Add Innata Hyōton Livello Genin Nagato Saitou (ale-pain)

Da **Soysalserocubano** Lun Lug 14 2014, 08:32

E dunque rieccomi qui...
Dissi sovrappensiero mentre oscillavo con la mano destra la tazza ricolma di caffè e perdevo il mio sguardo nell'osservare le increspature delle onde e le forme che assumeva il liquido.
Sono venuto spesso qui, eppure non ricordo da quanto tempo non ci venissi per insegnare delle abilità che solo poche persone possono padroneggiare...Forse questa potrebbe essere davvero la prima volta!
Sorrisi di gusto: con l' esperienza accumulata sulle spalle esistevano ancora cose che non avevo mai sperimentato prima e stavolta potevo avere il privilegio di vedere uno Yuki in azione.
Sedevo all'ombra di un albero, poggiato con la schiena sul suo tronco, in attesa dell'arrivo dell'allievo. Vicino a me si sviluppava un modesto laghetto dall'acqua incredibilmente calma e limpida, mentre dietro di me avevo poggiato a terra dei rotoli e un piccolo quadernetto in cui avevo appuntato i punti fondamentali per insegnare al ragazzo un qualcosa che io non potevo utilizzare, nè avevo mai conosciuto con tanta intimità. Ero in attesa al campo #2 di Kiri l' arrivo del mio allievo Nagato, avvisato giorni prima con una missiva che l' appuntamento era alle 10.00 della mattina.

Scheda di Getsuei Hōzuki

Da **ale-pain** Mer Lug 16 2014, 11:58

L'ultima missione mi era stata d'aiuto per capire a che livello fossi giunto e la consapevolezza che non era sufficiente neanche per le missioni di basso livello mi aveva demoralizzato un poco. Tuttavia non ero tipo da abbattersi per tale motivo: dunque decisi di diventare ancora più forte. Per questo chiesi la possibilità di effettuare un addestramento sotto la supervisione di uno shinobi di grado più elevato. Ciò che volevo imparare era controllare la mia innata: lo hyoton. L'innata per uno shinobi era il suo asso nella manica e poteva sconvolgere interamente l'andamento di uno scontro. La risposta alla mia richiesta non tardò a farsi attendere con una lettera che indicava luogo e orario dell'appuntamento. Il giorno dell'addestramento mi svegliai presto per arrivare pronto alle 10 in punto al campo d'addestramento numero 2, come richiesto nella missiva. Questo campo d'addestramento era situato nella zona meridionale del villaggio e da ciò che sapevo da altri era più grande del campo addestramento numero 1, dove avevo fatto i primi addestramenti. Una volta arrivato, mi misi alla ricerca del mio supervisore, il quale sedeva sotto l'ombra di un albero vicino a un laghetto. Mi avvicinai fino a raggiungere la sua posizione. Mi accorsi che si trattava Getsuei Hozuki, uno shinobi che mi aveva fatto da supervisore durante l'addestramento del controllo del chakra.
Giorno. Sono Nagato, il genin che ha richiesto l'addestramento. Se non se ne è dimenticato, mi ha già fatto da maestro, anche se per il controllo del chakra.
Aspettai dunque una sua risposta.

Da **Soysalserocubano** Mer Lug 16 2014, 20:33

Non passò molto tempo che l' allievo di quel giorno si presentò nel campo d'addestramento.
Giorno. Sono Nagato, il genin che ha richiesto l'addestramento. Se non se ne è dimenticato, mi ha già fatto da maestro, anche se per il controllo del chakra.
Oh guarda un po' chi si rivede!!
Ha un potere tanto incredibile nei suoi geni... sono curioso di vedere quanto possa essere terribile il clan Yuki.
Sorrisi al ragazzo che oltre a quel giorno, era stato un mio allievo anche nelle ultime fasi dell'accademia. Non mi ero ancora rialzato dalla postazione tanto comoda trovata ma cominciai lo stesso la lezione.
Sono contento che sei arrivato fino a questo punto, ma ora dovrai dare il massimo di te stesso perchè da questo addestramento dipenderà l'esito delle tue future vittorie o sconfitte.
Afferrai da terra il quadernino degli appunti poggiandolo sopra le gambe.
Saprai già cos'è in grado di fare il tuo corpo e la tua mente, come anche immagino ti sarai documentato sui tuoi antenati. La storia è una cosa fastidiosa, sono il primo ad ammetterlo, tuttavia nel tuo caso è fondamentale conoscere le proprie origini e potenzialità...
Feci un leggero cenno col capo al ragazzo invitandolo a espormi quello che sapeva riguardo alla sua particolarissima abilità. Rimasi in attesa di una sua risposta.

