki" in pugno, gettandomi a capofitto in un assalto frontale.
Non contavo di riuscire nel mio assalto, ma ero certo che così avrei causato una reazione da parte del mio avversario ed avrei potuto approfittare della momentanea assenza dei suoi compagni.
Come era prevedibile, lui tentò di anticiparmi sul tempo con una sciabolata all'altezza dell'addome.
Kawarimi!
E la sua sferzata colpì in pieno un grosso pezzo di roccia.
Io mi materializzai alla sua destra, a circa mezzo metro da lui, appena dentro il suo campo di vista periferico, pronto a lanciare un nuovo assalto.
Anche se il maestro aveva ordinato di andarci piano con loro, non avevo nessuna intenzione di farmi ammazzare, quindi partii in un affondo a 2 mani diretto ai suoi reni.
Anche se lo avessi colpito in pieno, non avrei colpito nessun organo vitale, ma lo avrei di certo messo fuori combattimento.
Fui abbastanza fortunato.
Il mio avversario pareva essere aduso al combattimento, ma non abbastanza rapido da battermi del tutto sul tempo.
Nonappena mi percepì, lanciò una spazzata di piede e mi fece barcollare. Riuscii a ferirlo, ma non a trafiggerlo del tutto.
Gli inflissi una ferita profonda, ma non debilitante come speravo.
Merd..!
Dovetti sforzarmi molto per compiere una capriola e riuscire ad evitare di finire al tappeto.
Mi rialzai e vidi che due dei miei precedenti avversari erano di nuovo in piedi.
Gli ultimi due che avevo colpito.
Il ragazzino, invece, era sempre a terra.
Forse ero stato fortunato e si era rotto il cranio contro una roccia, ma al momento la mia preoccupazione era per il trio che ora dovevo affrontare.
Ad un cenno del loro "capo", gli altri due partirono all'assalto con le "spade" malamente impugnate.
Sorrisi malevolo mentre li vedevo arrivare.
Pivelli.
Piantai la mia spada a terra e composi velocemente i sigilli del cane e del gallo.
Raiton: Denki Kuraido!
Il colpo partì velocemente, ed era abbastanza grande da coprire una buona parte dello spazio a disposizione dei miei avversari, riducendo al minimo le loro possibilità di schivata.
I due neofiti vennero investiti in pieno, e la riduzione di velocità causata dalla potenza nervina del colpo mi permise di ottenere un ennesimo vantaggio sui miei avversari.
Raccolsi la spada e scattai verso di loro con velocità.
Nonostante il dolore alla caviglia, stringevo i denti e fingevo di non sentire nulla, e l'adrenalina faceva il resto.
Ero un po' rallentato nei movimenti e nella reazione, ma ero in grado di comporre i sigilli alla solita velocità..
Mi piazzai in mezzo a loro con la lama sguainata e li colpìì con una veloce rotazione all'altezza della prima vertebra.
Non so se gli avevo rotto il collo, ma di certo li avevo messi fuori combattimento.
Rimaneva solo l'ultimo del quartetto.
Ora, giochiamo..
Dissi con un ghigno malvagio in volto.
Non so' spiegare come mai, ma mi stavo divertendo.
Era eccitante trovarmi ad un passo dalla tomba.
Affrontare avversari pericolosi anche se ero ferito, rischiare la mia vita ad ogni istante, mi dava una carica di adrenalina come non avrei mai immaginato di poter provare.
E la cosa mi piaceva. Mi piaceva davvero molto..
Feci per muovere il primo passo, ma terminata l'eccitazione, la caviglia riprese a farmi male, facendomi incespicare.
Cazz..!!
Ero facile preda di un attacco nemico.
Ma, a quanto pareva, anche il mio avversario era stato colpito dalla mia precedente tecnica. Non lo avevo notato, prima. Ero impegnato a seguire i due che mi si erano parati dinnanzi.
Ebbi fortuna, certo, ma anche quella è parte della battaglia.
Quando il mio avversario mi si piazzò davanti per mollare un fendente mortale, girai la katana sul palmo, in modo da rivolgere il dorso della lama verso il nemico e colpii con un fendente all'inguine.
Colpito lì dove fa' più male, il mio avversario cadde in ginocchio, lasciando cadere la spada.
Mi alzai con l'arma in pugno, troneggiando su di lui.
Quanto sarebbe stato facile adesso staccargli di netto la testa dal collo..
Il pensiero, per un istante, mi sfiorò.
Del resto, lui aveva tentato di uccidermi. Potevo sempre dire che era stata auto-difesa, o la foga del momento..
Ma mi trattenni.
Diedi un calcio alla sua arma, gli arrivai dietro la schiena, rinfoderando la katana ed estraendo un kunai, poi gli diedi un colpo dietro la nuca con il pomo dell'arma, mandandolo al tappeto.
Poi, presi una corda e legai i miei prigionieri in modo da non dover temere una loro reazione.
Il ragazzino era svenuto.
Aveva una brutta ferita sul cranio, ma non correva alcun pericolo di vita.
Che peccato. Se moriva potevo sempre dire al mio sensei che era stato un incidente..
Presi l'acqua della mia borraccia e la gettai addosso al loro capo.
Sveglia sveglia, bella addormentata..
Dissi tirandogli uno schiaffo.
Adesso tu ed io faremo un giochino.
Si chiama:
Allo psicopatico armato che mi ha catturato, importa davvero avere informazioni?
Lo avevo imbavagliato, così non poteva rispondere.
Presi il kunai e glie lo piantai nella coscia. Non m'interessava ferirlo o debilitarlo in alcun modo.
Mi bastava soltanto fargli capire che non scherzavo.
Il prossimo, te lo ficco nel ginocchio.
Dissi, mentre giocherellavo con la mia arma.
Vediamo quali sono le regole del gioco, ok?
Prima regola: Io ti torturerò.
Non perché credo che se lo faccio tu mi dirai qualcosa di più o no. Solo perché mi diverte farlo.
Ma, se tu mi dirai quello che voglio sapere, potrei essere magnanimo ed ucciderti subito..
Lui non poteva sapere che stavo bluffando.
Oddio, forse nemmeno troppo. Ma non avevo voglia di litigare col sensei, quindi mi limitai a spaventarlo.
Vediamo, cosa può interessarmi sapere..?
E mentre dicevo così, estrassi uno shuriken con la mano destra e glie lo lanciai contro il bicipite sinistro, ferendolo di nuovo.
Uhm.. ci sono così tante cose che mi piacerebbe chiederti..
Altro shuriken conficcato nel muscolo, stavolta alla spalla destra.
Nessuna delle ferite che gli avevo inflitto era mortale, nemmeno lontanamente. Ma erano abbastanza dolorose da permettermi di usare quel dolore come arma per rompere le sue opposizioni.
Ah, ci sono.
Innanzi tutto, perché non mi racconti in quanti ne siete?
Avanzai verso di lui e mi misi dinnanzi al suo volto.
Se me lo dici, potrei anche decidere di smettere di infilzarti, sai?
Ovviamente, se gridi aiuto quando ti levo il bavaglio, non avrò altra scelta che tagliarti la gola..
E dicendo così gli piantai un dito nella ferita che gli avevo inflitto prima, rigirandolo un paio di volte per marcare il punto.
Poi, gli levai il bavaglio.
Domanda #2: Come sono armati i tuoi compagni? Chi vi guida?
#3: Dov'è tenura la ragazza? Com'è sorvegliata? Come arrivo da lei? Ci sono passaggi che mi permettono di raggiungerla senza dover affrontare i tuoi colleghi?
Ed attesi. Una volta ottenute le informazioni che mi servivano, avrei mandato di nuovo KO il tipo con un colpo dietro la nuca e mi sarei mosso conformemente alle indicazioni ricevute.
Non lo avrei mai sospettato, ma anche questa parte mi stava divertendo assai..
Ora, dovevo concentrarmi sul "capogruppo".
Andiamo!
