Spese Himura Kenshin
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Spese Himura Kenshin
Era finalmente arrivato il grande giorno.
Il giorno che tutti al villaggio attendevano con ansia e trepidazione.
Quella mattina aveva portato con se fra i miei compaesani un minestrone di emozioni contrastanti.
Giubilo, disperazione, felicità, ansia, e molte altre ancora.
Ed io non ero da meno.
Era il giorno che tutti aspettavamo.
Quale giorno?
Ma è ovvio, no?
Il giorno di paga!!
Stavo per ricevere il mio primo, vero STIPENDIO!!
Non vedevo l'ora di stringere in mano un corposo assegno come premio per i miei sforzi al servizio del villaggio.
Finalmente.
Corsi all'ufficio del raikage, che a quanto pareva svolgeva pure quella mansione nel mio villaggio (c'è crisi), e mi misi pazientemente in fila..
Non ci misi proprio 2 minuti, diciamo.. Anzi, per essere ben chiari, ci persi tutta la mattinata in coda, e sotto la pioggia non fu proprio il massimo.
Però, una volta che venne il mio turno, finalmente, potei assaporare quella enorme gioia, quella indescrivibile emozione che tanto spesso avevo invidiato ad altri adulti; non a mio padre, ovviamente. Lui si limitava a controllare l'estratto-conto della banca ogni 3 mesi; tanto ci pensavano le rendite delle industrie di famiglia e del dojo a passare il pane in casa.
Ma per mé...
Béh, era diverso.
Era il primo passo verso l'indipendenza. Un primo segno di maturità, quasi quanto il primo pelo pubico.
Ok, esempio del cavolo. Fatto stà che ero al settimo cielo.
Quando aprii la busta e tirai fuori l'assegno vidi la cifra:
127 ryo... Eh.. speravo in qualcosina di più, sinceramente..
Fare i ninja non paga poi così tanto, sembrerebbe..
Sconsolato mi recai alla sede locale della BNL (si, c'è pure a Kumo).
Mi recai allo sportello, ed anche li ci persi un casino di tempo, poi, finalmente, la cassiera, un donnone di almeno 4 quintali, con non meno di 15 menti ed i trolley sotto gli occhi, mi ricevette.
Guardò l'assegno che gli avevo porto e fece un espressione stupita.
Più volte portò lo sguardo dal pezzo di carta alla mia faccia, guardandomi come se avesse visto un fantasma.
Ehm...
C'è qualche problema?
Chiesi io un po' perplesso dalla sua reazione.
Il donnino scosse il capo e chiamò qualcuno al telefono.
Dalla mia posizione non riuscivo a sentire.
Boh?
Pochi minuti dopo arrivò un bell'imbusto tutto tirato a lucido che mi accolse con le moine più sprocedate mai viste.
Mi prese sottobraccio e mi trascinò, quasi di peso, nel suo ufficio.
Era un bel loculo, tutto sommato.
Pareti tinteggiate di fresco, mobili di bassa qualità ma molto appariscenti, delle pessime imitazioni di quadri famosi alle pareti, ma almeno c'erano, e mi offrì un sigaro (un toscanaccio), del brandy da supermercato ed altre schifezze.
Tralasciando il suo patetico tentativo di abbindolarmi con le lusinghe, vi racconterò solo come andarono gli eventi.
In sostanza, O c'era stato un errore sul mio assegno, o avevo preso una bella gratifica, giacché avevo guadagnato 10 volte quanto avevo contato io!! E l'idiota lì, tentava di convincermi ad aprire un conto d'investimento presso di loro.
Io, come un fesso, ci cascai a piedi pari, ovviamente.
Ma, almeno, ebbi il buonsenso di leggere un paio di volte il contratto prima di firmare.
Feci in modo che mi mantenessero il conto corrente senza però poter investire il capitale. Poteva essere una buona mossa, in vista del mio obiettivo finale, in verità, ma non mi fidavo.