Scheda di Getsuei Hōzuki

Da **ale-pain** Gio Lug 17 2014, 09:31

Il ninja alle mie parole si ricordò di me e, dopo avermi salutato, iniziò subito a esordire con tono serio riguardo l'importanza di tale addestramento. Lo osservai poggiare sulle gambe un piccolo quaderno per poi continuare il suo discorso, chiedendomi le mie conoscenze riguardo la mia innata che non tardarono a giungere.
Lo hyoton consiste nel dare all'utilizzatore la facoltà di poter manipolare l'acqua presente in una certa area come meglio preferisce. Naturalmente tale area dipende dal grado raggiunto dal ninja che usa tale hijutsu. Inoltre, data la natura del chakra di questi utilizzatori, questi possono creare un nuovo elemento, il ghiaccio, partendo dalla fusione di chakra acqua e vento. Anche qui lo spessore assunto da tale elemento varia a seconda del livello di abilità dello shinobi. Non c'è bisogno di dire che tale innata nasconda un potere incredibile ed è forse per questo che gli utilizzatori di tale innata sono assai rari.
Conclusi la mia spiegazione ed aspettai la risposta del ninja. Avrei potuto ampliare il discorso con altre nozioni più specifiche, ma non volevo perdere troppo tempo nei dilungarmi nella spiegazione, senza contare che in linea generale avevo riassunto il tutto con un quadro ben preciso e conciso.

Da **Soysalserocubano** Gio Lug 17 2014, 09:57

Senza tante attese il ninja si impiegò subito in una lunga e repentina spiegazione di quanto conoscesse riguardo il proprio potere. Fui sorpreso dal livello d'informazione del ragazzo e delle parole che uscivano come un torrente dalla sua bocca.
A quanto pare era inutile annotarsi tutte queste nozioni sul quadernino...inchiostro sprecato!
Al termine dell'esposizione sorrisi tirandomi faticosamente su dalla mia posizione rilassata.
Non ho altro da aggiungere. Devo dire che sei molto preparato e sai a cosa andrai incontro. Il proseguimento della storia imparerai a conoscerlo acquisendo maggiore forza ed imparando ad avere un controllo sempre migliore sul tuo potere.
Cominciai a camminare lentamente verso le sponde del laghetto mentre, con una sola mano, aprii rapidamente il quadernino sulla pagina desiderata, diedi una rapida occhiata a quello che mi ero appuntato e poi lo richiusi portando la mano con cui lo stringevo dietro la schiena.
La tua abilità innata è tanto forte quanto difficile da apprendere, per cui cerca di prestare la massima attenzione a quanto ti suggerirò e dirò di fare. Innanzitutto devi acquisire la sintonia con lo strumento del tuo potere: l'acqua.
Feci cenno al ragazzo di avvicinarsi alla sponda del lago.
Immergiti completamente, poni solo le mani a contatto o usa qualsiasi altro stratagemma reputi più adatto per concentrarti. Ora dovrai riuscire a entrare in stretta sintonia con l'acqua di questo lago; fra il tuo corpo e lei dovrà scorrere un continuo flusso di chakra, allo stimolo di questo dovrà corrispondere un'agitazione dell'acqua del laghetto.
Rimasi in silenzio per permettere al ragazzo di concentrarsi; tutto quello che avevo appuntato nel quaderno gliel' avevo riferito, poco altro avrei potuto suggerirgli dato che non avevo provato in prima persona quell'esperienza.

Scheda di Getsuei Hōzuki

Istruzioni:

Da **ale-pain** Ven Lug 18 2014, 08:49

Terminato il mio discorso, il ninja si alzò dalla sua posizione, emettendo nello stesso momento un sorriso, segno che fosse compiaciuto della mia risposta. Disse che non aveva altro da aggiungere a ciò che avevo detto e cominciò a camminare verso il laghetto vicino, dandomi le spalle, per poi fornirmi le istruzioni su ciò che avrei dovuto fare. Il mio primo compito era di dover entrare in sintonia con l'acqua tramite la creazione di un flusso continuo di chakra tra me e l'elemento liquido. Mi fornì anche qualche consiglio sulla posizione da assumere, ma la scelta spettava comunque a me.
A una persona normale sembrerebbe una richiesta assurda, dopotutto come si può creare un legame con un elemento inanimato? Tuttavia, anche se in parte, eredito i geni del clan Yuki. So che ce la farò, me lo sento. Non posso fallire
Quando il supervisore ebbe terminato di parlare, mi avvicinai anche io al laghetto e mi misi a sedere con le game incrociate davanti a questo. Quindi feci come suggerito e appoggiai le mani sulla superficie liquida: il contatto con la pelle fece rabbrividire leggermente la mano, mentre sentivo l'acqua bagnare le dita. Fatto questo, non sapevo bene come muovermi a quel punto. Sebbene possedevo conoscenze di base sulla mia innata, il meccanismo vero e proprio su come muovere l'acqua a mio piacimento e congelarla mi era sconosciuto. Supposi dunque di dovermi affidare al mio istinto, sperando di riuscire nell'intento.