Mi lanciai all'attacco, con la magnifica "Sode-no-Shirayuki" in pugno, gettandomi a capofitto in un assalto frontale.
Non contavo di riuscire nel mio assalto, ma ero certo che così avrei causato una reazione da parte del mio avversario ed avrei potuto approfittare della momentanea assenza dei suoi compagni.
Come era prevedibile, lui tentò di anticiparmi sul tempo con una sciabolata all'altezza dell'addome.
Kawarimi!
Tecnica della sostituzione - Kawarimi no Jutsu
Tipo: Ninjutsu
Grado: Base
Chakra: Neutro
Sigilli: //
Descrizione: Questa tecnica permette di sostituire il proprio corpo con un oggetto inanimato (ad esempio un tronco) mentre il ninja si teletrasporta entro una distanza minima pari a 5 metri e massima pari a 7 metri. La tecnica può essere usata esclusivamente in caso di attacchi costituiti da Taijutsu base (Pugni e calci semplici senza l' utilizzo di chakra) o tecniche di livello massimo pari a studente (non i genjutsu). Altro modo per utilizzarla è quella di schivare attacchi avversari portati con armi (di qualsiasi grado) non caricate da chakra (kenjutsu semplici). Essa non può essere usata per passare attraverso muri, pareti rocciose o altri ostacoli (se c' è una porta, una roccia gigante non ci si può passare attraverso e sostituirsi in quella direzione). Infine il Jutsu non permette di apparire alle spalle dell 'avversario ma si dovrà apparire necessariamente nel campo visivo nemico (alla destra o alla sinistra del punto in cui si utilizza la tecnica). Non è possibile nè attivare jutsu nè estrarre un' arma prima della sostituzione, mentre se si ha un arma impugnata non si può utilizzare la tecnica.
Consumo Chakra: Quantità chakra della tecnica schivata +1
E la sua sferzata colpì in pieno un grosso pezzo di roccia.
Io mi materializzai alla sua destra, a circa mezzo metro da lui, appena dentro il suo campo di vista periferico, pronto a lanciare un nuovo assalto.
Anche se il maestro aveva ordinato di andarci piano con loro, non avevo nessuna intenzione di farmi ammazzare, quindi partii in un affondo a 2 mani diretto ai suoi reni.
Anche se lo avessi colpito in pieno, non avrei colpito nessun organo vitale, ma lo avrei di certo messo fuori combattimento.
Fui abbastanza fortunato.
Il mio avversario pareva essere aduso al combattimento, ma non abbastanza rapido da battermi del tutto sul tempo.
Nonappena mi percepì, lanciò una spazzata di piede e mi fece barcollare. Riuscii a ferirlo, ma non a trafiggerlo del tutto.
Gli inflissi una ferita profonda, ma non debilitante come speravo.
Merd..!
Dovetti sforzarmi molto per compiere una capriola e riuscire ad evitare di finire al tappeto.
Mi rialzai e vidi che due dei miei precedenti avversari erano di nuovo in piedi.
Gli ultimi due che avevo colpito.
Il ragazzino, invece, era sempre a terra.
Forse ero stato fortunato e si era rotto il cranio contro una roccia, ma al momento la mia preoccupazione era per il trio che ora dovevo affrontare.
Ad un cenno del loro "capo", gli altri due partirono all'assalto con le "spade" malamente impugnate.
Sorrisi malevolo mentre li vedevo arrivare.
Pivelli.
Piantai la mia spada a terra e composi velocemente i sigilli del cane e del gallo.
Raiton: Denki Kuraido!
Arte del fulmine: Nube elettrica - Raiton: Denki kuraudo (電気クラウド)
Limitazione: Kumogakure no Sato
Tipo: NinTaijutsu
Grado: Genin
Chakra: Fulmine
Sigilli: 2
Descrizione: Il ninja utilizzatore dovrà comporre i due sigilli necessari e concentrare una quantità di chakra raiton nelle mani. Finita la composizione i due sigilli l’ utilizzatore metterà le braccia tese in direzione dell ’avversario e scaricherà in una volta tutto il chakra accumulato creando un fascio di chakra elettrico di fiametro pari a 5 metri che procederà per 7 metri in linea retta verso l'obiettivo. La tecnica causerà danni lievi da ustione se colpiti e rallenterà del 20% le zone colpite per due turni.
Consumo chakra: 8
Vel:8
Il colpo partì velocemente, ed era abbastanza grande da coprire una buona parte dello spazio a disposizione dei miei avversari, riducendo al minimo le loro possibilità di schivata.
I due neofiti vennero investiti in pieno, e la riduzione di velocità causata dalla potenza nervina del colpo mi permise di ottenere un ennesimo vantaggio sui miei avversari.
Raccolsi la spada e scattai verso di loro con velocità.
Nonostante il dolore alla caviglia, stringevo i denti e fingevo di non sentire nulla, e l'adrenalina faceva il resto.
Ero un po' rallentato nei movimenti e nella reazione, ma ero in grado di comporre i sigilli alla solita velocità..
Mi piazzai in mezzo a loro con la lama sguainata e li colpìì con una veloce rotazione all'altezza della prima vertebra.
Non so se gli avevo rotto il collo, ma di certo li avevo messi fuori combattimento.
Rimaneva solo l'ultimo del quartetto.
Ora, giochiamo..
Dissi con un ghigno malvagio in volto.
Non so' spiegare come mai, ma mi stavo divertendo.
Era eccitante trovarmi ad un passo dalla tomba.
Affrontare avversari pericolosi anche se ero ferito, rischiare la mia vita ad ogni istante, mi dava una carica di adrenalina come non avrei mai immaginato di poter provare.
E la cosa mi piaceva. Mi piaceva davvero molto..
Feci per muovere il primo passo, ma terminata l'eccitazione, la caviglia riprese a farmi male, facendomi incespicare.
Cazz..!!
Ero facile preda di un attacco nemico.
Ma, a quanto pareva, anche il mio avversario era stato colpito dalla mia precedente tecnica. Non lo avevo notato, prima. Ero impegnato a seguire i due che mi si erano parati dinnanzi.
Ebbi fortuna, certo, ma anche quella è parte della battaglia.
Quando il mio avversario mi si piazzò davanti per mollare un fendente mortale, girai la katana sul palmo, in modo da rivolgere il dorso della lama verso il nemico e colpii con un fendente all'inguine.
For:4
Vel:8
Colpito lì dove fa' più male, il mio avversario cadde in ginocchio, lasciando cadere la spada.
Mi alzai con l'arma in pugno, troneggiando su di lui.
Quanto sarebbe stato facile adesso staccargli di netto la testa dal collo..
Il pensiero, per un istante, mi sfiorò.
Del resto, lui aveva tentato di uccidermi. Potevo sempre dire che era stata auto-difesa, o la foga del momento..
Ma mi trattenni.
Diedi un calcio alla sua arma, gli arrivai dietro la schiena, rinfoderando la katana ed estraendo un kunai, poi gli diedi un colpo dietro la nuca con il pomo dell'arma, mandandolo al tappeto.
For:4
Poi, presi una corda e legai i miei prigionieri in modo da non dover temere una loro reazione.
Il ragazzino era svenuto.
Aveva una brutta ferita sul cranio, ma non correva alcun pericolo di vita.
Che peccato. Se moriva potevo sempre dire al mio sensei che era stato un incidente..
Presi l'acqua della mia borraccia e la gettai addosso al loro capo.
Sveglia sveglia, bella addormentata..
Dissi tirandogli uno schiaffo.
Adesso tu ed io faremo un giochino.
Si chiama:
Allo psicopatico armato che mi ha catturato, importa davvero avere informazioni?
Lo avevo imbavagliato, così non poteva rispondere.
Presi il kunai e glie lo piantai nella coscia. Non m'interessava ferirlo o debilitarlo in alcun modo.
Mi bastava soltanto fargli capire che non scherzavo.
Il prossimo, te lo ficco nel ginocchio.
