Addestramento Tecnica del controllo del Chakra Nagato Saitou (ale-pain)

Da **Soysalserocubano** Lun Giu 02 2014, 20:14

Codice:: [quote][b]Tecnica del Controllo del Chakra - Chakura Seigyo no Jutsu[/b] [b]Limitazione:[/b] Per tutti i ninja [b]Tipo:[/b] Ninjutsu [b]Grado:[/b] Genin [b]Chakra:[/b] Neutro [b]Sigilli:[/b] // [b]Descrizione:[/b] Grazie a questa tecnica si migliora il proprio controllo del chakra e tramite essa si può camminare su acqua pareti ed ogni tipo di superficie che non causi danni. La tecnica, a differenza delle altre, non ha costo di chakra supplementare per il mantenimento della stessa ma può essere attivata in una fase qualsiasi della missione (battaglia) e rimane attiva per tutta la missione. [u]Nota:[/u] con questa tecnica non è possibile far fluire il chakra in cose, animali e persone. Non si può usare quindi per disturbare il chakra di altre persone o di se stessi per uscire da genjutsu. Non può assolutamente essere usata per trasferire nel proprio corpo o in altri oggetti con un chakra elementare, il chakra usato in questa tecnica non ha nessun elemento. [b]AVVISO: La tecnica diventa extra tramite un addestramento speciale il cui costo è di 250 ryo.[/b] [b]Consumo:[/b] 6[/quote]

Rieccomi ad insegnare ad un genin. L' unico motivo per cui non rifiuto è perché devo farli crescere e plasmarli per farne un esercito.
Mi alzai presto quella mattina e andai a fare un' abbondante colazione in un piccolo bar di Kiri. Ero un po' seccato dall' orario insolito dell' addestramento, ma ormai avevo accettato e non potevo più tirarmi indietro. Quella mattina uscii di buon'ora per recarmi nel luogo dell' appuntamento, un campo d'addestramento composto interamente di erba, con alberi ed un laghetto. Arrivai 5 minuti prima dell' orario stabilito e non c'era nessuno. Bene sono le 8.25, speriamo arrivi presto!

Scheda di Setsuko Utakata

Istruzioni:

Da **ale-pain** Mar Giu 03 2014, 11:07

Avevo raggiunto, dopo uno scontro nell'arena contro un ninja di un villaggio diverso, il grado genin e qualche giorno prima avevo imparato nuovi jutsu grazie a dei rotoli, presi in prestito dall'accademia. Quando restituii questi, l'uomo dedito alla biblioteca e dunque ai libri e rotoli conservati nel villaggio, mi informò su un fatto assai interessante. Riguardava la tecnica del controllo del chakra: essa permetteva di poter usufruire di un controllo migliore del chakra tale da poter addirittura camminare sopra l'acqua o sugli alberi. Di certo un jutsu del genere sarebbe stato necessario da apprendere per la mia carriera da shinobi, visto l'aumento della capacità di mobilità che ne derivava. Tuttavia essa, per via della sua difficoltà, richiedeva la supervisione di uno shinobi più esperto che mi avrebbe aiutato a imparare la tecnica. Perciò, approfittai che ero lì, per inoltrare tale richiesta e poter avere al più presto possibile il mio addestramento. Decisi infatti di aspettare di andare in missione: prima avrei imparato il ninjutsu. Ciò era dovuto al fatto che le missioni, su pur di classe d o c, presentavano comunque un certo grado di pericolo, considerando anche il mio livello. Quindi sarebbe stato meglio presentarsi con più assi possibili a disposizione per non essere preso alla sprovvista durante lo svolgimento di queste. La risposta non tardò ad arrivare, comunicando il giorno, l'orario e il luogo dell'appuntamento. L'addestramento era di mattina, alle 8 e 30. Decisi dunque di arrivare con qualche minuto di anticipo, in modo da iniziare il più presto possibile e non perdere tempo. Quando arrivai al campo d'addestramento, notai che vi era già qualcuno che sembrava stesse aspettando qualcuno. Dato che comunque era ancora presto, era molto probabile che egli era il ninja dedito ad aiutarmi per apprendere il controllo del chakra, visto che difficilmente avrei incontrate altre persona al campo proprio a quell'ora. Mi avvicinai dunque e dissi.
Salve, io sono Nagato Saitou, il genin che ha fatto la richiesta per apprendere il controllo del chakra. Lei deve essere lo shinobi mandato ad assistermi, giusto?
Attesi dunque una sua risposta.