Da **ale-pain** Ven Lug 18 2014, 09:10

Rimasi qualche minuto in quella posizione a pensare al metodo da impiegare per creare un'agitazione nella superficie dell'acqua che al momento era piatta. Decisi allora di provare a concentrare il chakra nelle mani per vedere se succedeva qualcosa. Dopotutto questo era la fonte del legame che si sarebbe creato tra me e l'acqua, quindi tale tentativo non sarebbe di certo stato inutile. Iniziai perciò a concentrare il chakra, cercando di espanderlo prima su tutta la superficie delle mani. Mi vennero in mente le immagini dell'addestramento per il controllo del chakra che avevo superato tempo fa. Anche lì si richiedeva di giocare col chakra per eseguire azioni più complesse, ma stavolta sapevo che ciò non sarebbe bastato. Riempite interamente tali superfici, provai a espandere il chakra all'infuori: a differenza del camminare sull'acqua, non dovevo tentare di separare il corpo dalla superficie liquida, bensì entrarci in contatto. Infusi una quantità di chakra il più grande possibile, ma allo stesso tempo che potevo gestire senza perderne il controllo. Chiusi gli occhi e iniziai a concentrarmi, cercando di immaginare che il mio corpo fosse anch'esso costituito da acqua. Inizia a perdere la percezione del mio corpo, mentre sentivo più chiaramente quella dell'elemento liquido. Sebbene a prima vista non ci fossero movimenti, sentivo le particelle d'acqua muoversi dentro di essa e potevo carpirne ogni minima variazione. A quel punto, visto che ero riuscito a stabilire un contatto, ma allo stesso tempo stavo fornendo parecchio chakra, aprii gli occhi, in quanto sentii l'acqua iniziare a muoversi più violentemente e vidi dell'increspature formarsi nella superficie piatta del laghetto. Mi girai con la testa in direzione del supervisore per vedere se avesse notato tale fenomeno e ricevere le prossime istruzioni sul da farsi.

Da **Soysalserocubano** Sab Lug 19 2014, 14:42

L'allievo ascoltò pazientemente la spiegazione per poi mettersi subito all' opera nell'intento di riuscire in quel primo compito assegnatogli. Si mise a gambe incrociate in prossimità del lago immergendo entrambe le mani nell' acqua e dopo alcuni tentativi, che pensai essere falliti, finalmente mi fece segno di essere riuscito a entrare in sintonia con l'acqua e, difatti, ne osservavo i risultati: l' acqua del laghetto sembrava vibrare dall'affinità con quel ragazzo che ci aveva semplicemente immerso le mani.
Che potere incredibile...è affascinante vedere un ragazzo ai primi passi con la scoperta dei propri poteri, si ha l' occasione di vedere un qualcosa di portentoso fin dalla sua nascita!
Assorto nei miei pensieri lasciai passare alcuni secondi prima di parlare nuovamente al ragazzo. Riemerso nella realtà, scrollai leggermente il capo e ripresi la lezione, ricordando quanto avevo scritto nel quaderno.
Ottimo se ora sei riuscito a entrarne in contatto e averne preso familiarità dovresti riuscire a sviluppare già la prima caratteristica della tua innata: il controllo dell'acqua. Dopo aver infuso con il tuo chakra l' acqua del laghetto, come hai appena fatto, dovresti riuscire a modellarla a tuo piacimento e quindi spostarla e farle assumere le forme che vuoi...
Aprii nuovamente il quadernetto per un'ultima sbirciata agli appunti, rivedendo il punto che mi sfuggiva di mente.
Se riuscirai a sollevare dal centro di questo lago una sfera d'acqua, facendola lievitare in aria, allora avrai acquisito il principio base di questa parte di potere.

Scheda di Getsuei Hōzuki

Istruzioni:

Da **ale-pain** Mar Lug 22 2014, 08:41

Passò qualche secondo prima che il ninja mi rispondesse, poi, dopo aver scrollato il capo, iniziò a parlare. L'hozuki si complimentò con me per la riuscita della prima fase dell'addestramento e mi comunicò il prossimo step in programma quel giorno. Dato che ero entrato in contatto con l'acqua e ne avevo preso familiarità, sarei dovuto essere a quel punto in grado di sviluppare la caratteristica della mia innata di controllare l'acqua a mio piacimento. Il mio compito quindi era di modellare una porzione di liquido secondo il mio volere ed essere in grado di spostarla al mio comando. La forma richiesta era quella di una sfera e avrei dovuto farla levitare al centro del lago. Se avesse iniziato l'addestramento subito con questa richiesta, non avrei saputo nemmeno come iniziare. Tuttavia la fase di prima aveva aperto la porta verso un mondo a me finora sconosciuto. Ora sapevo che possedevo la facoltà di poter usare la mia innata e che era solo questione di allenamento per sviluppare le massime potenzialità di questa. Fortunatamente o comunque intelligentemente non aveva richiesto una struttura per la porzione d'acqua assai complicata, bensì quella sferica che consideravo una delle più semplici da far assumere all'acqua. Però, sebbene la forma semplice che dovevo ottenere, il procedimento rimaneva comunque un qualcosa di nuovo e avevo solo qualche idea poco certa sul come muovermi. Indeciso sul da farsi, rimasi nella stessa posizione di prima, mentre approfittavo per pensare a qualche metodo da impiegare.

Da **ale-pain** Mar Lug 22 2014, 08:53

Non ero certo delle mie idee, però decisi di tentare ugualmente e lasciare che attraverso i fallimenti capissi su dove avrei sbagliato. Ricominciai per prima cosa a ristabilire il contatto con l'acqua allo stesso modo di prima. Quindi appoggiai delicatamente le mani sulla superficie liquida e ne infusi il chakra fino a sentire di nuovo il contatto tra me e il liquido. Decisi di muovermi gradualmente per evitare di fare le cose di fretta e ottenere cattivi risultati. Per prima cosa feci tentai di espandere il mio chakra su tutta la superficie del laghetto e la cosa richiese un po' di tempo. Una volta sicuro di aver coperto col chakra l'intero spazio che poteva assumere l'acqua, inizia col ridurre a poco a poco la zona a contatto col mio chakra, iniziando dai lati più estremi del laghetto. Il mio obiettivo era di lasciare solamente una piccola zona al centro del lago a contatto col mio chakra, in modo da rendere più semplice il modellamento di questa. Mi ero venuta in mente anche di iniziare subito con l'immettere il chakra solo al centro, ma non ero ancora bravo con queste cose e avrei ottenuto probabilmente qualcosa di poco preciso. Il metodo invece utilizzato mi avrebbe permesso di focalizzarmi su uno spazio ben preciso, in cui avevo infuso la stessa quantità di chakra. Per comodità e vista la richiesta, tale spazio avrebbe avuto la forma di un cerchio. Da lì poi avrei tentato di levitare tale porzione di liquido, facendole assumere allo stesso tempo la forma sferica.