Dissi, mentre giocherellavo con la mia arma.
Vediamo quali sono le regole del gioco, ok?
Prima regola: Io ti torturerò.
Non perché credo che se lo faccio tu mi dirai qualcosa di più o no. Solo perché mi diverte farlo.
Ma, se tu mi dirai quello che voglio sapere, potrei essere magnanimo ed ucciderti subito..
Lui non poteva sapere che stavo bluffando.
Oddio, forse nemmeno troppo. Ma non avevo voglia di litigare col sensei, quindi mi limitai a spaventarlo.
Vediamo, cosa può interessarmi sapere..?
E mentre dicevo così, estrassi uno shuriken con la mano destra e glie lo lanciai contro il bicipite sinistro, ferendolo di nuovo.
Uhm.. ci sono così tante cose che mi piacerebbe chiederti..
Altro shuriken conficcato nel muscolo, stavolta alla spalla destra.
Nessuna delle ferite che gli avevo inflitto era mortale, nemmeno lontanamente. Ma erano abbastanza dolorose da permettermi di usare quel dolore come arma per rompere le sue opposizioni.
Ah, ci sono.
Innanzi tutto, perché non mi racconti in quanti ne siete?
Avanzai verso di lui e mi misi dinnanzi al suo volto.
Se me lo dici, potrei anche decidere di smettere di infilzarti, sai?
Ovviamente, se gridi aiuto quando ti levo il bavaglio, non avrò altra scelta che tagliarti la gola..
E dicendo così gli piantai un dito nella ferita che gli avevo inflitto prima, rigirandolo un paio di volte per marcare il punto.
Poi, gli levai il bavaglio.
Domanda #2: Come sono armati i tuoi compagni? Chi vi guida?
#3: Dov'è tenura la ragazza? Com'è sorvegliata? Come arrivo da lei? Ci sono passaggi che mi permettono di raggiungerla senza dover affrontare i tuoi colleghi?
Ed attesi. Una volta ottenute le informazioni che mi servivano, avrei mandato di nuovo KO il tipo con un colpo dietro la nuca e mi sarei mosso conformemente alle indicazioni ricevute.
Non lo avrei mai sospettato, ma anche questa parte mi stava divertendo assai..
Himura Kenshin:
Condizione fisica: Ferita lieve agli avambracci, ferita medio-lieve alla gamba destra
Condizione mentale: Divertito.
Equipaggiamento:
1 Katana della Nuvola
5 Kunai
5 Spiedi
3 Shuriken
1 Mantello
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Vel: 8
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Bonus di grado: F: 20% V: 15% R: 20%
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Re: Missione Liv D: Una missione noiosa come le altre! (Rhodeus)
Da Soysalserocubano Sab Lug 19 2014, 16:42
- Codice:
Bandito
Da giorni oramai eravamo chiusi in quel buco scavato sul fianco della montagna. Rinchiusi li dal gran capo assieme ad un suo sgherro e a quella mocciosa. Aveva scalpitato per tutto il tempo mordendomi per sino al braccio e stracciandomi la manica, un pugno era bastato a metterla a tacere per un pò. Ed ora eravamo li senza niente da fare se non aspettare il riscatto per quella peste e prendere ordini da quel tipo strano. Se ne stava sempre chiuso in una stanza segreta con la ragazza sorvegliandola notte e giorno..ed era cattivo si...dannatamente cattivo! diceva di essere mandato da Izanami. Ad ogni modo eravamo in uno stato di noia tale che quando la barriera fu distrutta fummo tutti colti di sorpresa. Due shinobi ci avevano trovati e noi tentammo di combattere strenuamente. Ma bastò solo il tizio con la katana per metterci fuori uso. In breve ci ritrovammo tutti e quattro a terra feriti e sanguinanti. Invidiai i miei compagni svenuti perché quel sadico maiale di un ninja mi torturava senza motivo. Nel frattempo arrivò anche l' altro ninja che inveii contro quel pazzo sadico. Ora avevo davanti entrambi gli "invasori" volevano informazioni. Erano li per lei.
...lll...lei è g..g..giù in f..fondo alla grotta! è con Drake! Subito dopo svenni in seguito ad un potente colpo.
...lll...lei è g..g..giù in f..fondo alla grotta! è con Drake! Subito dopo svenni in seguito ad un potente colpo.
- Codice:
Shikimo
Io e Kenshin penetrammo nella grotta e sentendo delle voci appartenenti a dei banditi. Il giovane Genin tese un' imboscata ed ebbe gioco facile non riportando ferite e mettendo fuori gioco tutti e 4 gli avversari. Subito si diresse dall' unico dei nemici che non aveva ancora perso i sensi e, torturandolo senza avere la minima pietà e molto vigliaccamente, dopo un breve interrogatorio, venimmo a conoscenza di tutti i dettagli del caso. A questo punto non ci serviva più e, con un colpo di taglio sul collo Kenshin lo fece svenire il malcapitato. A quel punto osservai l' oscurità d' innanzi a noi grattandomi il mento.
Pare proprio che siamo sulla giusta strada! In marcia e speriamo che quella povera ragazza stia bene! Dissi mettendomi in cammino davanti al genin.
Pare proprio che siamo sulla giusta strada! In marcia e speriamo che quella povera ragazza stia bene! Dissi mettendomi in cammino davanti al genin.
Statistiche di Shikimo Shimochika
Stato Fisico: Illeso.
Stato mentale: Nervoso.
Forza: 17
Resistenza: 17
Velocità: 18
Chakra: 180
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5 Kunai
5 Spiedi
5 Shuriken
1 Mantello
1 Chain Scythe - Chēn kama (impugnata nella mano destra)
1 Tungsten Blade
1 Prima spada gemella della luce - Sōdotsuinraito ichi (ソードツインライト)
- Istruzioni:
- 2 post da 15 dove alla fine del secondo arriviamo in fondo alla caverna e trovi una porta di roccia e ti fermi non sapendo come agire contro il nemico che c' è dietro.
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Data d'iscrizione : 24.01.14 -
Re: Missione Liv D: Una missione noiosa come le altre! (Rhodeus)
Da Rhodeus Lun Lug 21 2014, 19:43
Durante il mio "interrogatorio", il mio prigioniero piagnuccolò come una bimbetta di 8 anni; quando rispondeva alle mie domande, addirittura singhiozzava e balbettava..
Patetico. E questo sarebbe l'avversario che temevo tanto?
Che fallito.
Mi beccai pure una ramanzina dal sensei riguardo come avevo condotto l'interrogatorio, ma non riuscivo a capire il suo punto di vista.
In fin dei conti, cosa avevo fatto di sbagliato?
Avevo ottenuto le informazioni che ci servivano, ed avevo seguito alla lettera il manuale per questo genere di evenienze.
Del resto, anche in accademia mi avevano insegnato che ci sono 4 modi per ottenere informazioni, e bisogna usare uno fra questi a seconda delle proprie capacità:
Ipnosi, ma io facevo pena coi genjutsu, e non ne conoscevo nessuno adatto allo scopo;
Telepatia, ma io non ero un ninja sensitivo, e non avevo capacità psichice particolarmente degne di nota;
Tecniche di interrogatorio psicologiche, ma io non ero un fine conoscitore della psiche umana.
Tortura.
Ed io avevo buone conoscienze di anatomia di base, una buona mira ed una buona affinità con le armi da taglio.
Non avevo mica molta altra scelta.
Comunque, a sapere che era un tale vigliacco, avrei potuto anche solo minacciarlo. Sarebbe bastato.
Ma in ogni caso non gli avevo fatto nulla che non potesse guarire con un paio di settimane d'ospedale.
Perché diamine se la prenderà tanto, non lo so'..
Boh?
Sarà un Hyppie..
Lasciai perdere il mio sensei e feci spallucce dinnanzi alla sua ramanzina.
Non che non tenessi in considerazione la sua opinione, semplicemente non la capivo.