Da **Soysalserocubano** Mar Giu 03 2014, 11:32

Salve, io sono Nagato Saitou, il genin che ha fatto la richiesta per apprendere il controllo del chakra. Lei deve essere lo shinobi mandato ad assistermi, giusto?
Bene, sei puntuale Saitou! Io sono Setsuko Utakata, Chunin della Nebbia. Come hai intuito sarò io a farti da sensei oggi.
Squadrai il genin da capo a piedi, con aria incuriosita. Non avevo voglia di perdere altro tempo e così porsi una domanda a bruciapelo al ragazzo.
Come mai hai richiesto questa tecnica, cosa sai di specifico su di essa?
Lo guardai fisso negli occhi, attendendo la risposta del ragazzo.

Istruzioni:

Da **ale-pain** Mar Giu 03 2014, 16:49

Lo shinobi confermò la mia ipotesi, presentandosi a sua volta. Si trattava di un uomo dal fisico imponente e statuario. Aveva i capelli neri e occhi marroni, sebbene non avesse le sopracciglia. Ciò che mi colpì di più erano le bende che gli coprivano metà viso, coprendogli naso e bocca, e il coprifronte girato verso sinistra piuttosto che tenuto in orizzontale. Dopodiché mi fece,dopo avermi squadrato dalla testa ai piedi, subito una domanda a bruciapelo sulla mia conoscenza della tecnica del controllo del chakra e il motivo che mi aveva spinto a richiedere l'addestramento.
Il chakra è un misto tra l'energia presente in ogni cellula del corpo e l'energia spirituale acquistata con l'esercizio e l'esperienza. In particolare la tecnica del controllo del chakra permette di controllare il chakra e posizionarne parte su vari punti del corpo specifiche. Ad esempio dosando abbastanza chakra nei piedi, si può persino camminare sui piedi o salire su pareti verticali. Ho richiesto la tecnica propria per questa sua versatilità: infatti permette di combattere anche in zone dove di norma una persona normale non potrebbe farlo, aumentando così le possibilità di attacco e di manovra durante i combattimenti. Quando andrò a svolgere le missioni per contro del villaggio di certo non combatterò sempre in zone pianeggianti o comunque ben strutturate come nell'arena. Perciò la conoscenza di tale ninjutsu è indispensabile per la mia carriera da shinobi, ma sopratutto per sopravvivere.
Conclusi il mio discorso e aspettai una risposta del chunin.

Da **Soysalserocubano** Mar Giu 03 2014, 20:00

Bene, mi soddisfa abbastanza la tua spiegazione, ma sappi che la tecnica, nonostante l' ottimo controllo che permette sul chakra, non è in gradi di annullare genjutsu o interferire con il chakra altrui. Detto questo direi di passare alla parte pratica.
Guardai fisso il ragazzo.
Iniziamo con qualcosa di facile. Inizia a concentrare il chakra nei piedi molto intensamente ed appoggialo sull'albero. La corteccia non dovrà rompersi.

Istruzioni:

Da **ale-pain** Mer Giu 04 2014, 09:36

Bene, mi soddisfa abbastanza la tua spiegazione, ma sappi che la tecnica, nonostante l' ottimo controllo che permette sul chakra, non è in gradi di annullare genjutsu o interferire con il chakra altrui. Detto questo direi di passare alla parte pratica.
Questo lo aveva già immaginato, altrimenti non sarebbe stato necessario creare ninjutsu come quello del rilascio. Ora sono curioso di sapere cosa dovrò fare, non voglio metterci troppo tempo per quest'addestramento.
Iniziamo con qualcosa di facile. Inizia a concentrare il chakra nei piedi molto intensamente ed appoggialo sull'albero. La corteccia non dovrà rompersi.
Finii di ascoltare attentamente ciò che mi disse il chunin e, quando terminò di parlare, egli rimase in silenzio, intento ad osservare il mio tentativo. Non potevo vantarmi di avere un controllo perfetto del chakra, ma di certo non era neanche così maldestro nell'impastarlo. Anzi il mio controllo era sulla media durante i vari test dell'accademia e avevo da allora cercato di migliorarlo sempre di più. Tuttavia ora mi si richiedeva di dover concentrare chakra nei piedi in modo da farlo aderire al corteccia di un albero, senza però rompere quest'ultima. Il primo passo, ovvero quello di concentrare chakra nei piedi, non era in sé una cosa troppo difficile. Tuttavia non avevo idea di quanta quantità di chakra fosse necessaria per far aderire alla corteccia la parte del corpo interessata e allo stesso tempo rispettare l'ordine di non danneggiarla. Avrei di certo dovuto andare a tentativi e speravo che la mia perspicacia nell'apprendimento mi venisse incontro. Iniziai dunque a svuotare la mente e impastare il chakra nei piedi come mi aveva richiesto il supervisore. Quando fui abbastanza sicuro, appoggiai delicatamente il piede sinistro per poi farlo aderire con forza alla corteccia di uno degli alberi vicini. Tuttavia dal rumore prodotto da questo contatto, capii subito che questa si era rotta, segno che avevo messo troppo chakra.