Da **ale-pain** Mar Lug 22 2014, 09:16

Stavo riducendo man mano l'area sotto il mio controllo e ormai mancava poco per ottenere il risultato desiderato. Impiegate le ultime energie, ottenni finalmente una porzione sferica d'acqua al centro del laghetto che era impregnata del mio chakra. Visto che era un poco distante, avevo una leggera difficoltà a tenerla legata a me. Tuttavia ero fiducioso che non avrei perso la presa facilmente. A quel punto concentrai altro chakra e lo mandai verso il cerchio al centro del laghetto. Stavolta non avevo bisogno di fare tutto quel procedimento di prima, visto che avevo già un'area ben presente in quel punto. Dunque si andarono a formare delle increspature che diventavano sempre più grandi, visto che aumentavo a poco a poco il chakra immesso. Dopodiché, sicuro della quantità del chakra, diedi un ultima dose di questo e cercai di far levitare l'area sotto il mio controllo. All'inizio il liquido era restio a uscire all'esterno, ma dopo un po' di tempo lentamente vidi uscire fuori una porzione d'acqua. Mentre levitava verso l'alto, inizia a farle assumere la forma sferica. Eseguire contemporaneamente entrambi i procedimenti era complicato, ma ero fiducioso delle mie abilità. Poco alla volta riuscii a far assumere all'acqua la forma voluta, poi inizia a farla sollevare ancora di più. Le feci raggiungere 2 metri sopra la superficie del laghetto prima di lasciarla ricadere a terra. A quel punto mi rivolsi al supervisore, dicendo.
Ci sono riuscito. Come avevi richiesto ho fatto levitare la sfera d'acqua. Ora cosa devo fare?
Aspettai perciò una sua risposta.

Da **Soysalserocubano** Mar Lug 22 2014, 10:55

L'allievo imparava in fretta e non dovetti aspettare molto per osservare i risultati dei consigli appena forniti.
Ci sono riuscito. Come avevi richiesto ho fatto levitare la sfera d'acqua. Ora cosa devo fare?
Stupefacente...
Esclamai in risposta al ragazzo, realmente stupito di veder nascere così dal nulla i poteri nascosti del giovane shinobi.
Questo che hai sviluppato dovrebbe essere il principio base che ti aiuterà a modellare l'acqua a tuo volere in futuro, diventando sempre più veloce e preciso con l'accumularsi dell'esperienza e degli allenamenti. Ora però andiamo oltre...
Tornai ad aprire il quadernino, sfogliai una pagina e dopo aver annuito alla mia stessa scrittura lo richiusi.
Dividiamo in due sezioni quest'addestramento. La tua abilità innata ti permette di controllare e ghiacciare l'acqua. Se la prima fase l'hai appena raggiunta, ora concentriamoci sulla seconda.
Mi acucciai sulle gambe per osservare più da vicino la superficie del lago.
Adesso non dovrai più controllare la forma, bensì la composizione! Altera lo stato d'aggregazione della materia di questo laghetto! Viste le dimensioni piuttosto esigue, che non raggiungono i 10 metri davanti a te, dovresti riuscire a coprire l'intera sorgente d'acqua con una lastra di ghiaccio spessa circa 2 centimetri.
Rimasi in silenzio per favorire la concentrazione ed osservare incuriosito la genesi di quella seconda parte del potere dell' Hyōton.

Scheda di Getsuei Hōzuki

Istruzioni:

Da **ale-pain** Ven Lug 25 2014, 08:45

Il ninja, alla vista della sfera d'acqua che si alzava a mio comando dallo specchio d'acqua, rimase molto colpito e l'unico commento che fece fu che era stupefacente. Dopo quel commentò che fu più esplicito e gratificante di altri complimenti, mi spiegò che col tempo e con altro allenamento sarei stato in grado di muovere la sfera più velocemente e anche di effettuare il procedimento, impiegando meno tempo, senza contare che anche la precisione sarebbe aumentata. Comunque il livello raggiunto in quel momento era più che sufficiente e decise che potevo passare alla prossima fase. Quindi iniziò a spiegarmi questa, la quale mi avrebbe permesso di congelare l'acqua. Il mio compito sarebbe stato quello di alterare lo stato di aggregazione della materia del laghetto, congelando questo interamente, andando a formare una lastra di ghiaccio con uno spessore di 2 cm. Ascoltai tutto con attenzione, poi feci un cenno per intendere di aver capito le istruzioni. Come prima non avevo chiare le idee sul come iniziare e il procedimento di congelamento era qualcosa di ancora più radicale come mutazione dello stato dell'acqua. Prima di iniziare decisi però che fosse meglio ragionare su come erano disposti gli atomi, visto che dovevo modificare l'aggregazione tra questi e quindi la loro disposizione nella materia. Nei liquidi le forze di attrazione erano superiori allo stato gassoso, ma inferiori di quello solido. Inoltre gli atomi all'interno disponevano di un certo grado di libertà di movimento, mentre nei solidi erano disposti in modo da non muoversi completamente.