Ero stato cresciuto per essere una efficientissima macchina di morte da due ninja di alto livello, avevo difficoltà anche solo a concepire il concetto di "rispetto per la vita umana".
Tutto qui.
Una volta ottenute le informazioni che ci servivano, ci incamminammo verso il fondo della grotta.
Dalle parole del mio prigioniero si evinceva che c'erano al massimo altre 3 persone, 4 contando anche la ragazza rapita.
Ed, a quanto avevo capito, si trovavano tutti in fondo alla grotta, in una stanza nascosta.
Uhm... se sono tutti insieme, sarà più difficile fare irruzione ed affrontarli.
Anche ammesso che siano delle schiappe come questi 4 falliti qui, un colpo potrebbe accidentalmente colpire la ragazza, e non è detto che loro non decidano di usarla come scudo umano...
Inoltre, in caso che le cose si mettano male per loro, avrebbero anche la possibilità di ucciderla per evitare che possa testimoniare contro di loro...
Non mi piace. Ci sono troppi rischi..
Ero seriamente preoccupato per l'esito della missione. Se il loro capo era temibile come lo aveva descritto il frignone, sarebbe stato un problema. La nostra missione era a rischio.
Poco mi sarebbe importato della vita della ragazza, se non avessimo ricevuto l'ordine di riportarla indietro sana e salva, ma non cambiava che ero preoccupato.
Patetico. E questo sarebbe l'avversario che temevo tanto?
Che fallito.
Mi beccai pure una ramanzina dal sensei riguardo come avevo condotto l'interrogatorio, ma non riuscivo a capire il suo punto di vista.
In fin dei conti, cosa avevo fatto di sbagliato?
Avevo ottenuto le informazioni che ci servivano, ed avevo seguito alla lettera il manuale per questo genere di evenienze.
Del resto, anche in accademia mi avevano insegnato che ci sono 4 modi per ottenere informazioni, e bisogna usare uno fra questi a seconda delle proprie capacità:
Ipnosi, ma io facevo pena coi genjutsu, e non ne conoscevo nessuno adatto allo scopo;
Telepatia, ma io non ero un ninja sensitivo, e non avevo capacità psichice particolarmente degne di nota;
Tecniche di interrogatorio psicologiche, ma io non ero un fine conoscitore della psiche umana.
Tortura.
Ed io avevo buone conoscienze di anatomia di base, una buona mira ed una buona affinità con le armi da taglio.
Non avevo mica molta altra scelta.
Comunque, a sapere che era un tale vigliacco, avrei potuto anche solo minacciarlo. Sarebbe bastato.
Ma in ogni caso non gli avevo fatto nulla che non potesse guarire con un paio di settimane d'ospedale.
Perché diamine se la prenderà tanto, non lo so'..
Boh?
Sarà un Hyppie..
Lasciai perdere il mio sensei e feci spallucce dinnanzi alla sua ramanzina.
Non che non tenessi in considerazione la sua opinione, semplicemente non la capivo.
Ero stato cresciuto per essere una efficientissima macchina di morte da due ninja di alto livello, avevo difficoltà anche solo a concepire il concetto di "rispetto per la vita umana".
Tutto qui.
Una volta ottenute le informazioni che ci servivano, ci incamminammo verso il fondo della grotta.
Dalle parole del mio prigioniero si evinceva che c'erano al massimo altre 3 persone, 4 contando anche la ragazza rapita.
Ed, a quanto avevo capito, si trovavano tutti in fondo alla grotta, in una stanza nascosta.
Uhm... se sono tutti insieme, sarà più difficile fare irruzione ed affrontarli.
Anche ammesso che siano delle schiappe come questi 4 falliti qui, un colpo potrebbe accidentalmente colpire la ragazza, e non è detto che loro non decidano di usarla come scudo umano...
Inoltre, in caso che le cose si mettano male per loro, avrebbero anche la possibilità di ucciderla per evitare che possa testimoniare contro di loro...
Non mi piace. Ci sono troppi rischi..
Ero seriamente preoccupato per l'esito della missione. Se il loro capo era temibile come lo aveva descritto il frignone, sarebbe stato un problema. La nostra missione era a rischio.
Poco mi sarebbe importato della vita della ragazza, se non avessimo ricevuto l'ordine di riportarla indietro sana e salva, ma non cambiava che ero preoccupato.
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Re: Missione Liv D: Una missione noiosa come le altre! (Rhodeus)
Da Rhodeus Lun Lug 21 2014, 20:23
Proseguimmo lungo un tunnel di roccia che sarà stato lungo un 30 metri. Forse 40.
Le pareti erano irregolari, così come l'altezza del soffitto e la larghezza del passaggio. Talvolta toccava muoversi in fila indiana, al'altra poteva passarci un plotone in formazione da battaglia.
Inoltre, era pieno di curve, e ad ogni svolta poteva nascondersi un nemico pronto a tenderci un agguato.
Dovettimo procedere con la massima cautela, e le molte trappole che avevamo incontrato all'esterno facevano supporre che potessero essercene anche all'interno; sopratutto in un corridoio così strano ed irregolare.
Certo, bisognava essere dei deficienti per mettere delle trappole in casa propria con degli idioti come quei 4 che avevo affrontato prima ed un ostaggio in giro.
Inoltre, mettere delle trappole esplosive in un luogo probabilmente infestato di topi, e con un unico passaggio d'uscita, era davvero da minorati mentali..
Ma non potevamo escludere questa ipotesi, quindi ci toccò di muoverci con la massima prudenza ed andare piano.
Che sola..
Con la caviglia che mi duole non vedo l'ora di fermarmi, ma muovermi così piano è una tortura.
Dato che la battaglia di prima non aveva di certo aiutato la mia caviglia malmessa, dovevo portare spesso il peso sulla gamba sana, e fermarmi ed appoggiarmi al muro ad ogni occasione per farla riposare.
Ero messo peggio di quanto poteva sembrare, ma continuavo a stringere i denti e ad andare avanti. Dovevo ignorare il dolore e non permettergli di fermarmi. Se il nostro nemico era un avversario degno di questo nome, un incidente come quello di prima non sarebbe stato tollerabile. Rischiavo di tirare le cuoia sul serio..
Stavolta non me la caverei con un colpo alle gonadi, temo..
Eddai, chi è così deficiente da non coprirsi lì in mezzo quando combatte?
Ripensai divertito alla scena di prima. Mi veniva da ridere a pensare a quei 4 sfigati ed a quanto miseramente s'erano battuti.
Se non fosse stato per l'ordine del sensei, li avrei potuti uccidere tutti al primo assalto.
Che fregatura 'sta missione.. Non è per nulla divertente..
E dovermi trattenere con una ferita come questa è pure difficile..
Dopo diversi minuti arrivammo alla fine del corridoio.
Ci aspettavamo una imboscata da un momento all'altro, e temevamo milioni di trappole, ma non incontrammo nulla di tutto ciò.
Ammetto che mi sentii un po' deluso da questo fatto.
Tutto sommato, ci speravo in un nuovo scontro. La mia caviglia non era per nulla desiderosa di averne uno, ma avevo una voglia matta di sangue..
Speriamo che il nostro prossimo nemico sia più divertente..
Davanti a noi si parava una porta scolpita nella roccia.
Era alta circa due metri e larga una settantina di centimetri, giusto quanto bastava per far passare una persona corpulenta, ma non abbastanza per passarci in due contemporaneamente.
A giudicare dalla fattura della porta, dovevano essere stati li da un pezzo, oppure la grotta era stata precedentemente abitata ed i nuovi inquilini avevano scacciato i vecchi, in un modo o in un altro.
Considerata la barriera incontrata all'ingresso della grotta, non ero per nulla desideroso di affrettarmi ad aprire quella porta...
Rimasi indietro, nascosto dietro una stalagmite ed attesi ulteriori istruzioni.
Le pareti erano irregolari, così come l'altezza del soffitto e la larghezza del passaggio. Talvolta toccava muoversi in fila indiana, al'altra poteva passarci un plotone in formazione da battaglia.
