Add Innata Kumo Ryu Livello Genin Himura Kenshin (Rhodeus)

Da **Soysalserocubano** Mar Lug 08 2014, 22:57

Sembra proprio che sia arrivato il momento.
Avevo atteso molti giorni prima di decidermi di iniziare mio figlio Kenshin allo stile della Nuvola: il Kumo Ryu. Ero curioso di scoprire se ne fosse degno e seguivo la sua crescita quando potevo visto che gli impegni del dojo mi prendevano gran parte del mio tempo. Non ero mai stato molto affettuoso con lui in virtù del fatto che un giorno avrebbe dovuto prendere il mio posto come 15° Hikko Sejuro e per farlo avrebbe dovuto prendere la mia vita. Non potevo correre il rischio che risparmiasse la mia vita per questo decisi di oppormi ai suoi sogni. Mai mi sarei aspettato che il suo sogno fosse stato quello di aprire un ristorante. Che assurdo sogno!
Alle 9.30 di quella domenica mattina mandai il mio studente Temura a chiamare urgente mente Kenshin. Il messaggio che doveva consegnare era abbastanza chiaro: si sarebbe dovuto presentare entro le 10.15 nel nostro dojo. Dopo aver inviato Teruma a Cercare mio figlio mi diressi
le dojo e rimasi lì ad aspettare il suo arrivo.

Biografia di Himura Ryuuken

Istruzioni:

Da **Rhodeus** Mer Lug 09 2014, 08:23

Dopo il mio allenamento con Tenshura-sensei non avevo avuto compiti o missioni particolarmente rilevanti, ed avevo impegnato il mio tempo nel fare pratica con le varie tecniche che avevo imparato con mia madre, e nel controllo del chakra correndo sui muri, sui soffitti, tenendomi in equilibrio sulla vasca da bagno piena d'acqua...
Insomma, mi ero tenuto impegnato per il resto della settimana.

Arrivò infine la domenica, la mia idea era di russare tutta la mattina, fino almeno almeno a mezzodì.
Non avevo missioni, e gli allenamenti con mia mamma erano sospesi, visto che lei era partita per andare a trovare una sua vecchia amica.
Avevano una sorta di torneo di carte o qualcosa del genere.
Una volta sveglio, avrei passato il resto della giornata a cucinare. Avevo giusto giusto qualche altro pezzo di carne avanzatomi dal mio viaggio all'esame genin, ed avevo comprato un nuovo libro di ricette occidentali che mi piaceva provare.

Ma, come sempre, i miei progetti di relax vennero interrotti anche troppo presto.
Alle 9.45, sentii bussare alla porta di casa..
Con molta insistenza..

Uffa!!
Chi è?

Mi alzai a forza dal futon, e scesi lentamente e controvoglia ad aprire.
Mi trascinai mestamente fino alla porta.
Ero così svogliato ed ero ancora mezzo appisolato quando scesi ch non mi ero neppure cambiato d'abito, ed ero ancora in pigiama quando arrivai alla porta.
Nemmeno mi presi la briga di guardare chi fosse a bussare.

Quando mi ritrovai davanti la faccia quell'energumeno di Temura, l'alievo di mio padre con cui mi ero battuto nel dojo di famiglia poco prima del mio esame genin, rimasi di sasso.
Pensavo fosse venuto per la rivincita, o per una vendetta...

Oh, cazz...!

Mi portai inedietro dall'uscio di qualche passo, mettendomi in posizione difensiva con le gambe divaricate, il braccio sinistro in avanti rispetto al corpo con la mano aperta da usare come scudo; la mano destra chiusa a pugno con il gomito piegato e portato indietro a caricare il colpo con cui attaccare.

Cosa vuoi!?
Sei venuto per combattere?!

Il mio enorme avversario rimase impalato ed impassibile sulla soglia di casa..

Il maestro vuole vederti.
Hai 10 minuti.

Questo spiegava tutto.
Il bestione era stato mandato da mio padre.
Perché volesse vedermi, non ne avevo idea. Ma se mi mandava a chiamare, era evidente che doveva essere importante.

Corsi in camera, e mi preparai di fretta.
Mi vestii e mi lavai rapidissimamente, e raggiunsi il dojo di famiglia.
Fortunatamente, la palestra era all'interno della nostra proprietà, quindi non mi ci voleva niente ad andarci.

Arrivai al dojo accompagnato da Temura, e mentre mi dirigevo verso l'entrata di servizio che usavo sempre per circostanze simili.
Mi misi in "Seizah" davanti alla porta, bussai e dissi:

Padre, sono arrivato.

Attesi a lungo una risposta, che non arrivava..
Indeciso sul da farsi, mi ripetei.

Sempre senza risposta.

Alla fine, presi coraggio e provai ad entrare.

Chiedo permesso, padre..

Entrato, trovai mio padre al centro della stanza completamente vuota, immerso in meditazione.
Mi avvicinai camminando sulle ginocchia, e mi fermai ad un paio di passi di distanza da lui.
Mi misi in ginocchio, chinai il capo, poggiai i pugni al suolo, e mi espressi

Padre, come avevate richiesto, sono arrivato.

Detestavo più di qualsiasi altra cosa questo modo di fare le cose.
La rigidità e l'obbligo a rispettare le tradizioni in questo modo era la cosa che più mi dava fastidio di mio padre.
Più del suo continuo assenteismo, più della sufficienza e della freddezza con cui mi trattava, più del fatto che lui bloccasse la strada al mio sogno, più ancora del fatto che ovunque andassi ero solo "il figlio di Ryuuken".

Avessi avuto più fegato e più forza, probabilmente mi sarei anche ribellato. Ma non ero ancora così forte di carattere, né così determinato.

Da **Soysalserocubano** Mer Lug 09 2014, 10:21

Quando arrivò l' orario stabilito per l' incontro con mio figlio sentii bussar insistentemente sulla porta. Bene è arrivato. Dopo qualche tentativo di bussata andato a vuoto, il ragazzo capì che doveva entrare e si posizionò in ginocchio davanti a me.
Padre, come avevate richiesto, sono arrivato.
Lasciai passare qualche secondo prima di rispondere al ragazzo, restando nella mia posizione di meditazione.
Me ne ero accorto da tutto il rumore che hai fatto. Aprii gli occhi e lo fissai. Avevo davanti a me un giovane shinobi che avrebbe dovuto proseguire la tradizione della famiglia Himura.
Bene, ora ti renderò partecipe del motivo per cui ti ho fatto venire qui oggi. Presi una pausa e continuai.
Ho seguito i tuoi addestramenti e vedo che come shinobi te la cavi piuttosto bene. Oggi, ti addestrerò in uno stile dell' uso spada che rende orgoglioso il nostro villaggio: il Kumo Ryu. Mentre proferivo quelle parole non gli distoglievo gli occhi di dosso.
Vorei sapere da te prima una cosa. Cosa sai di quest' arte molto rinomata? Restai impassibile davanti a lui attendendo una risposta.

Biografia di Himura Ryuuken

Istruzioni:

Da **Rhodeus** Mer Lug 09 2014, 10:52

Attesi qualche secondo prima che mio padre si distraesse dalla propria meditazione e mi rispondesse.

Me ne ero accorto da tutto il rumore che hai fatto.

Sai, se tu mi avessi risposto prima, non avrei fatto così tanto casino...

Le mie più profonde scuse, padre.

Dissi chinando nuovamente il capo.

Ti odio TAAANTOOO!!!

Attesi qualche altro secondo, poi mio padre mi si rivolse nuovamente spiegandomi come mai mi aveva convocato.