Da **ale-pain** Ven Lug 25 2014, 12:55

Con queste informazioni fisse dentro la testa, feci qualche ipotesi su come muove muovermi per superare quella fase.
L'elemento del ghiaccio deriva dall'unione dei due elementi, acqua e vento. Di conseguenza suppongo devo fonderli insieme per creare uno simile al ghiaccio. Però io non posso creare ghiaccio dal nulla, bensì posso congelare solo l'acqua presente nel mio raggio d'azione. Dato che devo modificare lo stato d'aggregazione della materia, posso solo pensare che per farlo debba usare il chakra, anche perché non vedo come riuscirci con un altro metodo. Quindi in pratica devo infondere chakra acqua e vento contemporaneamente e poi con l'unione di questi devo tentare di avvicinare gli atomi che compongono l'acqua e congelare il tutto, facendo diminuire la temperatura. Però prima devo fare pratica nell'unire i due tipi di chakra, mentre ne abbasso anche la temperatura. Cercare di provare a fare tutto allo stesso tempo non servirebbe niente.
Dunque, senza perdere tempo, aprii le braccia di lato e concentrai chakra acqua nella mano sinistra, mentre in quella destra chakra vento. Continuai finché non ebbi raggiunto una quantità discreta e uguale in entrambe le mani. Quindi le unii come se stessi pregando e provai a mischiare i due tipi di chakra tra loro. Per un primo momento pensai di non farcela, ma poi, man mano che tentavo, sentii la barriera tra loro rompersi e il chakra acqua incontrare quello vento. Quel nuovo tipo di chakra che sentivo era quello che soltanto i possessori dello hyoton avevano mai sperimentato.

Da **ale-pain** Ven Lug 25 2014, 13:13

Il freddo che proveniva dal contatto con quel chakra, mi faceva capire che ero riuscito anche ad abbassare la temperatura. Trasportato dall'entusiasmo di ciò, decisi che era giunto l'ora di congelare qualcosa. Comunque per andare sempre per gradi, presi possesso di una piccola porzione d'acqua, facendola assumere le sembianze di una sfera. Quindi la presi tra le mani e vi infusi l'unione dei miei due chakra, mentre tentavo tramite questo di far avvicinare gli atomi tra loro. Come pensavo non era un procedimento facile, anzi era piuttosto complesso. Feci l'unica cosa che mi veniva in mente: ovvero infondere altro chakra, cercando di mandare il flusso dall'esterno verso il centro della sfera. In questo modo speravo che in qualche modo lo spazio, in cui potevano muoversi gli atomi, diminuisse e questi fossero costretti a stare vicini l'uno con l'altro. Dopo un po' di tempo fui in grado di farlo e con stupore notai la sfera d'acqua congelarsi, andandosi a creare del ghiaccio con uno spessore di 2 cm. A quel punto appoggiai la sfera a terra e poggiai le mani sulla superficie del laghetto. Esegui lo stesso procedimento ma stavolta la quantità d'acqua era maggiore, per cui anche il costo di chakra sarebbe stato maggiore. Ma sapevo che ero in grado di farlo e infatti poco dopo fui in grado di congelare tutto il laghetto. Sorrisi alla vista di quella piccola distesa ghiacciata e mi rivolsi al supervisore.
Ho congelato tutto il laghetto come richiesto. Non ne sono sicuro, ma a prima vista come spessore dovrebbe esserci.
Attesi perciò una sua risposta.

Da **Soysalserocubano** Ven Lug 25 2014, 22:20

Dovetti attendere un po', ma quando arrivò il momento lo spettacolo fu stupendo: in pochi secondi dalle mani del ragazzo cominciò a formarsi una piccola struttura densa che in brevissimo tempo si espanse a macchia d'olio per tutta la superficie del lago coprendolo con una sottile lastra di ghiaccio.
Strabiliante... .
Ho congelato tutto il laghetto come richiesto. Non ne sono sicuro, ma a prima vista come spessore dovrebbe esserci.
Mi avvicinai per vedere se era lo spessore giusto e con un gesto diedi parere positivo al genin.
Bene Nagato, penso che anche il tuo corpo e mente ti stiano avvertendo che ormai sei prossimo a saper controllare il potere che risiede in te. Finora ti ho fatto esercitare separatamente prima sul controllo dell'acqua facendoti sollevare una sfera d'acqua, e poi sul controllo del ghiaccio facendoti congelare la superficie del lago. Ora uniamo i tuoi due poteri e i due esercizi!!
Pronunciai con molta enfasi l' ultima frase. Sembrava quasi che stessi per avvicinarmi io stesso a poter controllare lo Hyōton.
Prima dovrai riuscire a risollevare in aria una sfera d'acqua e poi dovrai riuscire a congelarla, continuando però a mantenerne il controllo anche nel nuovo stato, cominciando così a destreggiarti nell'applicazione basilare del tuo potere ad un combattimento.