Inoltre, era pieno di curve, e ad ogni svolta poteva nascondersi un nemico pronto a tenderci un agguato.
Dovettimo procedere con la massima cautela, e le molte trappole che avevamo incontrato all'esterno facevano supporre che potessero essercene anche all'interno; sopratutto in un corridoio così strano ed irregolare.
Certo, bisognava essere dei deficienti per mettere delle trappole in casa propria con degli idioti come quei 4 che avevo affrontato prima ed un ostaggio in giro.
Inoltre, mettere delle trappole esplosive in un luogo probabilmente infestato di topi, e con un unico passaggio d'uscita, era davvero da minorati mentali..
Ma non potevamo escludere questa ipotesi, quindi ci toccò di muoverci con la massima prudenza ed andare piano.
Che sola..
Con la caviglia che mi duole non vedo l'ora di fermarmi, ma muovermi così piano è una tortura.
Dato che la battaglia di prima non aveva di certo aiutato la mia caviglia malmessa, dovevo portare spesso il peso sulla gamba sana, e fermarmi ed appoggiarmi al muro ad ogni occasione per farla riposare.
Ero messo peggio di quanto poteva sembrare, ma continuavo a stringere i denti e ad andare avanti. Dovevo ignorare il dolore e non permettergli di fermarmi. Se il nostro nemico era un avversario degno di questo nome, un incidente come quello di prima non sarebbe stato tollerabile. Rischiavo di tirare le cuoia sul serio..
Stavolta non me la caverei con un colpo alle gonadi, temo..
Eddai, chi è così deficiente da non coprirsi lì in mezzo quando combatte?
Ripensai divertito alla scena di prima. Mi veniva da ridere a pensare a quei 4 sfigati ed a quanto miseramente s'erano battuti.
Se non fosse stato per l'ordine del sensei, li avrei potuti uccidere tutti al primo assalto.
Che fregatura 'sta missione.. Non è per nulla divertente..
E dovermi trattenere con una ferita come questa è pure difficile..
Dopo diversi minuti arrivammo alla fine del corridoio.
Ci aspettavamo una imboscata da un momento all'altro, e temevamo milioni di trappole, ma non incontrammo nulla di tutto ciò.
Ammetto che mi sentii un po' deluso da questo fatto.
Tutto sommato, ci speravo in un nuovo scontro. La mia caviglia non era per nulla desiderosa di averne uno, ma avevo una voglia matta di sangue..
Speriamo che il nostro prossimo nemico sia più divertente..
Davanti a noi si parava una porta scolpita nella roccia.
Era alta circa due metri e larga una settantina di centimetri, giusto quanto bastava per far passare una persona corpulenta, ma non abbastanza per passarci in due contemporaneamente.
A giudicare dalla fattura della porta, dovevano essere stati li da un pezzo, oppure la grotta era stata precedentemente abitata ed i nuovi inquilini avevano scacciato i vecchi, in un modo o in un altro.
Considerata la barriera incontrata all'ingresso della grotta, non ero per nulla desideroso di affrettarmi ad aprire quella porta...
Rimasi indietro, nascosto dietro una stalagmite ed attesi ulteriori istruzioni.
Himura Kenshin:
Condizione fisica: Ferita lieve agli avambracci, ferita medio-lieve alla gamba destra.
Condizione mentale: Preoccupato
Equipaggiamento:
1 Katana della Nuvola
5 Kunai
5 Spiedi
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Vel: 8
Res: 4
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Re: Missione Liv D: Una missione noiosa come le altre! (Rhodeus)
Da Soysalserocubano Mar Lug 22 2014, 16:59
- Codice:
Drake
Da giorni ero seduto al limitare di quella grotta controllando la mocciosa per ordine del capo. Se con quel branco di incapaci che il boss mi aveva affidato era stata capace di opporre una seppur minima resistenza con me si guardava bene dal farlo. L' avevo intimorita a tal punto che non faceva altro che piangere. Sorrisi quando un disturbo nel mio chakra mi avvertì della caduta del fuinjutsu sono arrivati...finalmente! Erano passati quasi 40 minuti prima che potessi udire le voci degli invasori al di la della parete rocciosa. tsk...quegli idioti hanno fallito nel fermarli dunque... Gettai un occhio alla ragazza, era svenuta ed era intrappolata in una gabbia di ferro appesa al soffitto all' altezza di 10 metri. Ottimo non darà fastidio... Ero seduto a gambe incrociate tra due alti tripodi di bronzo che spargevano per la stanza un aroma piuttosto gradevole. La stanza era illuminata a giorno da moltissime fiaccole ed era di forma rettangolare, circa 30 metri per 50. Con un unico sigillo sciolsi la barriera e la parete di roccia si aprì dinnanzi a me mostrandomi i volti spavaldi di due shinobi. Questo potrebbe essere problematico...forse posso farne fuori uno ma l' altro mi farebbe fuori inevitabilmente...devo guadagnare tempo ed escogitare una fuga... Ancora seduto mi rivolsi ai due.
Saluti miei valorosi ninja! qual buon vento vi porta al cospetto di quest' umile monaco? Attesi una risposta dai miei avversari cercando di soppesarne la forza. quel ninja dai capelli rossi...c' è una gran forza in lui!
Saluti miei valorosi ninja! qual buon vento vi porta al cospetto di quest' umile monaco? Attesi una risposta dai miei avversari cercando di soppesarne la forza. quel ninja dai capelli rossi...c' è una gran forza in lui!
Statistiche Drake
Stato fisico: Illeso
Forza: 5
Resistenza: 5
Velocità: 7
Chakra: 135
Equipaggiamento:
?
- Istruzioni:
- Scontro
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Data d'iscrizione : 24.01.14 -
Re: Missione Liv D: Una missione noiosa come le altre! (Rhodeus)
Da Rhodeus Mar Lug 22 2014, 20:55
Visto come il nemico ci si era parato davanti ed aveva aperto la porta, forse avevo capito il perché delle lamentele del sensei sui miei metodi di interrogatorio.
In effetti, con quanto aveva strillato quel frignone che mi ero lavorato, era impossibile che quel tipo non ci avesse sentito.
Certo, magari aveva saputo di noi già dapprima, ma era più facile credere che fosse riuscito a trovarci col casino che avevamo fatto prima.
Appena la porta si spalancò, potemmo notare le dimensioni della stanza e la nostra cliente appesa in una gabbia di metallo che pendeva dal soffitto come fosse un usignolo.
Decisamente, questo ci rende le cose più facili..
Pensai, quando vidi che la linea di tiro era sgombera. Bastava evitare di usare jutsu ad area, ed avremmo potuto evitare di coinvolgerla, e fino a quando eravamo in vantaggio numerico, non importa quanto fosse forte il nemico, avevamo una possibilità.
Lui, magari, credeva di essere al sicuro in uno spazio angusto, ma le mie tecniche, per fortuna, non si limitavano ad attacchi dalla lunga distanza, dove in uno spazio ridotto sarei stato deficitato ad usarle.
Fino a quel momento non avevo ancora usato nessuna delle tecniche che mi aveva insegnato mio padre, e lui era un ninja coi contro-cojhones, lo Hikko Seijuro dello Kumo Ryu, non un barbone da due soldi.
Con uno scatto, mi misi rapidamente in posizione da combattimento, con le gambe ben divaricate ed il baricentro basso, in modo da poter reagire prontamente. Ignorai il dolore alla caviglia, sapevo benissimo che non potevo permettermi di farmi rallentare o trattenere da quella ferita, o ci avrei lasciato le penne; La schiena leggermente protesa in avanti, in modo da ridurre la distanza dalla katana ed il bersaglio concesso al nemico; la mano destra stretta sull'elsa e la mano sinistra sul fodero, a contatto con l'elsa, così da poter approfittare della spinta fornita dal pollice per velocizzare l'estrazione.