Ho seguito i tuoi addestramenti e vedo che come shinobi te la cavi piuttosto bene. Oggi, ti addestrerò in uno stile dell' uso spada che rende orgoglioso il nostro villaggio: il Kumo Ryu.

Mio padre per tutto il tempo del suo discorso non mi distolse mai gli occhi di dosso, nemmeno batté le palpebre.. Faceva paura..

Rimasi molto sorpreso da quanto mi aveva detto. Più per il fatto che disse di aver seguito i miei addestramenti, che non per altro.
Conoscendolo, pensavo che se ne sarebbe fregato..
Anche il fatto che finalmente avesse deciso di insegnarmi la tecnica di spada del nostro villaggio e di cui la mia famiglia andava orgogliosa, era abbastanza shockante, ma rimanevo molto più colpito per il fatto che mio padre, per una volta, si fosse interessato di me.

Vorei sapere da te prima una cosa. Cosa sai di quest' arte molto rinomata?

Cosa diamine pensi che ne possa sapere??? Non mi hai mai permesso neppure di mettere piede qui dentro durante gli allenamenti, brutto bastardo spocchioso!!

Le mie più profonde scuse, padre. Purtroppo, devo arrecarvi dispiacere nel dirvi che la mia conoscienza dell'arte è limitata a quel poco che ho potuto leggere nei libri.

Mentre mi scusavo, di nuovo, chinai profondamente il capo in segno di deferenza.

Ciò che conosco dello Kumo-ryu è solo che esso è uno stile di spada tipico del paese del fulmine, che combina la manipolazione del chakra con l'uso della spada per realizzare tecniche di kenjutsu fra le più mortali del mondo.

Mi sentivo piuttosto in imbarazzo. In effetti, ero pur sempre il figlio di un maestro di spada, avrei dovuto conoscere più di queste poche cose.
Ma non potevo saperne di più, visto che non mi era mai stato concesso di apprenderne nulla.
Attesi rimanendo sempre in ginocchio davanti alla figura austera e severa di mio padre.

Da **Soysalserocubano** Gio Lug 10 2014, 08:05

Ciò che conosco dello Kumo-ryu è solo che esso è uno stile di spada tipico del paese del fulmine, che combina la manipolazione del chakra con l'uso della spada per realizzare tecniche di kenjutsu fra le più mortali del mondo.
Beh, non è la risposta esauriente che mi potessi aspettare da un figlio di maestro di spade, ma comunque ne hai descritto l'essenza. La particolarità di questo stile è che per utilizzarne le tecniche bisogna brandire delle katane speciali, forgiate per incanalare il chakra ed eseguire Kenjutsu. Inoltre sappi che anche altri shinobi sono in grado di padroneggiare questo stile.
Lo guardai con uno sguardo severo per tutto il mio discorso, poi mi alzai e invitai anche lui a farlo. Una volta che si alzò gli feci un gesto con la mano di seguirmi verso un tavolino messo nell' angolo della stanza. Sopra vi era una Spada della Nuvola, bella come non mai.

Spada della Nuvola
Limitazione: Kumogakure no Sato
Tipo: Arma
Grado: Genin
Chakra: //
Innata: Stile della Nuvola - Kumo Ryu

Descrizione: Particolare katana creata dai fabbri di Kumogakure per gli shinobi utilizzatori del Kumo-Ryu. La lama, la guardia e l' impugnatura saranno totalmente di color bianco candido. L' impugnatura, infine, sarà decorata da dei rombi posti in verticale di color rosso scarlatto. La lama della katana è lunga 1 metro e 20 centimetri. La guardia ha una forma rettangolare. Ogni fendente della katana andato a segno, causa tagli lievi. La spada, infine, è amagnetica in quanto fatta di una particolare lega metallica non esistente in natura e sconosciuta.

Prezzo: Regalata all' addestramento genin dell' innata Kumo Ryu

Gliela indicai e pronuncia alcune parole.
Questa che vedi sarà la tua fedele compagna, almeno fin qualdo resterai Genin. Ora prendila. Dammi una dimostrazione di come la utilizzi.
Restai impassibile ad osservare mio figlio.

Biografia di Himura Ryuuken

Istruzioni:

Da **Rhodeus** Gio Lug 10 2014, 11:15

Come m'ero immaginato, la strigliata non tardò ad arrivare.

Ok, adesso sono acidi...
Mi chiedo come se la sarà cavata lui a suo tempo..
Che poi, in effetti, a che mi serve saperlo?
Boh..

Dopo avermi rimproverato, mi corresse aggiungendo che gli spadaccini praticanti il kumo-ryu usavano particolari katane forgiate "ad hok" per loro.

Ed io come facevo saperlo?
Non sono mica un esperto armaiolo...

Brutto supponentissimo bastardo tracotante...

Dopo la sua elegiaca, mio padre si alzò e mi fece cenno di alzarmi a mia volta.
Immerso nella mia risposta mentale, persi qualche secondo prima di obbedire.

Ci dirigemmo verso un tavolo posto li vicino dove era poggiata una bellissima katana, molto simile a quella di mio padre, anche se meno lunga ed elaborata, e mi disse:

Questa che vedi sarà la tua fedele compagna, almeno fin quando resterai Genin. Ora prendila. Dammi una dimostrazione di come la utilizzi.

Non era certo la prima volta che vedevo una spada, anche se ammetto che fosse la prima volta che ne impugnavo una.
Ogni tanto ero riuscito a sgattaiolare nel dojo durante i suoi allenamenti ed a spiare qualche frammento di lezione, ed avevo riprovato i movimenti che avevo visto con dei bastoni di legno o, occasionalmente, con un boken che avevo recuperato senza farmi notare, ma mai con una spada vera.

La estrassi e notai che la lama era completamente bianca. Di un acciaio finissimo ed, evidentemente molto lavorato. Doveva essere stato riforgiato più e più volte per eliminare ogni traccia d'impurità da esso, così da ottenere quella colorazione chiara.

Feci scorrere lo sguardo e le dita della mia mano sinistra su tutta la superficie della lama, incantato dalla sua lucentezza e dalla meraviglia tecnica che quell'arma era.

Poi, decisi di provarla.
Inizialmente, menai qualche fendente a casaccio con la sola mano destra per vedere come stava nella mia mano. Volevo saggiarne il peso e la bilanciatura, e devo ammettere che la spada era ben più pesante di quanto m'ero immaginato.
Avevo quasi difficoltà a tenerla sollevata, probabilmente per la mia poca abitudine.
Ma in pochi secondi tornai al controllo.
E devo ammettere anche che era estremamente ben bilanciata. In qualunque parte dell'elsa la tenessi, anche solo poggiandola su un dito, la lama rimaneva in perfetto equilibrio. Segno evidente che era stata bilanciata alla perfezione.

Mi allontanai di 5 o 6 passi, mi misi dinnanzi a mio padre, guardando fisso nella sua direzione, infilai il fodero nel lato sinistro della cinta del mio kimono, mi misi in posa di kendo portando la gamba destra più avanti rispetto alla sinistra di un buon 20 cm, col piede diritto dinnanzi a me, mentre l'alra gamba era rimasta indietro per garantirmi stabilità, ed il piede era incurvato di 30° verso l'esterno in modo da permettermi un maggiore bilanciamento ed una pronta reazione in caso di attacco.
Misi la mano sinistra sul fodero della spada all'altezza della guardia, spinsi la tsuba col pollice facendo scattare la lama fuori dalla guaina mentre con la mano destra afferravo l'elsa a circa 12 cm dalla tsuba. Con lo scatto extra che avevo dato all'arma col pollice, compii un attacco di estrazione, un "battojutsu", come viene definito, avanzando col piede sinistro in un passo profondo, lungo almeno mezzo metro, ed invertendo la posizione di entrambe le gambe, mentre emettevo un forte grido "Kiai" per scaricare il diaframma ed imprimere maggiore potenza al colpo.
In teoria, fosse stato un vero scontro, quel gesto mi avrebbe permesso di portare un colpo potenzialmente letale al diaframma di un mio ipotetico avversario, e lo scatto in avanti col piede sinistro mi avrebbe permesso di chiudere la distanza fra di noi, rendendo il colpo più difficile da evitare.