Scheda di Getsuei Hōzuki

Istruzioni:

Da **ale-pain** Mar Lug 29 2014, 07:49

L'hozuki con un gesto mi diede un parere positivo riguardo allo spessore che doveva assumere la lastra di ghiaccio. Poi mi comunicò che ero quasi giunto a controllare il potere della mia innata e mi spiegò la prossima fase dell'addestramento. Avrei dovuto infatti unire il controllo dell'acqua con il mio potere di congelamento, arrivando perciò a controllare anche il ghiaccio, facendo muovere a mio piacimento ciò che avevo congelato. Se fossi stato in grado di fare ciò, avrei aumentato di molto il potere offensivo della mia innata e avrei aumentato anche la varietà di attacchi che avrei potuto sferrare. Tuttavia ciò non era per niente facile e la difficoltà maggiore era situata nel mantenere il controllo della sfera d'acqua da ghiacciare e allo stesso tempo congelarla, senza contare che un oggetto congelato avrebbe pesato di più di un volume di acqua pari a quello e ciò avrebbe aumentato la difficoltà nella gestione dei movimenti. Per congelare il laghetto che era fermo mi aveva richiesto parecchie energie, ma ormai avevo intuito il metodo e dovevo solo applicarlo nelle modalità richieste dal supervisore.

Da **ale-pain** Mar Lug 29 2014, 08:04

Senza indugiare oltre, impastai il chakra e iniziai a sollevare una sfera d'acqua dal raggio di 10 cm dal laghetto. Ormai avevo preso la mano su tale movimento e non ci misi molto. Ma invece di tenerla tra le mani e congelarla, la lasciai sospesa in aria a 1 metro davanti a me e iniziai a provare a congelarla. Come ipotizzavo, il fatto di non poter toccare direttamente con le mani la superficie liquida rendeva il congelamento più difficile di prima. Provai a indirizzare il chakra derivante dall'unione di acqua e vento verso la sfera, sfruttando il flusso già esistente per il controllo dell'acqua normale, ma si andò a creare un intasamento in quello che rischiò di farmi perdere il controllo della sfera. Provai a diminuire la quantità di chakra già immessa e sostituirla con il mix di acqua e vento. Piano piano riuscii a ricompattare il flusso e grazie al nuovo chakra immesso notai che la sfera aveva iniziato a congelarsi poco a poco.

Da **ale-pain** Mar Lug 29 2014, 08:17

Creata finalmente la sfera di ghiaccio, era il turno di provare a muoverla. Come immaginavo, era diverso dal controllo dell'acqua, anche se più che altro ciò derivava dal fatto di non essere abituato a gestire il ghiaccio. Con faticai inizia a farle fare dei piccoli movimenti avanti indietro, seguiti da altri dall'alto verso il basso. Migliorato di poco il controllo, provai ad aumentare la velocità, seguendo lo stesso schema e ci aggiunsi una rotazione sull'asse. Continui così finché non raggiunsi un livello decente, poi mi venne in mente di alzarla in aria sopra di me e vedere fino a quanto fossi in grado di spingerla in alto. Restai a guardare la sfera librarsi in aria fino a che, superati i 10 metri di altezza, ne persi il controllo e iniziò a ricadere verso terra. Fortunatamente, rientrata in una distanza di 10 metri, riuscii a riprenderne il controllo. Ciò mi fece capire che avevo un limite di metri dove potevo effettuare il mio controllo. Lasciai perdere dunque di provare a forzare quel limite per ora e provai a fare le stesse cose di prima, solamente che stavolta avrei usato due sfere invece di una. Un numero maggiore di corpi richiedeva più impegno, ma mano mano che mi esercitavo veniva sempre più facile. Una volta riuscito a controllare quattro corpi contemporaneamente, mi rivolsi al supervisore, comunicandogli la riuscita della sua richiesta.

Da **Soysalserocubano** Mar Lug 29 2014, 12:42

L'addestramento proseguì ottimamente vista l' esponenziale crescita del ragazzo nel controllo del proprio potere. Non impiegò molto tempo per riuscire a combinare i due esercizi imparati precedentemente e in breve tempo riuscì ad avere il controllo sugli elementi anche senza il contatto fisico. Sfere d' acqua e di ghiaccio si alzavano come fosse nulla dalla superficie del lago muovendosi fino ad un massimo di 10 metri, apparente limite per il livello del ragazzo.
Vedo che ormai stai acquisendo una padronanza sempre maggiore delle tue abilità!
Dichiarai all'allievo sorridendo.
Prima di poter dire che conosci come controllare lo Hyōton, devi fare ancora un piccolo sforzo, ma visti i risultati che otterrai non credo ti seccherà più di tanto.
Questa volta aprii bene di fronte a me il quadernino dove avevo appuntato le uniche cose che la mia mente continuava a rifiutarsi di memorizzare.
Grazie al tuo controllo su acqua e ghiaccio dovresti riuscire a perfezionare una tecnica conosciuta da molti ninja a kiri: il muro d'acqua. Poi devi applicare anche per scopi offensivi il tuo potere, quindi crearti delle armi di ghiaccio da poter controllare e scagliare contro i propri avversari. Infine, per non lasciare nulla al caso, devi riuscire a rendere ancor più micidiali le tue armi ghiacciate sapendole sfruttare anche una volta che verranno distrutte.
Chiusi con un tonfo il quadernino, riportando la mano con cui lo stringevo dietro la schiena.
Non vedo l'ora di vedere cosa sarà stimolato a creare, grosso modo quello che gli ho raccontato corrisponde ai principi base delle prime tecniche utilizzate dai detentori dello Hyōton!