Da **ale-pain** Mer Giu 04 2014, 09:46

Rimasi in quella posizione per qualche secondo, mentre pensavo su come avessi potuto migliorare il risultato ottenuto prima. Ad un certo punto staccai il piede della corteccia e inizia a valutare i danni prodotti su questa. Mi accorsi che si era andata a delineare sul tronco dell'albero la sagoma del mio piede mentre attorno vi erano frammenti di corteccia che rimanevano attaccati giusto per un pelo. Avevo memorizzato la quantità di chakra usata prima e sapevo che ora dovevo metterne di meno, ma quanto di meno. Decisi di provare con un altro tentativo: avrei usato dosi di chakra, cercando di abbassarle in modo graduale, a seconda dei danni della corteccia, senza però correre il rischio di metterne troppo poco. Come il primo, anche il secondo tentativo produsse lo stesso risultato, se pur con meno intensità. Ciò valse anche per gli altri due successivi fino a che, al quinto, riuscii a far aderire il piede sinistro al tronco, senza provocare il rumore che segnalava lo staccarsi della corteccia. A quanto pareva la mia idea di andare a tentativi per capire il giusto dosaggio aveva avuto successo. Ma era ancora presto per dirlo, avrei dovuto ora verificarlo con i miei occhi. Tolsi dunque il piede dal tronco dell'albero e andai in cerca di eventuali danni. Fortunatamente non ne trovai e quindi la richiesta del supervisore poteva definirsi compiuta. Mi rivolsi dunque a lui, dicendo.
Ho fatto come mi ha richiesto, cosa devo fare ora?

Da **Soysalserocubano** Mer Giu 04 2014, 22:23

Il ragazzo riuscì nell' impresa di non rompere la corteccia, ero abbastanza soddisfatto tanto che decisi di passare al passo successivo.
Molto bene, ora dovrai provare a camminare sull'albero raggiungendone la sommità. può apparire difficile ma se riesci allora sarai già a buon punto. Ricorda di mantere il flusso del chakra costante.

Istruzioni:

Da **ale-pain** Gio Giu 05 2014, 10:37

La prima fase dell'addestramento era conclusa e dall'espressione sul volto del chunin capii che avevo raggiunto il risultato richiesto. A quel punto egli mi comunicò la prossima fase che avrei dovuto completare: essa consisteva nel giungere sulla sommità di un albero, naturalmente senza usare le mani, ma sfruttando solamente i piedi grazie all'aderenza sulla corteccia ottenuta grazie al controllo del chakra. Quindi terminò il discorso, suggerendomi di mantenere il chakra costante.
Uhmmm...si prospetta più impegnativo del previsto. Il primo passo, ovvero capire il giusto dosaggio necessario affinché il chakra immesso non sia né troppo né troppo poco, l'ho raggiunto. Tuttavia ora devo mantenere questo dosaggio, mentre al contempo mi muovo attraverso un percorso non di certo usuale come può essere il terreno. Ciò produrrà sicuramente un minor controllo del chakra, a meno che non diminuisca la velocità di movimento. Però in combattimento sarebbe un problema, se ogni volta che vorrò impastare bene il chakra, fossi costretto a muovermi meno velocemente. Ho fiducia nelle mie capacità e l'unica cosa davvero importante è rimanere concentrati. Se mi lasciassi distrarre anche solo un momento, finirei col cadere. è importante che raggiunga la sommità dell'albero alla mia massima velocità. altrimenti non potrei andare avanti.
Iniziai perciò a concentrare il chakra nei piedi, cercando di mantenere la mente fissa sull'obiettivo, e, quando fui certo sulla quantità, scattai in avanti in direzione dell'albero di fronte a me.