Quindi, mi limitai ad aprire un bel conto e chiudere la faccenda.
Sulla via del ritorno, stringevo in mano il mio primissimo libretto di risparmio, il mio primo bancomat ed il mio primissimo libretto degli assegni!
Ero proprio in vena di festeggiare.
Lasciando perdere che svaligiai tutti i negozi di pentole che trovai, per non parlare di salumerie, ortofrutta, pescivendoli e compagnia bella, decisi di fare anche una cappatina al Ninjathlon.
Uno store per ninja con ogni ben-di-Dio di roba adatta agli shinobi.
Era un superstore di quelli enormi, ed aveva anche dei prezzi davvero economici..
Facendo un giro, finii col comprare più di quanto avevo messo in conto.
Volevo solo prendere un paio di guanti nuovi, poi una commessa part-time con un paio di chiappe che... Vabbéh, ci siamo capiti dove voglio arrivare.
Insomma, un sorrisetto, una ancheggiatina, una strizzatina d'occhio, e m'aveva convinto a prendere un casino di roba.
D'accordo che era tutta roba che avrei tranquillamente potuto usare in missione, ed in effetti poteva anche tornarmi utile, ma cavolo.. finisce sempre così..
In sostanza, arrivato alla cassa, avevo preso con mé una decina di bombe fumogene, una mezza decina di bombe accecanti ed una jitte. Cosa me ne sarei fatto poi di una jitte, ancora non lo so.
Ma la commessa diceva che mi faceva molto più "uomo", qualsiasi cosa significasse...
Ed io sono co****ne, fra l'altro. Quantomeno, abbastanza da cascarci.
Il conto era stato incredibilmente meno salato del previsto, però.
Non avevo speso manco 200 Ryo, ed avevo accumulato punti sulla carta fedeltà da usare per uno sconto del 10% sugli articoli di nuova uscita in promozione esclusiva.
Peccato che non me ne facevo davvero nulla di quella roba..
Il giorno che tutti al villaggio attendevano con ansia e trepidazione.
Quella mattina aveva portato con se fra i miei compaesani un minestrone di emozioni contrastanti.
Giubilo, disperazione, felicità, ansia, e molte altre ancora.
Ed io non ero da meno.
Era il giorno che tutti aspettavamo.
Quale giorno?
Ma è ovvio, no?
Il giorno di paga!!
Stavo per ricevere il mio primo, vero STIPENDIO!!
Non vedevo l'ora di stringere in mano un corposo assegno come premio per i miei sforzi al servizio del villaggio.
Finalmente.
Corsi all'ufficio del raikage, che a quanto pareva svolgeva pure quella mansione nel mio villaggio (c'è crisi), e mi misi pazientemente in fila..
Non ci misi proprio 2 minuti, diciamo.. Anzi, per essere ben chiari, ci persi tutta la mattinata in coda, e sotto la pioggia non fu proprio il massimo.
Però, una volta che venne il mio turno, finalmente, potei assaporare quella enorme gioia, quella indescrivibile emozione che tanto spesso avevo invidiato ad altri adulti; non a mio padre, ovviamente. Lui si limitava a controllare l'estratto-conto della banca ogni 3 mesi; tanto ci pensavano le rendite delle industrie di famiglia e del dojo a passare il pane in casa.
Ma per mé...
Béh, era diverso.
Era il primo passo verso l'indipendenza. Un primo segno di maturità, quasi quanto il primo pelo pubico.
Ok, esempio del cavolo. Fatto stà che ero al settimo cielo.
Quando aprii la busta e tirai fuori l'assegno vidi la cifra:
127 ryo... Eh.. speravo in qualcosina di più, sinceramente..
Fare i ninja non paga poi così tanto, sembrerebbe..
Sconsolato mi recai alla sede locale della BNL (si, c'è pure a Kumo).