Senza fermarmi, proseguii nell'assalto girando il polso e portando la mano sinistra sulla spada, compii un nuovo passo in avanti, stavolta col piede destro, invertendo nuovamente la posa delle gambe, mentre lanciavo un fendente a due mani dall'alto verso il basso mentre lanciavo un nuovo grido "kiai". In un combattimento, il colpo avrebbe potuto tagliare in due un mio ipotetico avversario dalla coscia sinistra sino alla spalla destra, risultando potenzialmente letale dato il copioso numero di organi vitali che andava a danneggiare.

Infine, profittando dello slancio del colpo precedente,gonfiai il petto, alzando il diaframma ed impressi una maggiore forza alla stretta sull'arma oramai sopra la mia testa grazie alla spinta ascensionale usata poco prima; avanzando nuovamente di un passo con la gamba sinistra, rilasciai un potente assalto verticale mirante a tagliare a metà un mio invisibile nemico, rilasciando al momento della discesa dell'arma tutto l'ossigeno accumulato nei polmoni, così da ottenere un colpo più potente e veloce, oltre a rilasciare il solito grido "kiai" per scaricare il diaframma.

Mussotzu Huungooken!!

Era il nome della sequenza di attacco che avevo letto in un libro di scherma trovato nella libreria di casa.
Ammetto che avevo un po' barato in effetti. Anche se non conoscevo molto dello Kumo-ryu, avevo avuto modo di documentarmi sulla teoria di diverse tecniche differenti da trattati reperiti in biblioteca; ed ogni tanto avevo anche preso in prestito qualche libro dalla libreria privata di mio padre.
Volumi antichissimi, per la maggior parte trattati di scherma o di arti marziali.
Sembrava quasi che quell'uomo vivesse solo per praticare le Arti..
Decisamente un uomo che vive solo per il suo lavoro..

Ero soddisfatto del mio risultato. Ok, magari c'era stata qualche imprecisione qui e li, ma era la prima volta che impugnavo una lama vera, e non ero abituato al suo peso, inoltre tutto ciò che sapevo lo avevo appreso dalla mera teoria, e per quanto potessi allenarmi da solo nel cortile, non ero certo in grado di compensare la mancanza di un maestro vero che mi seguisse e mi guidasse.

Guardai mio padre con un sorrisetto compiaciuto in volto.

Sorpreso, èh?

Da **Soysalserocubano** Gio Lug 10 2014, 22:13

Guardai mio figlio mentre si pavoneggiava per fare qualche piccola sequenza di colpi ben assestati.
Il tuo livello è molto base direi, conosci qualche rudimento.ma dovrebbe bastare per quello che ti voglio insegnare oggi. Naturalmente quando salirai di grado non mi basterà più.
Mi avviai verso una parete della stanza dove c' era la mia spada dei Nembi. La lama, la guardia e l'impugnatura erano totalmente di color nero opaco, mentre al centro della lama scorreva un sottile striscia dorata. Fantastica come non mai.
Bene Kenshin, ora osserva e tieniti a distanza. Accertatomi che il mio erede non fosse troppo vicino a me concentrai chakra sulla lama della spada e tirai una sferzata nel vuoto.

Stile della nuvola: Taglio frontale - Kumo Ryu: Omotegiri
Tipo: Kenjutsu
Grado: Genin
Chakra: Neutro
Sigilli: //

Descrizione: Il ninja, concentrando il chakra lungo la lama della propria arma, sferra una potente sferzata per generare una potente onda d' urto lunga quanto la lama della katana che si muoverà ad una velocità maggiore del 15% rispetto a quella del ninja per causare tagli all' avversario. Tuttavia, per rendere ancora più efficace questa tecnica, l' utilizzatore potrà usarla per colpire direttamente con la propria katana il corpo dell' avversario per causare così tagli con una forza superiore del 15% rispetto alla propria. In questo modo il colpo sarà anche più facile da eseguire in quanto la sua velocità dipenderà dal grado del ninja utilizzatore.

Consumo Chakra: 8

Un onda d' urto si propago per 5 metri per poi svanire.
Questo è il Taglio Frontale. Ora vorrei vedere se sei capace di emularlo senza suggerimenti. Abbassai l' arma e attesi che il ragazzo provasse ad imitarmi.

Biografia di Himura Ryuuken

Istruzioni:

Da **Rhodeus** Gio Lug 10 2014, 23:08

Nonostante tutto il lavoro che avevo fatto, e nonostante tutti gli sforzi profusi, il massimo che ero riuscito ad ottenere da mio padre era uno sguardo freddo e qualche parola distaccata che suonava più come un insulto che altro, e la cosa mi irritava molto.

Vecchio bastardo...

Lo vidi andare verso la parete e prendere dal suo daisho la sua spada personale.
Una magnifica katana dalla lama perfettamente nera, con una piccola striscia dorata lungo l'anima della lama.
Un'arma davvero magnifica.
Più simile ad un'opera d'arte che non ad un comune strumento di morte.
Di certo non potresti trovare nulla di simile in alcun mercato in nessun paese, non importa quanto distante. Quella era l'opera di un maestro d'armi e di un artista della forgia, più che di un armaiolo.
A confronto, la mia lama, seppur anch'essa splendida, sembrava il giocattolo di un bambino.
Ed era anche abbastanza ovvio che fosse così, vista la disparità di livello che intercorreva fra noi due.
Lui era un maestro, ed io ero solo un novellino alle prime armi.

La magnificenza di quella spada incantò anche mio padre che si prese qualche secondo per ammirarne la magnifica fattura prima di proseguire col mio addestramento.

Si allontanò di qualche metro arrivando a circa una decina da me, si girò nella mia direzione, poi estrasse la spada e mi intimò di prestare la massima attenzione.

Sai, papà, sarei un ninja professionista oramai. Presto sempre attenzione a tutto.
Lieto che tu te ne sia accorto..

Dopo pochi istanti, vidi la lama della spada come brillare di luce.
In realtà, per essere più precisi, fu come se per un istante fosse stata attraversata da una lieve luminescenza. Come se un raggio di sole fosse corso lungo la lama per un breve istante.

Lanciando una semplice sferzata, vidi una luce emergere dalla spada, come una sorta di "onda" di luce, che proseguì velocissimo per qualche metro prima di disperdersi.
Ad occhio e croce, avrà percorso quasi una mezza dozzina di metri. Nonostante questo, fui investito in pieno dallo spostamento d'aria che mi scompigliò i capelli e mi fece addirittura indietreggiare di un passo.
Forse più per la paura, che per la reale potenza del colpo.
Era facile capire che se mi fossi trovato lungo la traiettoria di quel colpo sarei di certo morto tagliato in due.

Averlo visto in azione, aver potuto ammirare con quanta grazia e disinvoltura mio padre era in grado, con la sua fidata e magnifica katana in mano, di dispensare morte, era uno spettacolo terrificante ed affascinante al tempo stesso.
Era come vedere una tempesta di fulmini. Sai benissimo che è pericolosa, e sai altrettanto bene che anche un singolo fulmine potrebbe caderti addosso ed ucciderti da un momento all'altro, ma non riesci a distogliere lo sguardo comunque.