Da **ale-pain** Gio Giu 05 2014, 10:50

Avevo deciso di provare con un approccio immediato e dunque di partire con una rapida rincorsa. Normalmente non sarebbe stato una buona idea, visto che era comunque la prima volta che mi cimentavo in quell'impresa, ma ero convinto che fosse meglio in quel modo. Dopotutto ero quello l'obiettivo che mi ero prefissato: controllare il chakra, indipendentemente dai miei movimenti e dalla velocità di questi. Riuscii a compiere qualche passo lungo il tronco dell'albero, ma per via della troppa foga impressa in quello spostamento, avevo anche inconsciamente aumentato la quantità di chakra messa nei piedi e sentii un rumore ormai diventato familiare. Infatti la troppa pressione del chakra sulla corteccia aveva causato la rottura di questa, facendomi perdere dunque l'appoggio su cui erano posati i miei piedi. Perciò mi diedi una spinta veloce con i piedi per eseguire un salto all'indietro e atterrare con il viso rivolto all'albero. Scrocchiai il collo e le nocche delle mani per rilassarmi, mentre mi preparavo mentalmente al prossimo tentativo. Come pensavo, la velocità del movimento aveva pregiudicato il mio controllo, causando il mio fallimento. Decisi perciò di mettere meno chakra, in modo da scompensare lo squilibrio che ne sarebbe derivato durante la corsa. L'unica mia perplessità era sul fatto di riuscire bene ad aderire con i piedi sulla corteccia durante i primi passi. Infatti appena avevo appoggiato il piede, non avevo avvertito cambiamenti. Quindi ne deducevo che la stessa cosa sarebbe valsa a questo tentativo, dove avrei usato però meno chakra.

Da **ale-pain** Gio Giu 05 2014, 11:14

Decisi comunque di non pensarci troppo e di verificare le mie ipotesi con un esperimento sul campo. Scattai dunque in direzione dell'albero, ma, come avevo immaginato, appena appoggia il piede, questo perse l'appoggio, scivolando via. Ciò mi fece cadere a terra con la schiena e sbattei lievemente la testa. Mi rialzai un poco dolorante e scossi la testa, mentre mi massaggiavo con la mano destra la schiena. Mi uscii un sorriso per quella caduta e intanto feci una lieve considerazione dei fatti accaduti.
Come pensavo, se ne metto poco, poi scivolo via all'istante e non riesco ad avanzare. Se invece ne metto la dose giusta, riesco a compiere qualche passo, però finisco col aumentare il chakra e quindi scivolare di nuovo. Analizzando bene le cose, direi che il fallimento del primo tentativo è stato causato da un mio inconscio timore che il chakra non fosse sufficiente per arrivare fin lassù. Ciò sicuramente ha causato lo squilibrio. Quindi l'unica cosa che devo fare ora è riprovare, usando la dose giusta, e cercare di rimanere concentrato e non aumentare il chakra per timore. Sono fiducioso dei miei riflessi, perciò, anche se scivolassi, riuscirei senza problemi ad attutire la caduta.
Iniziai a impastare dunque il chakra e, una volta pronto, scattai in avanti. A differenza riuscii a compiere qualche passo, ma stavolta grazie alla mia determinazione mantenni costante il chakra, riuscendo a raggiungere la cima dell'albero. Soddisfatto, scesi di sotto, sfruttando nuovamente il tronco come appoggio, anche se con passo lento senza alcuna rincorsa. Una volta sceso, mi rivosi al chunin.
Ho raggiunto la cima come richiesto, cosa devo fare ora?

Da **Soysalserocubano** Gio Giu 05 2014, 18:42

Il ragazzo dopo vari tentativi riuscì nel suo intento e salì sull' albero. Una volta sceso da esso mi porse la domanda su quale fosse stato il continuo dell' allenamento.

Bravo, ora proviamo l'ultima parte. Andiamo al laghetto.
Arrivati vicino alla fonte d'acqua continuai a parlare al ragazzo.
Bene, ora dovrai camminare sull'acqua. Concentra il chakra come prima e prova a camminare. Prova a trovare da solo la soluzione.