La mia idea era di fungere da ariete; poiché sono uno spadaccino, pensavo che avrei avuto più probabilità di cavarmela in corpo a corpo, che non in uno scontro dalla distanza, dove avevo solo una minuscola finestra per colpire il nostro avversario.
Se lo avessi spinto in fondo alla stanza, sarei poi riuscito facilmente a tenerlo in scacco, mentre il sensei lo bersagliava con attacchi dalla distanza, ed in due contro uno, dovendosi preoccupare di difendersi da tecniche a corto e medio raggio ed a lungo raggio allo stesso tempo, poco importava quanto quel bastardo fosse forte; sarebbe stato sempre in difficoltà
Non ero certo che il mio maestro avesse tecniche migliori delle mie per combattere da lontano, ma certo non poteva stare messo peggio.
Dovevo solo sperare che il sensei comprendesse il mio piano e si muovesse conformemente ad esso, o alla peggio, che mi venisse a dare supporto in mischia.
Rivolsi una breve occhiata d'intesa al mio maestro, chinai il capo come a dire: "io vado, voi guardatemi le spalle".
Richiamai il chakra nelle gambe, come mi era stato insegnato da mia madre, lo contenni nella parte bassa del corpo e lo elettrificai.
Le mie gambe, per un istante, vennero percorse da una serie di scariche elettrostatiche che stimolavano i miei muscoli, aumentando la loro potenza, e conseguentemente la mia già formidabile velocità, per un ragazzo della mia età e della mia corporatura.
Raiton: Shunkan kasokudo!
Scattai come un lampo verso il mio nemico, attaccando frontalmente con un veloce colpo di estrazione mirante a decapitare il nemico.
O, per lo meno, così avrei fatto credere...
Stando al mio piano, dovevo abbassarmi all'ultimo secondo e pregavo che il sensei avesse capito il mio piano e, in accordo ad esso, avesse lanciato un jutsu dalla distanza, in modo da ostruire la visuale del nemico fino all'ultimo secondo ed impedirgli di reagire all'attacco del mio maestro.
Non avevamo passato molto tempo assieme, e non eravamo in accordo su molti aspetti, ma lui era un ninja esperto, e doveva averne affrontate parecchie di missioni durante la sua vita; spesso coi partner più disparati. Ero convinto che avrebbe facilmente capito il mio piano ed avrebbe agito di conseguenza.
O, almeno, pregavo che fosse così...
In caso contrario, sarei stato costretto ad inventarmi qualcosa sul momento..
In effetti, con quanto aveva strillato quel frignone che mi ero lavorato, era impossibile che quel tipo non ci avesse sentito.
Certo, magari aveva saputo di noi già dapprima, ma era più facile credere che fosse riuscito a trovarci col casino che avevamo fatto prima.
Appena la porta si spalancò, potemmo notare le dimensioni della stanza e la nostra cliente appesa in una gabbia di metallo che pendeva dal soffitto come fosse un usignolo.
Decisamente, questo ci rende le cose più facili..
Pensai, quando vidi che la linea di tiro era sgombera. Bastava evitare di usare jutsu ad area, ed avremmo potuto evitare di coinvolgerla, e fino a quando eravamo in vantaggio numerico, non importa quanto fosse forte il nemico, avevamo una possibilità.
Lui, magari, credeva di essere al sicuro in uno spazio angusto, ma le mie tecniche, per fortuna, non si limitavano ad attacchi dalla lunga distanza, dove in uno spazio ridotto sarei stato deficitato ad usarle.
Fino a quel momento non avevo ancora usato nessuna delle tecniche che mi aveva insegnato mio padre, e lui era un ninja coi contro-cojhones, lo Hikko Seijuro dello Kumo Ryu, non un barbone da due soldi.
Con uno scatto, mi misi rapidamente in posizione da combattimento, con le gambe ben divaricate ed il baricentro basso, in modo da poter reagire prontamente. Ignorai il dolore alla caviglia, sapevo benissimo che non potevo permettermi di farmi rallentare o trattenere da quella ferita, o ci avrei lasciato le penne; La schiena leggermente protesa in avanti, in modo da ridurre la distanza dalla katana ed il bersaglio concesso al nemico; la mano destra stretta sull'elsa e la mano sinistra sul fodero, a contatto con l'elsa, così da poter approfittare della spinta fornita dal pollice per velocizzare l'estrazione.
La mia idea era di fungere da ariete; poiché sono uno spadaccino, pensavo che avrei avuto più probabilità di cavarmela in corpo a corpo, che non in uno scontro dalla distanza, dove avevo solo una minuscola finestra per colpire il nostro avversario.
Se lo avessi spinto in fondo alla stanza, sarei poi riuscito facilmente a tenerlo in scacco, mentre il sensei lo bersagliava con attacchi dalla distanza, ed in due contro uno, dovendosi preoccupare di difendersi da tecniche a corto e medio raggio ed a lungo raggio allo stesso tempo, poco importava quanto quel bastardo fosse forte; sarebbe stato sempre in difficoltà
Non ero certo che il mio maestro avesse tecniche migliori delle mie per combattere da lontano, ma certo non poteva stare messo peggio.
Dovevo solo sperare che il sensei comprendesse il mio piano e si muovesse conformemente ad esso, o alla peggio, che mi venisse a dare supporto in mischia.
Rivolsi una breve occhiata d'intesa al mio maestro, chinai il capo come a dire: "io vado, voi guardatemi le spalle".
Richiamai il chakra nelle gambe, come mi era stato insegnato da mia madre, lo contenni nella parte bassa del corpo e lo elettrificai.
Le mie gambe, per un istante, vennero percorse da una serie di scariche elettrostatiche che stimolavano i miei muscoli, aumentando la loro potenza, e conseguentemente la mia già formidabile velocità, per un ragazzo della mia età e della mia corporatura.
Raiton: Shunkan kasokudo!
Arte del fulmine: Accelerazione istantanea - Raiton: Shunkan kasokudo
Limitazione: Kumogakure no Sato
Tipo: NinTaijutsu
Grado: Genin
Chakra: Fulmine
Sigilli: //
Descrizione: Lo shinobi accumula chakra di tipo elettrico nella parte inferiore del corpo in modo da permette un aumento della velocità di movimento e degli attacchi corpo a corpo avente le gambe come principale strumento di offesa del 50%. Questa tecnica può durare al massimo per 2 turni, poi si dovrà riposare per almeno un turno prima di attivarla. Il numero massimo di volte per attivarla è 3, oltre si attiverà sempre ma provocando danni alle gambe Medi e un rallentamento del 10% ogni turno in cui viene attivata.
Consumo chakra: 12 + 8 di mantenimento.
Scattai come un lampo verso il mio nemico, attaccando frontalmente con un veloce colpo di estrazione mirante a decapitare il nemico.
O, per lo meno, così avrei fatto credere...
Stando al mio piano, dovevo abbassarmi all'ultimo secondo e pregavo che il sensei avesse capito il mio piano e, in accordo ad esso, avesse lanciato un jutsu dalla distanza, in modo da ostruire la visuale del nemico fino all'ultimo secondo ed impedirgli di reagire all'attacco del mio maestro.
Non avevamo passato molto tempo assieme, e non eravamo in accordo su molti aspetti, ma lui era un ninja esperto, e doveva averne affrontate parecchie di missioni durante la sua vita; spesso coi partner più disparati. Ero convinto che avrebbe facilmente capito il mio piano ed avrebbe agito di conseguenza.
O, almeno, pregavo che fosse così...
In caso contrario, sarei stato costretto ad inventarmi qualcosa sul momento..