Deglutii e sudai freddo, quando mio padre si girò verso di me e mi guardò con i suoi occhi di ghiaccio.
Avevo quasi paura di lui in quel momento.
La sua freddezza, il suo distacco ed il suo tono sempre misurato trasmettevano una sensazione di superiorità e di potenza. Sembrava quasi di avere davanti una sorta di mostro.
Anche se non faceva nulla, dava l'idea di essere minaccioso e mortale.
Che di li ad un istante mi avrebbe staccato la testa dal collo.

Cercai di ignorare questa sensazione, di rimanere impassibile, ed anche se fingevo con me stesso "rispondendo" con sfacciataggine e brutalità alle sue parole, non che mi sarei mai permesso di rispondere così ad alta voce, il brivido freddo lungo la schiena era davvero inarrestabile.
Mi gelava il sangue nelle vene, mi metteva soggezione e mi imponeva al mio posto.

Doveva essere quella la sensazione che avevano provato tanti nemici del nostro villaggio quando lo avevano incontrato.
Sentire la morte che ti guarda negli occhi e che si innalza dinnanzi a te..
Se solo lui avesse voluto ucciderti, un semplice movimento sarebbe stato sufficiente, e chiunque sarebbe impazzito nel dover reggere quello sguardo.

Non...
Non è umano..
Come fa ad essere così freddo ed impassibile anche mentre colpisce?
è come guardare un dragone che dorme...
Non può essere umano..

Se non avessi saputo per certo che quello era un allenamento, sarei già scappato via dalla paura, tanto mi tremavano le gambe.
Quella misera dimostrazione di forza era stata più che sufficiente per annichilirmi sotto tutti i punti di vista.

Questo è il Taglio Frontale. Ora vorrei vedere se sei capace di emularlo senza suggerimenti.

Ero ancora scosso dalla sensazione che avevo avuto nel vedere mio padre in azione per la prima volta, e lui già mi chiedeva di emularlo..

EHH?!?!?
Davvero si aspetta che io ci riesca???
Che razza di richiesta irragionevole..

Si, maestro..

Dissi senza nemmeno accorgermene.

Avanzai di un passo, con le gambe ancora tremolanti per la paura.
Cercai di fare come lui.
Estrassi la spada, concentrai il chakra nel braccio, e lanciai un fendente a vuoto..

Non successe nulla..

Merd...

E mi ero appena buttato alle ortiche qualsiasi opportunità di impressionare mio padre potessi avere avuto fino a quel momento..

Da **Rhodeus** Ven Lug 11 2014, 09:36

Il primo tentativo era stato un vero disastro. Ad un certo punto mi era sembrato di sentire persino dei grilli di sottofondo che sottolineavano la mia figuraccia..

Imbaraaazzooo...

Non osai nemmeno girarmi a guardare verso mio padre, tanto mi vergognavo della mia misera figura.
Semplicemente, mi limitai a risollevare la spada.
Mi misi in posizione di guardia del kendo con entrambe le gambe ben divaricate, la katana stretta a due mani con la tsuba all'altezza dell'ombelico, le braccia tese e le mani torcenti per aumentare la forza della presa.

Cercai di concentrarmi con respiri profondi, ma non è che cavai molto di più..

Ok, Kenshin. Rifletti.
Se Ryuuken ti ha detto di fare da solo, non significa necessariamente che tu non possa riuscire.
Di certo c'è qualcosa da qualche parte in questa mattinata che può tornarmi utile.

Chiusi gli occhi e mi concentrai ulteriormente, ripensando a quanto era successo sino a quel momento.

La particolarità di questo stile è che per utilizzarne le tecniche bisogna brandire delle katane speciali, forgiate per incanalare il chakra ed eseguire Kenjutsu

Mi tornò in mente quanto mio padre mi aveva detto quando mi aveva corretto, pochi minuti prima.

Katane forgiate per incanalare il chakra éh...?

Pensai guardando la mia spada.

Arrivai a capire che il colpo utilizzato prima da mio padre non era stato un semplice colpo a forza bruta. Non era stata la sola violenza dell'attacco a prorompere per diversi metri, bensì una scarica di chakra.

Interessante..

Ora non restava altro da fare che realizzare lo stesso procedimento.
Dovevo incanalare il chakra nella spada e farlo accumulare nella lama.
In teoria, doveva essere un processo abbastanza semplice, come avevo fatto per apprendere le mie nuove tecniche ninja con mia madre, o come per la tecnica del controllo del chakra appresa con Tenshura-sensei.
Avendo oramai fatto parecchia pratica con entrambe le cose, non sarebbe dovuto esssere difficile.
Non particolarmente..

Mi concentrai profondamente, cercando di convogliare il chakra prima lungo le braccia, poi fino alle mani e da li, speravo di farlo arrivare nella spada senza difficoltà.
In teoria, la spada era stata creata in modo da assorbire il chakra, quindi sarebbe stato facile, una volta che il chakra fosse arrivato sulle mani, farlo arrivare dentro l'arma.

Purtroppo per mé, ero in torto. Profondamente in torto.
Mi sforzai e mi concentrai come un pazzo, ma far fluire il chakra dentro un oggetto esterno al mio corpo era davvero difficile.
Non ci avevo mai provato fino a quel momento, e non ci ero nemmeno mai andato vicino prima di allora.
Certo, il controllo del chakra mi aveva permesso di camminare sugli alberi e sull'acqua, ma non dovevo immettere chakra dentro l'albero da scalare o nell'acqua da attraversare; e non si trattava nemmeno di sputare chakra o di usarlo come arma.
Questa volta si doveva farlo fluire fuori dal copro con costanza, e per me era già difficile farlo arrivare nell'impugnatura, figuriamoci nella lama..

Dopo circa una mezz'ora / tre quarti che m'impegnavo senza successo a far entrare il chakra nella spada, rimasi senza energie e crollai a terra ansimando e coperto di sudore.

Diamine!
Ci deve essere un trucco.. Non può essere che basti fare e basta..

Eppure, io non l'ho trovato..

Non voglio farlo, ma mi sa che mi tocca..

Padre...

Chiesi rimettendomi in ginocchio

Le mie più profonde scuse, non sono stato in grado di eseguire l'incarico assegnatomi.
Vi imploro di concedermi il vostro aiuto!

Era umiliante!
Terribilmente ed odiosissimamente umiliante!
Avrei preferito prendermi a martellate i testicoli che non sottomettermi in quella maniera a mio padre, ma non avevo molte opzioni.
Imparare quella tecnica mi serviva, e senza il suo aiuto, non credo che sarei mai riuscito a farcela neppure ad incanalare il chakra nell'arma, figuriamoci ad eseguire quella tecnica..

Da **Soysalserocubano** Ven Lug 11 2014, 10:00

Padre...
Le mie più profonde scuse, non sono stato in grado di eseguire l'incarico assegnatomi.
Vi imploro di concedermi il vostro aiuto!
Il ragazzo aveva tentato con dei puerili tentativi di canalizzare chakra nella spada. La sua poca conoscenza con la tecnica insieme al fatto che non avesse fatto attenzione nell' osservarmi sancì la sua pessima figura, tanto da inginocchiarsi e chiedermi aiuto.
Vedo che almeno sei umile nel chiedere aiuto, visto che non lo sei stato nell' osservarmi. Da che io ricordi nessuno, tranne me, ci è mai riuscito al primo tentativo, tutti voi siete superficiali nell' osservare. Il colpo è una sferzata, il chakra va incanalato solo e direttamente nella lama della tua katana e poi essere rilasciato. Ora prova, nessuno ha mai fallito al secondo tentativo!
Non era del tutto vero quello che dissi, quasi nessuno ci riusciva nemmeno al secondo, ma se lui aveva talento sarebbe riuscito in quel che gli chiedevo.