Istruzioni:

Da **ale-pain** Ven Giu 06 2014, 08:27

Il chunin rispose alla mia domanda, comunicandomi che avrei dovuto affrontare l'ultima parte dell'addestramento per l'apprendimento del controllo del chakra. Per fare ciò, era necessario avvicinarsi al piccolo laghetto che si trovava nelle vicinanze. Una volta raggiunto la fonte d'acqua, egli mi disse che avrei dovuto camminare sopra la superficie dell'acqua, concentrando prima il chakra nella stessa maniera che avevo utilizzato per salire sulla cima dell'albero di prima.
Camminare sull'acqua...interessante. Tuttavia il livello di difficoltà sarà sicuramente più elevato rispetto a prima. Dubito che lo stesso metodo funzioni anche qui, altrimenti non mi avrebbe suggerito di trovare da solo la soluzione del problema. Ciò vuol dire che probabilmente il metodo di prima non funzionerà o che per camminare sull'acqua dovrei modificare un poco il modo in cui concentro il chakra. Comunque tanto vale fare una prova, almeno così sono sicuro delle mie ipotesi e posso iniziare ad analizzare il problema
Feci perciò come prima: concentrai il chakra nei piedi come prima, usando la stessa quantità già sperimentata. Quindi iniziai a poggiare il piede sinistro sulla superficie del laghetto, ma, appena provai a usare l'acqua come appoggio, questo sprofondò dentro, dimostrando la veridicità delle mie ipotesi.
Come immaginavo, il metodo di prima non funziona. Perciò sta a me trovare un'alternativa. Solo che non mi viene in mente alcuna cosa che possa essere la soluzione al problema.

Da **ale-pain** Ven Giu 06 2014, 08:37

Ero ancora senza una valida risposta per spiegare il fenomeno di prima: non sapevo minimamente come avrei dovuto modificare il mio controllo del chakra per riuscire a camminare sull'acqua. Dopo qualche ragionamento a vuoto, decisi di riprovare. Dato che non avevo trovato una soluzione, non pensavo di certo di riuscirci stavolta. Tuttavia riprovare il tentativo di prima mi sarebbe stato d'aiuto per carpire ulteriori informazioni e magari trovare una risposta. Come accadde prima, il piede sprofondò non appena misi il peso su questo, sfruttando l'acqua come appoggio. Riprovai ancora e ancora, cercando di aumentare la quantità di chakra. Ma non sembrava che ciò stesse funzionando, sebbene notai lievi miglioramenti, in quanto il piede sprofondava meno velocemente di prima, segno che la superficie del laghetto faceva un poco di attrito al movimento del piede verso il basso. Però, nonostante questo progresso, ero ancora ben lontano da riuscire a camminare sulla superficie liquida e ormai non sapevo come procedere. Decisi perciò di chiedere al chunin, nonostante mi avesse chiesto di trovare da una soluzione, anche se mi venne in mente il dubbio che avesse detto quella frase proprio per poi spingermi a chiedere a lui.
Non riesco a camminare sull'acqua: appena appoggio il piede sulla superficie del laghetto e metto il peso su questo, sprofonda. Ho provato ad aumentare il chakra, ma non funziona nemmeno a così. Ha qualche suggerimento in merito?

Da **Soysalserocubano** Ven Giu 06 2014, 15:00

Il ragazzo non riusciva a camminare sull' acqua e con un po' di preoccupazione mi venne a chiedere aiuto.
Non riesco a camminare sull'acqua: appena appoggio il piede sulla superficie del laghetto e metto il peso su questo, sprofonda. Ho provato ad aumentare il chakra, ma non funziona nemmeno a così. Ha qualche suggerimento in merito?
Certo ragazzo. Il problema è he è una superficie completamente diversa. Tu sei abituato a camminare su parti rigide, e l'albero lo è anche lui. Invece l' acqua dispone le sue molecole in maniera differente. Devi far in modo che il tuo strato di chakra sotto i piedi si adatti alla superficie sulla quale tenti di camminare. Ora vediamo se riesci!
Ero convinto che di li a poco il ragazzo avrebbe trovato la soluzione al dilemma.