Mi recai allo sportello, ed anche li ci persi un casino di tempo, poi, finalmente, la cassiera, un donnone di almeno 4 quintali, con non meno di 15 menti ed i trolley sotto gli occhi, mi ricevette.
Guardò l'assegno che gli avevo porto e fece un espressione stupita.
Più volte portò lo sguardo dal pezzo di carta alla mia faccia, guardandomi come se avesse visto un fantasma.
Ehm...
C'è qualche problema?
Chiesi io un po' perplesso dalla sua reazione.
Il donnino scosse il capo e chiamò qualcuno al telefono.
Dalla mia posizione non riuscivo a sentire.
Boh?
Pochi minuti dopo arrivò un bell'imbusto tutto tirato a lucido che mi accolse con le moine più sprocedate mai viste.
Mi prese sottobraccio e mi trascinò, quasi di peso, nel suo ufficio.
Era un bel loculo, tutto sommato.
Pareti tinteggiate di fresco, mobili di bassa qualità ma molto appariscenti, delle pessime imitazioni di quadri famosi alle pareti, ma almeno c'erano, e mi offrì un sigaro (un toscanaccio), del brandy da supermercato ed altre schifezze.
Tralasciando il suo patetico tentativo di abbindolarmi con le lusinghe, vi racconterò solo come andarono gli eventi.
In sostanza, O c'era stato un errore sul mio assegno, o avevo preso una bella gratifica, giacché avevo guadagnato 10 volte quanto avevo contato io!! E l'idiota lì, tentava di convincermi ad aprire un conto d'investimento presso di loro.
Io, come un fesso, ci cascai a piedi pari, ovviamente.
Ma, almeno, ebbi il buonsenso di leggere un paio di volte il contratto prima di firmare.
Feci in modo che mi mantenessero il conto corrente senza però poter investire il capitale. Poteva essere una buona mossa, in vista del mio obiettivo finale, in verità, ma non mi fidavo.
Quindi, mi limitai ad aprire un bel conto e chiudere la faccenda.
Sulla via del ritorno, stringevo in mano il mio primissimo libretto di risparmio, il mio primo bancomat ed il mio primissimo libretto degli assegni!
Ero proprio in vena di festeggiare.
Lasciando perdere che svaligiai tutti i negozi di pentole che trovai, per non parlare di salumerie, ortofrutta, pescivendoli e compagnia bella, decisi di fare anche una cappatina al Ninjathlon.
Uno store per ninja con ogni ben-di-Dio di roba adatta agli shinobi.
Era un superstore di quelli enormi, ed aveva anche dei prezzi davvero economici..
Facendo un giro, finii col comprare più di quanto avevo messo in conto.
Volevo solo prendere un paio di guanti nuovi, poi una commessa part-time con un paio di chiappe che... Vabbéh, ci siamo capiti dove voglio arrivare.
Insomma, un sorrisetto, una ancheggiatina, una strizzatina d'occhio, e m'aveva convinto a prendere un casino di roba.
D'accordo che era tutta roba che avrei tranquillamente potuto usare in missione, ed in effetti poteva anche tornarmi utile, ma cavolo.. finisce sempre così..
In sostanza, arrivato alla cassa, avevo preso con mé una decina di bombe fumogene, una mezza decina di bombe accecanti ed una jitte. Cosa me ne sarei fatto poi di una jitte, ancora non lo so.
Ma la commessa diceva che mi faceva molto più "uomo", qualsiasi cosa significasse...
Ed io sono co****ne, fra l'altro. Quantomeno, abbastanza da cascarci.
Il conto era stato incredibilmente meno salato del previsto, però.
Non avevo speso manco 200 Ryo, ed avevo accumulato punti sulla carta fedeltà da usare per uno sconto del 10% sugli articoli di nuova uscita in promozione esclusiva.
Peccato che non me ne facevo davvero nulla di quella roba..
Rhodeus- Messaggi : 248
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