Biografia di Himura Ryuuken

Istruzioni:

Spoiler:

Da **Rhodeus** Ven Lug 11 2014, 10:35

Lurido, vecchio, supponente, arrogante, bastardo!

Mentre mi sfogavo mentalmente mi ero posto nella posizione di "seizah" ad ascoltare le parole di mio padre.
Aveva passato un buon 5 minuti ad insultarmi ed a sinuirmi, ed altrettanti a vantarsi, prima di spiegarmi il funzionamento della tecnica.

Dio, quanto ti detesto..

Lottai contro me stesso per non mandarlo a quel paese davanti la faccia, probabilmente condannandomi a morte, ma prestai attenzione alle sue parole.
In sostanza, non mi aveva detto un'accidente su come riuscire ad incanalare il chakra nella spada..

Non hai idea di quanto ti odio in questo momento...

Annuii col capo e mi genuflessi una ennesima volta per ringraziare della "spiegazione" ricevuta.

Mi alzai in piedi e mi riposizionai nella posa di guardia del kendo con le gambe divaricate e la tsuba dell'arma all'altezza dell'ombelico.
Chiusi gli occhi, mi concentrai e ripensai agli addestramenti svolti sino a quel momento.
Era difficile riuscire ad incanalare il chakra in un oggetto, decisamente difficile.
Era come se ci fosse una sorta di "barriera" che impediva alla mia energia di scorrere oltre il mio corpo.
Cercai di forzarla, ma non ci riuscii.
Riprovai, e di nuovo non sortii alcun risultato.
Poi, svuotai la mente, calmandomi e cominciando a respirare profondamente.
La mia mente era divenuta un foglio bianco, dentro al quale vorticava il flusso del mio chakra.
Come avevo fatto tempo addietro per imparare a controllare il chakra, immaginai un punto nero al centro del foglio bianco, in cui convogliare l'energia.
Rimasi concentrato, e cercai di domare quel fiume in tempesta.
Come se l'impedimento che tratteneva il chakra all'interno del mio corpo fosse una diga, scagliai onda su onda di energia contro di essa, deviando e dirigendo il flusso energetico da tutto il mio corpo sino a li in un'unica spinta. Poi, lo concentravo, permettendo di creare una "breccia", da cui facevo fluire giusto il chakra che mi serviva.

Finalmente, dopo numerosi tentativi, ero riuscito ad immettere il mio chakra all'interno della mia arma.
Ero riuscito a farcela, ma ora rimaneva la parte più difficile: emulare il colpo di mio padre.

Devo ammettere che, per una volta, le parole di mio padre potevano essermi di qualche aiuto.
L'energia andava canalizzata lungo la lama, ed in nessun'altra parte.

Mi concentrai nuovamente e feci scorrere il chakra lungo la mia spada; passando dalla Kashira liungo tutto lo tsuka, sino alla tsuba.
Li incontrai una maggiore resistenza. Probabilmente per via del materiale differente della stessa, ma riuscii comunque a superarla dopo qualche difficoltà iniziale.
Alla fine, il mio chakra riuscì a scorrere lungo la Mi.

Lo sentii scorrere lungo il Mune e lungo lo Hasaki, fino a giungere alla Boshi.
Probabilmente, il mio controllo sullo stesso era un po' rozzo, ma andava bene anche così.

Presi un profondo respiro, e, quando sentii che l'energia era stabile, o almeno che era sufficientemente stabile per le mie esigenze, feci un mezzo passettino in avanti col piede destro ed avanzando col piede sinistro lanciai la sferzata.

Omotegiri!

Stile della nuvola: Taglio frontale - Kumo Ryu: Omotegiri
Tipo: Kenjutsu
Grado: Genin
Chakra: Neutro
Sigilli: //

Descrizione: Il ninja, concentrando il chakra lungo la lama della propria arma, sferra una potente sferzata per generare una potente onda d' urto lunga quanto la lama della katana che si muoverà ad una velocità maggiore del 15% rispetto a quella del ninja per causare tagli all' avversario. Tuttavia, per rendere ancora più efficace questa tecnica, l' utilizzatore potrà usarla per colpire direttamente con la propria katana il corpo dell' avversario per causare così tagli con una forza superiore del 15% rispetto alla propria. In questo modo il colpo sarà anche più facile da eseguire in quanto la sua velocità dipenderà dal grado del ninja utilizzatore.

Consumo Chakra: 8

Il colpo era vacillante in quanto a forza e stabilità. Non ero certo un esperto, ma almeno era riuscito.
La sferzata di chakra si protrasse per 5 metri, lasciando qualche graffio sul parquet del dojo.

Ups..

Non di meno, ero riuscito nel mio intento.
Tirai un respiro di solievo, rimisi la spada nel fodero facendo prima grattare la mane lungo l'anello del fodero per poi infilarla con un veloce scatto di polso, infine mi asciugai la fronte imperlata di sudore per lo sforzo e guardai verso mio padre sorridendo compiaciuto.

Da **Soysalserocubano** Ven Lug 11 2014, 12:16

Non male, magari mi sarei aspettato che riuscissi a contenere il colpo senza graffiare il pavimento, ma dimenticavo che sei abbastanza inesperto. Ora passiamo ad una nuova tecnica. Stammi sempre alla dovuta distanza.
Attesi che mio figlio si posizionasse ad una distanza consona e poi brandii col la mano destra la mia fedele spada, caricando di nuovo la la sua lama di chakra.

Stile della nuvola: Sciabola del Samurai - Kumo Ryu: Samurai Saberu
Tipo: Kenjutsu
Grado: Genin
Chakra: Neutro
Sigilli: //

Descrizione: Concentrando una discreta quantità di chakra nella lama della propria arma, il ninja scaglia una potente sferzata nel vuoto per generare un fendente di puro chakra che si muoverà ad una velocità maggiore del 25% rispetto a quella del ninja, potendo percorrere massimo 7 metri. Se l' avversario verrà colpito dal colpo, egli subirà tagli.

Consumo Chakra: 10

Partì un fendente di puro chakra molto veloce che percorse i 7 metri e poi si estinse.
Come puoi vedere, il metodo è molto simile alla prima tecnica. Questa tecnica è la Sciabola del Samurai. Ora prova tu.

Biografia di Himura Ryuuken

Istruzioni:

Da **Rhodeus** Ven Lug 11 2014, 13:18

Aspetta, aspetta.
Cosa odono le mie orecchie?
è forse un complimento?? Almeno in parte?

Hehehe.. O sono stato un grade, O il vecchio con l'età si sta rammollendo..
In ogni caso, se voglio un amuento di paghetta, questo è il momento giusto per chiederlo!

Prima però che potessi esprimermi, mio padre tornò lo stesso di sempre e mi rimise al lavoro..

Mi pareva...

Si protrasse in una nuova mossa, sempre molto letale a quanto potei constatare.
Per le sue stesse parole, era molto simile alla precedente tecnica, con la differenza che stavolta il colpo era molto più veloce e la sciabolata di energia arrivò molto più lontano..

Nuovamente, rimasi raggelato nel vedere la potenza di cui mio padre era stato capace.
Avrebbe fatto rabbrividire chiunque, una tale dimostrazione di potenza.
Ed io ero ancora raggelato dapprima..

Nota per me stesso: Evitare battutacce o scherzi idioti contro mio padre, sia adesso che in futuro..