Vel:12
For:4
Himura Kenshin:
Condizione fisica: Ferita lieve agli avambracci, ferita medio-lieve alla gamba destra
Condizione mentale: Parecchio preoccupato
Equipaggiamento:
1 Katana della Nuvola
3 Kunai
5 Spiedi
5 Shuriken
1 Mantello
For: 4
Vel: 8
Res: 4
Bonus di grado: F: 20% V: 15% R: 20%
Chakra: 37-12= 25/75
Rhodeus- Messaggi : 248
Data d'iscrizione : 05.06.14
Re: Missione Liv D: Una missione noiosa come le altre! (Rhodeus)
Da Soysalserocubano Mer Lug 23 2014, 15:53
- Codice:
Drake
Non ci sono cascati, o il ragazzino è una testa calda e parte senza ragionare.
Il ragazzo partì dalla distanza notevole di quasi 30 metri ad una velocità pazzesca si, ma che mi diede di prepararmi con cura il mio contrattacco. Incanalai chakra di tipo vento nella mia gamba destra mentre mi preparavo ad abbassarmi per evitare il colpo che voleva infliggermi al collo con la sua spada. La mia sorpresa fu grande quando invece di attaccarmi si abbassò dinanzi a me. Te la sei cercata pivello!
E' questo il modo di fare degli shinobi? Attaccare un povero monaco? Mentre dicevo questo notai il ragazzo dai capelli rossi che si metteva le mani in faccia in segno di disapprovazione verso l'avventato desto dell' assalitore.
Il ragazzo partì dalla distanza notevole di quasi 30 metri ad una velocità pazzesca si, ma che mi diede di prepararmi con cura il mio contrattacco. Incanalai chakra di tipo vento nella mia gamba destra mentre mi preparavo ad abbassarmi per evitare il colpo che voleva infliggermi al collo con la sua spada. La mia sorpresa fu grande quando invece di attaccarmi si abbassò dinanzi a me. Te la sei cercata pivello!
Arte del vento: Calcio turbinante - Fūton: Sakka senkai
Limitazione: Iwagakure no Sato
Tipo: NinTaijutsu
Grado: Genin
Chakra: Vento
Sigilli: //
Descrizione: Il ninja concentra il chakra vento nel piede e sferra un calcio, i danni del calcio saranno da taglio, inoltre il calcio se colpisce farà vorticare il nemico per 5 metri all' indietro. Si possono colpire anche oggetti, ai quali rimarrà l' effetto ventoso.
Consumo chakra: 7
Mirai con il calcio giusto al centro del suo petto. Che l'avessi colpito o meno mi sarei alzato e mi sarei portato a 7 metri di distanza da lui.F:6 V:8
E' questo il modo di fare degli shinobi? Attaccare un povero monaco? Mentre dicevo questo notai il ragazzo dai capelli rossi che si metteva le mani in faccia in segno di disapprovazione verso l'avventato desto dell' assalitore.
Statistiche Drake
Stato fisico: Illeso
Forza: 5
Resistenza: 5
Velocità: 7
Chakra: 135 -7 = 128 --> 128/135
Equipaggiamento:
?
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Data d'iscrizione : 24.01.14 -
Re: Missione Liv D: Una missione noiosa come le altre! (Rhodeus)
Da Rhodeus Mer Lug 23 2014, 16:13
Partii all'attacco, e lanciai il mio fendente; purtroppo, il sensei non aveva capito una beneamata di quanto volevo fare e si era limitato a fare spallucce.
Brutto idiota! Come diamine ha fatto uno come te a diventare chuunin?
Lo regalano quel giubbotto al giorno d'oggi..
Vidi il calcio partire contro di me.
Essendo anche io un utilizzatore del fuuton sapevo riconoscere bene quando una tecnica era potenziata con quell'elemento, quindi ne dedussi che il nostro nemico sapeva utilizzarlo.
Uno dei principali scopi del mio attacco era stato raggiunto, almeno. Avevo scoperto, seppure solo in minima parte le abilità del mio nemico.
Ora sapevamo che era in grado di usare il ninjutsu.
Anche se il colpo non era previsto, era comunque troppo lento rispetto a me.
Ebbi tempo in abbondanda per scansarlo e mettere in atto una nuova strategia.
In un ambiente ristretto, la mia velocità superiore mi dava un vantaggio, ma non potevo spendermi molto in quella tecnica, quindi la mia priorità era di trarne il maggior vantaggio possibile.
La situazione, con me in stanza, era cambiata di poco.
Uno dei nostri principali svantaggi era la presenza della prigioniera in quella stanza.
Ci impediva troppo di usare jutsu distruttivi, ed avevamo bisogno di colmare questo divario.
Ero così veloce che il calcio mi sembrava mosso attraverso la colla. Potevo vederlo muoversi al rallentatore.
Mi limitai ad assecondare il mio movimento precedente ed a scattare di lato, correndo verso la gabbia dov'era tenuta la ragazza.
Anche se la distanza era grande, non avevo difficoltà a percorrerla in pochi secondi, data la velocità del mio jutsu.
Poiché avevo la spada già estratta, mi limitai a passare con la lama contro la catena che reggeva la gabbia, segandola di netto.
Il filo della lama, probabilmente si sarebbe danneggiato un po', ma potevo farla riparare una volta tornato a casa.
La priorità era recuperare l'ostaggio.
Prima che la gabbia iniziasse a cadere, l'afferrai e mi precipitai fuori dalla stanza con l'ostaggio.
Arrivato di fianco al sensei mi fermai e gli dissi:
Missione completata, sensei. Spara pure.
Ora che l'ostaggio non era più nella stanza, il rischio di colpirla era stato eliminato e potevamo tranquillamente occuparci del nostro avversario.
Una buona idea sarebbe stata quella di filare e lasciare che il nemico se la prendesse in quel posto. Tanto il nostro dovere lo avevamo fatto. Ma sarebbe stato nettamente meglio se il sensei avesse sparato un jutsu ad area all'interno della stanza, così da coprirci la fuga; inoltre, in quella stanza il sedicente "monaco", non aveva dove fuggire da una esplosione...
Brutto idiota! Come diamine ha fatto uno come te a diventare chuunin?
Lo regalano quel giubbotto al giorno d'oggi..
Vidi il calcio partire contro di me.
Essendo anche io un utilizzatore del fuuton sapevo riconoscere bene quando una tecnica era potenziata con quell'elemento, quindi ne dedussi che il nostro nemico sapeva utilizzarlo.
Uno dei principali scopi del mio attacco era stato raggiunto, almeno. Avevo scoperto, seppure solo in minima parte le abilità del mio nemico.
Ora sapevamo che era in grado di usare il ninjutsu.
Anche se il colpo non era previsto, era comunque troppo lento rispetto a me.
Ebbi tempo in abbondanda per scansarlo e mettere in atto una nuova strategia.
In un ambiente ristretto, la mia velocità superiore mi dava un vantaggio, ma non potevo spendermi molto in quella tecnica, quindi la mia priorità era di trarne il maggior vantaggio possibile.
La situazione, con me in stanza, era cambiata di poco.
Uno dei nostri principali svantaggi era la presenza della prigioniera in quella stanza.
Ci impediva troppo di usare jutsu distruttivi, ed avevamo bisogno di colmare questo divario.
Ero così veloce che il calcio mi sembrava mosso attraverso la colla. Potevo vederlo muoversi al rallentatore.
Mi limitai ad assecondare il mio movimento precedente ed a scattare di lato, correndo verso la gabbia dov'era tenuta la ragazza.
Anche se la distanza era grande, non avevo difficoltà a percorrerla in pochi secondi, data la velocità del mio jutsu.
Poiché avevo la spada già estratta, mi limitai a passare con la lama contro la catena che reggeva la gabbia, segandola di netto.
Il filo della lama, probabilmente si sarebbe danneggiato un po', ma potevo farla riparare una volta tornato a casa.
La priorità era recuperare l'ostaggio.
Prima che la gabbia iniziasse a cadere, l'afferrai e mi precipitai fuori dalla stanza con l'ostaggio.