Istruzioni:

Da **ale-pain** Dom Giu 08 2014, 12:35

Il chunin rispose alla mia domanda, svelandomi che il problema, dietro ai fallimenti su questa fase dell'addestramento, risiedeva sulla differente tipologia di superficie tra l'albero e il laghetto: infatti la prima era una superficie solida, mentre la seconda una liquida.
è vero, come ho fatto a non pensarci? Le molecole degli oggetti solidi sono disposti in una struttura precisa che non gli permette di muoversi, di conseguenza, quando concentro il chakra, posso fare presa sulla disposizione compatta di queste. In acqua invece, trattandosi di una superficie liquida, è diversa la cosa: la loro disposizione è meno rigida, di conseguenza non posso fare troppo affidamento su questa come per l'albero e questa causa il mio sprofondare verso il basso. Ora però è capire come fare.
Il ninja infine terminò il suo discorso, suggerendomi di adattare il chakra alla superficie sulla quale avrei tentato di camminare. Grazie a ciò ora avevo un'idea più chiara della situazione, ma non sapevo ancora cosa intendesse col adattare il chakra alla superficie. Tuttavia non avevo intenzione di chiederglielo: se fosse stato qualcosa che non sarebbe stato possibile capire al mio livello e con le mie conoscenze attuali, me lo avrebbe di certo menzionato. Inoltre nel mondo degli shinobi le informazioni era di vitali importanza, a volte più della vita stessa. Dovevo essere in grado di estrapolare più informazioni possibili da quel poco che mi era stato detto, senza contare che avrei fatto brutta figura davanti al chunin. Non che me ne importasse molto, ma non mi piaceva che la gente pensasse che non sapessi risolvere da solo le cose.

Da **ale-pain** Dom Giu 08 2014, 12:48

Ero lì che riflettevo sulle indicazioni che mi erano state fornite, quando all'improvviso mi venne in mente ciò che potesse essere la soluzione per superare questa fase dell'addestramento. Prima, per salire sull'albero, il mio compito era di trovare la giusta quantità di chakra per creare una perfetta adesione. Però si trattava di un contatto dovuto a due corpi solidi con una struttura molecolare definita. Ma ora non potevo sfruttare lo stesso principio, a meno che di non cambiare la struttura molecolare dell'acqua o del mio piede. Tuttavia ciò andava fuori dalle mie possibilità e fu, riflettendo su ciò, che mi venne in mente di modellare il chakra nei piedi, facendogli assumere la forma di questi ultimi. In tal modo, anche se non potevo fare affidamento sulla superficie liquida, ne avrei creato una col chakra per usarla come appoggio. Dunque iniziai a concentrare il chakra nei piedi, quindi cercai di distribuirlo in modo omogeneo su tutta la pianta dei piedi. Il procedimento mi richiese un po' di tempo, visto che volevo essere sicuro prima di aver trovato veramente il metodo. Se avesse funzionato, avrei poi con la pratica diminuito il tempo di impastamento del chakra. Una volta pronto, appoggiai il piede destro sulla superficie liquida. Con mia enorme soddisfazione notai che, quando andai a spostare il peso in avanti, il piede non sprofondò. Dunque appoggiai anche l'altro e, una volta sicuro di non cadere, iniziai a camminare lentamente sull'acqua per poi accelerare un poco la velocità. Fatti un paio di giri, mi avvicinai al chunin.
Sono riuscito a camminare sull'acqua, anche se con un po' di fatica. Grazie del consiglio di prima.

Da **Soysalserocubano** Dom Giu 08 2014, 13:22

Il ragazzo mise a frutto tutti i miei suggerimenti e riuscì finalmente a stare in piedi.
Bene ragazzo, sei riuscito a stare in piedi. Ora riusscire a camminare e correrci sopra è solo questione di allenamento. Quindi dacci dentro ancora per un altro po' e poi vai a casa. Per oggi abbiamo finito. Detto questo salutai l' allievo e svanii con il movimento istantaneo.

Spoiler:

Da **ale-pain** Dom Giu 08 2014, 13:39

Il supervisore mi disse che l'addestramento ormai poteva considerarsi concluso, ma mi suggerì anche di rimanere un altro po' per migliorare a muovermi sulla superficie liquida. Lo salutai, ringraziandolo per avermi aiutato con la tecnica e seguii il suo consiglio. Impastai nuovamente il chakra e risalii sopra il laghetto. Inizia con il camminare lentamente, poi accelerai sempre più. Continuai così per una decina di minuti fino a quando non fui in grado di correre sopra questa. A questo punto passai a saltare su un punto all'altro, cosa che si rivelò più difficile. Finii col cadere un paio di volte dentro l'acqua, però alla fine riuscii a fare anche questo con mia grossa soddisfazione. A questo punto considerai realmente concluso il mio addestramento e decisi di andare via da lì. Ormai era ora di pranzo e la fame per via di tutto quel moto aveva cominciato a farsi sentire. Quindi, prima di rientrare a casa, decisi di passare a un ristorante per mangiare un boccone.

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