Pensai deglutendo per lo spavento.
Ero un po' più aduso alla sensazione di impotenza dinnanzi a lui, ed iniziava ad avere meno rilevanza su di me. Mi tratteneva molto meno di quanto non faceva prima, ed ero in grado di prestare più attenzione ai suoi gesti.

Notai che l'onda di energia era molto più intensa della precedente, anche se sembrava meno "consistente" in qualche modo..

Riflettei per qualche minuto, dopo che mio padre mi comandò di emularlo.
Stavolta non volevo fare figuracce, quindi mi concentrai molto su quanto dovevo fare e su come farlo, ma le mie elucubrazioni non portavano a nulla di particolare. Potevo fare tutte le considerazioni che volevo, ma mi serviva metterle in pratica prima o poi.

Uhm... forse la differenza è nella manipolazione energetica più che nella semplice quantità di chakra..

Dunque, per usare un esempio visivo, se prima è stato solo un rapido passaggio di luce sulla lama, ora dovrebbe essere una sorta di traslucidità... Dovrei riuscire, in qualche modo, ad illuminarla in modo prolungato, quasi permanente...
Probabilmente è proprio per la stabilità della "luminescenza" che la sua "solidità" era ridotta..
è possibile...

In questo caso, dunque, il più del lavoro sarà il mantenere la stabilità nel colpo anche dopo che abbia lasciato la spada...

Uhm... dovrei riuscirci, si tratterebbe solo di mantenimento, dopo tutto.. Però potrebbe essere pericoloso. Non dovessi riuscirci, potrei rischiare di danneggiare la lama, e la cosa sarebbe davvero imbarazzante, e per di più in futuro potrebbe diventare anche pericoloso..

Bene bene, direi che sono arrivato ad esaminare bene la tecnica...
Probabilmente ho raccolto tutti gli aspetti che mi servono..

Da **Rhodeus** Ven Lug 11 2014, 13:42

Realizzata la teoria, dovevo solo metterla in pratica.
E non era una cosa facile.

Anche AMMESSO che avessi realizzato correttamente tutto lo svolgimento della tecnica, cosa tutt'altro che necessariamente vera, metterla in atto e realizzarla completamente era piuttosto difficile.

Ok, Kenshin. Puoi farcela.
Devi solo concentrarti..

Chiusi gli occhi e, nuovamente, feci procedere il chakra lungo tutto il mio corpo sino ad arrivare alle mani.
Da li, lo feci fluire lungo la spada, incontrando la solita difficoltà nello tsuba, ma stavolta ero più pratico e riuscii a far fluire il chakra senza grossi impedimenti.
Non era una sfida facile mantenere la stabilità del flusso.
Con la pratica e col tempo ero riuscito a farlo nel mio corpo, ma in un oggetto, era ben più difficile..
Dovetti sudare 7 camice per riuscire a dargli anche una semplice parvenza di stabilità.
Purtroppo, era ancora instabile e poco concretamente utilizzabile.

Strinsi i denti cercando di trattenere il flusso e di canalizzarlo a dovere.
Purtroppo, ad un certo punto, anche quello sforzo si dimostrò insufficiente.
Era davvero molto impegnativo mantenere costante il chakra nella spada.

Mi sforzai al massimo, ma alla fine fallii nel trattenerlo e concentrarlo.
Dovetti tentare il colpo, anche se era improbabile che fosse riuscito come doveva.

Per lo meno, mi partì.. Anche se non era minimamente stabile o veloce come quello di mio padre.
Anzi, era tutto meno che simile a quello di mio padre.
Arrivò a malapena a 2 metri oltre la spada prima di dissolversi, ed a giudicare dalla "resistenza" del colpo, non avrebbe potuto tagliare neppure un pezzo di carta velina..

Dio mio che figuraccia...

Ma non era andata male come poteva sembrare.
Anche se il colpo non era minimamente paragonabile a come doveva essere, avevo ottenuto informazioni preziose, ed ero stato in grado di capire cosa era andato male.
Avevo anche capito che le mie intuizioni riguardo la teoria della tecnica erano state esatte.
Dovevo solo riuscire a migliorarne l'esecuzione pratica.
Cosa non facile, ma nemmeno impossibile.
Ero relativamente fiducioso che con un nuovo tentativo sarei riuscito a portare a termine l'incarico assegnatomi.
In fin dei conti, il problema era solo nel mantenere stabile il flusso del chakra nella lama; dovevo solo spendermi di più in quella direzione.

Ce la farò. Costi quel che costi!

Da **Rhodeus** Ven Lug 11 2014, 14:03

Evevo imparato molto dai miei errori, quindi ero pronto a rimettermi al lavoro e cimentarmi di nuovo nella tecnica di prima.

Avevo capito dov'era stata la causa del mio fallimento, ma non ancora come rimediare..
Dovetti sforzarmi molto per escogitare una soluzione.

Basilarmente, avevo capito che il mio problema era stato mantenere il chakra stabile all'interno della lama, ma non avevo idea di come risolvere.

Chiusi gli occhi e ripensai nuovamente al mio lavoro sino a li.
Avevo notato ogni volta che immettevo chakra nella spada, che la tsuba offriva una certa resistenza al passaggio dell'energia, e forse forse, potevo usarlo a mio vantaggio..

Hehehe...

Sogghignai leggermente mentre escogitavo la mia soluzione.
Non era semplice, certo, ma non era neppure impossibile.

Tornai in posizione di guardia, con la tsuba alla solita altezza dell'ombelico, e la spada stretta con entrambe le mani.
Feci nuovamente fluire il chakra dal mio corpo sino alla spada; lungo la Tsuka, sino ad arrivare allo tsuba, dove incontrò la solita resitenza, ed infine alla Mi.
Una volta arrivato a quel punto, aumentai il quantitativo di chakra inserito nella lama, fino a saturarla.
Una volta che la lama era satura, "chiusi" il passaggio dalla tsuba alla Tsuka.
La mia soluzione era quella.
In fin dei conti, era più facile saldare il buco su una parete già esistente, che non costruirne una ex-novo.
Chiudendo il passaggio attraverso la tsuba, profittando della resistenza che la stessa opponeva al flusso del chakra, potevo mantenere stabile il chakra nella lama senza alcuno sforzo degno di considerazione.
Sembrava che avessi trovato la mia soluzione.

Mi concentrai di nuovo, poi alzai le braccia caricai il fendente e...

Samurai Saberu!!

Stile della nuvola: Sciabola del Samurai - Kumo Ryu: Samurai Saberu
Tipo: Kenjutsu
Grado: Genin
Chakra: Neutro
Sigilli: //

Descrizione: Concentrando una discreta quantità di chakra nella lama della propria arma, il ninja scaglia una potente sferzata nel vuoto per generare un fendente di puro chakra che si muoverà ad una velocità maggiore del 25% rispetto a quella del ninja, potendo percorrere massimo 7 metri. Se l' avversario verrà colpito dal colpo, egli subirà tagli.

Consumo Chakra: 10

Il colpo partì, anche se non era molto stabile né molto robusto.
Arrivò a percorrere la distanza giusta, ed anche a muoversi alla giusta velocità, certo, sempre paragonandolo alla mia possibilità fisica; anche se si vedeva che era poco stabile. Però era stato in grado di mantenere una certa stabilità. Non mi aspettavo nulla di meglio, in realtà.
Non avendo più una connessione stabile col flusso di chakra, non avevo nemmeno più voce in capitolo riguardo ciò che questo poteva fare, e liberare il colpo era stato davvero più difficile di quanto non avessi immaginato.