Istruzioni:

Da **ale-pain** Sab Ago 02 2014, 10:01

Il supervisore mi sorrise alla vista dei progressi ottenuti con l'addestramento e mi comunicò che ormai era quasi vicino al pieno controllo della mia innata: mancava soltanto un ultimo sforzo che secondo il suo parere non mi avrebbe infastidito più di tanto. Quindi aprì il quaderno che si era portato appresso e lo consultò. A quel punto, una volta finito di leggere, iniziò a elencare una serie di modi in cui utilizzare tecniche derivanti dallo hyoton, le quali erano preposte sia alla difesa sia all'offesa, anche nel caso che le mie armi venissero distrutte. Ascoltai attentamente ciò che disse e, quando finì, feci un cenno per intendere che ero pronto. Decisi di partire esattamente nello stesso ordine che aveva usato per elencare gli utilizzi della mia innata. Il primo hijutsu era quello del muro di ghiaccio, il quale non era altro che un perfezionamento del muro d'acqua. Fortunatamente io sapevo già usare tale suiton, perciò l'unica difficoltà era soltanto applicare il congelamento sull'acqua e creare così un muro di ghiaccio. La tecnica per attivarsi richiedeva la concentrazione di chakra acqua, mentre al contempo si componeva tre sigilli. Se non era altro che un perfezionamento del muro di ghiaccio, allora il processo di attivazione doveva essere simile: avrei dovuto solamente aggiungere chakra vento in quello acqua per scatenare così il congelamento. Iniziai dunque a concentrare il chakra nel corpo, poi, quando mi sentii pronto, composi i sigilli richiesti dal jutsu. Con mio stupore invece del solito muro d'acqua, vidi andare a crearsi un muro di ghiaccio che mi avvolse completamente, segno che ero riuscito ad apprendere il primo hijutsu.

Arte del ghiaccio: Muro di ghiaccio - Hyōton: Hyōheki
Tipo: Ninjutsu
Grado: Genin
Chakra: Acqua / Vento
Sigilli: 3
Descrizione: Componendo la giusta serie di sigilli e con un dispendio di chakra si riuscirà a creare un muro di ghiaccio cilindrico che avvolge interamente l' utilizzatore, il quale protegge da jutsu, taijutsu e ninjutsu di forza pari alla resistenza. Si sarà comunque soggetti allo schema delle debolezze elementali.
Consumo chakra: 5 (se sul campo di battaglia vi è già dell'acqua) - 8 (se non vi è già dell'acqua)

Da **ale-pain** Lun Ago 04 2014, 17:39

Imparata la tecnica del muro di ghiaccio, ero ora di passare al prossimo jutsu: gli artigli di ghiaccio. Si tratta di un hijutsu molto comodo, dato che non richiedeva sigilli, sebbene però necessitasse dell'attivazione dell'innata. Essa consisteva nel concentrare chakra vento e acqua in una delle mani fino a formare un arma ad artiglio, con tre lame di ghiaccio, capaci di lacerare o perforare l' avversario. Tuttavia la creazione di tale arma aveva con sé una pecca: infatti non l'utilizzatore non poteva più eseguire sigilli, in quanto una delle due mani era bloccata. Un'altra caratteristica interessante di tale jutsu era il fatto di poter sparare letteralmente una delle tre lame verso la direzione desiderata, mentre un'altra prendeva il posto della lama appena lanciata. Iniziai perciò col concentrare chakra acqua e vento nella mano sinistra e diedi il via al congelamento. Ormai avevo preso dimestichezza con tale processo, ma trovai difficoltà nell'adattare il ghiaccio secondo la forma e le dimensioni di una delle mie parti del corpo. Con un poco di fatica e impegno, alla fine riuscii a elaborare un artiglio dall'aspetto abbastanza soddisfacente. Rimasi un paio di minuti a osservarlo sotto la luce del sole, quindi posizionai il braccio sinistro, quello dove si era andato a formare l'artiglio con le tre lame, e provai a sparare la lama centrale. Diedi dunque la carica col chakra e con grosso stupore vidi questo schizzare via dalla mia mano e continuare lungo la sua traiettoria a gran velocità per circa 4 metri.

Arte del ghiaccio: Artigli di ghiaccio - Hyōton: Hyō Tsume
Tipo: NinTaijutsu
Grado: Genin
Chakra: Acqua / Vento
Sigilli: //

Descrizione:Senza comporre nessun sigillo, ed avendo l' innata attivata, lo shinobi concentra il chakra vento e acqua in una delle mani fino a formare un arma ad artiglio, con tre lame di ghiaccio, capaci di lacerare o perforare l' avversario ma non potrà comporre sigilli. Quando il ninja lo desidera toglie il flusso del chakra dalla mano, e la tecnica si scioglie (letteralmente) all' istante. La mano a fine tecnica non potrà essere utilizzata per un turno quindi non si potranno comporre sigilli. Pagando 3 punti di chakra si può sparare una delle 3 lame, che verrà ricreata immediatamente, e potrà viaggiare per 4 metri in linea retta alla stessa velocità del ninja.