Arte del fulmine: Accelerazione istantanea - Raiton: Shunkan kasokudo
Limitazione: Kumogakure no Sato
Tipo: NinTaijutsu
Grado: Genin
Chakra: Fulmine
Sigilli: //
Descrizione: Lo shinobi accumula chakra di tipo elettrico nella parte inferiore del corpo in modo da permette un aumento della velocità di movimento e degli attacchi corpo a corpo avente le gambe come principale strumento di offesa del 50%. Questa tecnica può durare al massimo per 2 turni, poi si dovrà riposare per almeno un turno prima di attivarla. Il numero massimo di volte per attivarla è 3, oltre si attiverà sempre ma provocando danni alle gambe Medi e un rallentamento del 10% ogni turno in cui viene attivata.
Consumo chakra: 12 + 8 di mantenimento
For:
Vel:12
Arrivato di fianco al sensei mi fermai e gli dissi:
Missione completata, sensei. Spara pure.
Ora che l'ostaggio non era più nella stanza, il rischio di colpirla era stato eliminato e potevamo tranquillamente occuparci del nostro avversario.
Una buona idea sarebbe stata quella di filare e lasciare che il nemico se la prendesse in quel posto. Tanto il nostro dovere lo avevamo fatto. Ma sarebbe stato nettamente meglio se il sensei avesse sparato un jutsu ad area all'interno della stanza, così da coprirci la fuga; inoltre, in quella stanza il sedicente "monaco", non aveva dove fuggire da una esplosione...
Himura Kenshin:
Condizione fisica: Ferita lieve agli avambracci, ferita medio-lieve alla gamba destra
Condizione mentale: Parecchio preoccupato
Equipaggiamento:
1 Katana della Nuvola
3 Kunai
5 Spiedi
5 Shuriken
1 Mantello
For: 4
Vel: 8
Res: 4
Bonus di grado: F: 20% V: 15% R: 20%
Chakra: 25-8= 17/75
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Re: Missione Liv D: Una missione noiosa come le altre! (Rhodeus)
Da Soysalserocubano Mer Lug 23 2014, 16:30
- Spoiler:
- La fermo qui perchè si sfiora il ridicolo. Tra poco ti posto la valutazione.
Soysalserocubano- Messaggi : 1528
Data d'iscrizione : 24.01.14 -
Re: Missione Liv D: Una missione noiosa come le altre! (Rhodeus)
Da Soysalserocubano Mer Lug 23 2014, 17:02
- Valutazione:
- Parto con una ramanzina generale, poi ti elenco i vari post. La cosa più grave manchi di lealtà. Leggi il punto 17)
Manovri o o presumi che il mi PG dica cose anche senza che io l'abbia fatto. E' sempre mancanza di lealtà oltre ad essere uno dei primi punti del regolamento.
Scrivi bene, sei fantasioso, forse troppo, ma non puoi fare di testa tua ogni volta.
Gli errori sono troppi, non posso assegnarti la missione. Ricevi solo 7 punti EXP e 80 Ryo.
Hai potenzialità, ma devi calarti meglio nel Ruolaggio altrimenti non migliori. Sia ben chiaro meglio che sbagli adesso, come hai fatto per l'intera missione, che in una B o una A, dove rischi di perdere la vita. Ti invito inoltre a rileggere i tuoi errori per evitarne in futuro, poi richiedi tranquillamente una nuova missione.
Valutazione post per post:
1) Errore di codice, non usi il sottolineato per il parlato altrui.
2) Ok, ma ti ho detto di descrivere il viaggio non le linee di ricerca, sei con un chunin più esperto di te.
3) Ok, però dai cucinare durante una missione non è un errore vero e proprio... ma stona un po' con il mondo ninja.
4) Ok
5) Ok
6) Ok
7) Ok
sbagli il chakra nel quote riportandolo a 75. Vero che ti correggi dopo, ma se eri ni un combattimento poteva influire sullo scontro.
9) Ok
10) Dimentichi di dire che arrivi davanti all' imboccatura della caverna.
In questi ultimi 3 post potevi e dovevi descrivere (o almeno fare un accenno) anche l'azione del mio PG. Da come hai scritto pare che ci sia solo tu.
11) Come ti disinfetti scusa? Non hai nulla dietro con cui tu possa farlo. Ma poi è una semplice ferita medio-lieve e ti metti la steccatura? Ti senti un peso morto?
Cosa non è chiaro del non incontrare ostacoli? Eppure tu senti le voci dei tuoi futuri avversari. Ma poi come le senti? Ti pare che loro abbiamo il fattore sorpresa e lo gettano così? Anche se non sapevano del tuo superudito...
Non scherziamo è un completo disastro questo post, "Il maestro, dopo avermi detto la sua sul mio piano, si sbrigò a precisare che non dovevo uccidere nessuno." non l'ha mai detto il mio PG, non puoi pilotare i PG degli altri. Non distingui GDR Off da On. Il fatto di non ammazzare non l' ha detto il mio PG, ma l' ho scritto in spoiler. Dovresti iniziare a distinguerlo, ne risentirai molto in futuro non salendo di grado per errori così evidenti.
Addirittura tendi una trappola...
12) Di male in peggio. Salti fra loro ma le distanze dove sono? Salti davanti al dodicenne, ma a quanto di distanza? Forza 4 Resistenza 3 fa 33% di danno, medio-lieve, dubito fortemente che puoi metterlo KO con un colpo un altro sarebbe stato più realistico e meno da superman.
Cioè hai attaccat, hai usato un lampo accecante e questi qui sono ancora girati?
13) Errore grave: Usi la sostituzione con un arma in pugno. "Non è possibile nè attivare jutsu nè estrarre un' arma prima della sostituzione, mentre se si ha un arma impugnata non si può utilizzare la tecnica." Questa è parte della descrizione in cui dice che non puoi farlo.
2° Errore Grave consecutivo. TI porti a mezzo metro... cioè c'è scritto che puoi spostarti da minimo 5 metri a massimo 7 metri.
Mai una distanza messa...
Come hai fatto a colpire anche il 4° se la tecnica della nube va solo avanti. Da quel che si capisce, perché non descritto bene, Lui sta dietro di te. Quindi per me hai di nuovo utilizzato male la tecnica non leggendo la descrizione.
La descrizione del tuo Pg dice che ha un alto senso dell' onore, ma la tua azione contro un povero ladro, che non è il capo e si vede in maniera evidente, non ha nulla a che fare con l'onore.
14) Il sensei non ha fatto nessuna ramanzina. Non inventare le cose.
Uno che ha il senso dell' onore ma non ha la conoscenza del rispetto della vita suona davvero male. Come ne conti 3 0 4? O.O
Sempre per il senso dell' onore: Poco mi sarebbe importato della vita della ragazza, se non avessimo ricevuto l'ordine di riportarla indietro sana e salva, ma non cambiava che ero preoccupato. Non è un errore, ma tener fede al proprio PG descritto rende meglio la riuscita della missione e ti fa avere premi più cospicui.
15) Ok.
16) Pessimo in tutto. Attacchi senza nemmeno rispondere, ma soprattutto senza un minimo di distanza. La frase di drake serve per avvicinarti e prendere distanze e tutto. Ma poi dico io, come fai solo minimamente a pensare che lotterete 2 contro 1, quando interpreto tutte e due io i PNG???
17)Hai appena il 50% della velocità in più della mia, sei a terra a pochi centimetri da me. Non puoi minimamente evitare il mio colpo. Ti dico una cosa manco con il doppio della velocità avresti potuto evitare l' attacco. Tu addirittura vedi la scena a rallentatore. Ti faccio presente che magari quel potere è dello sharingan, tu sei solo veloce. Poi dici 2 volte che scansi il mio calcio. Con una Katana Genin tagli una catena e addirittura nonostante tu sia sopra per tagliarla, riesci a prendere la gabbia prima che cada. Secondo me hai sopravvalutato troppo la tua velocità. Inoltre la gabbia sta in alto a 10 metri, non dici che scali le pareti.
Inoltre che significa "sensei spara pure"??? Non hai compreso proprio la missione, io ti devo valutare sul combattimento e tu vuoi farlo fare ad un altro?
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