Nonostante tutto, però, il colpo era riuscito.
Non era un granché, ma ci si poteva lavorare sopra.
E stavolta ero riuscito a non rovinare il pavimento del dojo, per lo meno..

Mi asciugai la fronte dalle gocce di sudore che mi stavano imperlando, e guardai verso mio padre con soddisfazione.

Da **Soysalserocubano** Sab Lug 12 2014, 10:55

Nn è perfetta come la volevo, ma può andare bene lo stesso. Naturalmente con la pratica e il duro esercizio riuscirai a migliorarla sicuramente. Ora ti prego di osservare attentamente.
Per prima cosa creai una copia illusoria.

Tecnica della moltiplicazione - Bushin no jutsu
Tipo: Ninjutsu
Grado: Base
Chakra: Neutro
Sigilli: 1

Descrizione: Tecnica molto comune che un ninja deve conoscere per diplomarsi all' accademia e diventare un Genin. Consente di creare varie copie illusorie (che quindi non possono arrecare danno) dell'utilizzatore, senza ne massa ne chakra da utilizzare, quindi non si possono ne usare per sostituirsi da degli attacchi ne per farle utilizzare delle proprie tecniche. Al minimo impatto si disperdono se entrano in contatto con qualcosa o se l'utilizzatore della tecnica viene colpito, rilasciando del fumo bianco, utile per scappare o celare una tattica. Prestando particolare attenzione, è facile distinguere il vero dalle copie in quanto esse non possono interagire con l' ambiente circostante e non possiedono l' ombra e si muoveranno ad una velocità pari ad un quinto dell' utilizzatore (a livello studente sono ferme).
[Numero di copie che possono essere evocate per ogni grado: Studente: 2; Genin: 4 ; Chunin: 6 ; jonin: 8; Anbu: 10; Special Jonin: 12; Sannin: 15; Kage: 20]
Consumo Chakra: [Studente: 1 ; Genin: 1; chunin: 1 ; jonin: 2 ; Anbu: 2; Special Jonin: 3; Sannin(o parigrado): 3; Kage: 4]

Ora figlio, segui bene cosa faccio quando la mia copia mi attaccherà.
Imposi alla mia copia di attaccarmi con un taijutsu attendendo fino all' ultimo per utilizzare la tecnica che volevo mostrare a Kenshin. Scartai lateralmentebrandendo la mia katanae colpii l' addome della copia.

Stile della nuvola: Affondo possente - Kumo Ryu: Chikarazuyoi Tosshin
Tipo: Kenjutsu
Grado: Genin
Chakra: Neutro
Sigilli: //

Descrizione: Questa tecnica può essere utilizzata solo quando il proprio avversario sta eseguendo un Taijutsu. Il ninja, aspettando l' ultimo momento possibile, compie un rapido movimento laterale mentre brandisce la sua katana e, con essa, colpirà l' addome del proprio avversario per causargli un taglio e interrompere così l' esecuzione della tecnica avversaria.

Consumo Chakra: 7

La copia svanì in una nube di fumo e mi rivolsi al ragazzo che doveva essere lì ad osservarmi.
Questa tecnica è ottima per la difesa dai Taijutsu. Non è difficile, crea una copia e inizia a provarla fin quando non ci riesci.

Istruzioni:

Da **Rhodeus** Lun Lug 14 2014, 07:11

Finalmente, ero riuscito a padroneggiare anche questa tecnica.
Mi sembrava di essere li dentro da una vita. Ma, per fortuna, stavo ottenendo dei risultati.
Almeno questo, mi rincuorava.

Non ebbi neppure il tempo di rifiatare, che di nuovo dovevo tornare al lavoro.

La prossima sfida sarebbe consistita nel creare una mia copia illusoria e nell' intercettare il suo attacco di taejutsu.
Impresa tutt'altro che semplice, ma comunque un esercizio in un certo senso basilare.
Si trattava solo di coordinazione e di tempismo.
Nulla di infattibile, anche se decisamente difficile da ottenere alla perfezione.

Bushin no jutsu!

Tecnica della moltiplicazione - Bushin no jutsu
Tipo: Ninjutsu
Grado: Base
Chakra: Neutro
Sigilli: 1

Descrizione: Tecnica molto comune che un ninja deve conoscere per diplomarsi all' accademia e diventare un Genin. Consente di creare varie copie illusorie (che quindi non possono arrecare danno) dell'utilizzatore, senza ne massa ne chakra da utilizzare, quindi non si possono ne usare per sostituirsi da degli attacchi ne per farle utilizzare delle proprie tecniche. Al minimo impatto si disperdono se entrano in contatto con qualcosa o se l'utilizzatore della tecnica viene colpito, rilasciando del fumo bianco, utile per scappare o celare una tattica. Prestando particolare attenzione, è facile distinguere il vero dalle copie in quanto esse non possono interagire con l' ambiente circostante e non possiedono l' ombra e si muoveranno ad una velocità pari ad un quinto dell' utilizzatore (a livello studente sono ferme).
[Numero di copie che possono essere evocate per ogni grado: Studente: 2; Genin: 4 ; Chunin: 6 ; jonin: 8; Anbu: 10; Special Jonin: 12; Sannin: 15; Kage: 20]
Consumo Chakra: [Studente: 1 ; Genin: 1; chunin: 1 ; jonin: 2 ; Anbu: 2; Special Jonin: 3; Sannin(o parigrado): 3; Kage: 4]

Accanto a me comparvero 4 cloni illusori.
Ordinai loro di disporsi in fila indiana ed al mio segnale, avrebbero dovuto attaccarmi uno alla volta con calci e pugni.

Mi misi a 3 metri davanti alla fila, in posizione di guardia, con le gambe leggermente divaricate e la spada stretta con entrambe le mani con la tsuba all'altezza dell'ombelico.
Mi scroccai il collo e sciolsi le spalle con un paio di movimenti circolari, ed altrettanto feci con le caviglie.

Una volta che mi sentii pronto, diedi il segnale alle mie copie perché mi aggredissero come da ordine precedente.

La prima di loro partì all'attacco lanciando un pugno all'indirizzo della mia tempia sinistra.
Schivai gettandomi a terra in una capriola, poi colpii di taglio.

Ero convinto di aver completato la richiesta, ma guardando mio padre in viso capii che così non era.
In realtà, non mi ci ero nemmeno avvicinato.
Magari avevo schivato correttamente il colpo nemico, ma non ero stato minimamente in grado di intercettarne l'attacco.
Mi ero solo limitato a schivare ed a contrattaccare.

Quindi non si tratta di una banale schivata. Devo schivare E contrattaccare praticamente allo stesso tempo.. Ottimo, per quando sarò in grado di riuscirci sarò già pronto per la pensione..

Da **Rhodeus** Lun Lug 14 2014, 11:09

Dopo il primo fallimento, mi rimisi in posa di guardia, sempre con le gambe leggermente divaricate e la spada stretta a due mani con la tsuba all'altezza del mio ombelico, e diedi l'ordine di attaccare ad un'altra copia.

Il mio doppio si lanciò nuovamente alla carica mirando a colpirmi con un calcio al fianco destro; provai acoordinare bene il mio tempo di reazione coi suoi movimenti, a schivare ed attaccare nello stesso momento, ma purtroppo non fui così preciso e lo colpii prima di riuscire a portarmi fuori dalla sua linea di colpo.
Di fatto, era un nuovo insuccesso.

Prima di tentare di nuovo, cercai di analizzare i miei fallimenti precedenti.
Avevo fallito in modi molto differenti fra loro; la prima volta avevo schivato del tutto, per poi attaccare una volta terminata la schivata, la seconda volta avevo attaccato prima di schivare.
Il mio errore doveva quindi essere in uno di questi due momenti.