Consumo chakra: 5 + 3 di mantenimento, 3 per lanciare una lama
Richiede: Innata del medesimo livello (o superiore) attiva

Da **ale-pain** Lun Ago 04 2014, 17:58

Ero a metà dell'ultima fase del mio addestramento e ormai la stanchezza cominciava a farsi sentire. Tuttavia l'entusiasmo derivato dall'apprendere nuove tecniche era tale da permettermi di dimenticarla. Il prossimo hijutsu era una tecnica da distanza e consisteva nella creazione di una rondine di ghiaccio che si poteva muovere liberamente nel raggio di 10 metri. Era un jutsu interessante, in quanto potevo manovrarlo secondo mio piacimento. Inoltre sarebbe stato un ottimo diversivo e avrebbe garantito maggiore probabilità di colpire il nemico con un altro attacco, senza contare che, nel caso avesse colpito l'avversario, la rondine avrebbe comunque fatto danno a quello. Impaziente di iniziare, concentrai chakra acqua e vento sempre nel braccio sinistro. Diversamente da prima, invece di dare al ghiaccio una forma simile alla parte del corpo che ricopriva, dovevo dare a questo una forma propria. Ci impiegai un poco a riprodurre nella mia mente i dettagli della rondine, ma alla fine dalla mia spalla sinistra andò a formarsi un uccello di ghiaccio che era identica all'animale richiesto.

Arte del ghiaccio: Rondine dei ghiacci - Hyōton: Tsubame
Tipo: Hijutsu
Grado: Genin
Chakra: Acqua / Vento
Sigilli: //
Descrizione: Dopo aver immesso il chakra di tipo acqua e vento nel proprio braccio, sulla spalla del ninja si formerà una rondine fatta di ghiaccio che si potrà spostare nel raggio di 10 metri dal ninja. Lo stesso potrà controllarne i movimenti nel solo turno di evocazione. Nel caso colpisca una persona gli provocherà danni da contusione. Il ninja, tuttavia, potrà decidere di far esplodere la rondine prima dell’ impatto: in quel caso qualsiasi cosa nel raggio di 1 metro dalla stessa riceverà danni da ustione lievi più una paralisi della/e parte/i colpita/e che verrà ricoperta da un grosso strato di ghiaccio per un turno. La rondine si muoverà alla velocità del ninja.
Consumo chakra: 9

Felice, provai a farla muovere in cerchio per eseguire poi altri movimenti sempre più complicati. Stetti un paio di minuti a guardarla volare liberamente nell'aria, poi, a circa 5 metri di distanza, chiusi la mano a pugno e tentai di farla esplodere. Il mio tentativo ebbe successo, anche se un po' mi dispiacque per quel piccolo volatile, sebbene non avesse una coscienza propria.

Da **ale-pain** Lun Ago 04 2014, 18:15

Ormai mancava l'ultimo hijutsu e non vedevo l'ora di poter tornare a casa a mangiare e riposare. L'ultima tecnica era sempre dell'arte del ghiaccio e si chiamava nube di ghiaccio. Consisteva nel manipolare e modificare le molecole di ghiaccio presenti nel raggio d'azione dell'utilizzatore dello hyton. Grazie a questa, quando un oggetto creato col ghiaccio veniva mandato in frantumi, da questo si generava una nube che si espandeva per diversi metri e poteva congelare un arto del nemico. Era un ottimo jutsu per sorprendere l'avversario, ma allo stesso per difendere le proprie creazione, in quanto l'avversario avrebbe dovuto pensare due volte se gli conveniva distruggerle. Tuttavia prima di cimentarsi in tale impresa, dovevo per prima cosa creare un oggetto di ghiaccio. Presi dunque possesso di una piccola porzione di acqua e la congelai, trasformandola in una sfera dal diametro di 30 centimetri. Quindi la feci mandare a sbattere violentemente contro un albero a circa 10 metri di distanza e allo stesso tempo disturbai il chakra dentro per rendere più facile la rottura. Poco prima che ciò avvenisse, mi predisposi nel manipolare il ghiaccio e, quando la sfera si ruppe, creai da questa una nube di ghiaccio che si andò a propagare per circa 5 metri.

Arte del ghiaccio: Nube di ghiaccio (Livello Genin) - Hyōton: Kumo no Hyō
Tipo: Hijutsu
Grado: Genin
Chakra: Acqua / Vento
Sigilli: //
Descrizione: Particolare tecnica che permette all' utilizzatore di manipolare e modificare le molecole di ghiaccio presenti nel suo raggio d' azione. Infatti a seconda del livello di Hyoton attivo, questa tecnica avrà sempre il medesimo effetto, ma la sua forza e velocità varieranno:
Con lo Hyōton di livello Genin attivo, le opere in ghiaccio quando vengono distrutte, generano una nube che si espande in un raggio di 5 metri, congelando 1 arto dell' avversario per 1 turno nel quale sarà inutilizzabile (l' arto sarà a scelta dell' utilizzatore). La parte congelata potrà essere distrutta e di conseguenza sbloccata con un consumo di chakra pari a 5 punti.
Consumo chakra: 5 attivazione + 2 mantenimento
Richiede: Innata del medesimo livello (o superiore) attiva

Soddisfatto del risultato, mi avvicinai dal supervisore e gli dissi.
Questa era l'ultima tecnica apprendibile con il mio livello e con la mia conoscenza dello hyoton. Immagino che l'addestramento sia concluso, vero?

Da **Soysalserocubano** Lun Ago 04 2014, 18:18

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