Certo, non che ci fosse troppo da analizzare. Sbagliavo il tempo di azione, questa era l'unica realtà evidente, ma analizzare le mie azioni ed i miei errori mi permetteva di focalizzarmi su quali muoscoli dovevano essere seguiti con maggiore attenzione per coordinarmi meglio.

Compresi che probabilmente il più del lavoro doveva essere fatto con le gambe, piuttosto che con le braccia o con altra parte del corpo.
Evidentemente il coordinamento dei mie movimenti doveva partire dalle coscie e dai piedi, se volevo riuscire ad eseguire la tecnica correttamente.

Una volta terminate le mie elucubrazioni, diedi ordine mentale alla terza copia di attaccarmi, dopo essermi messo di nuovo in "guardia".
Questa partì alla carica tentando un diretto destro alla mascella.
Mentre la copia avanzava, io ero così preso dal tentare di prendere bene il tempo di reazione, da cosa dovevo fare e come, che non reagii per nulla..
La copia mi investì in pieno col suo attacco, ma non essendo altro che un ombra, esplose nonappena mi toccò..

DOH!

Da **Rhodeus** Lun Lug 14 2014, 11:32

Ero arrivato all'ultima copia.
Giacché ero rimasto fermo l'attacco precedente, non avevo bisogno di riposizionarmi.
Almeno c'era un aspetto vagamente positivo nel mio ultimo, ridicolo, fallimento.

Comunque, avevo già tentato e fallito tre volte. Le prime due ero andato molto vicino a quanto richiestomi, e l'ultimo tentativo lo escludevo proprio dai registri per via della figura pietosa che era stato.

Decisi che, per essere sicuro sicuro sicuro, avrei fatto meglio a generare altri cloni d'ombra.
Mi rimisi in posizione ed evocai altre 3 copie.

Tecnica della moltiplicazione - Bushin no jutsu
Tipo: Ninjutsu
Grado: Base
Chakra: Neutro
Sigilli: 1

Descrizione: Tecnica molto comune che un ninja deve conoscere per diplomarsi all' accademia e diventare un Genin. Consente di creare varie copie illusorie (che quindi non possono arrecare danno) dell'utilizzatore, senza ne massa ne chakra da utilizzare, quindi non si possono ne usare per sostituirsi da degli attacchi ne per farle utilizzare delle proprie tecniche. Al minimo impatto si disperdono se entrano in contatto con qualcosa o se l'utilizzatore della tecnica viene colpito, rilasciando del fumo bianco, utile per scappare o celare una tattica. Prestando particolare attenzione, è facile distinguere il vero dalle copie in quanto esse non possono interagire con l' ambiente circostante e non possiedono l' ombra e si muoveranno ad una velocità pari ad un quinto dell' utilizzatore (a livello studente sono ferme).
[Numero di copie che possono essere evocate per ogni grado: Studente: 2; Genin: 4 ; Chunin: 6 ; jonin: 8; Anbu: 10; Special Jonin: 12; Sannin: 15; Kage: 20]
Consumo Chakra: [Studente: 1 ; Genin: 1; chunin: 1 ; jonin: 2 ; Anbu: 2; Special Jonin: 3; Sannin(o parigrado): 3; Kage: 4]

Ordinai alle nuove copie di disporsi ai lati rispetto a me, aprendosi a ventaglio e circondandomi.
Quando tutte le copie furono in posizione, diedi loro il comando mentale di attaccarmi tutte assieme.
Sapevo benissimo di non correre alcun rischio reale, ma dovendo fronteggiare 4 attacchi contemporanei sarei stato costretto ad eseguire la tecnica in rapida successione, quindi a perfezionarmi colpo su colpo, e non avrei avuto tempo di sbagliare.

Attesi l'ultimo istante utile, poi scattai:

Chikarazuyoi Tosshin!

Stile della nuvola: Affondo possente - Kumo Ryu: Chikarazuyoi Tosshin
Tipo: Kenjutsu
Grado: Genin
Chakra: Neutro
Sigilli: //

Descrizione: Questa tecnica può essere utilizzata solo quando il proprio avversario sta eseguendo un Taijutsu. Il ninja, aspettando l' ultimo momento possibile, compie un rapido movimento laterale mentre brandisce la sua katana e, con essa, colpirà l' addome del proprio avversario per causargli un taglio e interrompere così l' esecuzione della tecnica avversaria.

Consumo Chakra: 7

Schivai il primo assalto, quello direttamente davanti a me, compiendo un passsetto avanzando di fianco al mio "nemico", mentre abbassavo la Katana all'altezza del suo addome; la sua stessa spinta ed il suo medesimo slancio, fecero il resto.
Con la coda dell'occhio scorsi il mio nuovo avversario, il mio clone che mi attaccava da destra rispetto alla posizione iniziale, il cui pugno alla mia tempia era sempre più vicino.
Nuovamente, portai la katana in posizione con un rapido scatto del polso efeci un veloce passetto col piede destro per portarmi alla sua destra mentre allungavo il fendente.
Poi il clone che mi aveva aggredito alle spalle, con un calcio ben calibrato in direzione dei miei reni.
Anche lì, fu facile batterlo. Mi limitai a scartare di lato con un mezzo passo, per affondare nel basso ventre ed aumentare la spinta con un passo intero.
L'ultimo dei miei avversari, quello che inizialmente mi avrebbe dovuto prendere dal fianco sinistro, era diretto contro di me mirando a colpirmi con una gomitata al plesso solare.
Nuovamente, scartai di lato con un mezzo passetto del piede destro, quello più avanzato, mentre menavo il fendente, ed inserii ancora più forza e velocità con un secondo mezzo passo del piede destro.

In pochi secondi, tutti e 4 i miei "aggressori" erano tornati ad essere fumo.

Tze!
Tutto fumo e niente arrosto 'sti tipi!

Ok, magari avevo padroneggiato lo stile della nuvola in un pomeriggio, ma riguardo all'umorismo avrei avuto ancora parecchio da fare...

Da **Soysalserocubano** Lun Lug 14 2014, 11:53

Bene Kenshin, il tuo addestramento per oggi è finito. Puoi fare quello che ti pare hai la giornata libera. Naturalmente mi aspetto che migliori nelle tecniche che ti ho mostrato oggi e che tu non rimanga ad un livello così grezzo d' esecuzione.
Mi voltai per andarmene ma prima volli ricordargli un' ultima cosa.
La spada è tua, trattala come una fedele compagna! Continuai a camminare verso l' uscita.

Spoiler:

Da **Rhodeus** Lun Lug 14 2014, 12:11

Ero riuscito a fare mio tutto quello che mio padre mi aveva insegnato.
Ero molto soddisfatto ed orgoglioso di me stesso.
Sorrisi quando mio padre mi concesse il resto della giornata libera.
Presi coraggio e gli dissi, non senza una buona dose d'imbarazzo:

Padre, state sicuro che tratterò questa meravigliosa lama come fosse la mia vita e la mia anima!
Volevo chiedervi...
Ecco..
è stata una mattinata impegnativa, e mia madre non sarà in casa per tutto il giorno..
Mi chiedevo..
Vi andrebbe di pranzare con me..?

Sorrisi timidamente in direzione di mio padre.
Anche se non avevamo proprio quel genere di rapporto fra padre e figlio che ci si potesse immaginare, l'addestramento di oggi ci aveva un po' riavvicinato, e speravo di poter riuscire a riallacciare un po' i rapporti..
Chissà, magari avrebbe anche cominciato ad accettare un po' di più il mio desiderio di cucinare..

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